Cornuti si nasce 4

Scritto da , il 2019-08-17, genere tradimenti

CORNUTI SI NASCE 4
Questo è il capitolo che ha dato una svolta alla mia vita



Con la cugina fini la complicità, non la chiamo più per accompagnarla si faceva portare dal cornuto del marito, un paio di volte si era scocciato ad aspettarla e dopo un po gli tirava dei sassi sulla casa la troia sentiva e doveva smettere.
Tutto questo me lo raccontava mia moglie perché continuava ad andare a farsi chiavare ma da sola.
Quando successe tutto questo abitavamo nella nuova casa, accanto abitava una coppia lei era una bella mora un gran pezzo di fica dissi a Carmela che volevo chiavarmela, mi disse che era molto difficile che non me la dava ma non mi disse perché ne io ho insistito.
Lei prendeva la mia macchina ed io restavo a casa con la bambina,la prima volta che ha preso quel cazzo in fica benché fosse abituata a ricevere cazzi è arrivata a casa a gambe aperte, me l'ha fatta rossa, stasera vai in bianco mi disse.
Questa storia continuo per molto tempo certo non tutte le sere ma almeno due volte a settimana.
Io non gli chiedevo più niente e lei solo quando c'era qualche novità ne parlava.
Ad un certo punto s'interruppero queste chiavate, mi disse che si era stancata non gli piaceva più.
Io spesso dal lavoro, o mancavo tutta la notte o mi ritiravo verso le 22 o 23 un paio di volte mi ritiravo e la trovavo alzata, che stirava o faceva lavori in casa per me era molto strano conoscendola, una volta feci una battuta sei andata a piedi a chiavare, s'incazzò aggredendomi senza motivo , mi disse incazzata: ma che cazzo dici lo sai che non faccio niente senza il tuo consenso.
Non mi è piaciuta per niente quella reazione era completamente fuori luogo.
Da quel momento cominciai ad avere qualche dubbio su mia moglie e stavo attento nei minimi particolari a quello che faceva la stavo considerando come una puttana,non mi andava di essere preso per il culo, non gli ho mai proibito niente.
Più di una volta notavo atteggiamenti strani quando mi ritiravo tardi, una volta addirittura la trovai sdraiata sul divano del salotto non mi aspettava cosi presto ma la cosa strana era che faceva caldo e lei si stava su quel divano di velluto che era caldo quando in giardino c'era un dondolo e si stava freschi.
Feci finta di niente la considerai una cosa normale la chiamai fuori in giardino e si mise con me sul dondolo.
Io volevo constatare in che condizioni era la fica ma volevo che sembrasse una cosa normale mi misi a giocare con lei accarezzandogli cosce e culo senza toccare la fica, gli misi il cazzo in mano e mi stava facendo una sega, quando il cazzo fu bello tosto con una mossa fulminea la sdraiai sul dondolo gli spostai le mutandine e gli ficcai subito il cazzo non so se se l'aspettava ma una cosa è che il cazzo scivolo dentro come se fosse una sigaretta, non rimasi sorpreso ma ebbi la conferma che prima di me qualcuno era passato, non dissi proprio nulla continuai a chiavarla.
Avevo acquisito una buona esperienza e perciò feci finta di godere gridando come facevo sempre, e mi rilasciai stremato su di lei, stessi un paio di secondi e dopo tolsi il cazzo e cominciai ad accarezzare quella fica con la mano elogiando la qualità della stessa ficcai le dita dentro e notai che era piena di sborra e scherzando gli dissi : è piena sei un lago , al che rispose ne avevi tanta evidentemente anche io mi sento piena cosi tolsi le dita con una buona quantità di sborra e glie li misi in bocca.
Non reclamò per niente, probabilmente in mente sua avrà detto per stavolta l'ho fregato.
Andammo a dormire.
Il pensiero di fargliela pagare era sempre presente in me e studiavo il piano.
Involontariamente mi venne in aiuto il mio datore di lavoro.
Io ero a mare a pescare e la troia (solo cosi si può chiamare) era in casa arriva una telefonata dal mio datore di lavoro,chiede di parlare con me ma io non c'ero,ha lasciato detto alla troia se mi avvisava di andare al lavoro
verso le 14 anziché delle 17 perché dovevo accompagnare dei tecnici a montare in un supermercato dei condizionatori, e avvisava la troia che sarei rientrato l'indomani sera.
E' verro la fortuna è dei cornuti io lo ero a tutti gli effetti, prima non so perché ma non mi sentivo per niente cornuto eravamo tutti e due che giocavamo ora no stava tradendo la mia fiducia perciò io ero cornuto quanto lei era troia puttana.
Quando arrivai mi avvisò, io feci l'incazzato ma dentro di me dicevo bene questo era quello che cercavo.
Partimmo verso le 17 avremmo impiegato sulle due ore, per problemi di traffico impiegammo due ore e mezza , quando arrivammo chiamai l'ufficio che mi riferiva che aveva chiamato la troia voleva sapere se eravamo arrivati se era tutto a posto, io gli dissi che la chiamavo più tardi.
Lasciai i tecnici li e gli dissi che ci vedevamo più tardi e ritornai indietro, da un distributore feci una telefonata a casa dicendo che tutto è andato bene e che ci vedevamo domani.
Lasciai il furgone lontano da casa e andai a piedi, mi intrufolai in un giardino dietro casa mia e percorsi più di cinquecento metri in mezzo ad alberi, finalmente giunsi al muretto che delimitava casa, rimasi li fermo un bel po ero quasi certo di trovare sorprese ma in cuor mio speravo di sbagliarmi.
Scavalcai il muretto, ebbi la prima sorpresa che per me è stato un shock un paio di ciabatte da uomo erano vicino alla porta della cucina, rimasi pietrificato, la porta della cucina era aperta perciò non feci rumore ed entrai n cucina, il mondo mi cadde addosso sentivo le grida di piacere della troia, sembra strano ho atteso tante volte a casa quando lei andava a chiavare,lo spiata e sentita tante volte godere col maschio di turno ma vi posso assicurare che in quel momento ero sprofondato negli abissi mi sentivo l'ultimo dei vermi, io che avevo consentito a quella troia di farsi tutte le scopate che desiderava,ero li mi sentivo l'uomo più cornuto della terra.
Non mi mossi rimasi fermo per riordinare le idee per decidere cosa fare.
Non avevo molto tempo loro presi dalla passione dello scopare non sentirono niente.
In un attimo decisi l'avrei cacciata a calci in culo, però dovevo cautelarmi perché lei sicuramente davanti al giudice avrebbe smentito tutto, perciò presi una decisione,lentamente uscii, a circa cento metri abitava un mio parente ho pensato di andare a chiamarlo cosi avrebbe testimoniato.
E cosi feci, ritornai ed entrammo dalla porta principale, evidentemente era passato un po di tempo e quando sono rientrato erano già vestiti ci fu un trambusto io sferrai un pugno a lui ma ricevetti un calcio.
La troia rimase imbambolata non se l'aspettava, lui riusci a scappare salto nel giardino e scomparve
Ma io lo conoscevo benissimo era anche mio amico (prima)
La troia chiamò al telefono un suo zio perché venisse a prenderla.
La mandai via l'ho rivista dopo sette anni in tribunale, e successivamente dopo circa vent'anni, per puro caso e anche quella volta ho avuto la fortuna dei cornuti che sfruttai vi posso assicurare molto bene.
E che è stato oggetto di un paio di romanzi molto focosi (che soddisfazione che mi son presa) pubblicati qui.
In quell'occasione mi son divertito abbastanza , mi son tolto come si suol dire alcune pietre dalle scarpe, sono stato un tantino stronzo ma se lo meritava.
Si era sposata ed aveva avuto due figli che ora sono grandi.
Un paio di anni ci eravamo calmati eravamo amici e avevamo iniziato con un scambio di SMS molto spinti dove lei mi raccontava di tutti gli amanti che aveva avuto .
Certo questo non è un romanzo che si s'addice a questa pagine ma ho voluto raccontarvi la mia storia che sembra piena di contraddizioni, ma assicuro è andata esattamente cosi.
Accetto di essere giudicato in questa storia,(ma sul mio comportamento non sulla grammatica) io ancora oggi sono soddisfatto della mia decisione,rifarei tutto, e voi che ne pensate.


xxxpatatina@libero.it


NB: tutto quello raccontato in questi capitoli si è svolto jn cinque anni dal 65 al 70.
manca nel mezzo un particolare abbastanza importante, non lo so se lo raccontero mai.





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