Le mutande della mamma di Francesco

Scritto da , il 2019-07-04, genere feticismo

Adolescenza: "La Sbrodolona"

Era una sera di autunno quando io e altri due amici andammo a casa di Francesco, i suoi genitori erano fuori per qualche giorno e lui ci aveva inviati per una seratina tranquilla.
Eravamo nella sua stanzetta, giocando alla Playstation, bevendo birra e fumando le nostre prime sigarette, quando ad un certo punto squillò il telefono del nostro ospitale amico.
Ci fece segno di fare silenzio mettendosi il dito davanti alla bocca, i genitori infatti non sapevano nulla della nostra festicciola, fu in quel momento che mi balenò in testa l’idea di fare un ispezione.
Lasciai il joypad sul letto e sussurai al padrone di casa che avevo bisogno di andare in bagno, lui annuì rapidamente, mentre ancora parlava con la mamma al cellulare.
Erano già diverse volte che avevo frugato tra la biancheria sporca nel bagno di Francesco, alla ricerca delle mutande usate di sua madre ovviamente, ma con mia grande delusione non avevo mai trovato nulla.
Entrai in bagno e aprii subito il cesto vicino alla lavatrice, avevo già il cazzo barzotto nei pantaloni, ero sicuro che avrei trovato il mio tesoro.
Ma diamine, non c'era niente in quella cesta, solo calzini e mutande di Francesco.
Ero spazientito, quasi incavolato, tra me e me pensai "Uffa, se non me le fai trovare sporche le vengo a prendere pulite!" come se mi stessi rivolgendo con rabbia alla padrona di casa, volevo vedere a tutti costi cosa indossava la signora sotto i suoi jeans aderenti ..
Usci dal bagno cercando di fare meno rumore possibile e invece di andare a sinistra, verso la stanzetta del mio amico, mi diressi a destra, dove c'era la stanza da letto dei suoi genitori.
Entrai furtivamente nella stanza, mentre il cuore mi batteva a mille e accesi la luce, volevo tenerla accesa giusto il tempo di trovare il comò dove la signora riponeva il suo abbigliamento intimo, ma mi accorsi di una cesta nelle prossimità dell'ingresso.
Alzai il coperchio e.. "BINGOOO!", due mutandine nere una sopra l'altra, usate, visibilmente usate.
Le presi in mano per analizzarle bene, erano una di cotone e una in raso con pizzo, avevano tutte e due una copiosa sbavata bianco/giallastra all'altezza della fica, "Wow.. Che Sbrodolona la signora!" pensai.
Scelsi la mutandina con la finitura in pizzo perché mi sembrava quella più imbrattata e me le infilai in tasca, quello era il mio bottino di guerra.
Spensi la luce e portai sotto il naso le mutandine che erano rimaste, poggiando la punta del naso proprio sulla colata di fica incrostata.
Sentii un fantastico odore di passera..
La mamma di Francesco era una nomale signora di mezza età, ma il suo bel culo non era passato indifferente ne a me, ne agli altri amici del figlio con cui lo commentavamo volgarmente all’insaputa del figlio.
In meno di un minuto di sega, annusando e leccando avidamente quel triangolino lercio, ero pronto a sborrare, misi le mutandine sulla cappella e schizzai proprio dove poggiava la patata la mamma del mio amico, due goccioloni di bianca crema densa.
Mi ripulii il cazzo strofinando l'asta con parte alta dello slip, non curate del fatto che la signora probabilmente avrebbe notato la profanazione e il relativo furto, ma del resto io quella sera non avrei dovuto essere lì, quindi, se si fosse accorta era solo un problema del figlio.

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