Lettera di una schiava

Scritto da , il 2011-07-08, genere dominazione

Ciao ……….
Forse questa lettera ti meraviglierà un po’ ma io mi sento orgogliosamente schiava del mio Padrone ed i suoi desideri sono per me ordini che eseguo per il suo piacere.
Oggi mi ha ordinato di scriverti questa lettera per verificare fino a che punto arriva la mia devozione per il mio Padrone.
Il mio pseudonimo è “ Stella” e sicuramente avrai capito chi sono oppure te lo avrà detto il mio Padrone il quale mi dice di scriverti quello che sarei disposta a fare in una sessione BDSM con te.
Mi aiuterebbe il fatto che sarei bendata e che arrivi da noi come una sorpresa annunciata.
Mi troverai nuda e con le braccia legate dietro la schiena.
Mi puoi toccare da per tutto, stringermi il seno con le mani fino a farmi male e poi altrettanto con il sedere ed altro ancora.
Mi puoi infilare le dita, prima uno poi due e tre nella fica e anche nel culo per farmi sentire una puttana da sbattere.
Poi se mi spingi verso il basso io capisco e mi metto in ginocchio ti apro i pantaloni e prendo il tuo cazzo in bocca ed inizio a farti un pompino ma dopo un po’ potresti fermarmi perché non vuoi venire subito e magari pensi a cosa mi puoi fare ancora ……..
Il mio Padrone vuole che tu provi molto di più e cosi mi leghi mani e piedi alla spalliera a forma di X e con il viso verso il muro, poi lui ti passa la frusta e tu mi frusterai sul culo e lo farai con molta energia perché vuoi sentire i miei lamenti e continuerai fino a quando lui ti dirà basta ed io avrò il culo che mi brucia e mi fa male da morire.




Poi il mio padrone mi slega e mi lega nello stesso modo ma con il viso verso di te, ti da due pinzette e tu me le
applicherai ai seni ed io sentirò un male tremendo ma tu non ti fermerai e cominci a tirare e girare le pinzette ed io griderò dal dolore sino al punto di impazzire e tu ti fermerai.
Seguendo i consigli del mio Padrone prenderai altre due pinzette e le applicherai alle labbra della mia fica facendomi sobbalzare dal dolore ma non ti basterà perché attaccherai alle pinzette due pesi facendo allungare le grandi labbra e recandomi un grande dolore che non riuscirò a resistere per molto tempo, il mio Padrone ti dice di lasciarle ancora attaccate e così godrai nei sentirmi urlare dal dolore ed il tuo cazzo sarà talmente gonfio che sembra stia esplodendo, poi levi i pesi e le pinzette e senza farmi nemmeno riprendere fiato me lo infilerai nella fica e spingerai fino in fondo e mi scoperai come una puttana, poi prima di venire, mi sciogli e io mi fai mettere a pecorina e mi infili il tuo cazzo nel culo con foga e prepotenza facendomi gridare dal dolore, mentre con le mani mi tiri a te per impalarmi più profondamente e dopo alcuni affondi ti scarichi dentro godendo sino all’ultimo spasmo, poi girandomi verso di te ti prendo il cazzo in bocca e ti ripulisco con fine maestria come mi ha insegnato il mio Padrone.
A questo punto il mio Padrone decide che per la prima volta può bastare cosi con una ultima strizzata di seno e di culo mi saluti ed anch’io con riverenza ti saluto e ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di fare quello che il mio Padrone voleva dalla sua schiava.
Quello che ho scritto ora è solo una lettera ma può essere una realtà solo quando il mio Padrone me lo ordinerà.
Ciao Stella

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