Allo Specchio

Scritto da , il 2019-05-21, genere etero

Allo specchio

La camera è silente, aleggia il respiro sommesso di lui riverso a bocconi nel letto, sfinito dal suo dar piacere e riceverne, Mary lo guarda con un sorriso a metà tra il compiaciuto e l'affettuoso.
Spesso è spietata nei suoi appetiti, desidera, vuole, prende, esige, ma dà e si dona altrettanto totalmente, il suo mondo è fatto di equilibrio ricercato, sofferto, guadagnato, fare l'amore, vivere il sesso pienamente è un affermazione di vita.
L'aria più fresca della sua pelle, l'accarezza piacevolmente, non ha freddo, malgrado senta sulla pelle nuda il tepore abbandonarla, come se potesse non solo percepirlo, ma vederlo.
L'ha scopato e si è fatta scopare, e nonostante questo hanno fatto l'amore con trasporto più teneramente e vero di molte altre coppie.
Lei ancora lo guarda dormire riverso, ne sposta le coltri per coprirlo, lasciando la testa fuori, la luce è quella di un applique, non troppo forte per disturbare, non troppo debole per nascondere.
Se ami davvero qualcuno non ti ti vergogni dinanzi a lui, gli oggri la tua nudità pretendendo in cambio solamente la sua, un fatto di pelle, di sensazioni, di sguardi che carezzano ed ispezionano.
Così si è messa in ginocchio, seduta sui talloni, erta nella sua pelle sul letto, ad assaporare gli istanti semanti della sua eccitazione soddisfatta, ma non del tutto sopita.
Le labbra ancora deliziosamente turgide, della sua carne in bocca, la stessa carne che le ha allargato le altre labbra creando un varco verso l'oblio dei sensi e poi dirottata a violarla nella pienezza della sua irruenza, cercata tra le mele del culo.
I capezzoli ancora sensibili, di labbra e di dita, e la fica umida e turgida.
Lo specchio del guardaroba, le restituisce l'immagine di sé, forse non quella che aveva pensato di desiderare di essere in passato, ma qualcuno che le piace oggi. Soppesa con un sorriso benevolo le sue rotondità, soffermandosi sulla curva dei suoi seni, sui fianchi generosi e su quel culo che ama offrire ad esser violato.
Mary si guarda e pur non perfetta, si sente bella, ed allora si sporge sul comodino, afferra il cellulare e lo rivolge alle grandi ante a specchi alle sue spalle, a catturare questa immagine di sé.
Innamorarsi di sé, priva di qualsiasi narcisismo, che splendido modo di vedersi.
Di nuovo lo guarda dormire, vorrebbe essere più spietata, vorrebbe essere capace di svegliarlo e mettersi a cavalcioni del suo viso, spingendogli il suo sesso in bocca, in una sorta di imposizione, di tributo del suo piacere, ma ancora sorride benevola...oh lo farà.... certo che lo farà, al mattino, ancora...come altre volte, rischiando di arrivare tardi al lavoro.

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