La giornata di Giovanna

Scritto da , il 2018-11-07, genere trans

Sono passate le due ore,puntuale suonano alla porta.è il secondo cliente della giornata. Apro il portone,aspetto un minuto e lascio la porta socchiusa. Sento i suoi passi, si ferma sull'uscio. -" Sei nel posto giusto caro,entra." - E' un ragazzo di circa 25 anni,capelli scuri,non alto con un fisico tarchiato. Richiudendo la porta alle sue spalle mi presento -" Ciao io sono Giovanna" - " Ciao io sono Enrico" - risponde con un filo di voce. Avverto un suo disagio, -" Ciao Enrico,tesoro cosa ti ha portato da me?" - Per qualche istante rimane in silenzio poi - " Mi vergogno un po' a dirlo,sai io ho un preferenza per il sesso maschile,ma non ho ancora provato nulla." - "Non c'è nulla da vergognarsi,caro,ti comprendo benissimo.Non aver timore, vedrai che quando uscirai da qui sarai più felice." - Lo faccio avvicinare al letto, sempre in piedi -" Dai Enrico togliti la maglia" - E' a torso nudo,i suoi pettorali sono due discrete tette sopra un ventre morbido e prominente. Io indosso solo mutandine e calze autoreggenti tutto di colore bianco.In ginocchio davanti a lui gli tolgo le scarpe,gli slaccio la cintura,apro la zip e lentamente abbasso i calzoni alle caviglie. Sopresa,sotto porta delle mutandine femminili di colore nero. Anticipando la mia domanda -" Le ho prese dallo stendino della mia vicina,ha della biancheria così sexy" - "Le hai fregate, e se ti vedeva? Prima di andartene ti regalo io della biancheria" - Gli faccio togliere i pantaloni e calze,con la mano lo tocco oltre le mutandine,faccio scorrere le dita sul cotone nero,avvertivo il suo membro ed il voluminoso scroto. Un leggero bacio sul pube,poi infilo le dita ai lati e lentamente abbasso la biancheria fino a scoprire il suo sesso. E' depilato alla perfezione,il pene moscio è abbastanza piccolo sopra due palle importanti. -" Vuoi che continuo?" -chiedo - " Sì,fammi vedere come fai" - Prendo nel palmo della mano il suo pene,avvicino il viso e chiudo le labbra attorno al suo glande,una leggera succhiata e poi lo prendo tutto.Viste le dimensioni mi sta interamente in bocca. Muovo la testa e succhio,con la mano gli palpeggio i coglioni,allungo il dito tra le sue generose chiappe in cerca del suo buchetto. Il pene aumenta di dimensioni fino ad erezione completa,però non è così ridotto,anzi. Lo sento eccitato,quindi smetto e mi alzo. -" Vuoi provare te? " - "Certo" - In ginocchio davanti a me, mi mette la mano sulle mutandine tastando il mio pene e palle.La infila dentro dall'alto,sento le sue dita che toccano la cappella.- " Sù Enrico mio, togliele" - Mi abbassa le mutande scoprendomi,si blocca a fissare il mio uccello a 10 cm dalla sua faccia. Con leggero imbarazzo lo prende in mano ed inizia a segarmi. -" E' la prima volta che tocco un uccello che non sia il mio" - "Che effetto ti fa?" - " Bello,voglio provare tutto" - Mi portò all'erezione completa,come me anche lui si interessò alle mie palle,me le toccava,stringeva e sentii il suo dito sfiorare il mio ano. -" Su tesoro, infilalo,senza problemi" - Pian piano,il suo dito entrò nelle mie viscere.-" Mamma,come è caldo il tuo culo" - esclamò. -" Adesso prendilo in bocca" - gli dissi. Abbassò la testa e sentii il caldo attorno alla cappella,-" Stai attento ai denti,succhia come fosse un gelato" - Arrivò ad ingoiarne la metà e partì con il suo primo bocchino.-" Muovi la testa,amore" - lo invitai.Lui eseguiva,era un po' scoordinato ma non se la cavava tanto male.Si fermò a prendere fiato, -" Sei bravo,adesso leccami i coglioni" - La sua lingua iniziava a correre sulla pelle rugosa del mio scroto,sù e giù. Lo fermai un attimo,mi girai con le mani divaricai le natiche esponendo il mio buco. " Ora tocca a lui" - Appoggiata la faccia al mio culo avvertii la sua lingua sulle grinze del mio buchetto,la faceva girare attorno. Lo lasciai fare per un paio di minuti,poi mi rigirai. -" Ti piace,Enrico?" - " Oh sì, il cazzo e culo hanno un odore e sapore molto eccitanti,non pensavo" - " Vai sul letto,ora,alla pecorina" - Sistamatosi,da dietro gli aprii le grosse natiche,ecco il suo ano,vergine,bello rosa. Iniziai a leccarlo con foga,con passate fino alle palle.Quando fu bello inumidito,appoggiai la punta del dito indice e con delicatezza la spinsi dentro. Ebbe una piccola esclamazione di fastidio,lo incoraggiai a resistere e rilassarsi,lo penterai fino in fondo.-" Anche tu hai un culo caldo, è come una fica" - Mossi il dito qualche volta dentro e fuori,non volevo per ora andare oltre e mi fermai. Lo feci sedere sul bordo,-" Lo voglio nel culo,Enrico. Tienilo solo fermo." - Dandogli le spalle mi abbassai,allungai la mano a prendere il suo pene e lo guidai al buco. -" Sei pronto? " - " Sì,che bello" - Mi abbassai ancora,la sua cappella non faticò a farsi strada ed in un attimo mi ritrovai seduta su di lui,il suo cazzo era entrato fino alle palle. Attesi un paio di secondi e poi partii con la cavalcata,ritmi bassi.Tutto dentro poi fuori fino alla base della cappella poi ancora giù. -" Oh Giovanna, non pensavo fosse così fantastico" - Aumentai la velocità dei movimenti,roteando il bacino,dentro poi lo facevo uscire del tutto per riprenderlo un attimo dopo. Iniziavo a sentire piacere, lui credo stesse disteso,ansimava. Era giunto il momento di farlo venire.Ormai saltavo sopra di lui,le mi natiche sbattevano sulla sua pancia.-" Ohhh Giovanna credo che sto per venire,cosa faccio?" - "Non ti preoccupare" - Con un balzo mi alzai da lui e giratomi glielo presi in bocca,giusto in tempo. Una marea di sborra caldissima mi riempiva il cavo orale, non finiva più.Fui costretta ad ingoiarne una parte.Fine dell'eiaculazione,mi protesi verso di lui,appoggiai le mie labbra sulle sue e feci colare il suo sperma sulla sua bocca.Inizialmente chiusa,la aprii leggermente ad accogliere il suo seme e lo ingoiò. Mi alzai,lui era ancora disteso,-" Allora mio giovane frocio che ne dici?" - Spalancati gli occhi rimase in silenzio per un pò,poi -" E' stato fantastico, grazie a te ho avuto la conferma che è questo che voglio.Mi piacerebbe provare anche altre cose" - " Ma certo,sai come trovarmi.Sarò lieta di farti scoprire quanto è bello il cazzo." - Si alzò, rivestitosi lo accompagnai alla porta. -" Ciao Giovanna,tornerò presto" - "Ciao,bello" - Rimasta sola,ripensai a quando iniziai e mi riconoscevo in lui.Ma ora era il momento di pensare al prossimo appuntamento,sono una professionista.

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