I muratori

Scritto da , il 2018-10-26, genere esibizionismo

I Muratori
Abbiamo visto nel racconto precedente come la vena voyeuristica dei due protagonisti stia sbocciando, l’eccitazione creata dalla possibilità di essere visti provoca reazioni sessuali molto forti, e ancora di più quando l’essere visti è una certezza e causa eccitazione anche negli altri.
Era estate inoltrata, faceva un caldo orribile, solito appuntamento in stazione alle 10 di mattina, hotel prenotato vicino alla stazione (il solito che da tempo usavamo), arriva il treno io sono sul binario che la aspetto , giacca cravatta e 24ore in mano, sembro proprio un uomo d’affari! Un abbraccio e un bacio, le prendo la mano e ci avviamo a piedi, nel sottopassaggio della stazione , lontano da sguardi indiscreti cerco la sua bocca e le nostre lingue si intrecciano in un lungo bacio appassionato, colmo di promesse.
Quattro passi mano nella mano, reception hotel , chiave, ascensore, camera….piano molto alto, bella vista sulla città, ma a lei mica interessa, dopo un abbraccio e un altro bacio bagnato mi tira subito giù i pantaloni e si prende il mio cazzo per succhiarlo, ma non glielo lascio fare.
Mi spiace , le dico , ma la scorsa volta mi hai detto che iniziamo sempre allo stesso modo , a QUEL modo , e io non voglio essere QUEL modo (lei legge e capisce cosa intendo….), così la prendo da dietro e le bacio il collo , le succhio i lobi, le accarezzo le braccia , il ventre e il seno, inguainato nel reggiseno color vino che le ho regalato io da intimissimi. Lei si abbandona tra le mie braccia e si lascia toccare mentre il suo respiro si fa più affannoso le slaccio i jeans e infilo la mano nelle mutandine, sento il pube rasato tranne il solito ciuffetto di peluzzi curati sopra il clito.
Le tiro giù i pantaloni e gli slip, la sollevo e la adagio sul letto, le sollevo le gambe e butto la faccia sulla sua fica leccandola con ardore, suggendo i suoi succhi e godendo del suo piacere; gratto l’interno coscia, passo la lingua nell’incavo dell’anca le bacio ginocchia e ombelico, alternando scopate con la punta della lingua. Se ne viene quasi subito, dandomi da bere il suo succo, il suo miele dolce, che contento succhio tutto senza però smettere di tormentare quella patatina implume aperta e vogliosa, tanto che dopo pochissimo tempo viene una seconda volta, più rumorosa, più bagnata, più forte, più appagata.
Mi fermo per farla riprendere un pochetto e per spogliarla e spogliarmi così da sentire i corpi nudi pelle contro pelle.
La guardo ammirato, piccolina ma ben fatta, i suoi capezzoli grandi e scuri, eretti per la voglia, il ventre piatto, i peluzzi curati e la fichetta bagnata dalla mia lingua, le gambette tornire e curate….il suo visetto impertinente e i suoi occhi di brace, i capelli corvini….mi piace la desidero, la abbraccio e la carezzo tutta soffermandomi sui suoi punti erogeni: tette , pancia, palpandole il culetto sodo stringendole forte le natiche.
Non paga della leccata che ha appena ricevuto mi fa stendere e mi piazza la passera in faccia, vuole che gliela lecchi ancora, mentre lei si dedica al mio uccello che le riempie la bocca, grosso e duro come piace a lei.
Dopo avermi bagnato la bocca un’altra volta con il suo nettare, si alza e si impala sul mio uccello, bagnato e scivoloso della sua saliva e si gode un su e giù accovacciata con le mani appoggiate sul mio petto, in modo da farmi vedere ciò che succede e bearsi della stessa visione nello specchio inserito nella porta dell’armadio; guardati , le dico , guarda quanto ti piace il cazzo , guarda quando godi troietta. Si , mi risponde , mi scopia da dio, mi piace godo come una matta, sono la tua puttanella , la tua troia, godo godooooooooooo vengoooooooooo, urla senza staccare gli occhi dallo specchio. Si inginocchia per riposarsi ma continua a fare andare su e giù il bastone di carne, lentamente.
E’ sudatissima, è caldo e l’aria condizionata pare non funzioni , così si alza e va alla finestra che è di quelle doppie, e la apre, nuda e bellissima dal godimento, guarda fuori investita dai rumori della città, la raggiungo e la abbraccio da dietro baciandole il collo e prendendole le tette tra le mani stringendo i capezzoli. Un urletto di godimento le esce dalla bocca mentre la faccio appoggiare alla finestra e la prendo da dietro, in piedi. Il viso appoggiato al vetro, l’ansimare del piacere e….si sente : ehi guarda là! Quei due scopano! Lei non ascolta ma io si , me ne sono accorto, due muratori ci guardano! Ricambio lo sguardo dei due e la chiavo più forte e in un orecchio le sussurro: ci gaurdano! Lei guarda fuori allarmata e li vede e all’inizio sembra vergognarsi poi guarda il pacco dei due mentre se lo toccano e si eccita ancora di più. Pensare ai cazzi dei due la fa venire di botto senza preavviso! Così , così che vengooooooooo! Anche loro la sentono e applaudono! Lei è eccitatissima, si toglie da me e si fa vedere nuda con la fica gocciolante dai due, si inginocchia e me lo prende in bocca dai due partono fischi di approvazione, che lei accoglie con un sorriso, le piace farsi vedere, le piace far notare quanto è troia, quando le piace il cazzo. Me lo lecca per bene mentre i due rientrati nella casa in ristrutturazione si tirano fuori gli uccelli e se li menano,lei li guarda e manda loro un bacio come a dir loro ‘grazie’ e apprezza quello che sta vedendo. Anche io sono eccitato da matti, la faccio alzare e appoggiare alla ringhiera della finestra e la inculo con sommo piacere, altri apprezzamenti da parte degli operai ‘non ti basta un cazzo eh , li vuoi i nostri due, troia? ‘ lei risponde con un sorriso mentre le riempio le viscere di cazzo durissimo.
Spostiamo la poltrona e la mettiamo davanti alla finestra, mi siedo e lei si impala sul mio uccello lasciando aperta la fica allo sguardo dei due mentre la scopo e gode rumorosamente. Non so quante volte sia venuta, ma sicuramente la situazione la ha aiutata molto. Poi mi fa salire in piedi sulla poltrona, in modo che da fuori mi vedano bene , si siede su una sedia e mi succhia il cazzo perché vuole la mia crema. Esagera tutti gesti, fa si che loro la vedano e godano anche loro segandosi i membri durissimi dall’eccitazione che trasmette. Succhia , lecca la mia cappella violacea, mi lecca le palle, sale e scende con la punta della lingua e alla fine la mia sborra le inonda la bocca mentre urlo il mio piacere anche loro godono sopraffatti dalla situazione. Troia prendi anche la nostra sborra, puttana, ti diamo anche i nostri cazzi da succhiare e ti sbattiamo fino a farti morire….ogni sorta di sconcerie ci viene detta e noi la accogliamo con un sorriso, oramai abbiamo capito che ci piace farci vedere mentre facciamo sesso. Lei ingoia tutto, facendo vedere ai due la bocca dapprima piena del mio seme e poi vuota dopo che la ha ingoiata, ha la fica talmente fradicia che non resisto e vado a leccare tutto il suo nettare. Lei mi gode in bocca ancora una volta mentre, seduta sulla spalliera della poltrona a fregna spalancata riempie lo sguardo dei due. Donna terribile, mi ha fatto impazzire di desiderio e gelosia, ma vederla così goduta, così stravolta dal piacere, così indemoniata è davvero impagabile.
Chissà cosa ci riserverà il futuro?

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