Per la prima volta in hotel (parte 2)
di
Andrea79
genere
gay
Insomma, sono dentro la stanza di un un hotel di lusso,con un uomo svedese rimorchiato su grindr. Una situazione super eccitante per me, che ho sempre associato camere d’albergo e lussuria scatenata... E la realtà che sto vivendo è all’altezza di una fantasia erotica. Sono nudo. Lui è nudo. Ho le ginocchia sul bordo del letto e le mani giù, appoggiate al pavimento, e quando lui affonda il cazzo dentro di me per poco non cado. E poi lui si abbassa verso il mio corpo con il suo corpo, mettendomi una mano sulla pancia e una sul petto. Mi fa oscillare in quest’abbraccio sensuale facendomi scivolare avanti e indietro sul suo cazzo. Poi si abbassa ancora di più, mi accarezza il collo e le spalle e poi mi tira su verso di sé. Sollevo le mani dal pavimento, sono praticamente sospeso con il suo cazzo tra le mie chiappe come unico perno. È una posizione fortissima. Ma per lui è solo un momento di passaggio, perché si tira indietro, e mi tira con sé, fino a posizionarsi sdraiato al centro del letto. Io sono sopra di lui, a cavalcioni. Reverse cowboy, gli avevo detto in chat che mi sarebbe piaciuto provarlo così. È il mio turno di darmi da fare. Provo a muovere i fianchi lentamente, come aveva fatto lui all’inizio. Vedo la mia faccia nello specchio, la faccia di un uomo eccitato, che sta godendo un sacco. È un peccato non vedere anche il suo corpo e il modo in cui i nostri corpi si incastrano. Lui, intanto, si gode la vista del mio culo tondo che si muove su e giù sul sul cazzo. Gli piace. Lo capisco dalle sue mani, che mi accarezzano i glutei assecondando i miei movimenti. Decido di muovermi con più intensità e con movimenti più ampi, appoggiando le mani sulle sue ginocchia e andando avanti con il culo fino a farlo quasi uscire per poi scivolarci sopra fino in fondo, fino a sedermi sulla sua pancia. La mia faccia sullo specchio è ancora più eccitata, mi sembra di sbavare. Vado avanti per non so quanto tempo, finché mi stanco e cambio strategia. Con le ginocchia e il busto immobili muovo soltanto il culo, su e giù, con colpi di reni. You were born for this, mi dice. Si tira su verso la mia schiena. Mi circonda con un braccio e mi afferra il cazzo, lo scappella, lo comincia a menare. Stop, please, gli dico. Ma non si farma e anzi comincia a spingermi da sotto, sollevandomi a colpi energici di bacino. Stop, gli dico di nuovo, e gli tolgo la mano. Stop, please, or i will cum. Ok, mi dice, e mi fa rotolare sul fianco. Prima mi scopa a cucchiaio, mi fa alzare la gamba sinistra e la tiene alzata per avere la strada più comoda dentro di me, poi si mette in ginocchio davanti a me, mi alza le gambe e lo infila di nuovo dentro. Stavolta lo sento tantissimo. A ogni colpo mi tocca qualcosa dentro. Si piega verso di me e mi afferra la testa sollevandola dal materasso, e mi scopa così, con le mie gambe in aria sopra le sue spalle. È bellissimo ma sono già stremato. Sarà quasi un’ora che ci diamo dentro. Cum, please, gli dico. Scuote la testa. I want you to cum, gli dico. No, dice, I’m not cuming tonight, i just want you to cum. Cazzo, è la prima volta che sono dall’altra parte: di solito mi piace che gli uomini vengano scopandomi, mi piacciono gli ultimi colpi che si fanno lunghissimi e profondissimi e poi rallentano e i muscoli si rilasciano quando viene rilasciato il piacere e lo sperma. Mi piace così tanto, mi fa sentire così tanto uno strumento di piacere, che non m’importa più di venire. Lo svedese mi fa alzare in piedi, mi fa appoggiare le mani contro il muro alla sinistra del letto, mi fa allargare le gambe. In un movimento naturale, spingo il culo in fuori e verso l’alto, glielo offro. E lui ci si tuffa dentro con tutto il cazzo, mi scopa così, in piedi, faccia al muro. Sono lì, mi godo i suoi colpi al punto da chiudere gli occhi, dentro questa bella stanza d’albergo piena di lussuria. Lui mi afferra il cazzo e comincia a segarmi. I’m cuming, gli dico subito. E cazzo, ci metto davvero due minuti, mentre lui continua a spingere il cazzo dentro di me, e strizza via dal mio cazzo tutte le gocce del mio piacere. Wow. Mi accascio contro di lui. Mi dà una pacca sulla spalla e si sfila via. Mi sorride. Gli dico thank you. Gli dico i’m sorry for you... mi risponde: i’m fine. It was fun. You are hot. You too. Gli dico. Vado a rivestirmi in bagno, mi sorrido allo specchio: che scopata!
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