Mani di fata

Scritto da , il 2011-05-01, genere masturbazione


E’ la settimana prima di Natale e c’è un freddo polare. Da parecchi giorni il termometro non supera gli 0° e oggi c’è proprio aria di neve. E’ un venerdì, sono al lavoro ma non sto per niente bene, sono mezzo raffreddato e nonostante abbia messo a manetta il termostato dell’ufficio non riesco a scaldarmi. Mi avvicino alla finestra e guardo in alto il cielo plumbeo e grigio carico di neve, anzi già si vedono i primi fiocchi cadere ….
“ Ci voleva anche questa – penso - se adesso si mette a nevicare sai che casino quando tutti escono dal lavoro, ci metterò due ore a tornare a casa … “
Guardo l’ora, sono le 15,30. D’un colpo decido: ho voglia di farmi una bella sauna bollente, rilassarmi e darmi una bella scaldata, chissà che non mi passi il raffreddore … e poi ne ho le palle piene delle scartoffie d’ufficio. Il capo non c’è, qualcun altro che possa fare storie neppure, per cui uscirò un’ora prima (gran invenzione il flex time…)
Quando arrivo alla macchina in parcheggio un leggero strato di neve ha già imbiancato le strade ed il contrasto tra il biancore del suolo ed il grigio scuro del cielo accentua ancora di più il mio malessere, vorrei essere già al caldo.
Causa nevicata ci metto un po’ ad arrivare al Centro Benessere, piazzo la macchina sul marciapiede in qualche modo ed entro. Dietro il bancone della reception siede Adina , la titolare, una quarantenne di origini eritree con i fianchi un po’ larghi ma per il resto ancora niente male, una bella chioma di capelli ricci tipicamente africana e una carnagione color caffelatte che mette in risalto una splendida dentatura bianca, che lei regolarmente circonda con dei rossetti rosso fuoco. Insomma, un paio di colpi glieli darei volentieri, ma lei ha sempre rifiutato le mie avances, buttandola sul ridere. Evidentemente non sono il suo tipo ma chissà che un giorno non mi rifaccia con gli interessi…
“ Ciao Marcello, benvenuto. Avevi preso appuntamento? Se vuoi la Carmen ora non è disponibile, stà con un altro cliente “.
Dovete sapere che la Carmen è una delle massaggiatrici del centro, una morettina colombiana molto carina. Vado sempre da lei perché oltre a fare un ottimo massaggio, con l’aggiunta di una ventina di euro ti fa anche un bel lavoretto di mano sul fratellino. Girava voce tra i clienti abituali del centro che arrivando a 50 di euro il lavoretto lo facesse anche di bocca ma finora non avevo provato a chiederglielo…
“ No Adina, niente massaggio, volevo solo darmi una bella scaldata in sauna … “
“ Certo, hai ragione, con questo tempo la sauna è l’ideale … accomodati pure in spogliatoio, ecco qua asciugamano, accappatoio e ciabatte ”
Li prende da un armadio alle sue spalle e me li porge.
“ Comunque se più tardi vuoi anche fare un massaggio farò il possibile per mandarti la Carmen …“ e mi strizza l’occhio con un cenno d’intesa.
“ Sì, sì, fammi l’occhiolino, pappona – penso tra me e me – chissà quanto ti trattieni delle prestazioni extra che fanno le tue ragazze …. “
Prendo il tutto, vado, mi spoglio completamente, avvolgo l’asciugamano attorno alla vita e mi butto dentro in sauna. Dentro non c’è nessuno e resto dentro a godermi i 90 gradi fino a che non mi bruciano la pelle ed i polmoni, poi esco e vado a sdraiarmi nella zona relax. Appena entro nella saletta vedo che un lettino è già occupato da un’altra persona. E’ una donna, indossa l’asciugamano stretto attorno al corpo lasciando scoperte le spalle, la testa e le gambe. Infilo l’accappatoio e mi sdraio su un lettino 3-4 metri più in là. Faccio finta di niente ma ogni tanto la sbircio; dal viso, non bello ma passabile, giudico che abbia sui 50-55 anni (l’ambiente è semibuio per favorire il relax per cui non riesco a vedere bene). Ad un tratto si alza, và al tavolo delle bevande e prende un tè freddo. Non è male per l’età che dimostra: bionda, longilinea, con un paio di gambe ancora attraenti che escono da sotto l’asciugamano. Beve il tè ed esce dalla stanza mentre io rimango ancora un po’ a rilassarmi nel lettino.
“ Niente male la signora - penso tra me e me - ha sicuramente passato i 50, di viso non è granchè però ha ancora un bel fisichetto per la sua età …”
Sorrido ironicamente pensando ai miei 45 anni, peraltro molto ben portati, ma che non giustificano il dare della vecchia a una che avrà solo qualche anno più di me …
Mi rilasso altri 5 minuti quindi decido di fare un altro giro in sauna. Uscendo nel corridoio vedo che l’asciugamano della signora è appeso fuori dal bagno turco… Qualche secondo di esitazione, poi mi decido e vado lì anch’io. Entro e mi trovo avvolto in una nebbia afosa. Come si sa il bagno turco è meno caldo della sauna (circa 40-50 gradi) ma è saturo di vapore, con un umidità del 100%. Questo è piccolo, ma carino e accogliente. E’ fatto a forma circolare, con un diametro di circa tre metri e alto altrettanto, con due gradini tutt’attorno per sedersi. Il pavimento e le pareti sono tutte piastrellate a quadrettini e sul soffitto c’è una cupola bianca che fa passare una debole luce naturale. La signora è seduta sulla destra, io tiro dritto e mi vado a sedere quasi di fronte. Volevo entrare nudo ma non ne ho avuto il coraggio, così mi sono tenuto l’asciugamano attorno alla vita e mentre mi siedo lo sistemo in modo da far intravedere il pacco che adesso, per la verità, stante l’umidità ed il caldo, sembra uno straccetto bagnato.
“ Buongiorno – dico per rompere il ghiaccio – proprio una bella giornata oggi, vero? “
“ Già – risponde – non me lo dica, sembra di stare in alta montagna… “
“ Beh, qua dentro certo non si sente il freddo… “
“ Sì, sono venuta proprio per questo, io odio il freddo, se potessi andrei a vivere ai Caraibi.”
“ Allora siamo in due… “
Siamo lontani al massimo due metri ma il vapore è tantissimo e riesco a malapena a scorgere che è a seno nudo, mentre sotto indossa un costume bianco. Ma quello che vedo mi basta, la signora ha due gran tette, ancora belle sode e sostenute ed il mio fratellino comincia a risvegliarsi … Facciamo altri cinque minuti di banale conversazione poi faccio roteare la testa in modo da stiracchiare i muscoli delle spalle e del collo.
“ Che cosa hai ? – mi chiede ridendo – ti faccio girare la testa? ”
“ Ma no, niente (ehi –penso, la signora è passata al tu, un passo avanti …) solo mi sblocco un po’… ho i muscoli del collo e delle spalle sempre contratti, troppo stress … “
“ Sei fortunato, io sono una fisioterapista, se vuoi ti faccio un massaggio … “
“ Sul serio ? Mah … no, lascia stare, non vorrei approfittare troppo… “
“ Figurati, lo faccio volentieri, e poi con questo caldo il massaggio viene meglio, i muscoli sono più morbidi… resta lì, vengo io “
Si alza e viene verso di me, posso così osservarla bene e confermare le mie congetture. La tipa avrà sui 50 anni, comunque ben portati: la bocca è carnosa, il viso regolare, il naso un po’ troppo aquilino per i miei gusti ma non è certo brutta. Invece il fisico è veramente ok, ancora snella e longilinea per la sua età, un po’ di pancia rilassata è vero, compensata però da due belle tette, terza misura piena a forma di pera, con scuri capezzoli grandi e ben definiti.
Si siede dietro di me, un gradino più in alto, piazza i piedi ai miei fianchi e inizia a massaggiarmi il collo e le spalle, prima delicatamente e poi con maggior energia. Inutile dire che la situazione comincia ad eccitarmi ed il mio cocco si sta decisamente raddrizzando. Un po’ intimidito da tanta iniziativa cerco di coprirmi meglio con l’asciugamano ma con scarsi risultati.
“ Come và, ti senti meglio? ” mi sussurra all’orecchio.
“ Ah sì, sei brava, è proprio quello che mi ci voleva… “
“ Sei tutto incordato, ti devi lasciar andare di più …”
Mi parla all’orecchio e nel far questo si incurva verso di me, sento i suoi seni sfiorarmi le spalle, brividi di eccitazione mi risvegliano dal torpore dovuto al caldo, al vapore e al massaggio.
“ Decisamente ci sai fare, mi sento proprio bene “
“ Sì ma non sei ancora rilassato del tutto, spostati un po’ in avanti, dai … fammi posto che così posso lavorare meglio … ” e così dicendo s’ infila tra me ed il gradino.
Ora è seduta proprio dietro a me e continua a manipolarmi il collo e le spalle, ma così il suo corpo è appoggiato al mio e sento chiaramente la pressione dei seni sulla mia schiena, i suoi capezzoli induriti sfregano sulla mia pelle…
“ Complimenti – le dico sfrontatamente – hai due bei … cuscini, sto appoggiato che è un piacere … “
“ Le senti bene vero? Sono il mio punto forte - mi sussurra sempre all’orecchio - sentiamo come stai messo tu … “
Infila la mano destra sotto l’asciugamano e trova il mio pene durissimo.
“ Mmmhh… niente male, hai un bel bastone tra le gambe ” …
E inizia a menarmelo lentamente …
A questo punto non mi tengo più dall’eccitazione, cerco di alzarmi in piedi e voltarmi, ma lei mi abbraccia il torace e mi trattiene con forza.
“ Fermo! Non voltarti, non voglio scopare… se ti alzi me ne vado e non otterrai niente, invece se stai seduto così buono buono avrai la migliore sega della tua vita …” e riprende in mano l’ uccello e lo masturba con maestria, lentamente e poi veloce, a volte con movimenti rotatori della mano mentre fa su e giù… Il mio cazzo è durissimo, pulsante, sto già per venire ma lei si ferma e schiaccia con forza la cappella tra l’indice e il pollice mentre con l’altra mano lo stringe forte alla base, bloccando così sul nascere l’orgasmo in arrivo.
Rovescio la testa all’indietro appoggiandola sulla sua spalla.
“ Mi fai morire … continua… non fermarti ...”
“Non preoccuparti, ci so fare, posso tenerti in bilico quanto voglio… verrai quando lo deciderò io …” mi sussurra dolcemente e poi inizia baciarmi e leccarmi l’orecchio, provocandomi brividi di piacere dalla testa ai piedi.
Contemporanemente con l’altra mano prende a stuzzicarmi i testicoli, li accarezza, li stringe, li pizzica,li tira verso il basso leggermente, mi fa impazzire…
“Senti che palle gonfie che hai, piene di sborra… te le svuoterò fino all’ ultima goccia” mentre con l’altra mano continua a segarmi…
Io porto la mano destra dietro la schiena e l’appoggio sul suo sesso. La sento sussultare leggermente e ansimare .
“Non vuoi essere scopata però questo posso farlo ” penso. Scosto appena il costume per poi infilarle il dito medio in vagina … sento che è completamente depilata e questo non fa che aumentare la mia eccitazione. E’ bagnatissima e non certo per l’umidità dell’ambiente… la sento ansimare più forte così con il pollice inizio a sgrillettarle il clito …. Emette un gemito di eccitazione e per risposta mi stringe ancor più forte l’asta e le palle, aumentando il ritmo su e giù della mano. I suoi seni continuano a premere sulla mia schiena - dio cosa non darei per succhiarli in questo momento - …
“ Sì continua così, toccami… - mormora - mi fai godere…”
Intanto continua a variare il ritmo della mano sull’asta, veloce, piano, veloce, rotatorio, a volte con tutte e due la mani, poi con una torna ad occuparsi delle palle e con il palmo dell'altra mi sfrega delicatamente sulla cappella.. non ce la faccio più.
“... basta ... non resisto più… ha proprio due mani di fata… fammi venire o impazzisco…”
Lei sembra aver pietà di me, con la mano accelera decisamente il ritmo mentre con l’altra mi strizza bene le palle.
“ Sìììì... vieni dai… ti piace come te lo meno eh? Voglio spremerti fuori tutta la sborra che hai dentro i coglioni … “ mi sussurra nell’orecchio ansimando.
Sento l’orgasmo arrivare ormai inarrestabile, un ulteriore afflusso di sangue al pene lo fa diventare duro e teso fin quasi a scoppiare, chiudo gli occhi e mentre fuochi d’artificio mi esplodono nel cervello il cazzo viene squassato da potenti spasmi. Una decina di copiosi fiotti di sperma schizzano in aria e vanno a spiaccicarsi sul pavimento bagnato.
Lei continua a menarmi ferocemente l’asta, la cappella ormai è talmente sensibile che il contatto mi dà fastidio…
“ Basta, fermati, ti prego… fermati… non ce la faccio più…”
Allora rallenta pian piano il ritmo mentre continua a carezzarmi le palle.
“ Fantastico… non ho mai visto degli schizzi così abbondanti … ahh come mi eccita far sborrare un uccello in questo modo …”
Mi appoggio con la schiena alle sue tette, la violenza dell’orgasmo è stata tale da lasciarmi senza fiato.
“ Mio Dio – dico – neanche nelle migliori chiavate ho mai fatto una tale sborrata“
“Visto? Sembravi una fontana … te lo dicevo che sono brava… “
Si alza e fa per andarsene.
“ Aspetta, dove vai? Possiamo rivederci?”
“Eh no caro, cosa credi, sono una rispettabile signora sposata io… ho solo questo piccolo vizietto… mi piace fare seghe ad emeriti sconosciuti. Se ci incontrassimo ancora non saresti più uno sconosciuto, ma diventeresti qualcosa di più, ed io non voglio – mi dice – quindi accontentati di questo bel momento ”. E se ne và…
Sono troppo sorpreso e svuotato di energie per cercare di seguirla, per cui me ne resto lì seduto a gambe aperte in mezzo al vapore ad attendere che mi si smosci il cazzo…
Dopo un po’ esco, indosso l’accappatoio e mi avvio verso gli spogliatoi. Nel mentre incontro la Carmen che mi dice;
“Ciao Marcello, se vuoi ora sono libera per il massaggio “ e sorride maliziosa…
“ No, grazie Carmen - rispondo tornando con il pensiero alla signora - ma per oggi sono a posto …”…

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