Mamma Ilaria- Coscienza Perduta

Scritto da , il 2018-06-12, genere fisting

Ciao a tutti :) sono finalmente tornata con altri racconti!!

Mio figlio ed io ormai non avevamo più freni: non esisteva momento o luogo che non fosse adatto per mettere in atto le pratiche che tanto mi ossessionavano.
Non portavo più biancheria e mi vestivo sempre in modo tale da potergli permettere agilmente la penetrazione, anche con oggetti, in qualunque istante.
Ormai queste pratiche mi avevano reso completamente indifferente alle penetrazioni più "comuni": sia ano che vagina avevano perso tonicità, ed erano diventati molto più elastici. Non era raro che per penetrarmi usasse anche delle bottiglie, come quelle del vino per esempio, o 2/3 dildo, ed io per ricompensarlo potevo concedergli giusto la bocca. Ovviamente me lo poteva chiedere quando voleva, non aveva importanza, non dicevo mai di no. Un'altra cosa che adorava era fissare i miei orefizi spalancati dopo una buona sessione di penetrazioni, e spesso si masturbava per poi sborrarmi o nel culo o nella vagina. Non era un problema, dato che ero entrata precocemente in menopausa.
Successe, però, che per cercare lavoro, mio figlio dovette cambiare città. Continuavamo a tenerci in contatto quotidianamente con foto, video e messaggi erotici, ma la sua assenza mi pesava molto. Non ero più in grado di soddisfarmi da sola, e spesso mi masturbavo rimanendo insoddisfatta.
Questa situazione durò due mesi.
Un giorno, però, passeggiando per i negozi, successe una cosa: incontrai Luca e Federico, due cari amici di mio figlio.
Mi salutano calorosamente, facciamo due chiacchiere e finiamo a parlare davanti ad un caffè. Per tutto il tempo non fanno altro che guardarmi la scollatura e le gambe. I loro sguardi non mi danno affatto fastidio, anzi, mi eccitano i loro sguardi libidinosi. Come al solito voglio esagerare: lascio cadere il telefono per terra e mi chino a raccoglierlo, mi assicuro che la gonna, già molto corta, si alzi abbastanza da lasciar intravedere le grandi labbra senza scoprirle del tutto. Uno di loro non riesce a trattenere un "Uoo" anche se appena accennato.
Mi volto, li saluto e li invito a cena per quella sera, e loro accettano all'istante.
Arrivata a casa inizio già a pregustarmi quello che sarebbe successo la sera stessa e decido subito che non avrei lasciato loro dubbi su quali fossero le mie intenzioni.
Mi masturbai nella vasca per arrivare sul momento già preparata, per poi andare a vestirmi: optai per una canotta rosa, una gonna nera attillata e molto corta ed un paio di tacchi alti rosa fluo, rigorosamente senza biancheria, dato che volevo che si intravedessero i seni.
Loro arrivarono puntualissimi e vestiti di tutto punto.
Avevano già le idee chiare. Ma le mie lo erano di più: avevo deciso che quella sera l'appellativo "troia" sarebbe stato riduttivo.

Li feci entrare e andammo in cucina per scambiare due chiacchiere

-"Beviamo qualcosa ragazzi, ho già messo in fresco una bottiglia di prosecco" proposi

Mi voltai, aprii il frigorifero e nuovamente mi chinai a gambe tese per afferrare la bottiglia che si trovava sullo scaffale più basso, facendo in modo che la gonna si alzasse scoprendomi la fica quasi completamente.
Rimasero a bocca aperta, ma non fiatarono.
Mi voltai verso di loro, aprii la bottiglia e versai loro un bicchiere di prosecco.
Bevevano quasi a forza, sembravano delle statue, con gli occhi sgranati che mi fissavano e le gote rosse paonazze.
Luca fece giusto un paio di sorsi poi chiese dove si trovasse il bagno e corse via, probabilmente per darsi una rinfrescata pensai, lasciando me e Federico da soli.

-"Tu non bevi Ilaria?" Chiese, cercando di sbloccarsi.
-"Se ti cali i pantaloni bevo volentieri" affermai senza giri di parole.

Fu un fulmine. In un batter d'occhio si era già sfilato scarpe e pantaloni, mettendo in mostra la sua asta ben eretta.
Mi legai i capelli e mi inginocchiai davanti a lui, iniziando a passare la lingua lungo tutta la lunghezza del cazzo. Mi soffermavo un po sulle palle e poi risalivo fino alla cappella. Appena fu abbastanza umido, lo inghiotii in un colpo solo, iniziando poi a muovere la testa rapidamente dalle palle alla cappella e viceversa. Non ci volle molto che lo sentii tremare: era sul punto di venire. Provò a sfilarlo, ma lo afferrai prontamente per i glutei, inghiottendo la sua asta in tutta la sua lunghezza.
Sentivo i fiotti di sperma caldi che scendevano giù per la gola.
In quel momento Luca rientrò dal bagno e non persi tempo:

-"Vieni Luca, togliti i pantaloni che ho ancora sete. E tu Fede mettiti sul divano 5 minuti e riprenditi, torno subito"

Luca si sfilò scarpe e pantaloni e si posizionò davanti a me.
Iniziai a leccarglielo come feci a Federico, ma quando lo presi in bocca mi afferrò per la coda di cavallo ed iniziò a scoparmi la bocca con vigore. Lacrimavo, sbaffandomi il trucco, ogni tanto mi lasciava riprendere fiato, ma io lo riprendevo subito in bocca. Anche lui non impiegò molto a venire, schizzandomi in gola copiosamente.
Mi alzai, e dato che mi ero accaldata, mi tolsi canotta e gonna, rimanendo nuda, con solo i tacchi ai piedi.
Raggiungemmo Federico in salotto, che nel frattempo era tornato dritto e duro come prima.

-"Adesso fatemi divertire" affermai, mettendomi a pecora sul divano, con le mani appoggiate allo schienale.

Federico non perse tempo e me lo mise nella fica, già umida, con molta facilità, ma ovviamente non lo sentii nemmeno.

-"Ilaria, ma sei troppo larga, non ti sento nemmeno!" Disse Federico
-"Spostati che ti faccio vedere come sente questo" disse Luca spostando il suo amico. Prese bene la mira e me lo mise nel culo fino alle palle, senza incontrare alcuna resistenza.

-"Ma quanti cazzi hai preso? Anche il culo sembra un corridoio!" Affermò

-"Non abbastanza. E comunque quando chiedevo di farmi divertire, non ho specificato che tipo di divertimento volessi" risposi loro infilandomi una mano nel culo per poi estrarla.

Al chè Luca chiuse la mano a pugno e la infilò nella mia vagina.

-"Già meglio, ma potete andare oltre" lo spronai

Inserì quindi anche la seconda mano e la chiuse a pugno, per poi iniziare a stantuffare con violenza. Non aveva ritegno e lo sentivo andare ben più in profondità di quanto fossi abituata. Mi stava dilatando ulteriormente e quella sensazione mi piaceva da impazzire, faceva quasi male, ma non volevo che smettesse.
Ad un tratto sentii qualcosa penetrarmi nell'ano: era Federico che, svuotata la bottiglia di prosecco che avevo aperto, iniziò ad infilarmela nel culo. Aveva il fondo molto largo, più di quelle del vino che ero già solita usare.
Ci volle un po' prima che riuscisse a prendere bene la mira, ma quando ci riuscì mi sentii quasi aprire in due. La inserì fino al collo ed iniziò a fottermi con foga.
Stavo impazzendo: le mani di Luca mi stavano aprendo la fica, mentre Federico mi sfondava l'ano con una bottiglia. Era la sensazione che mi mancava da tanto.
Mi fecero squirtare più e più volte. Invertirono anche più volte i ruoli: bottiglia nella fica e mani nel culo, facevano anche a turno per fottermi con la bottiglia.
Dopo un paio d'ore smisero. Ero esausta e quando sfilarono le mani e la bottiglia i miei orifizi rimasero completamente spalancati.
Si masturbarono un po' e mi vennero sul viso, per poi salutarmi

-"Grazie Ilaria, a presto"
-"Ciao ragazzo, grazie"

Ed uscirono.


PS:Spero vi sia piaciuto ;) commentate tutto quello che volete, sia critiche che apprezzamenti, e se avete dei consigli, richieste o idee per i prossimi racconti fatemelo sapere ;)

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