La baita

Scritto da , il 2018-05-15, genere gay

Questa storia ebbe inizio qualche anno fà (una ventina d'anni) avevo 18 ed mi affacciavo al mondo del lavoro, trovai lavoro presso una trattoria come cameriere a Bergamo Alta(visitatela è bellissima). I propretari della trattoria erano due fratelli, Giovanni che si occupava della cucina e Simone della sala; io dovevo affiancare Simone. I due fratelli devo dire erano due bei tipi: Giovanni era scuro un po’ stempiato occhi neri, poi era bassino, in carne ma non grasso, era massiccio ma onestamente a me attraeva tanto; Simone era un bel ragazzo, alto, biondo, due occhi azzurri bellissimi, era troppo bello, le clienti se lo mangiavano con gli occhi, cosa che a lui faceva piacere ed anche perché attirava parecchia clientela. Cominciai a lavorare in quella trattoria verso maggio. iniziai un periodo d’addestramento con Simone; i primi giorni mi faceva fermare nella pausa pranzo e mi insegnava a portare i piatti, apparecchiare e tutte le mansioni da cameriere. lui mi osservava ed ogni tanto mi accorgevi che mi guardava il culo; io all’epoca ero minuto ma avevo un bel culo, lì per lì non ci feci caso anche se la cosa mi turbò. Passarono le settimane, io ormai sapevo il mestiere, ero bravino e riscuotevo parecchio successo, poi ormai ero entrato in confidenza sia con Simone che con Giovanni e devo dire stavo diventando amico di tutte e due, anche perché mi trattavano benissimo. la sera quando finivamo il lavoro ci fermavamo sempre a bere qualcosa e si chiaccherava di tutto, politica, calcio, donne, (io mentivo). La settimana prima di ferragosto una sera Giovanni mi disse che avrebbero chiuso la trattoria per una settimana e che sia lui che Simone sarebbero andati nella loro baita a riposare qualche giorno e che se avessi voluto sarei potuto andare con loro,senza esitare risposi che sarei stato felice di passare qualche giorno con loro ed accettai l’invito. Un paio di giorni dopo partimmo, andammo sulle prealpi bresciane parcheggiammo la macchina in un paesino che onestamente non ricordo il nome e zaini in spalla ci inoltrammo per la montagna. dopo circa 2 ore di salite a piedi (ero distrutto, anche perché non ero abituato)arrivammo in un posto bellissimo: c’era questa baita di legno bellissima, vicino c’era un laghetto con acqua cristallina. Entrammo, la baita era piccola, c’erano due camere, una matrimoniale ed una doppia ed un soggiorno cucina con un grande camino era arredata in stile; era bella, mi aspettavo da un momento all’altro i sette nani e biancaneve... posai lo zaino nella camera (quella doppia) insieme a Simone, Giovanni in quella matrimoniale, poi uscimmo. Giovanni mi fece vedere il posto, era veramente bello; Simone intanto preparò la cena, rientrammo e devo dire c’era freddino, in casa c’era caldo Simone aveva acceso il camino, mangiammo, bevemmo, poi aiutai a lavare i piatti e poi…. cazzo non c’era la TV ed ora? Simone propose di giocare a carte, ci sedemmo, io a terra, Giovanni nella poltrona e Simone sul divano, io proposi che chi avesse perso, ogni mano pagava penitenza e decideva la penitenza chi vinceva; accettarono, intanto Giovanni beveva grappa ed era allegro. La prima mano la perse Simone e vinse Giovanni. Giovanni ci pensò poi con un sorriso sornione disse al fratello di spogliarsi e che avrebbe continuato a giocare in mutande,ridemmo io dissi che era una bella penitenza. Simone si spogliò... mh bello, fisico mozzafiato, non male e si risedette nel divano allargando le gambe e si vedeva un bel rigonfiamento. Poi persi io e vinse Simone. Simone rise e disse che ci avrebbe pensato lui e che mi aspettava una penitenza cattiva io risposi che ero pronto. Simone disse di abbassarmi i pantaloni e di mettermi a carponi sulle sue ginocchie e che una bella sculacciata mi avrebbe fatto bene, io abbassai i pantaloni e mi misi a carponi e Simone cominciò a colpirmi,(non forte) e mi sculacciò; appena finì mi risedetti per terra e promisi che se avessi vinto sarei stato cattivo. finalmente vinsi e perse Giovanni, io ci pensai poi mi rivolsi a Giovanni e dissi di inginocchiarsi e di leccare i piedi del fratello…ovviamente non pensavo lo facesse, ci fu silensio poi Giovanni si inginocchiò tolse il calzini al fratello e cominciò a leccare l’alluce di Simone… mh io ebbi un’erezione immediata e anche Simone. Giovanni continuò poi si rivolse a me e disse di avvicinarmi e appena mi avvicinai mi diede il piede di Simone e come un automa cominciai a leccare dal dito piccolo. Simone gemeva a quel punto la mia lingua si unì a quella di Giovanni, poi mi staccai e allargai le gambe a Simone e cominciai a leccare il cazzo cominciando dall palle, poi l’asta sino alla cappella; la misi in bocca, la misi tutta in bocca fino alla radice, poi risalì, leccai il frenulo, poi di nuovo giù. Nel frattempo Giovanni mi aveva abbassato le mutande e aveva cominciato a leccare il buco del culo,era fantastico la sua lingua si intrufolava tra le mie pieghe poi entrò e cominciò a fottermi con la lingua… mh. poi posizionò il cazzo all’imbocco del culo, sentiì la cappella e… flop… entrò piano. rimasi fermo, mi sentivo pieno, poi lo sentì entrare inesorabile centimetro dopo centimetro. Strinsi i denti, poi cominciò a fottermi piano, era bellissimo, ripresi in bocca il cazzo del fratello e leccavo succhiavo. Simone mi tenne ferma la testa e cominciò a fottermi la bocca, intanto Giovanni mi trivellava il culo, poi sempre più veloce sino a quando schizzò una gran quantità di sborra dentro il culo, una sensazione unica. Anche Simone mi venne in bocca, mi tenne stretta la testa e non mi rimasi altro che bere di quel nettare. io non ero venuto però. mi distesi nel pavimento di legno, a quel punto sia Giovanni che Simone cominciarono a leccarmi il cazzo e non tardo una bella sborrata che i due fratelli non persero di leccare e gustare, poi Giovanni mi prese in braccio e mi portò in camera sua mi adagiò sul letto e strizzando l’occhio a Simone gli disse di raggiungerci, vi assicuro non chiudemmo occhio… aspetto commenti ciao…

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