Lo sposo

Scritto da , il 2018-05-09, genere gay

Oggi io e mia moglie partiamo per andare a Trieste, si sposa un amica di mia moglie a cui dovrà fare da testimone. per tutto il tragitto parliamo dell’amica e mia moglie cerca di immaginare il fidanzato in quanto non lo conosciamo. Arriviamo a Trieste a casa della nostra amica, saluti, abbracci, con lei ed i suoi genitori, poi entra Lui, Il fidanzato. bhe pensate un uomo alto biondo bello occhi azzurri, uno sguardo ammaliante… sembrava un attore di quei classici film Russi. ci presentiamo stiamo li per un po’ poi chiediamo di un suggerimento per qualche albergo; Silvia (l’amica di mia moglie) dice che non se ne parla e che se non era un problema mia Moglie (Monica) visto che era la testimone si sarebbe fermata a dormire da lei ed io sarei dovuto andare a casa di Paolo (il fidanzato). dapprima cercammo di non accettare di evitare tanti disturbi poi Silvia ci disse che lei e Paolo avevano preparato tutto e che per loro era un vero piacere, così accettammo (ovviamente io ero ben contento). cenammo a casa di Silvia poi io dopo aver preso la mia valigia e sistemarla del bagagliaio di Paolo, salgo macchina. In macchina Paolo mi dice che mi sarei dovuto adattare perché lui insieme ai suoi viveva in campagna e che avrei dovuto dormire con lui in camera, ovviamente dissi che non c’erano problemi. appena arrivati salutai i suoi (persone semplici di campagna), poi mi accompagnò in camera. appena entrato vidi che c’era un letto matrimoniale ed una branda a fianco; lui mi disse che io avrei dormito nel letto e lui nella branda, io risposi che non se ne parlava e che visto la stazza di Paolo in quella branda sarebbe stato scomodo,allora proposi di dormire tutti e due nel letto matrimoniale tanto il posto c’era e saremmo stati tra maschi; accettò. usai la branda per posare la valigia e ci preparammo per la notte. Paolo andò in bagno a farsi una doccia io comincia a disfare la valigia. Dopo un po’ Paolo entrò in camera con un asciugamano in vita e con un altro si asciugava i capelli. rimasi di sasso: era bellissimo, non muscolosissimo ma ben fatto, due gambe belle massicie e due piedi enormi. mi disse che il bagno era libero e in quel momento si tolse l’asciugamano: divino, un culo sodo bello ed un cazzo a riposo notevole. subito presi le mie cose e andai in bagno,avevo il cazzo durissimo mi feci una doccia e mi masturbai con l’intento di calmare i miei bollori. Poi torna in camera. Paolo era a letto, riposi le mie cose, lui mi disse che se non era un problema se dormiva nudo, ovviamente dissi di no, anzi risposi che avrei dormito nudo anch’io, così tolsi le mutande e mi infilai sotto le lenzuola. Spense la luce ed io mi misi in costa com’è mio solito dormire. cazzo, non riuscivo a prendere sonno ero eccitattissimo; per cercare di calmarmi pensavo ad altro ma non ci riuscivo e mi muovevo molto e mi scusai con Paolo ma lui non rispose allora pensai che Paolo si fosse addormentato. Allora stavo attento a non muovermi tanto ma in uno di questi movimenti mi ritrassi un po’ più indietro e toccai Paolo con il mio culo; sentire quel calore mi fece eccitare ancora di più, non ce la facevo più, allora in modo inpercettibile mi feci ancora più indietro in quel momento capi che Paolo era in costa e che il mio culo era all’altezza del suo cazzo. mi feci ancora più indietro ed i nostri corpi aderirono, mi fermai sentivo bene il suo cazzo aderire al mio culo e cosa strana lo sentivo non moscio, dopo poco lo sentii crescere, io ero a mille, il cuore mi batteva forte poi sentiì pei piccoli movimenti in avanti come un inizio di scopata a quel punto osai. insalivai la mia mano me la misi dietro unsi il mio culo poi presi il cazzo di Paolo e lo diressi al buco, appena lo misi all’imbocco lui spinse e la cappella entrò. senti un gran dolore ed insieme un gemito, a quel punto Paolo con le braccia mi strinse a se e cominciò a fottermi, prima piano, con le mani cominciò a toccarmi il petto, mi strinse i cappezzoli poi scese e mi afferrò il mio grande cazzo e cominciò a segarmi. dopo poco lo senti sempre più in affanno e dopo pochi colpi mi scaricò una quantità enorme di sborra nel culo…poi uscì da me e si avvicinò al mio cazzo e prese a leccarlo, succhiare sino a quando stavo per venire, gli dissi di spostarsi ma lui continuò a succhiare ed gli inondai la bocca. Ci abbracciammo e ci addormentammo stanchi ma felici; l’indomani, giorno del matrimonio, appena svegliati ci guardammo e sorridemmo e senza dire niente iniziammo un bel 69 sino a quando non sborrammo nelle rispettive bocche, poi doccie e subito in chiesa.

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