La ripetizione di matematica

di
genere
etero

Mia moglie Oriana è una professoressa di matematica e fisica con tanto di occhiali, ma proprio non è lo stereotipo dell’insegnante di matematica che tutti ci ricordiamo…… E’ assistente universitaria alla facoltà di matematica e si trova a fare lezione a giovani che hanno una decina di anni meno di lei. Le sue lezioni sono affollatissime anche da gente di altri corsi, perché lei è veramente uno spettacolo a vedersi……..alta 1.70, 58 di vita, 90 di fianchi e 100 di seno……capelli corvini, un viso angelico che fa innamorare e un culo che ti fa smuovere il cazzo appena lo vedi…. Quando scrive alla lavagna non si sente volare una mosca, tutti fissano la sua gonna stretta e le sue natiche che ondeggiano……anche le ragazze sono incantate da lei e i maschi si vede che si massaggiano il pisello in continuazione……
Lei è ben conscia del suo potere di seduzione e a volte accetta anche di dare lezioni private su argomenti che non sono stati compresi durante la lezione in facoltà. Quando lo fa capisco subito che ha intenzione di sedurre il malcapitato studente, che non sa cosa lo attende. Io in genere non mi faccio vivo subito, aspetto la conclusione della lezione perché so già più o meno cosa succederà.
Ieri per esempio mi aveva avvertito che avrebbe avuto una ripetizione col capitano della squadra di pallacanestro dell’Università, un ventenne biondo e muscoloso alto 1,90…….lei mi aveva sorriso e avevo capito subito che ci sarebbe stato da divertirsi.
Lui aveva già cominciato a puntarla durante le lezioni, non le staccava gli occhi da dosso. Avendo saputo che c’era la possibilità privatamente di avere delle ulteriori delucidazioni, si era fermato a chiedere quando c’era la possibilità di avere una ripetizione. Oriana gli disse che alle 16 del giorno dopo andava benissimo.
Il ragazzo arrivò puntualmente e subito cominciò la lezione. Io nella stanza attigua osservavo la scena da uno spioncino ricavato nella parete di carton gesso….Dallo studio non si vedeva nulla……sembrava che ci fosse un quadro e mi preparai ad assistere a quanto avrebbe inventato mia moglie. La prima parte fu piena di calcolo differenziale e integrali, cose che per me si perdevano nella notte dei tempi, ma io osservavo come si era vestita lei…..molto professionale con un completo giacca e pantalone e sotto una camicetta bianca con i primi due bottoni distrattamente sbottonati……si intravedeva il reggiseno e l’attaccatura dei seni si vedeva generosamente….il ragazzone si vedeva che sudava e non staccava gli occhi da lì e lei indicando con una bacchetta delle formule sulla lavagna, contribuiva non poco a mettersi in mostra e ad eccitarlo sempre più. Poi gli faceva fare degli esercizi sul quaderno e ne osservava lo svolgimento mettendosi accanto in lui, chinandosi su di lui seduto che era a pochissima distanza da quei seni che immaginava volessero uscire fuori in tutti i modi. Lei era molto profumata e trasudava sesso da tutti i pori……..il poveretto era un po’ imbarazzato, ma si conteneva……….
La lezioni finì e non successe niente…….l’appuntamento fu per il giorno dopo, in cui andava ulteriormente sviluppato l’argomento oggetto della ripetizione. Oriana passò da me quando il giovane se ne fu andato e mi disse che non era riuscita a provocarlo abbastanza. Io la presi in giro, le dissi che forse stava invecchiando e quello era troppo giovane per lei……..mi sorrise e mi disse “aspetta domani”.
L’indomani alle 16 il ragazzo tornò e fu accolto di nuovo nello studio……..questa volta Oriana era meno professionale, con le unghie laccate di rosso, sia delle mani che dei piedi, un vestito scuro molto largo coi soliti bottoncini sul seno (i primi due sempre aperti) e sandali aperti eleganti. Osservandola capii che non aveva messo il reggiseno e i grossi seni si vedevano ballonzolare ogni volta che lei si muoveva e si indovinavano i capezzoli che strofinando sulla stoffa del vestito cominciavano ad indurirsi sempre più…. Io la guardavo dallo spioncino e il cazzo mi si induriva talmente che sarei andato subito di là a farmela, ma tutti aspettavamo la reazione del ragazzo……..Niente, non successe niente…..incredibile.
Quando la lezione finì Oriana era quasi furiosa……”gli faccio vedere io domani a quel ….…. “ quando qualcuno le resisteva non riusciva a darsi pace, non capiva che forse quel ragazzo era solo educato e non osava fare nulla…….domani sarebbe stata la giornata decisiva, anche perché lei aveva detto che per sviscerare l’argomento della ripetizione tre lezioni erano sufficienti.
L’indomani alle 16 gli aprì, lo fece accomodare al tavolo e lei si sedette sul divano proprio davanti a lui…… Questa volta aveva solo la camicetta (sempre senza reggiseno) e una gonna corta e i sandali sexy. Cominciò a dettargli un problema, accavallò le gambe e prese a far dondolare la gamba superiore, quella poggiata sul ginocchio dell’altra gamba…….i laccini del sandalo si allentarono e si sfilarono e lei prese a far oscillare il sandalo reggendolo solo con l’alluce……ad un certo punto ovviamente il sandalo cadde a terra, lei emise un gridolino e si chinò per raccoglierlo. Vidi il ragazzo con la bocca aperta……..mentre Oriana prendeva il sandalo lui aveva potuto avere la visione delle sue tette gonfie che erano quasi uscite dalla camicetta semisbottonata e un capezzolo aveva fatto capolino fino a che lei non si era ricomposta………. Seduta sul divano continuava a parlare e ogni tanto accavallava le gambe, prima una e poi l’altra……..vidi il ragazzo strabuzzare gli occhi….gli pareva di aver visto…dai non era possibile…..ma sì….poteva essere che l’insegnante fosse senza mutande? Ormai doveva accertarsene…era distratto ……. Non seguiva più, sentiva il cazzo gonfiarsi nei pantaloni. Che troia mia moglie….quando si metteva in testa qualcosa……..quella delle mutandine non me la aspettavo neanche io.
Gli chiese se voleva bere qualcosa……quello inebetito non rispose nemmeno e lei andò in cucina e tornò con una bottiglia di spumante appena iniziata che avevamo in frigo. Si accostò a lui e gli corresse qualcosa che non andava bene nello svolgimento dell’esercizio, indicando gli errori con la solita bacchetta che praticamente non mollava mai. Ma nel farlo urtò lo spigolo del tavolo, la bacchetta le cadde e lei si chinò a raccoglierla; la manovra fu poco elegante perché lei si chinò restando con le gambe diritte e la gonna corta si sollevò facendo intravedere il suo culo a mandolino meraviglioso e dando la certezza che non portava mutandine. Oriana (stronza) nel rialzarsi urtò col sedere il ragazzo…….si voltò con l’espressione irata come se lui l’avesse toccata…..lui balbettò “scusi” chissà perché e lei senza preavviso gli mise una mano sull’inguine, sentendo qualcosa di duro e grosso che la riempì di soddisfazione……. “Ti eccita la matematica?” disse “ma sei un bambino cattivo…….invece di seguire la soluzione del problema stai a sbirciare me…non si fa così…..ti devo mettere in castigo…..spogliati e vai dietro la lavagna”. Piero (così si chiamava il ragazzo) non capì……pensava che lei scherzasse…. Visto che lui indugiava con la bacchetta gli diede una specie di scudisciata sulle gambe al che lui subito si alzò ed eseguì l’ordine….. “Levati tutto” disse lei…..e lo accompagnò dietro la lavagna dove c’erano come dei ceppi sulla parete. In un baleno il ragazzo si trovò legato a quei ceppi mani e piedi…..le gambe e le braccia allargate……ora sì che era alla sua mercè….. Io mi preparavo a gustarmi la scena e mi ero spogliato a mia volta, cominciando a menarmi il cazzo che mi si era indurito……
Pietro invece lo aveva ancora penzoloni……non capiva bene cosa sarebbe successo e l’eccitazione di prima se ne era un po’ andata….temeva di essere nella mani di una matta che poteva fargli anche male. Oriana in piedi davanti a lui cominciò piano a spogliarsi, via la camicetta lentamente, giù la gonna…….gli passeggiava davanti sfrontata, si avvicinava a lui, gli strofinava il seno addosso…….. le tette finalmente libere cominciarono una danza sensuale ogni volta che lei si muoveva. Era completamente nuda davanti a lui che ammirò quella fica carnosa, con le labbra che sporgevano in fuori e una strisciolina di peli moto curata nella zona superiore…… Lei si avvicinò e cominciò a strusciarsi su di lui e vide che la cosa funzionava……il cazzo di Pietro in un attimo cominciò a crescere a dismisura e dall’espressione di mia moglie capii che ne era affascinata….. Non vedevo nulla perché Oriana stava davanti al ragazzo, ma quando si spostò rimasi colpito anche io….non avevo mai visto nulla di simile…..quel cazzo era ben oltre i 20 cm, almeno 5 di diametro, ma la particolarità era la cappella…..quel cazzo sembrava un fungo….la cappella era più larga del corpo dell’asta….. Vidi Oriana inginocchiarsi davanti a qual cazzo così particolare e prendere in un mano il sacchetto dei testicoli e stringerli……lo scroto si gonfiò per la stretta e lei prese a leccarlo furiosamente….i coglioni erano in tensione, lei allargò la bocca e li ingoiò ad uno ad uno alternativamente…..il ragazzo sembrava impazzito…..non resisteva più…aveva bisogno di menarsi il cazzo, ma era legato mani e piedi e non poteva muoversi. La stronza di Oriana ebbe pietà del suo tormento…..vide la cappella a fungo gonfia e rossa, cominciò a leccarla, a stuzzicarla con la lingua e a farla entrare in bocca piano piano sempre di più……mi ricordava una bottiglia di champagne……ogni volta che il cazzo usciva dalla bocca, mi aspettavo lo schiocco che fa il tappo quando viene estratto…. Pietro apprezzava e anche io…..forse era giunto il momento di entrare in scena.
Il pompino continuava quando entrai…..Pietro lì per lì rimase pietrificato vedendomi, ma ero nudo anche io e capì che volevo solo partecipare…..andai dietro mia moglie che era inginocchiata davanti a Pietro e cominciai a massaggiarle le tette…era sempre un piacere immenso…quelle tette erano favolosamente belle e sode, con due capezzoli scuri duri come il diamante…. Scivolai con la mano nel suo solco di pesca e sentii con le dita l’ano dilatato….scesi più giù ed immersi due dita in un lago denso e profumato. La fica colava dei suoi umori da tanto che era eccitata e più ingoiava quella cappella carnosa più si eccitava. Feci scivolare le dita lungo la fessura e trovai il clitoride gonfio e duro, che presi a massaggiare facendolo scivolare sui polpastrelli…..”voglio leccarti” le dissi e lei senza dire una parola si alzò, slegò Pietro mani e piedi e si poi si sdraiò supina sul tavolo dove fino a poco prima aveva fatto lezione……noi due ci accostammo al tavolo in piedi e io mi chinai mettendo la testa tra le sue gambe piegate, cominciando a leccarla. Pietro si avvicinò al suo viso che era proprio all’altezza del cazzo e le disse “ dai continua a succhiarmelo troia, che ti sfondo la gola”. Lui non lo sapeva, ma Oriana adorava essere chiamata puttana…..ebbene una botta di eccitazione ulteriore, afferrò le palle di Pietro , aprì la bocca e si cacciò in gola quel cazzo così particolare. Lui ora aveva le mani libere e poteva toccare quelle tette meravigliose, le succhiava i capezzoli prendendoli con le labbra e tirandoli, e a lei piaceva e l’effetto si sentiva sulla mia lingua con i getti di umore denso che aumentava.
Per un po’ leccai la fica fino a saziarmi del suo liquido viscido, le leccai ripetutamente il buco del culo che palpitava e si allargava sotto i colpi della mia lingua, cominciai a infilarle le dita quando vedevo che era rilassata e intanto mi segavo, ma venne il momento che volevo sborrare e volevo farlo dentro di lei. Mi rialzai, presi le sua gambe e me le misi sulle spalle, le fessura era allargata e piena sia della mia saliva che dei suoi umori…..come appoggiai il cazzo fu come risucchiato dentro di lei senza il minimo sforzo e sentii i suoi muscoli che lo tenevano stretto, mentre cominciavo a stantuffarla muovendo avanti e indietro il bacino. Intanto vedevo lei che con il viso piegato aveva il cazzo di Pietro sempre ben piantato in gola, mentre lui stava in piedi a fianco del tavolo…… Piano piano lui approfittò della situazione, afferrò la testa di lei e cominciò a muovere i fianchi a sua volta, scopandola nella gola. Lei scivolò con la mano sulle palle, andò quasi sulle natiche e le spinse a sua volta contro il suo viso……lui le spingeva la testa, lei le natiche e tutto contribuiva a piantarlo sempre più nella gola di lei. Ad un tratto lei cominciò a muovere le dita, trovo l’ano di lui e vi piantò il dito medio, facendolo scivolare dentro fino all’attaccatura della mano. Lui sembrò apprezzare mentre io ero sempre più arrapato. “Oriana……. A te le puttane non ti vedono nemmeno….sono verginelle in confronto a quanto sei troia tu…..” Lei pur con la bocca piana sorrise……la cosa la eccitava……
Io non ne potevo più…..stavo per annegare in quella fica calda…..dissi “troia, ora ti riempio di sborra” e Pietro a sua volta disse “e io ti annego nella mia”…… Pietro si posizionò dietro la sua testa e la tirò a sé, così la testa di Oriana non aveva più appoggio e pendeva dal bordo del tavolo……lei si inarcò un po’ per mantenere l’equilibrio e lui si fece strada col cazzo nella sua bocca….in quella posizione riusciva a infilarlo più in profondità nella gola e anzi si sollevò e si inginocchiò sul tavolo con le ginocchia accanto alla testa reclinata di lei…….capii subito cosa voleva fare……prese a dare dei colpi di reni violenti, la chiavava in bocca e lei non poteva opporre resistenza con la testa pendente giù dal tavolo……..io stesso abituato a non sorprendermi, ero eccitatissimo per quella scena sconvolgente…..vedevo le anche del ragazzo fare un su e giù veloce, come una scopata violenta, solo che quel cazzo dalla enorme cappella stantuffava la bocca di Oriana che poteva solo mugulare……il suo viso era maschera di saliva e umori filamentosi che le uscivano della bocca e invece di scivolare sui seni data la posizione le colavano sulle narici, negli occhi, nei capelli……non poteva quasi respirare e le scendevano le lacrime, ma si vedeva che stava godendo in modo pazzesco, mentre lui le stringeva le tette e i capezzoli. Venimmo quasi insieme tutti e tre……quella visione sconvolgente mi fece scaricare nella sua fica tutta la sborra accumulata…..non riuscivo a smettere di chiavarla……mi sembrava di avere il cazzo immerso in una zuppa densa e calda e mentre sborravo io vedevo che sborrava anche Pietro, che pure continuava come un forsennato a scoparla nella bocca…..vedevo i suoi schizzi continui che le finivano in gola, sul viso e colavano insieme alla saliva copiosa……mentre il cazzo andava sempre su e giù e i coglioni sbattevano sul suo naso…… Oriana diede un forte colpo di tosse e riuscì così a fermare Pietro, mentre io continuavo a dare colpi di cazzo dentro di lei mentre le tormentavo il clitoride con le dita….non mi rendevo conto che ero venuto abbondantemente e l’uccello mi si stava ammosciando, quando lei mi afferrò un braccio per non farmi uscire e cominciò ad urlare e a sussultare…..stava venendo e io senza accorgermene le stavo strizzando ancora il clitoride, contribuendo non poco all’intensità del suo orgasmo. Poi mi fermai anche io……l’uccello si stava ritirando e mi sentii colare sulle palle e le gambe tutto la mia sborra che le stava uscendo dalla fica…..Tirai fuori il cazzo, feci il giro del tavolo e le dissi “brutta troia……vedi come mi hai sporcato….puliscimi”. Lei sorrise e prese a leccarmi le palle, l’asta, le cappella, ripulendo tutto lo sperma che poteva e ingoiandolo…….. Tutti e tre ci guardammo e ci sorridemmo…..io e Pietro avevamo i cazzi mosci e rilassati e Oriana subito “Non va bene ragazzi….non crederete di avere già finito…..bisogna tirarvi su….”
Prese la bottiglia di spumante che era rimasta lì, bevve avidamente a canna e cominciò a succhiare il collo della bottiglia mimando un pompino…..poi lo portò in basso e cominciò a farlo scorrere lungo le labbra della fica….. tutti due sentimmo quasi un brivido e i nostri piselli ricominciarono piano piano ad alzare la testa…… Poi ad un tratto quel collo di bottiglia sparì dentro la fica, per riemergere poco dopo ricoperto da un liquido bianchiccio……..pieno di sborra e dei suoi umori. Lei bevve ancora leccandolo come un gustoso pisello, poi lasciò la bottiglia in terra e si accucciò sopra di essa…..era oscena veramente chinata come per pisciare con la fica spalancata sopra quella bottiglia……. Vedemmo la bottiglia penetrare in quel sesso vorace man mano che lei si abbassava, poi si alzava e scivolava fuori……così per varie volte fino a che lei non si sedette e afferrò la bottiglia con due mani, spingendola dentro e fuori come un vibratore…….la usava per masturbarsi……era piena di spumante per più di metà e a furia di agitarlo su e giù fece lo stesso effetto di quanto si agita una bottiglietta di Coca cola tenendo il dito per non farla uscire…… l’effetto dello bollicine fu lo stesso……..ad un tratto lo spumante agitato letteralmente volò tutto di fuori con uno spruzzo violento che le finì sul sesso e sui seni……lei rise, ma noi arrapati come mandrilli cominciammo a leccarla tutta……ci contendevamo le labbra della fica, il culo, le tette, mentre le nostre lingue assaporavano il sapore del suo corpo assieme a quello dello spumante……
Lei rideva, un riso irrefrenabile, ma ad un certo punto seria seria ci disse “ora voglio che mi inculiate…..tutti e due….inventate qualcosa di nuovo…….” Mi sorpresi un po’ perché in genere non le piaceva, ma questa volta era su di giri……
La misi di nuovo supina sul tavolo, le dissi di piegare le gambe verso di sé e tenerle con le mani, così il culetto si apriva e l’ano si dilatava…….cominciai a leccarlo spargendo abbondante saliva, infilando un dito e poi leccando, per poi infilarne due e leccare ancora……piano piano per ammorbidirlo e farlo rilassare, sperando così di non farle male. Intanto lei aveva ricominciato a dedicarsi al suo passatempo preferito…succhiare il cazzo del ragazzo……..la cosa cominciava a diventare seccante…ero un po’ geloso di quella cappella mostruosa, ma oggi mi concedeva il culo e non dovevo andare tanto per il sottile……
A un certo punto mi parve che fosse abbastanza dilatata e lubrificata, l’ano pulsava aprendosi e richiudendosi e mi preparai ad introdurre la mia cappella……..intanto la vedevo succhiare e sbavare per quel giovane cazzo….a furia di averlo in bocca aveva le labbra gonfie come se le fosse rifatte……lo gustava proprio, lo leccava tutto e lo ingoiava, poi usciva e ricominciava a leccarlo. Io dalla mia posizione la vedevo benissimo, e questo contribuiva ad eccitarmi. Diedi la prima spinta….la cappella le entrò nel culo in parte, lei sussultò e fece una piccola smorfia…….Sputai sul mio cazzo per aggiungere saliva scivolosa e diedi un’altra spinta……c’era un po’ di resistenza…..lo sfintere mi stringeva….non era abbastanza rilassato…. Oriana si lamentò.. “aahhhh…..brucia…..mi fa male……” io mi fermai e lentamente scivolai fuori dal suo culo. “Aspetta…ho un’idea” le dissi.
Mi avvicinai al secchiello che conteneva lo spumante…..sapevo che a lei piace ghiacciato ed ero sicuro che avrei trovato la bottiglia circondata da cubetti di ghiaccio. Avevo ragione……presi un cubetto tra le dita, mi avvicinai ad Oriana che era sempre a 4 zampe con l’ano semidilatato e presi a strofinare piano il ghiaccio su quel fiore scuro e desiderabile. Lei sussultò per la sorpresa, ma cominciò a mugulare di piacere…. “bello fresco….si…spalmalo….ancora….” si stava rilassando , sentivo il buco del culo cedere sotto il massaggio, lei si accucciò ancora di più posando le braccia sul tavolo, così il quel suo culo importante si drizzò ancora più in alto……ero arrapato alle stelle, l’ano continuava a stringersi e a richiudersi sotto l’effetto del freddo, ma lei allargava le gambe sempre più, mentre il ghiaccio che si scioglieva le colava tra le gambe……..presi un altro cubetto, la massaggiai ancora un po’ e l’ano si rilassava sempre più………spinsi leggermente e il cubetto entrò e insieme entrò parte del mio dito per tenerlo fermo….lei era eccitata, vedevo che non era solo ghiaccio sciolto quello che le colava dalla fica……..prima che il ghiaccio col calore del corpo potesse sciogliersi del tutto, ne infilai un altro, poi subito un altro ancora……. Ora era veramente un buco di culo oscenamente allargato…….non le doleva più……fra un po’ il ghiaccio si sarebbe sciolto e si sarebbe ristretto un’altra volta, allora approfittai per appoggiarvi la cappella del mio cazzo, che era rossa dall’eccitazione……..il refrigerio fece piacere anche a me. Questa volta bastò una piccola spinta per farlo entrare……non le faceva più male……spinsi ancora ed entrai fino un fondo……sentivo la punta del cazzo gelata a contatto del ghiaccio, ma si scioglieva rapidamente per il calore del corpo e per lo strofinio, solo non poteva uscire perché il mio cazzo bloccava completamente l’apertura quindi ad ogni colpo le sciacquettava tutto il liquido dentro le viscere……. “Ah….che succede….che bello…meraviglioso……si dai inculami…..è stupendo….mai provata una cosa così”……”Troia” le dissi “ ti faccio un clistere di sborra…..”.
Lei voltando il capo, mi sorrise come per ringraziarmi, mi guardò e disse “Sono una puttana, una zoccola che vuole che le sfondi il culo, la fica, la bocca….tutto quello che vuoi ma non mi lasciare senza cazzo……e procuramene anche altri…..è bello con più uomini”…..in quell’istante si ricordò di Pietro, che era sempre accanto a lei eccitato da quello che vedeva……sempre guardandomi gli prese l’uccello in mano e cominciò a segarlo…….mi continuava a guardare mentre io la pompavo nel culo…….lo infilavo fino alla palle e poi lo estraevo quasi tutto, non volevo fare uscire l’acqua che si era ormai sciolta…era piacevole sguazzarci dentro quando lo inserivo di nuovo….. mi fece un cenno indicando la cappella a fungo del ragazzo, come a dire “guarda che nerchia” e poi prese a leccarla ruotando la lingua e a ingoiarla piano piano.
Sembravano coordinati….io le entravo fino in fondo nel culo e lei ingoiava il cazzo di Pietro fino quasi alle palle, quando mi ritiravo lo faceva uscire anche lei…..poi prese a stringere lo sfintere sistematicamente…….era il suo modo di partecipare per farmi venire……..”Sborrami nel culo” disse, “le zoccole come me vanno sfondate di sborra…dai …vieni….” E continuava a succhiare…..
Ad un tratto sentii l’orgasmo arrivare, tra la visione del pompino selvaggio e il culo che pulsava come se mi segasse con i muscoli anali, non ce la feci più a continuare….mi fermai un attimo e cominciai a scaricare sborra in quelle viscere ormai bollenti….”Ah come è bello……..dai schizza dentro la tua puttana, porco…….così…ancora……voglio il cazzo nel culo ancora…..sborra….dai….come è bella calda”. Oriana era impazzita, non si tratteneva più……….si agitava sotto i miei colpi…….io cominciavo a sfilare da quel possente culo il mio uccello che ormai stava perdendo di consistenza e pensavo che appena lo avessi tolto mi avrebbe raggiunto il getto di acqua e sborra che aveva avuto dentro per tutto il tempo…….
Nel parlare aveva allentato la presa su cazzo di Pietro, che si sfilò e corse vicino a me…….nell’attimo in cui levavo il cazzo dal culo, lui mise un dito nell’ano con la mano sinistra e con la destra afferrò la bottiglia di spumante……la appoggiò tra le natiche di Oriana, levò il dito e contemporaneamente infilò il collo della bottiglia…….io non capii subito cosa voleva fare e anche lei disse “cosa fai….levala….”. Ma c’era ancora un po’ di spumante all’interno e lo vidi tutto sparire tra le viscere di Oriana, che si stava lamentando “il clistere gelato no….”. Il liquido nella bottiglia finì e Pietro si inginocchiò mettendosi col viso proprio davanti alle natiche spalancate di Oriana. Lentamente cominciò a sfilare la bottiglia…….che maiale…avevo capito ora dove voleva arrivare…. Quando era quasi tutta estratta, la sfilò di colpo e apri la bocca…….. lo spumante gli schizzò in faccia violentemente e Oriana non si mosse…….aveva voluto quello? Che se lo prendesse tutto…….Sembrava Capodanno……il culo di Oriana eruttava spumante misto a sborra e all’acqua del ghiaccio e Pietro impassibile lo riceveva tutto in faccia, in bocca, sulla lingua e quando il gettò cessò cominciò a leccare lungo il solco delle natiche….ano, fica, quello che colava sulle gambe…tutto…… La scena era abbastanza sconvolgente e devo dire che mi stavo eccitando di nuovo……
Oriana non si era mossa…..il suo culo aveva sempre l’ano dilatato……era una caverna rossa che ormai era stata allargata a dovere…….mi spostai accanto a lei e le dissi “Mia puttana, puliscimi il cazzo, è ancora sporco di sborra e sa di culo….”. “Certo mio signore” rispose lei con un tono canzonatorio e avventandosi sull’uccello.. “Buona, peccato che non sappia anche di spumante” e sorrise e poi “Pietro, inculami anche tu”. “E’ sicura?” rispose il ragazzo, “le donna hanno paura della mia cappella”. “Vai a prendere il lubrificante anale”, mi disse lei……. Uscii a malincuore dalla sua bocca e andai a prendere in bagno il flaconcino che passai rapidamente a Pietro, tornando poi a farmelo succhiare…… Pietro cominciò a fare cadere alcune gocce e massaggiare l’ano, che avevo dilatato a dovere, ma quella cappella era così particolare, le avrebbe fatto male……… si spalmò l’olio sul cazzo in quantità abbondante e poi tornò a lubrificare il buco del culo di lei. Ci pensò su in momento e poi mise in verticale il flacone di lubrificante che si riversò in breve tutto nel culo di Oriana…… Se non era lubrificata ora…….La bocca di mia moglie mi stava lavorando il cazzo come solo lei sa fare, ma io ero affascinato da quella enorme cappella che si avvicinava sempre più al suo culo. Pietro la appoggiò….io guardavo con la coda dell’occhio……incredibilmente la cappella entrava sempre di più, lentamente, un millimetro alla volta e l’ano si dilatava ancora per farla entrare…… Ad un certo punto a dopo un colpo un po’ deciso di Pietro il glande decisamente sparì dentro l’ano di Oriana…….ora il muscolo si restringeva leggermente stringendo l’asta e il ragazzo cominciò un lento su e giù…….guardavo e vedevo quel cazzo lucido ed unto scivolare dentro e fuori da quel buco del culo con facilità, mentre mia moglie apriva la bocca ad ogni colpo che riceveva non so se per il godimento o per il dolore……un cazzo così nell’intestino non era cosa da poco.
Lei si posò sul fianco destro e altrettanto fece Pietro che anzi poteva incularla meglio….le teneva un gamba sollevata mentre faceva dondolare il bacino e la penetrava e la stessa cosa facevo io nella sua bocca……allungai una mano e presi a masturbarla……azz sembrava si fosse messa il lubrificante anche lì da tanto che era fradicia…..le labbra si aprivano rilassate e potevo carezzarle il clitoride, metterle due dita dentro la fica e sentire i colpi del cazzo in culo di Pietro….lei cominciò a mugulare…stava per venire…..mi presi in mano l’uccello e cominciai a menarmelo davanti alla sua bocca…..”apri la bocca puttana che ti sborro” “siii” rispose lei e mi afferrò le palle con la mano destra mentre me lo menavo, il medio della stessa mano prese a solleticarmi il culo poi all’improvviso e un po’ violentemente me lo mise dentro in fondo…..io sussultai, bruciava ma era molto piacevole……con la mano sinistra prese a masturbarsi velocemente stringendo il clitoride tra le dita mentre Pietro le stantuffava il culo inesorabile…
“Dio, Dio, vengo vengo” cominciò a dire “aahhhhhh…come godo….nel culo come mi piace……ancora….ancora….sto venendo ancora…” urlò e Pietro cominciò a scaricarle sborra nelle viscere “ come è calda….che schizzi bollenti…..è fantastico”… io ero su di giri stavo venendo anche io………vidi Pietro che estraeva di colpo il cazzo gocciolante, vidi il buco del culo di Oriana che assomigliava ad una caverna mentre lo menavo selvaggiamente, io in piedi accanto al letto e lei sdraiata sul fianco a bocca aperta……non aspettò molto……il primo schizzo la colpì sulla lingua e gli altri sapevo nemmeno io dove andavano, ma sebbene con la faccia gocciolante la vidi intenta a ripulire con la lingua il cazzo di Pietro che le si era accostato a sua volta…….lo spinse verso di sé e lo baciò, passandogli in bocca sia la sua sborra che la mia.
Poi mise le mani dietro la testa e si rilassò, tese le mani e prese i nostri due cazzi che si stavano ammosciando e disse “bravi ragazzi….vi siete comportati bene……anche il culo non è stato niente male……..Pietro, peccato che le lezioni siano finite”. “Ma posso tornare ancora……”rispose Pietro, “avrei altre domande”. “No caro, si era d’accordo per tre lezioni e basta…ti tratto bene e ti chiedo solo 150 euro…puoi lasciarli sul tavolo prima di andare via”
Pietro non si aspettava certo di essere liquidato così, ma balbettò un “arrivederci prof e grazie”, si rivestì e se ne andò…….Lei non faceva sesso più di una volta con un secondo uomo, ogni tanto le facevo levare qualche capriccio, ma finiva lì……
“Che zoccola che sei però……..” Lei mi sorrise e non rispose, aprì le gambe e si toccò la fica….”è bollente ed avrebbe ancora voglia”….mentre lo diceva io vedevo che gocciolava sborra dal buco del culo, che si era ormai ristretto…….ma quanta ne voleva? Io non ne potevo più… difficilmente mi si sarebbe rizzato ancora, almeno fino all’indomani.
di
scritto il
2018-04-26
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