Dal dottore

Scritto da , il 2018-04-07, genere gay

Erano diversi giorni che avevo un fastidio alla schiena e decisi di prenotare una visita da uno specialista. Non lo conoscevo, avevo recuperato il contatto da internet e le recensioni sembravano buone.
Arrivai all’ora fissata per il mio appuntamento e, dopo qualche minuto in sala d’attesa, mi fece entrare. Era un ragazzo giovane, sulla trentina, magro non altissimo, ma un bel ragazzo.
Cominciammo a parlare, la solita anamnesi, tipica di ogni visita, poi mi disse di togliermi i vestiti lasciando solo gli slip. Avevo un paio di slippini un po’ mini che mi evidenziavano il cazzo…. Mentre mi spogliavo mi resi conto che forse era meglio se avessi indossato uno slip più tradizionale. Quando fui spogliato, il dottore alzò lo sguardo dal pc su cui stava registrando la mia scheda e mi guardò, indugiando sulla mutanda e sul pacco. Lì per lì mi sentii imbarazzato.
Mi stesi supino sul lettino e cominciò la visita. Ad un certo punto il dottorino arrivò all’altezza della mano appoggiata sul lettino. Con la mano sentii i jeans del dottore all’altezza del pene… spostai quasi immediatamente la mano, ma un attimo dopo lui mi strusciò nuovamente.
Pensando a come mi aveva guardato prima in mutande, decisi di rischiare e non spostare la mano. Per tutta risposta, infatti lui si avvicinò ancora di più, tanto che praticamente si mise cavalcioni sulla mia mano e sentii quasi distintamente i coglioni. Alzai un attimo la mano per vedere se si spostava, e riuscii ad accarezzare il pacco con il cazzo quasi in erezione.
D’altro canto, questo giochetto stava eccitando anche me ed il mio guerriero che, costretto nella mini mutanda, si stava ribellando: con la coda dell’occhio guardai il mio pacco e rimasi impietrito. Un bitorzolo enorme appariva dallo slip e la cappella stava facendo capolino dall’elastico.
Anche il dottorino vide questa cosa e, con entrambe le mani, mi abbassò lo slip facendo schizzare in aria come una molla il mio cazzo in tutta la sua lunghezza ed erezione.
Guardando con meraviglia questa sorpresa, mi fece una carezza al petto con la mano destra, scendendo verso la pancia ed il pube. Arrivato al pene, lo prese in mano e senza indugiare oltre si abbassò prendendolo in bocca e cominciando a succhiare avidamente.
Era molto bravo, succhiava per qualche secondo, poi ritraeva il cazzo dalla bocca e con la lingua leccava i coglioni e la verga nella sua lunghezza fino alla cappella. Presi la sua maglietta e gliela sfilai lasciandolo a torso nudo: un fisico asciutto, non palestrato ma con un bel ventre piatto. Pettorali poco sviluppati e senza peli, segno sicuramente di una depilazione recente. Con pollice e medio afferrai un capezzolo e cominciai a strizzarlo: gli piacque, perché mentre succhiava, gemeva e, ogni volta che stringevo di più, succhiava più avidamente il mio cazzo.
Ad un certo punto si staccò da me e, fatto un passo indietro, si abbassò pantaloni e slip restando anche lui completamente nudo. Diversamente dal petto, il pube aveva una leggera peluria, ben curata, come una ricrescita, ma ordinata e precisa. Il cazzo non era grande, ma bello: era in erezione e la cappella luccicava per la tensione.
Si avvicinò alla scrivania, prese un profilattico e me lo passò chiedendomi se volessi scoparlo. Ad una richiesta del genere non potevo certo rifiutare!
Scesi dal lettino e facendo appoggiare lui al lettino lo misi a pecora. Mentre mi mettevo il preservativo, lui si stava lubrificando l’ano con un gel che aveva preso dal cassetto insieme al preservativo. Un secondo e cominciai ad entrare dentro di lui. Probabilmente questo giochetto lo faceva spesso perché non era stretto: un bel culetto largo al punto giusto!
Cominciai a scoparlo con movimenti pelvici lenti e distesi: di tanto in tanto lo sentivo fare un piccolo gemito di godimento. Lo cavalcai per qualche minuto poi estrassi il cazzo per riprendere un attimo fiato e non bruciare questo fantastico momento.
Lui si spostò e mi fece sedere sulla sedia senza braccioli che stava di fronte alla scrivania e si sedette su di me facendosi impalare da sopra: ora il mio cazzo era entrato completamente fino alle palle nel suo culo e lui cominciò a scoparmelo con un’avidità e una grinta che mi arrapò ancora di più.
Quando ormai non ce la facevo più, mi alzai spingendolo sulla scrivania e con quattro colpi decisi iniziai a sborrargli in culo tutto il nettare degli dei. Lui non attese molto, mi fece uscire dal suo culo e tolto il preservativo cominciò a pulirmi a bocca, mentre si segava per sborrare anche lui.
Non ci impiegò molto a sborrare: poche gocce di sperma che caddero sul pavimento mentre lui, sempre tenendo in bocca il mio cazzo, alzava gli occhi al cielo in preda al puro godimento.
Mi porse una salvietta per pulirmi e con un asciugamano di carta pulì le poche gocce di sperma che aveva sborrato a terra.
Ci rivestimmo entrambi. Mi disse: “Questa visita è andata bene, ma ho necessità di vederla ancora, perché la sua colonna vertebrale non è messa molto bene. Deve fare molta ginnastica” e mi strizzò l’occhio.
Mi diede appuntamento per la settimana successiva e ci salutammo.
Dopo parecchie sedute la mia schiena non è più dolorante, ma ogni tanto faccio delle visite di controllo: la salute non si deve mai trascurare!

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