Mica male

Scritto da , il 2017-12-26, genere etero

Ho da poco scoperto questo sito e lo trovo davvero utile, soprattutto per chi come me ha vissuto un'esperienza che non può raccontare a nessuno. tenerci le cose dentro è brutto e per lo meno quì, ci si può sfogare. quanti di noi hanno fantasie erotiche sulle donne in carne, ma non lo ammettiamo perchè alcuni le classificano come "cessi"? in realtà la donna diciamo grassa è molto più divertente a letto, la si può afferrare meglio, piena di carne, seni sproporzionati, bel sedere. insomma, tutto questo ve lo dice una che fino a due settimane fa, faceva sesso con ragazze snelle, nella norma. sono dario e ho 21 anni. dall'estate mi sto frequentando con mario, un mio collega all'ufficio dove lavoro. spesso facciamo tardi quando usciamo dal lavoro, per questo lui mi invita a casa sua per cena, così sul tardi usciamo anche per un caffè o andare a fare un giro. quando vado a casa sua di sera, c'è sempre sua madre, 42 anni, una donna molto carina ma abbastanza in carne, 1,70 circa, bionda, occhi verdi, tatuaggio sul fianco destro, ottava penso di seno, fianchi larghi. insomma, non un corpo statuario, ma un viso molto carino. lei è divorziata da anni ormai. mi tratta sempre con molto affetto, è calorosa, sorridente e accogliente. col tempo si è creata una situazione di quasi totale confidenza. lei gira per casa anche un pò meno vestita, mi guarda molto spesso e mi assilla di domande personali con un sorrisino e un tono ironico. devo ammettere che mi ci sono segato. specialmente pensano al suo seno e alla sua figa, che doveva essere enorme. due settimane fa, lei mi chiamò per un problema col pc e la stampante. io ero iscritto ad informatica e ne capisco. andai da lei. mi accolse con vestitino nero leggero e un coprispalle. il pc aveva un problema causato. cioè, era stata lei a settare volutamente un opzione sbagliata. io aggiustai senza dire nulla e a lavoro finito mi offrì dei soldi. rifiutai subito. disse allora che voleva sdebitarsi e se volevo almeno un caffè. accettai. mi fece sedere sul divano e andò a fare il caffè. tornò, si mise di fianco a me con le cose accavallate e il vestitino ormai quasi a scoprire tutto. bevemmo e parlammo un pò. appena si muoveva, quelle enormi tettone ballavano nel vestitino. mi stavo arrapando. quindi feci per alzarmi e andarmene. mi trattenne ancora perchè volle controllare se il pc funzionava. ancora volutamente entrò stavolta nella cronologia web. era pieno di siti e video porno. io arrossii. lei fece la finta tonta chiedendomi cosa fossero. le spiegai che erano stato cercati dei video hot da suo figlio ma di non farne un dramma, poichè è una cosa normalissima. lei invece sembrava quasi incazzata poichè nelle ricerche si parlava di bisex, di mature, di sorelle e mamme. io ormai ero imbarazzatissimo. mi chiese se anche io facevo cose del genere e con coraggio dissi di si, ogni tanto. mi chiese come mai mario avesse cercato degli incesti. le dissi che lei è una bella donna e magari mario era attratto da lei. mi chiese se lo ero anche io. le risposi complimentandomi per la sua bellezza rassicurandola ancora si stare tranquilla. a quel punto disse: io voglio capire. ci sono tante belle ragazze quì e lui pensa alla madre che non è nemmeno una piuma. scherzando risposi: beh allora tu pensa ai ragazzi più giovani e siete pari. ci pensò sù e mi propose di guardare un video insieme. non so per quale fottuto motivo me lo chiese. davvero volevo andare via di lì. dovevo segarmi. ma mi trattenne. accettai a rimanere lì, a patto che poi si sarebbe calmata e non avrebbe fatto la ramanzina a mario. ci sedemmo insieme davanti al computer. avviò un video. mamma e figlio che si scambiavano sesso orale e scopavano senza ritengo. io guardavo il cellulare di tanto in tanto per la vergogna. lei si limitava a dire: non ci posso pensare, è stranissimo. mi chiese poi: ma tu ti masturbi su questi cosi? risposi di si. lei disse: e ora non lo fai? dissi: ma Mariarita, mica sto a casa mia...e poi ci sei tu. lei rispose: e quindi? ti vergogni? però quando cerchi le donne che ti potrebbero essere madri non ti vergogni. non sapevo più che dire. lei continuò: è pur vero che i desideri dei giovani meritano di essere esauditi. cominciò allora ad accarezzarmi le cosce e a sbottonarmi la camicia. io ero immobile, da coglione proprio. poi quando cominciò a baciarmi, iniziai ad accarezzarla. andai diretto sulle tette, il mio sogno. che strizzate. ci volevano due mani. erano morbidissime e giganti. le tirò fuori e io tirai fuori il pisello. mentre il video proseguiva, lei mi segava e io ciucciavo quelle mammelle enormi come un assetato. strizzavo e succhiavo. ansimavo tanto mentre mi segava. la mano bella soffice, bagnata con la saliva mmh. godendo disse: succhi peggio di un neonato, ti piace come ti carezzo? io risposi: si continua ti prego. le infilai una mano tra le cosce bagnate e andammo avanti per un pò. ci mettemmo sul divano e mi spompinò da favola. la lingua che scorreva veloce sulla cappella e poi sul prepuzio. ingoiava le palle e le leccava piene di saliva. una vacca proprio. giocando con la lingua tra capezzoli, ombelico e cappella, mi fece schizzare come una cascata. le palle mi facevano quasi male. mi leccò tutta la pancia per bere la sborra e si spogliò completamente. allargò le cosce e mi ci tuffai in mezzo come un matto. leccavo e succhiavo. il buchino del culo fino alla fica e viceversa. tutti umori misti a sudore. era tutto afrodisiaco. non mi faceva schifo nulla. la baciai e presi a strusciarle il pisello sulla pancia, su tutto quel grasso, poi sotto le tettone cadenti e infine sotto le ascelle, spingendo come se stessi scopando. me lo succhiò ancora, prese e mi chiese se avessi un preservativo. a malincuore, dovetti metterlo e dopo cominciammo a scopare. prima nella figa carnosa e fradicia. il pisello scorreva liscio e la goduria mi mandava in estasi tanto che a volte dovevo appoggiarmi perchè sembravo quasi senza sensi. trapanavo come un forsennato. poi presi a penetrare il culo e lì fu ancora meglio. infatti era più stretto e l'attrito generava tanto piacere. lei gridava come una scrofa, tutta sudata. la tenevo per le tettone e la pompavo. mentre la inculavo con la forza, venne un paio di volte. la girai e lo misi ancora nella fica. avevo tutte le palle inzuppate dei suoi liquidi. tolsi il preservativo e le leccai ancora la fica. presi a succhiarle le tettone mentre mi segava tenendo la cappella puntata sulla sua fica. godendo dissi: sii vengoo amore. si mise il cazzo tra le tette e mi fece sborrare un lago di sperma. bevve ancora e poi la presi pisellate davvero forti in faccia e sul seno. dovrebbe avere ancora un livido su una tetta. ci promettemmo di non raccontare nulla a nessuno. è successo solo quella volta. ma ho il presentimento che lei lo voglia ancora.

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