La vacanza con Roberto

Scritto da , il 2017-10-19, genere bisex

Ciao, sono ancora Nicola. Sono stato a lungo in dubbio se raccontare quello che poi è successo tra me e Roberto, ma visto che il sito è anonimo e visto il gran numero di commenti che avevo ricevuto nel primo racconto in cui il mio amico mi voleva sedurre, esponendomi ad un rapporto gay, volevo raccontarvi come è andata a finire. Intanto volevo dirvi che ho apprezzato i vostri consigli, sia quello che mi diceva di provare una improbabile cosa a tre, sia chi mi diceva di buttarmi e basta che reprimermi non era la soluzione migliore. Comunque, ecco cosa è successo. La prima sera siamo arrivati in hotel verso le 16, stanchi dal viaggio ci siamo fatti qualche birretta come aperitivo. Già durante il viaggio Roberto aveva gli ormoni in subbuglio e posso dire che dopo averci pensato a lungo, sapevo come sarebbe finita. La sera prima di partire mi sono ritrovato a pensare al cazzo duro che mi aveva mostrato Roberto nello spogliatoio e..mi sono ritrovato ad averlo duro anche io. E più ci pensavo più l’entusiasmo cresceva. E alla fine avevo preso la mia decisione. In quella vacanza io sarei andato a letto con il mio amico. Era certo. Mi sarei ritrovato in ginocchio e a pecora, o dietro di lui o che so io. Ma alla fine ci sarei andato insieme. Avrei fatto sesso con lui, ma solo l’ultima sera. Non volevo fare una settimana di sesso. Volevo che diventasse una vacanza indimenticabile con l’ultima notte, dove avrei perso la verginità con un amico gay. Volevo farmi desiderare. Era così che doveva andare. Avrei chiuso le vacanze alla grande e avrei anche capito quanto poteva piacermi il sesso tra uomini. Tornati in stanza, Robi ha provato a baciarmi tre o quattro volte ma io lo respingo. Facciamo finta di niente ed usciamo a cena e poi a bere in qualche locale. Tornati in stanza, Robi si prepara per la notte e si spoglia completamente. Abbiamo solo un letto matrimoniale e la cosa mi infastidisce. Ma essendoci solo quello, mi sdraio anche io, in mutande. Robi, forse perché aveva bevuto un po’ troppo, mi si avvicina e cerca ancora di baciarmi, ma anche stavolta rifiuto e lo allontano. Voglio continuare a tenerlo sula corda.

Il primo giorno passa tranquillo senza più abbordaggi e la sera andiamo in discoteca e dopo un paio d’ore lo trovo che limona con uno e poi sparisce per un’ora con questo qua. Rimango stranito perché comunque non si era mai fatto vedere da nessuno mentre limonava un ragazzo in pubblico. La confidenza che voleva scoparmi l’aveva fatta solo a me. Pensavo che volesse solo me. Non che gli andasse bene chiunque. La cosa mi fece molto pensare. Forse lui voleva solo scopare, non importa con chi. Forse ho perso la mia occasione..quando tornò, a fine serata, ci dirigemmo verso l’hotel ed entrati in camera gli chiedo com’era andata e lui rispose che era andata alla grandissima e che aveva fatto quello che doveva. Io non capisco. Gli chiedo cosa avesse fatto, se ci era andato a scopare o lo aveva sbocchinato e lo riempio di domande. Lui si mette sulla difensiva e io lo incalzo sempre più. Ad un certo punto mi chiede cosa me ne fregasse visto che avevo respinto le sue avance e io quasi urlo che non doveva fare quello che aveva fatto e mi incazzo. Lui mi chiese perché ed io rimasi lì, balbettante.

Allora dopo qualche secondo di silenzio, Robi si avvicina, mi mette le mani sui fianchi e ci prova ancora una volta con me. L’ultima. Perché io stavolta non riesco ad opporre resistenza. Non ce la faccio. E non voglio. E le labbra di Roberto premono contro le mie mentre la sua lingua si infila dolcemente nella mia bocca, coinvolgendomi in un bacio che mi accorgo di stare aspettando da settimane. Il mio migliore amico mi ha chiuso in un angolo della stanza da letto che ha prenotato per noi due e mi bacia. Ci baciamo. Lo bacio. Era destino che dovesse succedere. Ed è bello. Siamo soli in camera. Ben presto il bacio che ci stiamo dando ci trascina verso il letto dove i nostri corpi si avvinghiano uno all’altro in un amplesso voglioso. Il mio membro è spaventosamente in tiro. Robi se ne accorge, come io mi accorgo che anche lui è eccitato. Il nostro bacio sembra non finire mai. Forse era quello che desideravo anche io. Robi mi spoglia, io non faccio niente per fermarlo anzi lo aiuto a liberarsi dei suoi vestiti e in pochi attimi i nostri corpi da ragazzi si strusciano tra loro. Ci guardiamo a vicenda, studiamo i nostri corpi e i nostri membri eretti. Lui è ben messo, io ho voglia di lui e lui ha voglia di me. Non capiamo chi deve iniziare per primo. Robi fa la prima mossa e me lo prende in mano, mi fa una sega delicata, lo maneggia con cura e poi me lo prende in bocca. è tutto così pazzesco ma io voglio che sia così. In quel momento avevo solo voglia del mio amico, del mio dotato amico e del suo membro. Sapevo che se fosse partito il primo bacio sarebbe stato tutto inarrestabile e così è stato. Lui mi sta succhiando l’uccello ed è tutto così giusto e meraviglioso. Mai provata una sensazione così. Avevo già ricevuto diversi bocchini da un paio di ragazze in precedenza. Ma mai come questo. Non erano così belli e coinvolgenti. No cazzo. Non erano così brave.

Dopo pochi minuti lo fermo. È bravo ma non voglio venire subito. Voglio godermi la nottata. Lo faccio sdraiare comodo. Gli prendo in mano il pene. Gli bacio i pettorali e scendo. Potrebbe essere un momento fantastico, uno di quelli che si ricorda per filo e per segno. E invece no. Mi ricordo solo che mi viene naturale aprire la bocca e andare su e giù, su e giù succhiando tutto il suo cazzo in tiro. Non è facile abituarsi a quella cappella ma poi viene tutto facile e continuo a dare piacere al mio amico. Il mio amico maschio. Il mio amico maschio e gay. Mi piace succhiare il suo cazzo. Lui mi ferma, forse nemmeno lui vuole sborrare così presto. Ma mi deve tirare via perché non riesco a staccarmi da quella cappella così gonfia. E ricambia nuovamente. Andiamo avanti a succhiarcelo a vicenda 3-4 volte. Poi arriva il momento decisivo. Lui si alza e prende del lubrificante dalla sua valigia. Se ne mette un bel po’ sulle mani e comincia a massaggiarmi il cazzo. Una sega lubrificata è fantastica. E più mi sega più scende con la mano. Massaggia le palle. Poi un suo dito finisce tra le mie natiche e dopo qualche istante esplorativo, finisce nel mio ano. Lo lascio fare. Ormai non conta più nulla. Ormai devo andare fino in fondo e scopare. Devo sapere. Siamo io e Robi. Le nostre due bocche, i nostri due cazzi, le mani, le natiche. E lascio che mi sditalini il culo. Uno e poi due dita. Poi si alza, riprende la bottiglia di lubrificante e ci immerge il suo cazzo. Non vuole per nulla farmi male. La sua cappella sgocciola da tanto lubrificante ha su. E lui finalmente confessa che vuole fare l’amore con me. Io lo guardo estasiato, mi metto a pancia in giù e sollevo il culo quei 20 centimetri dal letto. È un invito esplicito ad entrare. Ormai sto per diventare gay. Magari solo per una notte. Magari solo per un’ora, ma voglio farlo. Non penso al fatto che dovrei essere con una ragazza con un bel seno e una figa calda e bagnata. Non penso che la mia vita sta per cambiare. Non penso a niente. In questo momento voglio solo scopare con Roberto e godere con lui. È quello che io farei con lui. Il mio amico appoggia la sua cappella tra le mie natiche. Mi fa male, ma alla fine entra. Mi ci vuole un bel po’ ad abituarmi a riceverlo. Lui mi dice di rilassarmi che sarà bello prenderlo. E io mi rilasso. E lui mi incula. E gode. E io godo con lui. Ogni centimetro che entra incrementa il mio piacere anale. Le sue mani mi tengono bene i fianchi mentre il suo cazzo mi svergina il culo. Non ce la faccio a resistere. È una pecorina meravigliosa. Lui si avvicina a me e mi chiede se mi sento un cazzo di frocio. Gli rispondo gemendo che deve solo continuare a scoparmi. E lui va avanti a scoparmi. Si sdraia sopra di me, bloccandomi mani e gambe con le sue e inizia la vera inculata. Io non posso muovermi e sicuramente non voglio muovermi. Lui mi domina. Il mio amico continua a incularmi ancora e ancora, senza sosta. Mi fa urlare che sono gay, che mi piace il cazzo e che è bello prenderlo nel culo. Ed è tutto vero. Mi piace prenderlo nel culo. Ci godo da pazzi. Ma Robi ad un certo punto si ferma e mi toglie il cazzo dal culo. Mi bacia e mi dice che ora è il mio turno. Lo preparo come lui aveva preparato me. Poi mi ritrovo dietro Robi, che sta a pecora. E perdo la mia verginità. Entro nel suo culo. Capisco da come reagisce che forse non sono il primo ma non mi importa. Voglio solo incularlo. Voglio scoparlo. Voglio riempirlo di sborra. Lo inculo per qualche minuto poi devo smettere se no vengo. E allora Robi torna dentro di me. Sono sdraiato su un fianco e lui ha il suo pene nel mio ano. Sempre più in profondità..entra..entra ancora lo supplico. Voglio vedere fino a dove entra. Fino a dove godo. Quanti centimetri bastano a saziarmi? 10? 15? Non lo so ma lo voglio scoprire. Lui entra e mi masturba anche ma oltre un certo limite quella posizione, forse perché sono assolutamente inesperto, non entra. E allora voglio cambiare posizione. Faccio sdraiare Robi, mi metto sopra di lui a cavalcioni..sì, mi siederò sul suo membro eretto. L’ingresso ormai è facile. Ma io voglio capire quanto cazzo posso prendere nel culo. Con l’aiuto del lubrificante scendo..scendo..e dopo 30-40 secondi, le mie palle toccano i duri addominali di Roberto. Lui mi prende il cazzo in mano, lo lubrifica e mi sega mentre io salgo e scendo lentamente. Mi voglio godere il momento perché è bello..mi piace sedermi sul suo uccello. Poi Robi mi mette le mani sui fianchi e mi tiene fermo, comincia a muovere il bacino e dare lui i colpi al mio ano. Bastano pochi colpi perché all’improvviso io senza quasi accorgermene cominci a spruzzare come un idrante. Sborra ovunque, sul petto e sugli addominali di Roberto. La mia prima sborrata da gay. Contemplo tutti i goccioloni bianchi che sono su Roberto poi mi accascio su di lui. Lui si rimette dietro, mi da gli ultimi colpi e poi lo toglie per sborrarmi sul petto anche lui. Poi si sdraia accanto a me e mi chiede se mi è piaciuto. Lo guardo e gli dico che è stata una scopata spettacolare. E ci baciamo. Poi ci ripuliamo un attimo e andiamo a letto. Io crollo. Troppa tensione emotiva. Prima di chiudere gli occhi non faccio nemmeno in tempo a pensare. Pensare che ho avuto un rapporto gay, la prima scopata della mia vita. Pensare che soprattutto ho goduto nel succhiare e prendere il membro di Roberto. Pensare cosa avrei fatto la mattina dopo, se avrei continuato la vacanza in modalità easy o avrei voluto avere altri rapporti..gay..

Mi risveglio che è già mattina inoltrata. Sono nudo. I ricordi sono ancora confusi ma so benissimo che la sera prima ho scopato un altro maschio. Lui è lì accanto a me, nudo anche lui. E ora? Che faccio? Adesso sì che i dubbi mi assalgono. La sera prima è stato solo un grande, piacevole errore? O è stata la notte che ha segnato il mio passaggio all’altra sponda?. Cazzo..sono tornati i dubbi. Sono gay? O è stata un’unica esperienza? Che fare? Mi alzo e vado in bagno, voglio farmi una doccia. Mentre sono dentro, entra in bagno anche Robi..si è svegliato. Mi saluta con un sorriso. Ricambio. Entra in doccia con me e mi da un piccolo bacio. Ci laviamo ma parliamo poco. Sarà che siamo ragazzi, sarà che è mattina..ma lui è in modalità alzabandiera. Si lava bene l’uccello e me lo struscia tra le natiche. Ma non fa nulla di particolare, forse voleva solo giochicchiare. E infatti esce presto dalla doccia. Anche dopo che si è asciugato ce l’ha in tiro. E si mette comodo sulla poltrona in camera, gambe spalancate. Io lo guardo, si tocca il membro duro e gonfio. il suo pene mi guarda. Io lo osservo. Che fare? Ignorarlo o…? cazzo, questa sì che è una scelta ben consapevole. Ho la testa in palla. Non so che fare. Mi sto ancora asciugando quando con la punta dell’occhio vedo il mio membro in tiro. Molto in tiro. Questo è l’effetto che mi fa Robi a gambe spalancate e cazzo eretto? fanculo..prendo un cuscino, lo metto ai piedi della poltrona, mi inginocchio e faccio la mia scelta. Non so se sarò gay a vita o solo quella settimana. Ma so che quel cazzo è lì per me, aspetta di essere succhiato e non posso deluderlo. E allora inizio a leccarlo tutto, baciarlo, succhiarlo. Spompino Roberto che aspettava solo quel momento. Vado avanti perché non voglio fermarmi. Lui non mi ferma. Gode soltanto e mi spinge su e giù la testa. La sua mazza mi va in gola, quasi mi soffoca ma io continuo perché mi piace sentirlo in mio potere. Mi piace sentire il suo membro caldo tra le mie labbra. E capisco che mi piace dall’erezione che ho. Vado avanti. Senza sosta. Sento già i primi goccioloni di sborra sgorgare dala punta della sua cappella e capisco che è il momento di concludere. Sono amarognoli ma è un sapore che non mi infastidisce particolarmente. E faccio di tutto per farlo schizzare come merita. Lo guardo negli occhi mentre do le ultime succhiate ma lui ha la testa rivolta all’indietro. Buon segno. Lui geme sempre di più e finalmente sborra. Cazzo se sborra. Conto almeno 4 schizzi più tutto lo sperma che sgorga normalmente. Io continuo a succhiare anche dopo la sua magica venuta e lo sperma sgorga dalle mie labbra come calda crema lungo la sua asta. E con un ultimo bacio alla cappella finisce il mio primo pompino.

E come temevo (o forse desideravo, dopotutto) quella vacanza si trasforma in una vacanza di sesso. Ma adesso sono io che spingo per avere un po’ di Roberto. Ci provo quando torniamo in camera dalla spiaggia, quando torniamo in camera dopo la discoteca, la mattina sfruttando l’erezione appena svegli..certo lui si tira raramente indietro..ma una volta io una volta lui..ne usciamo soddisfatti. Roberto, grazie anche alla sua esperienza, è uno straordinario insegnante di sesso gay orale e anale. E io, voglioso, imparo in fretta: alla terza mattina faccio il mio primo ingoio. A fine vacanza, mi destreggio bene seduto sul palo del mio amico..anzi..del mio ragazzo. Perché da quella magnifica vacanza, io e lui siamo una coppia, anche se per non avere problemi teniamo nascosta la relazione. Ma è tutto bello. Un paio di volte a settimana ci troviamo insieme a studiare. E studiamo davvero..tra una scopata e l’altra. Quando usciamo la sera ci basta nasconderci nel boschetto dietro il paese. Lì è dove ci alleniamo nel sesso orale. E io vinco sempre. Sono diventato piuttosto bravo. E Robi mi disseta a modo suo…

Magari un giorno proverò anche il sesso con una ragazza e tornerò etero o farò il bisessuale. Non so cosa mi riserva il futuro, sono ancora sufficientemente giovane per avere diverse esperienze di vario tipo. Ma per ora mi accontento di Robi, il mio primo vero ragazzo, il primo con cui ho fatto sesso. Credo che il suo cazzo mi basterà per un bel pò di tempo. Spero vi abbia fatto piacere sapere come è andata a finire..magari potrò tenervi aggiornati sugli sviluppi di questa storia se vi fa piacere..chissà. grazie comunque per il supporto e i consigli dati. Ora vado..RObi mi aspetta..anzi, la sua cappella mi aspetta. E io ho tanta voglia di lui…

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