Il collega maestro

Scritto da , il 2017-09-24, genere sentimentali

Nuovo ambiente, nuovo lavoro e nuovi colleghi. Tra tutti lui spicco' subito tra gli altri per intelligenza, cultura ed empatia. Non bellissimo, ma alto e affascinante. Sono una di quelle donne che ha bisogno di avere vicino una persona stimolante... e lui lo era.
Forse stavo per passare una nuova crisi dei 30 anni, ma quel ragazzo poco più giovane di me mi aveva mandato completamente fuori di testa.
Decisi così di lasciar passare un po' di tempo e di imparare a conoscerlo meglio.
Le occasioni ci sarebbero state e io mi presentavo piuttosto bene. Avevo sempre avuto un discreto fascino con gli uomini, mora, occhi azzurri ed un seno generoso ( una quarta sopra contro una seconda sotto).
Non potei fafe almeno di passare le giornate a pensare a come avrei potuto fare in modo di aver qualche contatto ravvicinato con lui.
Ogni volta che mi avvicinavo a lui, mi veniva voglia di accarezzarlo, toccarlo e abbracciarlo, ma non potevo fare niente di tutto questo, la professionalità prima di tutto!
E' arrivo l'idea giusta: farsi mandare in trasferta per lavoro insieme.Dormite fuori casa e poter stare più tempo con lui mi avrebbe fatto capire quello che volevo.
Continuavo a ripetere mille volte nella mia testa il momento in cui ci saremmo toccati. Una scossa di adrenalina... io e lui, la notte, le confidenze,il calore del suo abbraccio e un suo sguardo rassicurante, di quelli che non hanno bisogno di prole perché dicono molto di più.
E poi lui da spogliare, scoprire e gustare. Qualii emozioni avrei provato? .

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