Il rosticcere parte 1

Scritto da , il 2017-09-21, genere gay

Questo è un racconto erotico riferito a realtà vissuta personalmente e descritta nei dettagli.
Avevo 28 anni, bello come il sole, elegante e con un fascino che faceva girare la testa a donne ed anche uomini.....
Sono bisex da sempre.
Vivevo da solo in un bel appartamento in un condominio, sotto il quale c'era una piccola pizzeria, dove trovavo ogni piatto immaginassi ed una pizza semplicemente commovente.
Il pizzaiolo Max, era un cuoco professionista, stranamente prestato all'attivita' di pizzaiolo, 40 anni in perfetta forma, forte ma non esageratamente muscoloso, buona cultura e con uno sguardo penetrante.
Quasi tutti i giorni, da tre anni, andavo la sera a mangiare qualcosa ed ogni tanto non voleva che pagassi e diceva ridendo: be, arriverà il giorno che ti ricorderai e salderai il debito.
Tutte le volte parlavamo di tutto ma solo raramente un qualche accenno a sesso, fino ad un venerdì sera dove parlando di un cliente appena uscito, mi dice:
ho notato che anche l'altra volta che vi siete incontrati in rosticceria, non ti mollava lo sguardo da addosso. Io lo guardai e chiesi da finta verginella: perchè mi guarda secondo te ?
Lui con aria navigata risponde: perchè secondo me ti vorrebbe portare a letto. Dieci secondi di silenzio e rispondo: bisogna vedere cosa ne penso io e poi se siamo compatibili.
Max diretto, replica: secondo me tu sei passivo.....dico bene ? Rispondo subito di si e replico: e tu sei attivo vero ? Risposta immediata si.
Da questo momento cambiò tutto, parlavamo quasi sempre di sesso, i nostri gusti, i dettagli, esperienze passate.
Le chiacchere durarono una settimana, finchè un bel mercoledì sera mi dice con voce e mimica che con lasciava spazio ad interpretazioni:
Oggi pomeriggio ti ho visto attraversare piazza Bra costeggiando l'arena, eri con una persona e si vedeva che parlavate di lavoro, non sono geloso, ma questa sera, vieni a casa mia a bere qualcosa ?
Afferrai il concetto e risposi subito di si, ok per le 21. Andai a casa, feci una doccia, ero eccitato ma non mi masturbai volutamente ed alle 21 in punto entrai a casa di Max.
Bella, semplice, arredata con gusto, le luci calde. Lui sapeva che a me non piaceva baciare e dopo cinque minuti di accoglienza mi slaccia delicatamente i pantaloni, mi abbassa gli slip ed inizia a masturbarmi.
Dopo alcuni minuti, si ferma e si toglie i pantaloni e gli slip, mi prende la mano e mi invita a masturbarlo. Era molto eccitato, con il pene molto duro, scappellato e bagnato, uno spettacolo.
Nel giro di alcuni minuti lo presi in bocca, non mi fermai fino ad un attimo prima dell'orgasmo, dove continuai solo con le mani, vedendolo venire di potenza, schizzi potenti e contrazioni di tutto il corpo.
C'era sborra dappertutto, come inizio non poteva andare meglio. Max rimane rilassato alcuni minuti e poi mi dice: ora tocca a te, sdraiati sul letto a pancia in giù. Inizia a massaggiarmi la schiena ed i fianchi, poi
da navigato master, mi mette un cuscino sotto il bacino e si allontana un attimo, torna con guanti di lattice ed un flacone di lubrificante. Appoggia il flacone e si mette i guanti.
Era la prima volta che qualcuno mi " visitava " con questa modalità. Inizia ad accarezzarmi tra le gambe e le natiche, sono eccitatissimo e conscio che è solo l'inizio.
Sento il fresco di un lubrificante che scorre tra le natiche, con grande esperienza e manualità inizia con un dito a lubrificare lo sfintere e poi ad introdurre sempre più lubrificante nel buco.
Quando ormai un dito entrava senza alcuna fatica, aggiunse lubrificante che introdusse con due dita. Stavo godendo come un maiale....ma sapevo che stava per arrivare ben altro.
Dopo alcuni minuti si mette un profilattico, puntò la cappella spinse un pò, si fermò un attimo e poi diede l'affondo completo penetrandomi con decisione, prendendomi con vigore sui fianchi.
Non mi ha fatto male, sia per la lavorata precedente, sia per il mio allenamento piu' che decennale, in penetrazioni con pene od oggetti fallici vari.
Durante la monta, mi parlava chiedendomi se godevo ed aggiornandomi su come e quanto stesse lui godendo. Mi fece notare, dopo una decina di minuti, che stava godendo da matti, ma che il mio
sfintere era molto dilatato, ordinandomi per compensare la " colpa " di essere dilatato, di muovere il culo, affinchè potesse godere di più.
Mi sono sentito una puttana, agli ordini del suo cliente, per saldare i debiti......come mi aveva detto più volte regalandomi la pizza.
Dopo una ventina di minuti, Max viene di gusto con un lungo orgasmo, ritmato con forza, al punto che io sono venuto con i movimenti indotti tra il mio cazzo ed il cuscino.
Entrambi spossati, eravamo d'accordo che come prima serata hardsex è andata alla grande.
Ci siamo puliti per bene, rivestiti, quattro chiacchere, un caffè e ci salutammo da veri scopamici.

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