La bella collega

Scritto da , il 2017-08-21, genere esibizionismo

Da qualche mese l'azienda per cui lavoro da otto anni ha pensato di cambiarmi ruolo. Mi hanno assegnato ad una collega molto più esperta di me. La nostra azienda vende macchinari industriali per la lavorazione della plastica.
Maria, una bella donna di 49 anni portati bene. Alta magra e perennemente abbronzata. Fissata per la forma fisica, sempre attenta all'immagine. Accurata nei vestiti e nella capigliatura. Insomma, una chce ci tiene molto.
Brava professionista. Ogni volta che incontrava un cliente chiudeva la fornitura. Davverop una delle punte di diamante dell'azienda. Destinata ad una veloce carriera.
Viaggiavamo molto per il Centro Nord Italia. Milano,Padova,Firenze,Bologna. Sempre in autostrada. Lei parlava poco di se. Il suo argomento era il lavoro e la mia formazione. Aveva promesso che avrebbe fatto di me un ottimo venditore.
Le chiesi di indicarmi i suoi segreti per il successo e lei sosteneva che la determinazione e l'ottima conoscenza della nostra produzione avrebbe garantito da subito dei buoni risultati.
So che non è sposata, nemmeno fidanzata. Single per scelta!
Eravamo a Milano per celebrare l'inaugurazione di un nostro cliente che aveva speso qualche milione di Euro per allestire la fabbrica. Noi (in vero fu solo lei) eravamo stati coloro che avevamo venduto le linee complete. Un ottimo affare!
La festa si protrasse un bel po. Giornalisti, sindacalisti, personaggi politici locali,musica e buffet. Ci divertimmo. Il lavoro ci aveva logorato per lunghi mesi e,visti i risultati,ci lasciammo prendere un po la mano. Verso le due di notte decidemmo di rientrare. Avevamo almeno due ore di autostrada da fare.
Fortunatamente eravamo freschi e su di morale. Forse anche un po "alticci". Le chiesi:
Maria,ma te un uomo?
Lei rise.
"Io non amo gli uomini
"Azz.....sei lesbica??"
Nooooo. Non amo gli uomini. Però mi piacciono i maschi"
Ovviamente un mio pensiero mi vidde tra le sue cosce ma fui smontato in un attimo.
Lei riprese il discorso e mi dette una linea sul come intende approcciarsi con i maschi.
"Io li uso, li cerco,li trombo e me li dimentico subito"
Ottimo. E immagino che io non sia il tuo tipo,giusto??
No, Potresti essere anche il mio tipo,ma sei il mio collega e io con i maschi non voglio altro che fare sesso"
Anzi, stasera avrei anche una discreta voglia di farmene uno.
Se vuoi ti dimostro come faccio"
Mi sorprese e non seppi rispondere quando una sterzata verso destra ci porto in un parcheggio dell'autostrada. Buia, solo un timido lampione illuminava dei camion parcheggiati e qualche macchina qua e la.
Usci,si accese una sigaretta e fece due passi verso le aiuole. Era molto bella Maria ed aveva anche un gran fascino.
Si muoveva elegantemente ma aveva anche un che di troia. Si riavvicinò alla macchina e mi disse di spostarmi alla guida. Scivolai al volante e lui si accomodò al mio fianco.
Le chiesi: "Andiamo?
No. Aspetta,aspetta 5 minuti che ti faccio vedere una cosa"
Nel giro di tre minuti vidi due persone che si aggiravano nella penombra. Erano due uomini che guardavano con insistenza verso di noi. Maria continuava a fumare con il finestrino aperto e sembrava li sfidasse con lo sguardo. I due tipi si facevano sempre più vicini. Mi preoccupai.
"Maria, ma li conosci questi due? Sono tranquilli?
Stai sereno,non hanno cattive intenzioni. Ora taci e non preoccuparti. Ci penso io"
Si slacciò la camicetta mostrando un bel seno turgido e tonico.La sua lingua saettava sulle labbra e il suo sguardo palesava il suo stato di totale eccitazione. I due tipi,ormai ad un metro dalla macchina iniziarono a slacciarsi i pantaloni e nel giro di un minuto erano davanti a Maria con il cazzo in tiro. Lei si sporse dal finestrino e iniziò a toccarli. Mugolava di piacere.
I due si appoggiarono allo sportello della macchina e dal finestrino infilarono il cazzo in bocca a Maria. Lei li succhiava avidamente e rumorosamente. Io non riuscivo a respirare dall'ansia. Loro,incuranti di me,continuavano il loro gioco a tre. Ogni tanto uno si infilava col busto in macchina per poterla toccare sotto la gonna. Aveva delle cosce bellissime e la sua figa sembrava quella di una ragazzina. Ben curata
Il primo le venne sul viso e lei soddisfatta inizio a gemere e ad invocare l'altro che presto le schizzo sui seni una colata incredibile di sborra. Lei urlò il suo orgasmo e dopo un attimo si girò verso di me.
Aveva uno schizzo di sborra bianca che partiva dalla fronte e arrivava al mento. Altre gocce sul bordo della bocca e sul naso mentre l'incavo delle tette conteneva una bella quantità di sborra densa.
Mi disee:
"Hai visto?
Ecco cosa intendo per maschi e cosa voglio da loro. Adesso puoi partire"
Subito avviai il motore e imbarazzato ripresi la strada. Lei mi raccomandò il segreto e si addormentò.
Era bellissima così con i suoi schizzi.

Questo racconto di è stato letto 7 3 0 4 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.