Dal virtuale al reale

Scritto da , il 2017-08-13, genere trio

Giocavo da mesi su uno di quei giochi di ruolo che si trovano online quando un tipo mi volle sfidare. Giocavo e contemporaneamente chattavo con lui. Non ricordo nemmeno come iniziò, ma finimmo col parlare delle nostre fantasie erotiche. Dopo una nottata e un paio di mesi passati a raccontarci, mi chiese se volevo incontrarlo. Spinta dalla curiosità dissi di si e dopo un mese presi il treno per andare da lui. Non ci eravamo visti e per quello l'accordo era che mi avrebbe baciata in stazione se gli piacevo se no mi avrebbe stretto la mano e sarebbe andato via.. stessa cosa per me. Ai binari si avvicinò, era alto, moro, con i capelli corti, occhiali da sole ed era anche vestito bene. Cominciavo a chiedermi di cosa avremmo parlato, io 19enne lui 30enne... Si avvicinò mi sfiorò la guancia e si chinò a basciarmi. Ricambiai il bacio. Prese la valigia e la mia mano e mi portò in macchina. Sarei rimasta da lui solo 2 giorni. Pioveva, in auto mi chiese di non parlare ed io lo feci, ma arrivati a casa sua gli chiesi di farmi una doccia, il treno era sporco e mi sentivo appiccicosa. Lui nn rispose, si limitò a prendermi un accappatoio e aprirmi la porta del bagno. Finito con la doccia uscì per andare a vestirmi e lo trovai seduto sul divano mi fece cenno di avvicinarmi e mi tirò su di lui. Cominciò a baciarmi il collo poi la bocca, mentre mi faceva scivolare via l'accappatoio. Poi ad un tratto si fermò, slacciò i pantaloni e spingendomi verso il suo pene mi disse di fargli vedere di cosa ero capace. Cominciai col leccarlo e lui si faceva sempre più duro. Mi prese la testa tra le mani e me lo cominciò a spingere in bocca.. alternando le leccate continuai in quel modo mentre lui ansimava e io mi eccitavo sempre di più. Cominciò a chiamarmi troia e mi piaceva.. si alzò di scatto facendomi quasi cadere mi tirò verso la cucina e lì mi legò una fascia sugli occhi e mi fece mettere con la pancia sul tavolo. Mi allargò le gambe e entrò con forza dentro di me. Avevo i seni nelle sue mani e il suo cazzo che entrava e usciva forte dentro la mia fica, le sue palle mi sbattevano contro. Mi diceva: troia sei brava... che amore che sei.. non ti lascio più andare via mi piaci.. ti sfondo puttana. Sentivo che stava quasi per venire quando si fermò e uscì dicendomi di non muovermi. Sentivo rumori ma lui mi intimava di star ferma. Di colpo ricominciò a penetrarmi e stavolta con più foga. Riuscì e torno ancora a sbattermi non so quante volte, poi disse che voleva sverginarmi il culo. Dissi di no e feci per levarmi la benda e fu allora che mi resi conto che oltre alle sue mani sul seno una mi teneva la mano. Mi divincolai e la tolsi. Vidi altri due uomini nudi e con i cazzi duri. Anche loro erano niente male. Mi sollevarono e uno ad uno mi baciarono in bocca. Cominciarono a toccarmi e ormai girata uno di loro alzò le mie gambe e riprese a scoparmi mentre gli altri due mi appoggiarono la schiena sul tavolo e mi misero i loro cazzi in bocca. Ora tutte e tre a turno mi scopavano e i loro troia, mi facevano godere. Alla fine mi sborrarono in faccia chiedendomi di leccarli. Era stata un esperienza inaspettata ma così appagante ed eccitante che per ringraziarli gli leccai la sborra ingoiandola.
Alla fine ero stremata.. e tornai a farmi la doccia. Passai quei due giorni a farmi scopare e sbattere come una vera troia senza mai pensare a nulla di ciò che sarebbe stato dopo. Il giorno che mi riportò in stazione mi confessò di non essere lui il ragazzo della chat ma un suo amico.










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