Tu, Lui

Scritto da , il 2011-01-10, genere sentimentali

Rifletto.

La notte inghiotte la scena ai lati della strada, il buio intenso delle strade provinciali nella notte primaverile è più scuro della mia anima inquieta, guido tenendo forte il volante per paura che sfugga al controllo come i miei pensieri.

I miei pensieri.

Ho lasciato te da una mezz'ora ma ti sento ancora addosso.
Il tuo profumo, il tuo sapore.
I miei pensieri.

Un brindisi clandestino in riva al lago, con tutto il tuo stile che mi fa stringere lo stomaco, con la perfezione nei dettagli in cose così semplici, che trasudano passione.

Un amore consumato sotto le stelle, senza un vero approccio fisico.
Baci.
I miei pensieri.

Baci profondi e golosi, mani sul mio corpo, sospiri, fantasie.
Un amore non consumato, ma più vero e profondo di qualsiasi altro.
Vago nella notte per calmare i miei sensi e i miei pensieri, non posso rientrare a casa così, non posso mostrare la mia eccitazione a lui in questo modo. Capirebbe che è diversa da quelle che conosce.
Diversa.

La tua bocca, solo qualche minuto fa sulla mia pelle, sui miei seni, sulla mia bocca.
Le tue labbra sulle mie.
I miei pensieri.

Mi hai baciato e  detto cose che hanno sconvolto i sensi più di ogni mio orgasmo.

Salgo le scale, è passato un attimo, eppure una vita intera.
La chiave incespica nella serratura, il soprabito vola sulla stampella, lui è li inconsapevole delle mie pulsioni di Donna, sveglio sul letto.
Il bagno è silente testimone delle mie colpe e del mio desiderio, mentre tento invano di lavar via le mie voglie.
Invano.
Copiosa scende lungo le mie gambe la voglia di te.
Lenzuola che si scompongono.
Quell'uomo è un estraneo nel mio letto, ma sorda sale la voglia di farti pagare l'assurdità del fatto che mi ostino a credere che non potrai mai essere mio.

Lui, a disposizione per la mia vendetta.
Lui che guardo, ma vedo te.
Lo bacio stringendolo al petto che stasera è stato tuo, carezzandolo con le mani che sono state sul tuo corpo, lo sento muoversi con le mani sue sui petali del mio Fiore, quel fiore che ti sento desiderare, ma che per un assurdo gioco al massacro abbiamo evitato che tu facessi tuo.

Perchè quando l'alchimia è tale come in noi, ci si rimane sotto.
Noi vogliamo rimanerci sotto, ma ne abbiamo anche paura.
Paura di impazzire.
I miei pensieri.

Filosofeggio su di noi mentre lo cavalco con i capelli che mi scendono sul collo reclinato al'indietro, lo sento entrarmi dentro e stringo le gambe per sentirti, mi sei dentro, nella mia mente sei tu.
Le mie intime labbra serrano il glande a succhiarne nettare ad ogni spinta, golose emanazioni del mio corpo.

Ondeggio ritmicamente sognando il tuo viso, sovrapposto al suo, il tuo sguardo che mi violenta i sensi a vedermi godere, su di te, tua.
Inumidisco le labbra con la lingua, vogliosa del tuo sapore che immagino riempirmi di brividi al vetriolo.
Aspide pulsante di dolce veleno, voglio impazzire di te.
Graffio il suo petto, mentre inconsapevole delle mie fantasie crede di possedermi.

Non mi ha mai realmente avuta.
Non mi ha adesso, perchè sto facendo l'Amore con te, presenza demoniaca che possiede la mia anima.
I miei pensieri.

E' a te che offro il mio miele che scorre copioso dal monte di Venere, girandomi su di lui, sei te che affondi il tuo viso sul mio fiore, baciandomi dolcemente l'intimità del mio essere Femmina. La tua Femmina.
E' il tuo sesso che accolgo lentamente tra le labbra, come fosse la prima volta, riscoprendomi la bimba golosa della mia infanzia.
Golosa di te, del tuo sapore.
Respiro a piene narici il suo odore e mi sembra più maschio, è il tuo odore, è sul tuo pube che spingo i miei seni rigogliosi, è su di te che esplodo in un orgasmo sfacciato, inconsueto, delirante.
Rimango ferma su di lui mentre il mio intimo pulsa ritmicamente piacere umido, come le lacrime che scorrono solitarie sulle mie guance, lungo il collo, bagnando uno sguardo perso nel vuoto, il mio sguardo che cerca te, le tue carezze, le tue labbra, tutto di te.
La tua voce.
I miei pensieri.
Quanto ti vorrei. Mio.

Lens

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