Risveglio

Scritto da , il 2017-05-19, genere masturbazione

Questa mattina il risveglio è stato particolare.
Nel letto, dopo una nottata vissuta di sogni semi erotici, ecco che lui si fa sentire e preme delicatamente sul tessuto dello slip che lo imprigiona.
Decido di liberlo, almeno in parte e di abbassare il tessuto sino a sotto i testicoli.
Adesso la testa è a diretto contatto con il lenzuolo, che metterò in lavatrice fra poco quindi perchè non aprofittarne?
Non vuole essere una mancanza di rispetto ma semplicemente una coccola diversa.
La mano è ferma ma lui si muove lentamente e continua la sua tortura nel coccolarsi con il tessuto.
Chiudo cli occhi e scelgo di dare compagnia facendo scendere la mano che lo impugna dalla base.
Inizia un lento movimento in avanti e indietro perche non occorre altro.
Penso a una controparte femminile e la immagino compiere la stessa cosa e l'eccitazione sale mentre lui si inorgoglisce.
Il movimento si fa più sinuoso e il pensiero prende sempre più corpo.
Sfrega la cappella ingrossata e provoca piacere.
Sento che non resisterò a lungo. Ma come sempre interviene la testa sul testosterone. Manca una controparte, anche solo per condividere questo piacere, questo desiderio, questa voglia di piacere condiviso.
Percepisco la mancanza di complicità anche lontana, anche solamente mirata al piacere, al condividere di questi momenti semplicemente per sperimentare qualcosa di diverso, di sognato, di diverso dal solito, dal conosciuto.
Puoi amare una persona e rispettarla al punto da non cercare qualcosa di fisico reale che colmi quei vuoti, quelle mancanze che hai, ma nel contempo senti il desiderio di vivere qualcosa di diverso, senza fare o farsi del male e senza doverti sentire scaduto come uno yogurt con la data di scadenza riportata da qualche parte a te sconosciuta. Vuoi sentirti ancora vivo. Prepotentemente, ormonalmente lui ti ricorda che lo sei e che nella masturbazione non c'è nulla di male e che vorresti poterla condividere e vivere in maniera diversa.
Una complicità che non gidica, non vincola, condivide e ne gode per il piacere di farlo nel rispetto e nella coscienza reciproca.
Sento nitidamente che poche gocce hanno reso lui leggermente umido ma non si tratta di cedimento totale ma la semplice reazione alle coccole.
La cosa finisce lì. Non ho voglia di andare oltre. Non me la sento.
Finisce quasi sempre così. Adesso, lentamente, lui inizia a rilassarsi, la mano riporta al suo posto l'elastico degli slip ed io rimango sotto le lenzuola ancora un paio di minuti prima di attivarmi.
Fra poco questo letto verrà ribaltato, le lenzuola tolte per essere lavate e in serata tornare al loro posto con nuova aria,con il profumo di pulito rinnovato.
Oggi è così. Inizia il fine settimana e speri sia diverso dal solito e non perchè il Sole si nasconde fra le nuvole, ma perchè speri, prima o poi , in quella complicità che manca e in quel piacere che pare così scemo voler vivere e che razionalmente ti sembra giusto poter provare mentre il cuore si domanda se sia giusto o no perchè si tratta di piacere fisico che non vuole essere un meccanico gesto solitario ma piacevolmente condiviso con chi è in grado di capire e desidera la stessa cosa. Null'altro di più.

Autore: sedicessi@gmail.com

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