Le mutandine bagnate di mia cugina

di
genere
incesti

Ho sempre odiato andare a trovare i parenti, ma la cosa che più odiavo in assoluto, era andare a trovare il fratello di mio padre, cioè mio zio; non sopportavo mio zio né tanto meno gli altri membri della sua famiglia, che era formata da: la moglie(Tina), e la mia insopportabile cugina(Gessica); erano la classica famiglia religiosa/bigotta, sempre pronta a giudicare e a puntare il dito su chi avesse un pensiero diverso dal loro; fortunatamente abitavano a Milano, e quindi molto lontani da me che abitavo a Roma, ed io e la mia famiglia, non andavamo a trovarli molto spesso, ma quelle poche volte che capitava era sempre una tortura per me. Come scordare quel bigotto di mio zio che si vantava di avere una figlia perfetta, che andava benissimo a scuola, era sempre presente in chiesa, si vestiva e si comportava come una santarellina, la odiavo per questo, era una famiglia veramente insopportabile. Ma la storia che vi sto per raccontare, riguarda proprio quella stronza di mia cugina.
Successe quando avevo 19 anni, a quell’età ero molto attivo sessualmente, avevo una ragazza bellissima e sexy, e la tradivo con due sue amiche che lei considerava come sorelle, ma io me ne fregavo, pensavo di avere una ragazza veramente sexy ma allo stesso tempo stupida, insomma si fidava delle sue amiche ciecamente, e non era in grado di capire di avere delle amiche veramente troie e stronze; ma io mi rendevo conto di essere a mia volta uno stronzo, ma semplicemente me ne fregavo, a quell’età volevo semplicemente divertirmi.
Un giorno d’estate mamma mi disse che dovevo andare da mio zio a Milano, per almeno un mese, perché lei doveva partire all’estero per lavoro, e non si fidava di lasciarmi a casa da solo; io la pregai di non farmi questo, di fidarsi di me e lasciarmi a casa da solo, visto e considerato che non avrei combinato niente di male, ma lei era cocciuta, e mi costrinse ad andare da quella famiglia che tanto detestavo.
Verso metà giugno partì verso Milano con il treno, ero veramente incazzato, fui costretto da mia madre ad andare da mio zio e addirittura rimanerci per un mese intero, ero convinto che avrei passato il mese più terribile della mia vita. Arrivato a casa di mio zio, fui subito accolto con i soliti sguardi pieni di pregiudizi di quella famiglia bigotta e ignorante. Mi hanno sempre visto come un ragazzo poco di buono, per il semplice fatto di essere ateo, e dopo 5 anni dall’ultima volta che ci eravamo visti, non mi sembravano cambiati affatto, continuavano a guardarmi come se io fossi satana in persona, e l’unica ragione per cui mi lasciavano entrare in casa, era perché in fin dei conti ero uno di famiglia; l’unica persona che mi sembrava molto cambiata, era mia cugina, io me la ricordavo come una bambina antipatica e santarellina, ma dopo 5 anni, si era fatta veramente una bellissima ragazza di 18 anni; la prima cosa che notai fu il suo sguardo accattivante, le sue labbra carnose e il suo fisico da adolescente molto sexy: occhi castani, capelli neri e lisci che gli arrivavano fino alle spalle, magrolina al punto giusto, due tette piccole a coppa di champagne, un bel culetto a mandolino, insomma rispecchiava il tipo di ragazza che mi sarei scopato volentieri; tutto quel ben di dio, si nascondeva sotto ad un pigiamino rosa molto stuzzicante: canottiera con spalline un po’ stretta che metteva in risalto le sue bellissime tettine, e pantaloncini molto corti che facevano intravedere in tutto il suo splendore quel magnifico culetto adolescenziale; ovviamente ero sorpreso di vedere mia cugina così messa bene, ma ancora più sorprendente era il fatto che i suoi genitori così conservatori, la lasciassero andare in giro per casa, con un pigiama così sexy; non potevo far altro che ammirare quel magnifico corpicino sensuale da teenager; non riuscivo proprio a distogliere lo sguardo da mia cugina; stranamente mi salutò molto cordialmente:
“Gessica”: -ciao Fabrizio, come va?-
“io”: -ciao Gessica, tutto bene grazie! e tu come stai?-
“Gessica”: -ma tutto sommato bene dai-
Mia cugina non mi aveva mai accolto così bene, in passato aveva sempre fatto la stronza con me, ma si vedeva che in tutti quegli anni era maturata, non solo fisicamente ma anche mentalmente, e questa non poteva che essere una bella notizia per me, almeno la mia permanenza in quella casa sarebbe stata un pochino meno traumatica, e dopo aver visto com’era diventata figa mia cugina, ero fiducioso che magari mi sarei divertito almeno un po’ in quella casa. Mio zio mi fece entrate in camera di Gessica per mostrarmi il letto dove avrei dormito( in quella casa c’erano solo due camere da letto, quindi mi toccava dormire in camera con mia cugina); presi dalla valigia il mio pigiama ed andai a letto per riposarmi dal lungo viaggio( erano le 23:00), anche gli altri andarono a letto, compresa mia cugina che dormiva nel letto affianco al mio, abbastanza vicini da riuscire a sentire anche il suo respiro. Dormivo beatamente, quando mi svegliai tutto d’un tratto verso le due di sera, per via di uno strano rumore proveniente dal letto di mia cugina; era lei che ansimava; la stanza non era completamente buia per via delle luci del quartiere che illuminavano leggermente, riuscivo a intravedere mia cugina nella penombra con le gambe aperte, senza coperte(per via del caldo), che si masturbava, infilandosi almeno due dita nella fighettina, mentre ansimava e sussurrava frasi del tipo:
“Gessica”: -oh si si si, sono tutta bagnata-
Non aveva i pantaloncini, ma aveva ancora addosso le mutandine, ma non riuscivo a distinguerne i colori; cercavo in tutti i modi di godermi quella scena fantastica; intravedevo quel corpicino fantastico, le sue gambe divaricate e la sua mano che toccava la sua fighetta; iniziai ad eccitarmi, il mio cazzo stava esplodendo dentro le mutande, avrei tanto voluto farla godere, essere io a toccarla tutta, leccarla dalla testa ai piedi, e ficcare il mio cazzo dentro di lei, ma purtroppo ero costretto a guardare e sentire e basta; mentre lei si dimenava nel letto e ansimava alla grande, sempre a bassa voce però:
“Gessica”: -sisisi, che bello, siii-
Cominciai a toccarmi il cazzo, mentre la guardavo masturbarsi; ormai ero in estasi, mai avrei pensato di eccitarmi guardando mia cugina masturbarsi; dopo circa trenta minuti, sento che fa un piccolo urlo finale
“Gessica”: -mmmmm siiiiiiiii-
Probabilmente aveva avuto il suo orgasmo finale( me ne resi conto anche per come si era dimenata nel letto); dopo che era venuta, rimasse per qualche secondo nel letto, ferma e immobile, dopo di che si alzo dal letto e facendo luce con il cellulare, si diresse verso la porta; grazie alla luce del suo telefono, riuscì a vedere meglio e rimassi veramente di stucco quando vidi che non aveva né la canottiera né il reggiseno, aveva addosso solo le mutandine; per qualche secondo ero riuscito a vedere le sue tettine piccole ma bellissime, facendomi eccitare ancora di più; una volta uscita dalla stanza, andò in bagno e io rimassi veramente stupito da quello che avevo visto; una volta tornata in camera, aspettai che si addormentasse, dopo di che andai in bagno per farmi un bel segone; in bagno iniziai a masturbarmi alla grande, pensando al fantastico corpicino di mia cugina, che avevo intravisto nella penombra, quando ad un tratto, noto il cesto dei panni sporchi, iniziai a frugare fino a trovare esattamente quello che volevo, le mutandine di mia cugina; erano rosa con i cuoricini rossi, immediatamente notai quanto fossero bagnate, era pieno degli umori vaginali di mia cugina, subito iniziai ad annusare quelle mutandine completamente bagnate, che emanava un fantastico odore di patatina, oh si, aveva un magnifico odore della fighettina di mia cugina, mentre contemporaneamente mi segavo; mmm quel odore mi mandava in estasi, dopo qualche minuto iniziai a leccare i residui dei liquidi vaginali, direttamente dalle mutandine, ero estremamente eccitato per via di quel odore e di quel sapore fantastico; alla fine scoppiai, sborrando grandi quantità di sperma; dopo di che tornai in camera soddisfatto e allegro grazie alle mutandine bagnate di mia cugina, e finalmente potei dormire in santa pace.
Per tutta la prima settimana, tutte le sere mia cugina si masturbò a letto, ed io puntualmente andavo in bagno per annusare le mutandine che bagnava completamente con i suoi fantastici umori vaginali, in una settimana ero diventato un feticista delle sue mutandine, per tutto il giorno non pensavo ad altro, ma il bello doveva ancora venire.
Un giorno di domenica, mia cugina compiva 18 anni, e qualche giorno prima chiese ai genitori se potessero lasciargli la casa per una sera, per festeggiare a casa con gli amici; i genitori all’inizio furono in disaccordo, ma siccome Gessica usciva poco ed andava più che bene a scuola, alla fine i genitori cedettero, e quindi decisero di andare via per una sera e lasciare via libera a mia cugina di invitare gli amici per festeggiare; io ovviamente rimassi molto sorpreso, mai avrei creduto che genitori così religiosi, dessero il permesso alla figlia di organizzare una festa a casa, dove molto probabilmente ci sarebbe stato molto alcool, ma sta di fatto che fu così. Il giorno del compleanno di Gessica, come da accordo, mio zio e la moglie andarono via verso il pomeriggio(non avevo idea di dove avrebbero passato la notte), e mia cugina cominciò a chiamare gli amici per invitarli; verso le 20:00 mia cugina mi chiese molto gentilmente se volessi uscire un attimo con lei, per incontrarsi con gli amici in piazza; nonostante Gessica mi era sempre stata molto antipatica, questa volta decisi di accompagnarla; forse perché sotto sotto, avevo voglia di infilarmi nelle sue mutandine e quindi volevo entrare nelle sue grazie. Prima di uscire mia cugina si era messa dei mini pantaloncini a vita bassa, così piccoli che aveva tutte la chiappe di fuori, e d’avanti si vedeva come un pezzo di stoffa che copriva a malapena la patatina, poi una magliettina nera trasparente a pancia e schiena scoperta, per di più senza reggiseno per cui si vedevano chiaramente le piccole tette da adolescente e i capezzoli turgidi, guardandola da dietro era praticamente nuda, culetto a mandolino ben in vista e anche schiena; e in fine tacchi a spillo rosse. Wow rimassi di stucco a vederla conciata così, era estremamente provocante e volgare nel vestire, sembrava una prostituta pronta per andare a lavoro; non riuscivo a distogliere lo sguardo da cotanta bellezza e sensualità, mangiai mia cugina con gli occhi, fino a che mi chiese un parere:
“Gessica”: -come ti sembro cuginetto?-
“io”: -sei bellissima-
“Gessica”: -grazie Fabbri, ma non mi mangiare con gli occhi che tanto non te la do, ahahah-
Dopo quella frase diventai rosso, mia cugina si rese conto che la guardavo con occhi lussuriosi, ma in fin dei conti non era una cattiva notizia, ormai mi ero deciso a provarci con mia cugina. In pochi giorni in quella casa scoprì di avere una cugina non solo bellissima e sensuale, ma che con i genitori faceva la santarellina casa e chiesa, ma non appena ne aveva la possibilità, si trasformava in una ragazza appariscente e volgare, che chiaramente si vestiva in un certo modo, per farsi guardare dai maschietti arrappati.
“Gessica”: -dai Fabrizio, andiamo sennò facciamo ritardo-
Verso le 21:30 arrivammo in piazza, dove finalmente conobbi gli amici di mia cugina; erano tutti seduti sul muretto che si facevano le canne, e allora iniziai a socializzare un po’ con tutti e alla fine fecero fumare anche me; tra una chiacchierata e l’altra, di tanto in tanto lanciavo qualche occhiata a mia cugina che parlava con alcuni sui amici in piedi, mentre si faceva ammirare da tutti i maschietti, che la fissavano senza ritegno; dopo qualche minuto noto che un ragazzo si avvicina a Gessica e da dietro la abbraccia per poi iniziare a palparle il seno, e lei invece di respingerlo si mette a ridere ed a scherzare come se niente fosse; dopo un po’ un altro ragazzo inizia a toccargli il culo e la patatina mentre lei continuava a ridere, e non sembrava dispiacergli affatto anzi! E allora chiesi al ragazzo con cui stavo chiacchierando:
“io”: -ma Gessica fa sempre così con tutti?-
-tua cugina esce poco per via dei suoi genitori molto religiosi, ma quelle poche volte che esce, si fa toccare da tutti, e succhia il cazzo a tutta la sua comitiva; sai, tutto il quartiere almeno una volta si è scopato tua cugina; tua cugina è la troia del quartiere!-
Wow, in quel momento scoprì di avere una cugina veramente troia, e la cosa mi piaceva assai, se tutto il quartiere se la scopava, immaginavo di poterlo fare anch’io. A un certo punto, vedo Gessica andare verso una macchina che era parcheggiata in piazza, insieme a quei due ragazzi che la toccavano in continuazione; entrano in macchina e chiudono le porte, ma non capivo il perché.
-eccola tua cugina che sta per fare un bel pompino a tutt’e due-
“io”: -ma dici sul serio?-
-certo, te l’ho detto che tua cugina è la troia del quartiere-
Mia cugina e quei due ragazzi restano in macchina per parecchi minuti, quando finalmente escono, vedo quei due con facce soddisfatte e mia cugina tutta spettinata; a quanto pare aveva veramente succhiato il cazzo a tutti e due.
Verso le 22:30 partiamo finalmente verso casa per festeggiare il compleanno di Gessica, in almeno cinque macchine, visto che erano una ventina di persone, 12 maschi e 8 femmine; insieme a noi portavamo il cibo e gli alcolici e tanta erba. Finalmente inizia la festa, con musica a tutto volume, tanto alcool, tanta droga e 8 bellissime ragazze, ma la più sexy e la più appariscente di tutte, era in assoluto mia cugina che era scatenata, ballava e si ubriacava, strusciando il culo su tutti i maschi presenti, e puntualmente tutti la toccavano, il seno, il culo, la patatina; e lei era contentissima; allora decido di farmi avanti e ballare insieme a lei, ero ubriaco anch’io e senza vergogna allungo le mani toccandogli il culo, dopodiché le tettine, e infine la patatina; mentre ero dietro di lei, strusciavo il cazzo che era completamente duro dentro i pantaloni, nel suo culetto e contemporaneamente massaggiavo con la mano la sua fighettina da sopra i pantaloncini; Gessica ad un certo punto, prende la mia mano e se la infila dentro i pantaloncini, ed anche dentro le mutandine; ed immediatamente sento la sua patatina caldissima, e bagnatissima; mi eccito all’istante ed inizio a massaggiare quella meravigliosa patatina bagnata, cercando di stimolare al meglio il clitoride, mentre lei inizia ad ansimare come non ci fosse un domani, dicendomi cose porche:
“Gessica”: -oh si, che bello cuginetto, ti piace toccare tua cugina eh? Pervertito-
“io”: -ovviamente, sei bellissima e poi sei tanto troia-
“Gessica”: -mmm siiii cuginetto, sono una gran troia, continua a farmi godere, bravo-
Il tutto succedeva in mezzo al salotto, in mezzo a tutti, mentre tutti ballavano e si ubbriacavano; in quel momento infilo due dita nella patatina di mia cugina ed inizio a masturbarla alla grande mentre lei continuava ad ansimare:
“Gessica”: -siiii mmm cuginetto che bello-
“io”: -ti piace troia eh?-
“Gessica”: -ok adesso basta però, ricorda che siamo sempre cugini-
Allora mi spinge mettendo fine ai nostri giochi, ed inizia a ballare con altri ragazzi mentre si fa toccare tutta; ed io rimango un po’ deluso, perché ero costretto a guardare. Verso le 3 di sera, la situazione era un po’ sfuggita di mano, erano tutti ubriachi e drogati, ma mia cugina era quella più scatenata, aveva assunto varie sostanze tra cui: erba, coca, keta, meta; ormai era andata fuori di testa, e tutti i maschi presenti ne approfittavano per toccarla e baciarla, ormai aveva pomiciato con tutti i presenti, anche con alcune sue amiche un po’ troie che infilavano la mano nelle sue mutandine e la masturbavano, tranne che con me, ogni volta che mi avvicinavo per toccarla e divertirmi anch’io, lei mi mandava via, dicendomi che non potevamo farlo per via della nostra parentela; era molto frustrante il non poter toccarla e farla mia, stavo andando fuori di testa. Ad un tratto Gessica inizia a pomiciare con una sua amica di colore, molto passionalmente e mettendoci molta lingua, l’amica di colore era estremamente sexy: aveva un culo spettacolare e due tettone da far sbavare qualunque uomo, ed era leggermente più alta di mia cugina; wow era la scena più eccitante che io abbia mai visto in vita mia, quel bacio Lesbo era impressionante, le loro bocche erano completamente appiccicate e si scambiavano grandi quantità di saliva; ma non si fermarono ad una semplice pomiciata, infatti dopo qualche minuto di bacio, l’amica di Gessica toglie i pantaloncini a mia cugina, lasciandola in perizoma davanti a tutti, dopodiché gli abbassa anche le mutandine, rivelando a tutti i presenti una eccitante sorpresa; mia cugina aveva inserito nel culetto un plug anale che dilatava il buchetto con un cristallo rosa, che luccicava come un vero gioiello; insomma quel giocattolo sessuale impreziosiva ancora di più il culetto fantastico di mia cugina, che dimostrava sempre di più, quanto fosse troia. Tutti i presenti rimassero a bocca aperta nel vedere mia cugina senza mutandine con quel gioiello infilato nel culo che a quanto pare ce l’aveva sempre avuto per tutto quel tempo; e allora impazzirono tutti ed iniziarono ad urlare:
-WOOOOWW BRAVEE, SPOGLIATEVI LECCATEVI A VICENDA-
Tutte le persone chiedevano a grande richiesta, che mia cugina e la sua amica, iniziassero a fare cose porche, mentre quelle due continuavano a baciarsi e abbracciarsi passionalmente, mentre mia cugina stava senza pantaloncini e senza mutandine davanti a tutti. Ad un tratto, mia cugina sentendo le persone che urlavano, si stacca dalla bocca dell’amica, prende le sue mutandine e me le lancia dicendomi:
“Gessica”: -tieni, lo so che ti piacciono le mie mutandine bagnate, porco pervertito!-
Io resto di stucco e ricevo molto volentieri quelle mutandine rosa, bagnatissime che emanavano un intenso odore inebriante di figa adolescenziale; mmm era il mio odore preferito, e allora inizio ad annusarle senza vergogna, mentre mi godo la scena di mia cugina e la sua amica di colore, che si spogliano restando completamente nude in salotto, con la musica a palla, e tutte le persone completamente impazzite che continuavano ad urlare:
- LE-CCA-TE-VI, LE-CCA-TE-VI, LE-CCA-TE-VI, LE-CCA-TE-VI –
Alla fine quelle due troiette esibizioniste, decidono di accontentare il pubblico, e quella di colore si siede su un divano e divarica le gambe, e mia cugina si inginocchia ed inizia a leccare la figa all’amica, con molta foga e passione, e tutto il pubblico inizia a fare il tifo:
-BRAVEEEE, FATTE LE PUTTANE-
Wow continuavo ad annusare le mutandine bagnate, mentre ero concentrato a guardare mia cugina che gliela leccava all’amica come una vera troia, infilando due dita nella fighettina, e l’amica ansimava come una puttana in calore:
-AHHH SIII AHHH SIIIIII, LECCAMI TUTTA LA FIGA-
Dopodiché un ragazzo evidentemente molto arrapato, si mette dietro mia cugina, tira fuori il cazzo già in tiro, avvicina la cappella nella fighettina bagnata, e affonda tutto il suo cazzone con forza, dentro mia cugina, iniziando a scoparla alla grande:
“Gessica”: -AAAAAHHHHH SIIIIIIIIIII, SCOPAMIII, SONO UNA PUTTANA IN CALORE-
Mentre mia cugina continuava a leccare la figa dell’amica, un toro arrapato affondava il suo cazzone nella figa bagnatissima di quella troia di mia cugina; ed allora Gessica dice qualcosa di incredibile, che mi lascia ancora più di stucco:
“Gessica”: -avanti il prossima-
Il ragazzo che se la stava scopando, si allontana, lasciando il posto ad un altro ragazzo, che a sua volta tira fuori il cazzo ed inizia a scopare mia cugina; nello stesso istante, un altro ragazzo si avvicina all’amica di colore che se la faceva leccare, e gli infila il cazzo in bocca, e quella negra inizia a succhiarlo in maniera straordinaria come una vera specialista; nel frattempo dietro mia cugina si era venuta a creare una fila di maschi, che volevano scopare la sua figa bagnata, e puntualmente a turni, se la scopavano, ed a sua volta a turni, tutti se lo facevano succhiare dalla negra. Dopo qualche minuto mia cugina fa una richiesta da vera troia:
“Gessica”: -dai ragazzi, basta giocare con la mia passera; adesso dovete infilarmelo nel culetto-
Allora un ragazzo toglie il plug anale che era infilato nel culetto di Gessica, sputa nel buchetto, ed inizia a penetrarla nel retto anale come un toro arrapato; ormai quella festa si era trasformata in un’orgia incredibile, in cui tutti erano ubriachi e sotto effetto di sostanze, e le puttane protagoniste erano: mia cugina e la sua amica negra. Io stanco ormai di guardare e basta, metto le mutandine di Gessica nella mia tasca, e decido di farmi avanti, e mi metto in fila; volevo assolutamente prendermi il culetto di mia cugina, non potevo assolutamente restare inerme in quella situazione, avevo l’incredibile opportunità di scoparmi la figa e il culetto della mia cuginetta troia. Una volta arrivato il mio turno, ero pronto con il cazzo di fuori, per penetrarla analmente, ma proprio in quell’istante Gessica si accorge della mia presenza, ed allora mi dice di allontanarmi:
“Gessica”: -Fabrizio, è inutile che ci provi, lo sai che non possiamo farlo; siamo cugini-
“io”: -e allora? Qual è il problema? Ti fai scopare da tutti, che ti importa se anche tuo cugino ti scopa?-
“Gessica”: -ho detto che siamo cugini, e adesso basta discutere, ti ho già dato le mie mutandine e adesso allontanati da me capito? Anzi, sai che ti dico? Scopati la mia amica, a lei non dispiacerà-
Completamente incazzato, mi alzo e vado dalla sua amica negra, la prendo per i capelli e guardandola negli occhi le dico:
“io”: -adesso me lo devi succhiare capito puttanella?-
-ma certo che te lo succhio, hai proprio un bel cazzone, come piace a me-
“io”: -brava troietta-
Allora glielo infilo in bocca fino all’esofago, e lei da brava troia inizia a succhiarmelo mentre mia cugina continuava a leccarle la vagina e contemporaneamente si faceva inculare da tutti i maschi presenti. Dopo qualche minuto decido di infilare il mio cazzo nel culetto fantastico di quella negra puttana(siccome non potevo incularmi mia cugina, almeno potevo inculare l’amica):
“io”: -che ne dici di leccare la figa a mia cugina mentre io te lo metto nel culo?-
-buona idea-
Nel frattempo un paio di ragazzi avevano già sborrato nel culo di Gessica; in quell’istante mia cugina si sdraia per terra con le gambe aperte, e la negra puttana a 4 zampe, inizia a fare una bella leccata a mia cugina che inizia ad ansimare come una puttana in calore, e nel frattempo i suoi amici ne approfittano per infilarglielo in bocca, ed io senza alcun pudore, sputo nel culetto della negra, la prendo per i fianchi, e inizio ad incularmela come non ci fosse un domani; aveva un buchetto veramente stretto, le pareti del retto premevano l’asta del mio cazzo facendomi godere in maniera allucinante; mmm bellissimo, il suo culetto stretto mi stava facendo impazzire da morire, glielo infilavo nel culo a grande velocità, sbattendo le palle nei suoi enormi glutei:
-aaaaahhhh siiii, sono una puttana, rompimi il culo, bravoooo-
Dopo un po’ un ragazzo si avvicina a me, e mi chiede il permesso di scoparsi la negra anche lui, ma io rifiuto senza pensarci troppo:
“io”: -eh no bello! Questo culetto è mio, vai da mia cugina se vuoi-
Mentre mi godevo il magnifico culetto stretto della negra, contemporaneamente annusavo a pieni polmoni le mutandine bagnate di mia cugina, facendomi andare in estasi. Dopo un po’ vedo che due maschi iniziano a sborrare addosso a mia cugina, uno direttamente in bocca, e l’altro in faccia; allora mia cugina smette di farsela leccare, e con la faccia e la bocca completamente piene di sborra, avvicina le sue labbra all’amica che si stava facendo inculare da me, e le due troiette iniziano a baciarsi con la lingua, scambiandosi grandi quantità di sborra mista a saliva; wow! Avevo il cazzo dentro il culetto fantastico di una negra puttana, mentre annusavo le mutandine di Gessica, e con gli occhi mi godevo uno spettacolo incredibilmente eccitante, di mia cugina e la sua amica che si baciavano con le bocche sporche di sborra:
“io”: -brave puttane baciatevi! adesso pulisci la faccia di mia cugina dalla sborra-
La negra obbedisce, ed inizia a pulire la faccia sporca di sborra di mia cugina, con la lingua, facendo un gran bel lavoro, e dopodiché ricominciano a baciarsi in bocca con la lingua! Mentre le due troiette continuavano a pomiciare, mia cugina continuava a farsi inculare da tutti i maschi arrapati, e nel frattempo avevo deciso di cambiare buco, e scoparmi quella bellissima passera molto umida e calda, e molto più accogliente rispetto al culetto. Per tutta la scopata, avevo continuamente cambiato buco, dal culetto alla passera, e dalla passera al culetto; finché sento che sto per venire, ed allora immediatamente tolgo il cazzo dalla figa della negra, e mi avvicino alla faccia delle due troiette che pomiciavano, ed inizio a schizzare grandi quantità di sborra direttamente nelle facce e nelle bocche di mia cugina e dell’amica, che cominciano a leccare e gustarsi la mia sborra:
“io”: -allora ti piace la mia sborra cuginetta, guarda come lecchi-
“Gessica”: -stai zitto coglione pervertito-
“io”: -ahaha zitta e lecca la mia sborra, puttana succhiacazzi che non sei altro-
Contento e soddisfatto, decido di farmi l’ultima canna, ed andare a dormire; ero troppo ubriaco e fatto per continuare a stare sveglio, ma mia cugina e la sua amica continuavano a farsi scopare da tutti i 12 maschi presenti, mentre le altre ragazze presenti, guardavano e si masturbavano.
Il giorno dopo mi sveglio, e trovo nel salotto un casino allucinante, bottiglie rotte per terra, mozzichi di canne e sigarette, vestiti, e soprattutto trovo mia cugina e la sua amica negra dormire per terra, completamente nude e tutte sporche di sborra, sui capelli, sulla faccia, sulle tette, sulla figa, e trovo altri due ragazzi(anche loro nudi), dormire affianco a quelle due puttane, tutti gli altri erano andati via; allora decido di svegliarli, visto che la sera dovevano tornare i genitori di mia cugina, e dovevamo mettere la casa a posto; i due ragazzi si vestono e vanno via, la negra si dà una lavata veloce in bagno e va via anche lei, mia cugina va a farsi una doccia ed io rimango in salotto cercando di dare una bella pulita; mentre pulivo casa, mi pasa per la testa una malsana idea, volevo entrare in bagno e scoparmi mia cugina nella doccia, ed allora mi faccio coraggio ed entro in bagno:
“Gessica”: -chi cazzo è entrato?-
“io”: -il tuo cuginetto-
“Gessica”: -che cazzo vuoi Fabrizio?-
In quel momento apro la cabina doccia, e osservando il suo meraviglioso corpicino adolescenziale, rispondo:
“io”: -voglio solo gustarmi il tuo bellissimo corpicino da troia-
“Gessica”: -dai non rompere il cazzo, vai via-
“io”: -eh no, ieri non mia hai permesso di scoparti, adesso voglio quello che è mio-
In quel momento mi spoglio ed entro nella doccia con mia cugina:
“Gessica”: -ma sei fuori? Lo sai che siamo cugini-
“io”: -stai zitta puttana, che adesso te lo sbatto dentro-
Inizio a toccare mia cugina con tutt’e due le mani, le tettine, il culetto, la fighettina:
“Gessica”: -dai Fabrizio, falla finita ti prego, non voglio scoparmi mio cugino-
“io”: -si che vuoi invece, e lo sai perché? Perché sei la mia puttana-
Mentre le sto palpando le chiappe, mi avvicino alle sue bellissime e sensuali labbra carnose, e la bacio, infilando tutta la mia lingua nella sua bocca, e immediatamente sento che lei ricambia mettendo le sue braccia attorno al mio collo, e avvolgendo la sua lingua sulla mia, iniziando così un bacio intenso, dolce e passionale, mentre l’acqua della doccia ci casca addosso; mentre sentivo la sua lingua attorcigliarsi con la mia, infilo il dito medio nel suo bellissimo culetto, iniziando a così a stimolarla analmente, dopodiché infilo un secondo dito e in fine un terzo, senza alcuna difficoltà, era talmente abituata a prenderlo nel culo, che tre dita entravano come se niente fosse; dopo qualche minuto di pomiciata intensa, mia cugina si stacca dalla mia bocca e guardandomi negli occhi mi dice:
“Gessica”: -oh mio dio cuginetto, mi hai fatta eccitare, adesso mettimelo nel culo ti prego-
“io”: -ahh così adesso vuoi che te lo infilo nel culo eh? Troietta?-
“Gessica”: -siiii ti prego, rompimi il culo con tutte le tue forze-
“io”: -come vuoi cuginetta-
Allora la giro, le do una sculacciata così forte da lasciare l’impronta della mano, e glielo infilo su per il culo senza pietà, facendola urlare dal piacere:
“Gessica”: -OMMIODDIOGESÙCRISTO, CUGINETTO, HAI UN CAZZO VERAMENTE GROSSO, MMMM OHH SIIIIII SIIII SIIII SIIII INCULAMI PIÙ FORTE CHE PUOI-
“io”: -ALLORA TI PIACE IL CAZZO DEL TUO CUGINETTO EH PUTTANA?-
“Gessica”: -ODDIO SIIIIII, MI PIACE UN SACCO CUGINETTO, INCULAMI PIÙ FORTE TI PREGO-
Allora aumento la velocità, ed inizio ad incularmela a sangue, sbattendo le palle contro le sue chiappe e facendola urlare come se non lo avesse mai preso in culo in vita sua, trattandola come una vera puttana succhiacazzi:
“io”: -troia, lo senti il mio cazzo dentro di te? Senti come ti rompo il culo zoccola; TIENI PUTTANA, PUTTANA, PUTTANA, TI FACCIO MALE PUTTANA-
Dopo vari minuti che glielo infilavo con violenza nel culo, la faccio inginocchiare e glielo metto in bocca:
“io”: -oh siiiii puttana succhiami il cazzo, fammi sentire la tua lingua sulla mia cappella, troia sgualdrina-
Dopodiché la prendo in braccio(lei era molto più bassa di me), si aggrappa a me con le braccia sul collo, e con le gambe attorno al mio bacino, ed inizio a penetrarla nella patatina completamente bagnata e caldissima; era incredibilmente bello, avere il cazzo dentro di lei, sentire le pareti vaginali che avvolgevano il mio cazzo, baciarla con la lingua sotto la doccia, mentre la tenevo in braccio e glielo infilavo nella sua bellissima figa rasata; dopo circa 40 minuti di scopata selvaggia e passionale, sentivo che stavo per sborrare:
“io”: -ohhh siii cuginetta adesso ti sborro dentro-
“Gessica”: -non fare cazzate cuginetto, sborrami in bocca-
“io”: -e invece no, adesso ti ingravido troietta; OOOOHHHHHH SIIIIII TI VENGO DENTROOOO-
Allora scoppio dentro mia cugina, schizzando grandi quantità di sborra direttamente nel suo utero:
“Gessica”: -MA CHE CAZZO HAI FATTO?? MA SEI FUORI? COGLIONE IO NON PRENDO PRECAUZIONI, TESTA DI CAZZO-
“io”: -stai calma puttanella! Come non prendi precauzioni? Ti scopi tutto il quartiere e non prendi precauzioni?-
“Gessica”: -vaffanculo! Io vado ancora a scuola, non ho soldi per comprarmi precauzioni, e di certo non posso chiedere i soldi ai miei per questo-
“io”: -allora cazzi tuoi troietta, potevi dirmelo prima-
“Gessica”: -testa di cazzo, se rimango in cinta sono anche cazzi tuoi-
“io”: -se rimani in cinta vuol dire che ho fatto un bel lavoro, puttanella-
“Gessica”: -stronzo figlio di puttana-
Usciamo dalla doccia, ci rivestiamo ed andiamo a pulire casa, ci aspettava un bel po’ di lavoro. La sera torna mio zio con la moglie, e immediatamente chiede a Gessica:
“mio zio”: -amore, com’è andata la tua festa di compleanno?-
“Gessica”: -benissimo papà, una festa tranquillissima-
Era incredibile come mia cugina riusciva ad ingannare i genitori, facendo la parte della brava ragazza cristiana e puritana; i genitori erano veramente convinti di avere una figlia perfetta, quando in realtà era una sgualdrina succhiacazzi che si ubriacava e si drogava.
Verso mezzanotte andiamo tutti a letto, ma io non riuscivo proprio a dormire, continuavo a ripensare al bellissimo corpo di mia cugina, mentre annusavo le sue mutandine che mi ero conservato; Gessica dormiva beatamente girata sul lato sinistro, quando ad un tratto decido di infilarmi sotto le leggere coperte nel letto di mia cugina, non potevo più resistere, avevo troppa voglia di scoparmela di nuovo; allora mi sdraio dietro di lei, le abbasso i pantaloncini, poi le mutandine, ed inizio a massaggiare il suo buchetto del culo, mentre lei continuava a dormire e non accennava a svegliarsi, allora, vado sotto le coperte e avvicino la lingua al suo culetto fantastico, ed inizio a leccarle il buchetto come se fosse una figa; mentre leccavo il suo magnifico culetto, lei inizia a muoversi ma non si svegliava(mia cugina aveva un sonno molto pesante); dopo parecchi minuti di leccata, decido di infilare il cazzo nel suo culetto mentre dormiva ancora, allora infilo piano piano la cappella, per poi infilare tutta l’asta nel suo culetto, lentamente e dolcemente; quando finalmente il mio cazzo era completamente dentro di lei, Gessica si sveglia di colpo:
“Gessica”: -ohhh ma che cazzo fai? Ommioddio, mmm siiii che belloooo-
“io”: -ti piace il cazzo in culo puttana?
“Gessica”: -siiiiiii che bellooo cuginettoooooo oh si oh si oh siiiiii! Adesso mi scopi anche nel sonno pervertito?-
“io”: -ma certo, te l’ho detto che sei la mia puttana-
“Gessica”: -siiiii sono la tua puttana, bravo mettimelo tutto nel culo-
“io”: -chi sei tu?-
“Gessica”: -la tua puttana-
“io”: -non ho sentito bene-
“Gessica”: -sono la tua puttanaaaa, oohhhh siiii che bello-
“io”: -brava cagna, finalmente l’hai capito, ma non fare troppo rumore, altrimenti i tuoi si svegliano-
Mi scopavo quel meraviglioso culetto a mandolino, con dolcezza, per non fare troppo rumore; dopo circa un’ora di inculata, farcisco il culetto di mia cugina con la mia sborra e lei ha un orgasmo incredibile insieme a me:
“Gessica”: -ooohhh siiiii che spettacolo cuginetto, mi hai riempito il culetto e mi hai fatto venire alla grande! Amo il tuo cazzone-
“io”: -e io amo il tuo culetto fantastico, puttanella-.
Durante tutta la mia permanenza in quella casa, non feci altro che scoparmi mia cugina, ed annusare le sue mutandine bagnate; grazie a mia cugina, quello che pensavo sarebbe stato un mese di inferno, si era trasformato in un mese fantastico, fatto di tanta passione e piacere sessuale. Quando ormai era arrivato il giorno della mia ripartenza, in fin dei conti ero triste, dovevo salutare la mia cuginetta, e il suo bellissimo corpo sensuale:
“Gessica”: -allora torni a casa-
“io”: -eh si, devo andare, non dirmi che ti mancherò?-
“Gessica”: -bhè un po’ mi mancherà il tuo cazzo! Ma ho una sorpresa per te-
“io”: -e cioè?-
“Gessica”: -vieni con me-
Usciamo di casa, e ci dirigiamo verso il parco ; nel parco non c’era nessuno, solo io e mia cugina, allora andiamo dietro ad un albero, e in piedi davanti a me, si cala i pantaloncini, rimanendo solo con le mutandine rosse, ed allora guardandomi negli occhi esclama:
“Gessica”: -abbassami le mutandine cuginetto-
Io faccio come dice lei, ed inizio ad abbassarle le mutandine; in quel momento vedo qualcosa che mi fa eccitare in maniera assurda: dalla figa di mia cugina, grondavano grandi quantità di liquidi vaginali, direttamente nelle sue mutandine che si erano completamente bagnate, allora gliele sfilo completamente, ed inizio a leccare tutto il liquido vaginale da quelle bellissime mutandine, mentre contemporaneamente riuscivo a sentire quell’intenso odore inebriante di fighetta adolescenziale; l’odore più bello del mondo!
“Gessica”: -quando mi eccito mi bagno tutta-
“io”: -lo vedo-
“Gessica”: -questo è il mio regalo di addio per te cuginetto, le mie mutandine bagnate-
Io la guardo con occhi lucidi, e per ringraziarla mi inginocchio d’avanti a lei, avvicino la mia bocca alla sua patatina, ed inizio a leccarle la figa, gustandomi i suoi umori vaginale caldi, e facendola ansimare dal piacere:
“Gessica”: -ommioddio siiiiiii che bello cuginettooo, leccamela tuttaaa-
Si bagnava talmente tanto quella troietta quando era eccitata, che in quell’istante vedo delle grosse quantità di liquidi vaginali, colarle sulle cosce; ed io non mi faccio sfuggire niente, e comincio a leccare i suoi umori dalle cosce; mentre gliela leccavo, lei continuava a produrre umori vaginali, ed io leccavo tutto minuziosamente. Dopo circa 15 minuti di leccata, mi alzo, e questa volta faccio inginocchiare lei, tirando fuori il cazzo, pronto per entrare nella sua caldissima bocca da troietta succhiacazzi:
“io”: -dai puttanella, adesso tocca a te farmi godere-
“Gessica”: -molto volentieri cuginetto-
Allora inizia a farmi un servizietto orale da vera esperta; usava in maniera magistrale la lingua sulla cappella, leccava dolcemente tutta l’asta, poi le palle, per poi tornare sulla cappella più affamata che mai, se lo faceva entrare tutto in bocca, ed io riuscivo a sentire le tonsille con la cappella, era una vera maestra del pompino; dopo parecchi minuti, senza neanche avvertire mia cugina, le sborro in bocca, un’enorme quantità di liquido seminale, e lei da brava cagna ingoia tutto:
“Gessica”: -mmm buonissimo, amo la tua sborra-
“io”: -sei proprio una cagna, e sappi che questo non è un addio, tornerò al più presto per prendermi il tuo culetto, ed annusare ancora le tue mutandine bagnate-
E così si concluse un’esperienza veramente unica; insomma, non capita tutti i giorni di avere un rapporto incestuoso con mia cugina, ma soprattutto, non capita spesso, di poter annusare le mutandine bagnate di un’adolescente bellissima, con un culetto fantastico, delle tettine piccole ma eccitanti, e con una patatina che si bagna tantissimo, ogni qualvolta viene stimolata. Non scorderò mai l’odore fantastico, ed inebriante degli umori vaginali di mia cugina, nelle sue mutandine.
di
scritto il
2017-04-07
2 4 . 5 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.