Amica di masturbazione

di
genere
masturbazione

Ciao sono Giacomo ho 19 anni e vado ormai all'università ma ora racconto di quando ne avevo
18.
Andavo al liceo classico, a genova e non avevo ancora una ragazza ma una certa elettra, in classe con me, mi piaceva, non ne ero sllora certo ma anche io piacevo a lei. Io ero e sono tutt'ora bravo a scuola e anche lei, probabilmente più di me.
Eravamo già stati insieme alle medie ma in terza lei se ne era andata non so per che motivo e ci siamo magicamente lasciati, ho avuto dei problemi con lei anche nei primi anni, lei è molto lunatica, comunque verso questo periodo ci siamo avvicinati un po' .

Io a casa avevo scaricato sul telefono un vibratore, non per me, perché mi intrigava anche farlo vedere ai miei amici e mi masturbavo sulle recensioni online che potete immaginare come erano.

Un giorno eravamo a mangiare prina di rientrare a scuola per un corso extracurriculare di latino con altri due amici mario e serena a un bar.
Le avevamo fatto provare un gioco sul telefono e poi quando lo volevo prendere lei non voleva allora provavo a prenderlo con la forza ma lei se lo è messo tra le gambe a contatto con la patata e mi diceva se avevo il coraggio di prenderlo ora e io, dato che usciva un pezzo di schermo ho digitato le le ho attivsto il vibratore allora lei mi a detto ad alta voce di non farlo più, poi nell'orecchio'' me lo fai provare dopo latino'' vedevo intanto la sua figa da fuori un po' bagnata'indossava dei leggins (non so come si scrive:'() neri aderenti.
Dopo il corso bisogna aspettare tre quarti d'ora per l'autobus quindi mi ha portato dietro la scuola e mi ha preso il telefono se lo è messo tra le gambe da fuori e lo ha acceso, era sempre più bagnata e io ce lo avevo sempre più duro, e si era seduta con una mano nelle mutande ma mi ha detto che non godeva abbastanza quindi mi ha chiedto se poteva metterselo sulle mutande sotto ai pantaloni, ovviamente annuii e mi misi una mano a toccarmi
Lei mi disse che se volevo mi potevo anche fare una sega a patto che lei mettesse il telefono ancora più dentro, dentro le mutande sul clitoride (bagnatissimo e pulsante) e dalla vegina. Stipulato l' accordo lei si tolse senza dirmi niente i pantaloni e le mutande e vidi quella bellissima figa depilata e superbagnata con sopra il mio telefono di conseguenza anche lui bagnato che vibrava e quel clitoride che lei muoveva in maniera supersonica con le dita e mi guardava con la faccia di una che sta godendo con la bocca aperta e gli occhi semichiusi con il respiro irregolare e con qualche scatto muscolare di tanto in tanto .
A me faceva male la destra che non smetteva di andare avanti e indietro.
Poi venni per terra e lei, von la biancheria alle caviglie e il sui sedere sulle pietrolile che formano il marciapiede intorno alla mia scuola, mi chiese di iniziare a masturbare lei e, senza pensarci due volte, mi tuffai sulla sua patata e iniziai a giocare su e giù con il suo clitoride come fosse il volume della tv poi misi un dito dentro (l'imene non c'era) e le accarezzai il punto g all'indietro poi lei iniziò a gemere e gemere finché non venì e io la abbracciai.

Lo fecimo ogni settimana dopo latino aspettando l' autobus.

di
scritto il
2017-01-25
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