Tra le sbarre la sborra

Scritto da , il 2017-01-13, genere gay

Due accoltellati e un giovane arrestato. Il giornale della domenica riportava questo in prima pagina. Ero finito al fresco dopo una discussione con due giovani finita in rissa. Presto ci sarebbe stato il processo . Che pasticcio avevo combinato. Fortunatamente ero a migliaia di chilometri da casa, ero negli U.S.A da quasi un anno. Qui a differenza dell'Italia fanno sul serio. La prime 3 notti le passai in isolamento, sembrava un eternità. Il quarto giorno mi spostarono in una cella, io e un tossico del bronx. Non ebbi il tempo di socializzare che due giorni dopo lo spazio aumentò. Ora stavo in una cella con altri 4 detenuti, tutti abbastanza giovani, un bianco e tre negri, tutti dentro per diversi reati. Io sono molto timido non certo uno abituato a stare al fresco e poi se non fosse stato per l 'alcol quella rissa non sarebbe successa. Ma ormai il danno era fatto e la mia fedina macchiata per sempre. I giorni passavano relativamente bene mentre la notte scendeva la tristezza. I miei compagni di cella erano dentro da mesi e da anni. Io da una settimana abbondante. E intorno alla seconda settimana le cose iniziarono a cambiare. . Giorno dopo giorno stavo diventando lo zimbello della cella e della casa circondariale, non avevo le forze e il fisico per difendermi, ero sottomesso. Un pomeriggio questa sottomissione si accentuò ulteriormente. In carcere è noto che la doccia si fa in comune, addio pudore, tutti nudi uno vicino all'altro. Le prime docce non mi destarono grossi problemi ma col passare dei giorni mi ero avvilito. Quel pomeriggio tra i vapori vidi pure il mio primo compagno di cella il negro. Sfoggiavano tutti il loro cazzo duro e grosso, chi sa da quanto non scoppavano, molti approfittavano di quella doccia per masturbarsi altri come i miei compagni di cella lo facevano la notte sotto le coperte. Io avrei voluto ma non riuscivo ne in cella ne in doccia. Vidi un giovane bianco che si segava e poi un altro sborrare sul muro e allontanarsi piu rilassato. Tutti quei cazzi a pochi centimetri da me mi iniziavano a piacere anche se cercavo di non far trasparire nulla. D'un tratto due giovani di colore si avvicinarono alle mie spalle e si strusciarono col loro cazzo in tiro sulle mie nattiche bianche e lisce. Oddio, rabbrividi e mi eccittai al contempo. Uno dei due mi strinse i polsi: " puttanela adesso ti inginocchi e succhi i nostri cazzi uno per uno". Non era una leggenda ciò che avevo sempre sentito sull' omosessualità obbligata in carcere dunque. Non avevo molta scelta o succhiavo o mi avrebbero pestato senza problemi. Il tipo mollo i miei polsi, io mi voltai e mi inginocchiai, sapevo o no a cosa andavo incontro? Per loro sicuramente non era la prima volta che si svuotano le palle in quel modo. L'acqua calda che scendeva era per il momento l unica cosa che mi faceva star bene. Qualche secondo di buio nella mia mente e presi coraggio. Due mani e due cazzi uno a destra e uno a sinistra e poi un terzo mi fini dritto in bocca. Sognavo o era tutto vero? Era vero e come, sottomesso completamente da quei giovani cazzoni in calore. Mollai i due cazzi di colore e mi concentrai con la bocca a succhiare il pene dell' uomo bianco. Meno dotato in lunghezza ma sicuramente meritevole in lunghezza. Non avevo mai assaggiato un cazzo, nemmeno mai ci pensai. E adesso stava succedendo, la mia lingua percorreva l'asta su e giù senza tregua iniziavo a sentire il sapore era gradevole. Continuai a spompinare con passione mentre intorno a me i cazzi si erano moltiplicati. Mi resi conto che anche il mio di cazzo era diventato duro come l'ossidiana, questo aveva solo un significato, il cazzo mi piaceva e come. Ora intorno a me 5 cazzi stupendi e lucenti mi stuzzicavano ed io a turno li pompavo uno per uno senza tregua. Erano giorni che non schizzavano, le loro palle erano gonfie e piene. Con la lingua le potevo sentire di uno ne succhiai pure i testicoli. Il bianco non potè resistere a lungo e d' improvviso sfilò il cazzo dalla mia bocca e mi colpi sul viso, tutto il suo sperma caldo ora era su di me.Non persi tempo e ripresi a spompinare gli altri 4 cazzi neri. Cazzi grossi cosi li avevo visti solo nei porno, ora erano tutti a mia disposizione. Continuai ancora per qualche minuto poi in due sborrarono questa volta non esitai ad aprire la bocca, apri il più possibile dopo tutto quel succhiare volevo sentire il sapore di quella sborra. Mi sentivo una puttana sottomessa, la mia bocca era colma di sperma cosi decisi di ingoiare. Risultato?? Era buonissima. Mi infilai due dita in bocca poi anche gli ultimi due cazzoni arrivarono. Riaprì nuovamente la bocca e nuovamente fiotti si sborra calda che non finiva di uscire finiva sulla mia bocca assetata. Uno schizzo fini sul naso un altro sull'arcatta sopraccigliare. La doccia piano piano si libero, tra i vapori andarono via uno ad uno. Ero rimasto solo io nudo a riflettere in che modo avrei potuto prolungare il mio soggiorno in carcere anche dopo il processo. Mi segai prima di chiudere l'acqua sapendo che presto la voce della presenza di una puttanela succhia cazzi nell' ora della doccia si sarebbe diffusa tra carcerati e poliziotti. Non mi restava che aspettare l'indomani pomeriggio per ritrovarmi in ginocchio a succhiare non 5 ma chi sa quanti cazzi bollenti.

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