Tiro a segno

Scritto da , il 2016-11-25, genere etero

Mi chiamo Roberto ho 25 anni e sono istruttore di tiro al bersaglio.
Grazie alle recenti medaglie olimpiche il mio sport ha avuto visibilità e le richieste di corsi sono aumentate, nell'ultimo gruppo a cui ho fatto il corso base c'è Rossella.
Rossella è una bella donna di 38 anni, capelli sulle spalle color mogano alta 1 metro e 65 porterà una 42 di taglia un bel seno che ad occhio potrebbe superare la prova della coppa di champagne un bel viso ma sopratutto sempre il sorriso sulla bocca.
Rossella mi piace veramente molto e il suo sorriso è veramente ammaliante, le sue forme mi piacciono veramente molto tanto è che mentre lei ha la carabina imbracciata e spara io mi godo la vista del suo fondoschiena e spesso mi ritrovo con una bella eserione.
Tutte le volte che viene al poligono per le lezioni io cerco di approfondire la sua conoscenza, ogni volta entrando sempre più in confidenza comincio a farmi più audace facendo qualche battutina ambigua alle quali lei risponde sempre con frasi a doppio senso lasciandomi intendere che ci sia qualche possibilità per me.
Ad una delle lezioni Rossella viene accompagnata da un uomo che ad occhio avrà 55 anni forse più che meno, me lo presente dicendo che è il marito, io mi do dello stupido per aver creduto che le mie provocazioni stessero suscitando in lei interesse nei mei confronti ma in realtà ero io a farmi viaggi.
Passano i giorni e il corso volge al termine, il mio modo di rapportarmi a Rossella da quando mi ha presentato il marito è diventato più distaccato perchè non mi andava di mettermi tra una coppia che mi sembrava affiatata e fare il terzo incomodo.
Rossella si avvicina a me e mi chiede"possiamo parlare un attimo in tranquillità? non qua dove bisogna alzare la voce per gli spari" io rispondo "certo seguimi" e mi avvio verso la zona ristoro del poligono.
Arrivati la faccio accomodare ad un tavolino e le chiedo "Vuoi qualcosa da bere?" le mi dice che prende dell'acqua, io vado verso il frigorifero prendo una bottiglietta di acqua un chinotto per me e vado a sedermi al tavolo con lei.
Rossella " Roberto c!è qualcosa che non va?"
Io "No Ross non c'è niente che non va, perchè me lo chiedi ?"
Rossella "Sai mi sembra che tu sia più freddo con me dei primi tempi e non capisco il motivo"
Io "Ma sai ho un pò di pensieri ultimamente, ci sono cose che non vanno come dovrebbero e sono un pò pensieroso"
Rossella "MI spiace e se posso fare qualcosa per aiutarti chiedi pure, però sai mi manca la tua allegria, le tue provocazioni e poi ho notato che non mi guardi più il sedere mentre io sparo"
Io "Come sarebbe non ti guardo più il sedere Rossella"
Rossella " Beh tutte le volte che scendevo dalla pedana avevi un rigonfiamento nei pantaloni, devi essere ben attrezzato li sotto"
Io rimango ammutolito da queste sue affermazioni, non pensavo si vedesse così tanto che mi eccitavo solo a guardarla e passati alcuni secondi in silenzio apro la bocca per recuperare la situazione ma lei mi precede " non preoccuparti Robby non mi da fastidio, anzi mi lusinga sapere che ti faccio questo effetto, del resto io sono più grande di te e pensavo non ti interessassero le donne della mia età"
Mi riprendo e le rispondo "Si Ross mi piaci veramente tanto sia come persona che come donna, ti trovo molto sensuale e il tuo fisico non ha nulla da invidiare a quello di una mia coetanea, mentre la tua maturità mi affascina però sei sposata e questo mi ha fatto fare un passo indietro se prima di saperlo ci provavo ora è cambiato tutto.
Rossella " Avevo capito che era questo il motivo ma voglio spiegarti la mia storia senza nessun segreto perchè anche tu mi piaci molto e penso che potrei anche innamorarmi di te"
Rossella inizia a raccontarmi la sua storia, lei era la segretaria di Mario, lui si ammalò e lei lo accudì facendo per lui ben altro che la segretaria.
Mario aveva un azienda ben avviata e redditizia e quando gli diagnosticarono il cancro lei si occupava sia dell'azienda che dei bisogni di Mario trasferendosi per un periodo a casa sua.
Mario era un uomo solo e non aveva nessuno per cui si affezionò subito a Rossella e quando fu dichiarato fuori pericolo le propose di diventare sua moglie.
Rossella rimase spiazzata da questa proposta e Mario spiegò che da tempo si chiedeva quando non fosse più stato in grado di mandare avanti l'azienda cosa ne avrebbe fatto e siccome lei aveva fatto un lavoro egregio durante la sua malattia voleva fosse lei a portare avanti l'azienda, oltretutto il cancro aveva lasciato Mario impotente per cui non doveva neanche fare il dovere di moglie con lui.
“In questi anni non ho mai avuto nessuno, anche se ci siamo sposati per interessi mi sono affezionata a Mario e mi sono sentita in dovere di essere fedele, però adesso ha avuto una ricaduta e i medici non ci hanno dato molte speranze per cui Mario mi sta spingendo a cercarmi un compagno per quando lui non ci sarà piu” poi continua Rossella “del giorno che è venuto qua non era per vedere cosa faccio ma per conoscere te, gli avevo parlato a lungo di quanto mi piaci”
Rossella “Mario dice che ho una luce diversa negli occhi da quando frequento il poligono, cammino in modo diverso più sensuale, la mia pelle è più luminosa, e dice che mi sente in camera mia mentre mi tocco chiamando il tuo nome”
Mi alzo la raggiungo dalla sua parte del tavolo, la mia erezione è prepotente, avvicino la mia bocca alla sua e con impertinenza e senza curarmi di chi possa vederci la bacio spingendo con la lingua per farmi strada nella sua bocca carnosa fino ad intrecciarla con la sua.
Le sussurro ad un orecchio “Ti voglio, adesso!!!” Rossella ancora trasognante per quel bacio irruento mi guarda fissa negli occhi e risponde “Sarebbe bello ma adesso c’è troppa gente, se ti va ci possiamo vedere dopo da me Mario è fuori per lavoro e non tornerà fino a domani sera”
Ci diamo appuntamento per le 21, io finisco di lavorare alle 20 e vado di corsa a casa a prepararmi e siccome era parecchio tempo che non avevo una donna mentre sono sotto la doccia do una rinfrescata alla mia depilazione e mi faccio una bella sega pensando al culo di Rossella che mi stava aspettando, come si dice “vengo già venuto” nella speranza di prolungare l’incontro che da tempo sognavo.
Arrivo da lei puntualissimo suono e Rossella mia apre, salendo i pochi scalini che portano all’ingresso me la trovo davanti e posso ammirare dal basso verso l’alto la sua figura.
Scarpe nere col tacco alto che slanciano le sue gambe tornite e lucide di crema, un vestito a tubino nero che la fascia perfettamente le curve dei suoi fianchi, una generosa scollatura che mostra metà del suo bellissimo seno da cui svettano i suoi capezzoli come piccoli proiettili.
Quando sono alla sua altezza lei fa un giro su se stessa mostrando quello che da davanti non si vedeva, la schiena praticamente nuda non fosse per il leggero pizzo del vestito, il suo culo tondo a mandolino che rasenta la perfezione poi esordisce “Che te ne pare?” poi senza darmi il tempo di rispondere si avvicina e mi bacia spingendomi la lingua in bocca poi mi sussurra “sotto non porto niente”
Il mio cazzo che mentre salivo e la vedevo si era svegliato e dopo questa frase sembrava esplodere nei pantaloni.
Rossella si gira per entrare e farmi strada io la trattando tirandola a me la guardo negli occhi e le dico “sei la donna più bella ed eccitate che abbia mai visto” poi la bacio mettendole una mano sulla nuca e una sulla schiena scendendo verso il suo culo e poco prima che possa toccarlo lei si stacca mi prende per mano e dice “andiamo a mangiare sarai affamato. poi hai bisogni di energie ho in programma una lunga nottata per noi”
Andiamo in sala da pranzo che Rossella ha preparato per l’occasione, mangiamo qualcosa seduti uno di fronte all’ltra e mentre conversiamo sempre con doppi sensi lei da sotto al tavolo toglie una scarpa e mi massaggia il pene dicendo “allora sulla porta avevo sentito bene, ma quanto può resistere in questo stato?” poi scende sotto il tavolo lo tira fuori dai pantaloni e se lo infila in bocca.
“Ross sei fantastica ma se continui così duro poco” lei “avrai tempo per riprenderti non preoccuparti” e ricomnicia a succhiarmi il cazzo fino a che non le vengo copiosamente in bocca.
Spinge indietro la mia sedia esce da sotto al tavolo e si viene a sedere cavalcioni su di me e con ancora tracce di sperma in bocca mi lecca le labbra e mi bacia cercando la mia lingua mentre io accarezzo le sue cosce che sono nude e risalgo fino al suo culo che stavolta mi lascia prendere sussultando.
Intanto il mio cazzo riprende vigore e spinge sulla sua figa, Rossella puntando i piedi per terra senza perdere il contatto con me alza leggermente il vestito, prende il cazzo e lo dirige verso la sia figa grondante di umori poi si lascia cadere sulle mie gambe impalandosi e inizia un lento movimento avanti indietro gemendo e ansimando.
In pochi attimi aumenta il ritmo e raggiunge l’orgasmo e senza fermarsi prende le mie mani me le porta sulle sue chiappe che io inizio a palpare e massaggiare, la tengo sollevata per il culo e inizio a scoparla fino al suo secondo orgasmo che la prende facendola vibrare.
Stremata si accascia appoggiandosi al mio torace sempre tenendo il cazzo dentro di se mi sussurra “andiamo in camera ti va?” io mi alzo tenendola stretta a me e le dico “fammi strada” .
Rossella mi giuda verso la stanza da letto e io la porto tenendola aggrappata a me senza staccare i nostri sessi, quando arriviamo lei si stacca e mi spoglia mi fissa il cazzo e dice “non mi ero sbagliata è propio grosso e così depilato è bellissimo, dentro di me ha un effetto fantastico” io le sfilo il tubino e ammiro il suo splendido corpo per la prima volta.
Rossella è li davanti a me nuda completamente depilata i capezzoli duri le cosce lucide di umori la bacio e la spingo verso il letto costringendola a sdraiarsi, le succhio avidamente i capezzoli mentre con le mani la tocco ovunque, lei ansima, geme e mi incita “leccami la figa, voglio goderti in bocca”
Scendo verso il suo sesso e mi faccio strada con la lingua tra le sue labbra cercando la clitoride e quando la trovo lo lecco ritmicamente e poi lo prendo tra le mie labbra e lo succhio poi riprendo a leccarlo e le infilo due dita contemporaneamente trovandola allagata, inizio a massaggiala da dentro aumentando il ritmo simultaneo di lingua e dita fino a che inizia a tremare e i gemiti diventano grida fino a quando squarta bagnando me e il letto poi stremata mi allontana e per fermarmi e riprendersi.
Giaciamo per diversi minuti abbracciati coccolarci e Rossella dice “pensavo di essere io a sfiancarti stanotte ma devo ammettere che la tua giovinezza batte la mia esperienza” poi mettendo una mano sul mio cazzo che non ha mai perso l’erezione riprende “adesso che mi sono ripresa scopami”
La faccio girare su un fianco le alzo una gamba poggiando il suo polpaccio sulla mia spalla poi salgo cavalcioni su quella rimasta appoggiata al letto e la infilo in un solo colpo senza nessuna resistenza da parte della sua figa mentre lei inizia a gemere io inizio a fare un dolce dentro e fuori.
Piego la sua gamba fino a portarmi il suo piede alla bocca e inizio a leccargli tra le dita e a succhiare l’alluce mentre i suoi gemiti aumentano e lo scivolare del mio cazzo nella sua figa diventa sempre più bagnato .
Sfilo il pene dalla sua vagina e infilo 2 dita cercando diraccogliere più umori possibile e quando mi sento ben bagnato ricomincio a scoparla portando le dita umide l suo buchetto e iniziando a infilarne prima uno poi l’altro ma lei mi ferma dicendo “li non l’ho mai fatto per adesso uno basta che dici?”.
Il pensiero che sia ancora vergine mi manda fuori di testa e le dico “lo voglio prometto che seti taccio male smetto” Rossella risponde “Lo so e sono sicura che mi piacerà ma così avrai un motivo per tornare da me”
Andai avanti ancora un pò a scoparla poi le dico ”Dove vuoi che venga?” Rossella “Vienimi dentro voglio sentire la tua sobria calda nella mia figa” io mi lascio andare e dopo pochi colpi le vengo copiosamente nella figa e lei mi segue urlando “ohhh siii ancoraaaa ancoraaa”
Ci addormentiamo stremati coccolandoci e quando sento le sue braccia rilassarsi pensando che dorma le sussurro “Ti amo Rossella, non hai bisogno di darmi il culetto per farmi tornare da te” lei che non dormiva ancora mi bacia e dice “anche io ti amo Roberto”

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