Riflessioni

Scritto da , il 2016-08-29, genere saffico

Dopo l'esperienza con mamma tornai in camera e mi stesi sul letto. La scena non mi aveva eccitato ma essa mi permetteva di capire molti particolari sulla intimità femminile. Lin, provava piacere soprattutto con le mani, Giulia era del tutto maiala ed usava falli mastodontici per scoparsi la sua abnorme figona nera, mamma si scopava il sedere e godeva come se la stessa sorte fosse toccata alla sua bella figa. L'atteggiamento di mamma mi fece riflettere. Una donna poteva ignorare la sua figa per godere solo masturbandosi l'ano? Probabilmente si! A scuola avevo studiato che la zona dell'ano è ricca di importanti terminazioni nervose; e poi è li adiacente alla figa. Ma se non intendevo aprire la mia patatina avrei potuto godere toccando il sedere? Mi sfilai velocemente i pantaloncini e le mutandine, mi sedetti di fronte al grande specchio da camera alzando ed aprendo le gambe. Patatina era leggermente socchiusa ma il mio ano era totalmente chiuso. Lo toccai ed era strettissimo e serrato. Solo con il mio grande fiume di umori avrei potuto lubrificarlo per provare a violarlo con il mignolo della mano.

Altri dubbi mi attanagliavano. Veramente una donna può godere solo masturbandosi l'ano oppure è una particolarità di mamma? Non sapevo come avere una risposta a questa domanda. Lessi alcune pagine web tematiche ma tutte le spiegazioni erano troppo accademiche e non lasciavano spazio al sesso vero. Per fugare la mia curiosità potevo solo chiedere a Lin. La cercai per casa e la trovai intenta a sistemare la camera di mamma che dopo il suo intenso momento di intenso relax era uscita in macchina per fare compere. Giulia era tranquilla in piscina. Potevo approfittare della situazione. Entrai in camera e Lin stava facendo ordine. Potevo vedere ancora l'accappatoio di mamma sulla poltrona con gli altri vestiti tolti per farsi la doccia. Ciao Lin! Ciao Lisa! Posso esserti utile? Dopo l'esperienza avuta con lei mi sentivo molto meno timida e passai al sodo! Senti Lin! Dovrei chiederti una cosa particolare! Se ti scoccia puoi non rispondere! Dimmi Lisa! Dunque! Mmmm! Cercai di trovare le parole giuste, ma poi sparai il concetto in modo diretto. Tu pensi che una donna possa godere masturbandosi solo il sedere senza toccarsi la patata? L'avevo detto! Arrossii un pochino ed abbassai leggermente lo sguardo e poi la guardai. Lin mi fissò dritta negli occhi e rispose con decisione: sicuramente! I nostri sguardi erano fissi uno verso l'altro. Emmmm! Ma proprio tutte le donne possono! Lin rispose! Si! Se hanno imparato bene a farlo! Avevo la risposta. Ma volli approfondire. Quindi dici che è solo questione di tecnica? Insomma serve imparare il modo? Lin non rispose venne verso di me ma si diresse verso la porta della camera. La chiuse, non a chiave, poi tornò nei pressi della poltrona, ne alzò il cuscino e dopo aver frugato alcuni secondi si girò mostrandomi il fallo con ventosa di mamma.

Lo guardavo con gli occhi sbarrati. Da una distanza così ravvicinata era molto grande. In particolare aveva un'enorme cappella sporgente ed appuntita più grande rispetto ai quattro centimetri di diametro. Le vene erano molto evidenti lungo tutti i suoi quindici centimetri. Ma come faceva mamma ad inghiottirlo? Ero esterrefatta. Lin si mise di fronte a me ed iniziò a succhiarlo in punta sbavandolo tutto. Quando la cappella fu bavosa iniziò ad infilarselo giù in gola fino ad ingozzarsi. Questa foga la faceva sbavare sul fallo rendendolo bagnatissimo e viscido. Ad un certo punto si abbassò. Grazie alla ventosa lo piantò per terra con un colpo secco. Mi guardava dritta negli occhi, ma non come le altre volte, in questa situazione aveva lo sguardo provocatorio nei miei confronti; uno sguardo di sfida.

L'enorme pene era ben saldo a terra e si muoveva lentamente. Lin si abbassò in ginocchio di fronte a lui e se lo sparò tutto in gola mantenendo in quello stato per molti secondi. Ripeté il gesto tre o quattro volte fino a quando il fallo era totalmente imbrattato di saliva spumosa. Di scatto si alzo in piedi abbassò le mutandine bianche ed alzo il gonnellino nero di servizio. Mi mostrò la sua bella fica nera. Mentre mi fissava negli occhi con aria di sfida si mise in bocca quattro dita delle mani e dopo averle insalivate se le passò tra le natiche e sulla fica ripetendo questo gesto per più volte. Ad un certo punto iniziò ad abbassarsi tenendo le mani sulle ginocchia; una posizione uguale a quando le donne fanno la pipi senza la presenza del water. Mi guardò e mi disse: Siediti! Mi sedetti di fronte a lei a circa sessanta centimetri di distanza. Potevo vedere tutto, ero in prima fila. Lin si abbassò fino a quando la cappella del fallo fu appoggiata all'ano. A quel punto mi guardò e inclinò la testa all'indietro abbassandosi ulteriormente. L'immensa cappella entrò per circa un centimetro. Lin iniziò ad ansimare ed a mordersi le labbra. Rimase in quella posizione per alcuni interminabili secondi e poi con un colpo secco l'ano inghiotti tutta la cappella. Espose un: Aaaaaaaaa! Di piacere. Ansimava e si mordeva le labbra, sembrava entrare in estasi. Muoveva leggermente il bacino come per adattare quell'arnese al suo ano spalancato.

Alzò lo sguardo, mi guardò e mi disse: metti le mani sulle mie spalle e spingimi. Ero frastornata Allungai le mie esili braccia appoggiai le mani sulle sue spalle ed iniziai a spingere verso il basso. No potevo credere ai miei occhi; stavo impalando il culo di Lin. Il fallo entrava tutto lentamente mentre lei ansimava sempre più forte muovendo il bacino e parte del corpo. Quando il fallo fu quasi dentro del tutto si diete un colpo secco e scoppiò a gridare: AAAaaaAAAA! Ansimava inferocita con gli occhi sbarrati e la bocca sbavante. Ritirai velocemente le mani dal suo corpo. Lin rimase impalata per alcuni secondi poi iniziò a muovere il bacino per adattare quel cazzone enorme all'interno del suo corpo. Mi guardò negli occhi ed iniziò ad alzarsi lentamente. Il cazzo era viscido, lubrificato ed esageratamente impregnato di muco. La sua fica era spalancata. Le grandi labbra erano totalmente aperte le piccole labbra sventolavano mostrando la vagina pulsante.

Iniziò a stantuffare prima lentamente e poi sempre più velocemente. Più aumentava l'intensità e maggiore erano i sospiri di piacere ed il godimento. Si stava totalmente scopando il culo. L'ano era tutto dilatato e non poneva più nessuna resistenza. Quell'enorme fallo scorreva fluido ed efficace senza minimo sforzo. Lin godeva ansimava, sbuffava spudoratamente e sudava mentre e la saliva le usciva dai lati della bocca. Era incurante di tutto si prendeva tutto quel piacere in modo sadico.

Ero eccitatissima, mi guardai i pantaloncini gialli inzuppati sulla patatina. Quando alzai lo sguardo Lin era in preda al piacere assoluto. Mentre si inculava furiosamente allargava a dismisura la sua fica nera con entrambe le mani. Era totalmente spalancata e sbavava enormemente. Mentre si alzava si creava un lungo filo di bava che dalla figa lentamente si staccava e finiva a terra. Dalla mia posizione potevo vedere tutto. Il fallo scompariva nel suo culetto per poi ricomparire quasi totalmente.

Il ritmo della penetrazione aumentò vorticosamente, Lin voleva l'orgasmo totale. Quel cazzone di gomma l'aveva aperta totalmente e scorreva fluido e deciso nel suo intestino. La fica nera sbavante era spalancata e la sua bocca ansimava, gli erano occhi sbarrati. Pensai che non poteva continuare per molto tempo in quelle condizioni. Improvvisamente arrivò un orgasmo squassante che le tolse la spina del fiato e delle forze. Rimase inerte sul pavimento, immobile con il fallo tutto in corpo. Dopo circa un minuto alzò il capo e lentamente si alzò in piedi con la figa ancora spalancata e gocciolante. Si girò afferrò l'accappatoio di mamma e si asciugò.

Io rimasi seduta a terra completamente bagnata con di fronte il fallo ben piantato sul pavimento. Lin sadicamente mi guardava ma non fece nessun cenno per farmi godere. Decisi di afferrare il fallo con la mano destra. Lo sentivo enorme e viscido. Con un colpo secco lo staccai da terra, mi alzai e lo diedi a Lin la quale lo butto sulla poltrona dove era tornato anche l'accappatoi. Guardai la camera; Lin si era rivestita, c'era odore di sesso. Io ero in piedi ed il fallo sulla poltrona era quasi del tutto nascosto dall'accappatoio e da altri vestiti.

Ciao Ragazze! Ciao Lin! Giulia che era entrata nella stanza! Rimasi immobile, lentamente abbassai le mani per coprire i pantaloncini bagnati. Girai solo il capo: Ciao Giulia! Lin era vestita posizionata in piedi vicino alla poltrona. Lin disse: Giulia, come posso esserti utile? E Giulia rispose: Quando hai finito puoi cortesemente mostrarmi come si utilizza la centrifuga per la frutta? Lin rispose: Giulia arrivo tra cinque minuti. Grazie Lin ti aspetto in cucina. Girai di nuovo il capo e Giulia guardava Lin negli occhi, poi spostò lo sguardo e guardò velocemente la camera ed in particolare la poltrona. Prima di uscire mi rivolse lo sguardo e sorridendomi mi disse: Ciao Lisa ci vediamo dopo! Uscì dalla camera e chiuse la porta.

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