Mercenaria. "J, ti aspetto in Italia"

Scritto da , il 2016-08-27, genere etero

Le luci della citta' al crepuscolo, si offrono chiare alla mia vista. Dal settimo piano e' piu'chiara la visione della citta' fatta di vizi e virtu'. Il fumo della sigaretta che tengo tra le dita dalle unghie laccate di nero, si diffonde leggero nell'aria. Aspiro profonde boccate , intorno a me solo rumori soffocati di auto che corrono veloci. Aspiro lenta e assaporo il gusto un po' amaro del veleno che tanto mi piace e mi rilassa.
Squillo del telefono. Aaaa sta suoneria! Che palle

"Klizia mia, buona sera, spero di non disturbarti!"
"Macche', i clienti non mi disturbano mai. Con chi parlo?"
"Come?, Klizia sono Stefano, il gommista...quello che ti piace...beh...ti piace mettermi dietro quel tuo coso finto la'!" " Aaaaa, si si, ho capito allora", in realta' non avevo capito chi fosse. il vizietto di Stefano il gommista che in questo momento non riuscivo proprio a ricordarmi chi diavolo fosse, lo avevano in molti e la professione non la chiedevo praticamente mai. Comunque continuo a fargli credere di aver inteso perfettamente con chi stessi parlando.
"Senti, bella gnocca, stasera ti porto mio figlio. La questione e' molto delicata...nel senso che non so se lui sia bhe.... Se..gli piaccia la fica come al padre insomma. Cazzo hai visto io come gli do dentro, voglio dire, quando mi capita una come te ...cazzo, la rigiro come un calzino io. Lui ha una sua amica con due tette da sballo e un culo a mandolino che porcamiseria, che fai? Non glielo scopi? Lui no... Gli spiega il compiuter, parlzno di filosofia e arte.... Ed e' ancora vergine!!!". " Ma scusa che ne sai?" " Perche' si vede...un uomo si accorge! Vedrai che te ne accorgi pure te!, cazzo io alla sua eta' lo avevo sempre in tiro, se non trovavamo qualche troietta alle feste , andavamo dalle puttane... Lui no, lui sempre in casa, davanti a quel cazzo di pc a giocare ai giochetti...bah...dico io...bah!" " Va bene. Che cosa vorresti da me?" Sono stizzita adesso. Ognuno fa quel che vuole. " Te lo porto. Svezzamelo. Fagli provare i piaceri della carne. E soprattutto non usare quel coso su di lui. Potrebbe piacergli. Deve sembrare casuale la cosa. Gli diro' che ti servono un paio di lezioni per l'uso del pc e che lo pagherai. Ti faccio un bonifico bancario subito. Saro' generoso. Tu cerca di esserlo col mio figliolo e fammelo diventare normale. Ha 20 anni e a quest'eta' la fica dovrebbe essere un chiodo fisso" " Se e' per questo anche a 90! Ahahah cmq, tranquillo, ci penso io...mi raccomando im bonifico, Stefano il gommista" rido " " Digli di essere qui per le 21, mi tengo un paio di ore per lui, poi lo butto fuori, ho un altro appuntamento , ok? " Brava Klizia. Cmq lascia che ti dica che mi sogno le tue tette pure di notte e mi sego su quel pensiero. " " Quale seghe, stallone, io sono in carne ed ossa qui che ti aspetto quando vuoi. Ciao ciao". Riaggancio. Sta sera mi diverto. Dovro' fingere di essere un innocente signora che non ci capisce molto di pc. E in effetti e' cosi. Zero nozioni su tutti quei programmi complicati, quella roba e' sanscrito per me! Ma dammi un cazzo e divento preside di un ateneo! Rido tra me e me. Guardo l'orologio , ho un' oretta buona per prepararmi. Questa pantomima e' quello che ci voleva per rinnovare il mio entusiasmo di puttana incallita. Con dei clienti la cosa finisce con un chiavata e stop. Quando devo metterci estro e fantasia, allora diventa tutto piu' divertente e piacevole. Ma se fosse davvero gay, il cucciolo? Beh, in quel caso sapro' come destreggiarmi. E cma non mi fascio mai la testa prima di rompermela. Magari si sega sui video porno. O magari e' un erotomane da video chat. Vedremo. Una doccia accurata, un po di relax in accappatoio sul terrazzo, altra sigaretta. Mi vesto con un vestito rosa, niente di pretenzioso. Niente di intenzionale. Solo che il vestito indossato ha una scollatura a balconcino che mostra abbastanza. E le mutandine non le metto. E' una cosa che piace agli uomini di tutte le eta'. " Che brava troia! Non hai le mutande", mi eccito al pensiero delle voci roche maschili che scoprono la bella sorpresa.
Infilo ciabatte con la zeppa non molto alte, un po' di quell'ottimo profumo regalatomi da un cliente a cui piace pomparmi profumata con quella fragranza. Pronta. Aspetto ansiosa . Sono curiosa di vedere che tipo sia una talpa da pc. Non lo voglio immaginare. Magari e' bruttissimo. Sara' piu' divertente!
Il citofono trilla! Eccolo e' deve essere lui per forza!
"si?" " " Sono Enea, il figlio del gommista" apro.
Enea il figlio del gommista. Bel nome Enea.
Lo aspetto sulla porta. Ecco l'ascensore. Tipetto alto. Sotto al maglioncino deve avere un bel petto da giovincello. Grossi occhiali neri, capelli corti a spazzoli con riga da una parte. Non riesco a vedergli il giovane pacchetto. Non fa nulla. Tra poco i jeans glieli levo con la bocca. " Ciao EEnea, grazie per essere venuto" gli tendo la mano. Nemmeno uno sguardo alla scollatura. Nessun guizzo in quei suoi occhi neri ingigantiti dalle spesse lenti appoggiate su un naso importante a punta. Bene. Il gioco e' piu' difficile. Solitamente non arrivo mai nemmeno alla stretta di mano con i miei clienti. Mi ritrovo con un bel cazzo in fica in men che non si dica o con qualche fica tra le labbra in ancora meno tempo. Bene. Ci sara' da divertirsi.
" Vieni. Accomodati caro. Ti offro una birra, o un bicchiere di buon vino rosso. Me lo hanno portato direttamente da una cantina della valle del Chianti. Ti va?" appoggiandomi allo stipide della porta mi passo un dito tra le labbra lucidate di rosa aspettando la sua richiesta. " e no grazie, ci mettiamo subito al compiuter cosi' mi spieghi cosa vuoi che ti insegni a proposito" Quando il gioco si fa duro....
Nel frattempo quell' indifferenza aveva svegliato la mia libido. Non e' difficile , in effetti.
Lo porto nello studio dove c' e' la scrivania con sopra il pc. In effetti lo uso solo per giocare al solitario, cioe' mai. Non so quasi a cosa serva quell' attrezzo infernale.
Si siede sicuro. Non e' molto timido. Sembra abbia fretta di fare la cortesia al padre e levare le tende. " Dovrai avere pazienza con me. Io so a malapena come si accende sto coso. " si siede un po seccato, quasi sperasse possedessi nozioni piu' avanzate. " Allora , siediti vicino a me. Ora ti mostrero' le basi. Se poi ne avrai bisogno tornero'. Intanto partiamo dalle nozioni principali, sei d'accordo" " D'accordissimo", sorrido maliziosa indirizzando il mio sguardo tra le cosce di Enea. Nulla. Mi siedo, gli accarezzo la gamba mentre aspettiamo che il pc si avvii. Mi sporgo in avanti con il busto mostrando un po del mio davanzale di carne stretto in quella scollatura. Ho i capzzoli dritti. Deve vederla questa cosa. Ho delle tette imperiali. Non puo' non notarle. " Senti Enea, che fai nella vita?" Gli carezzo la gamba sopra il ginocchio con due dita, mentre la mia testa si appoggia sulla mia spalla. Mi mordo le labbra. Inizio con chiari segnali. Cosi, se vorra', si sentira' piu' a suo agio nell' iniziare a palparmi. Enea e' un po' a disagio. Deve aver intuito che forse, non e' solo la lezione di pc che voglio. Adesso ho bisogno davvero di un orgasmo procurato dal giovane timidone.
" eee, niente, che faccio? Sto al primo anno di universita'" carezzo con tutta la mano ora la sua gamba, avvicibandomi all' inguine con tocco leggero, " eeee, mi piace il pc e.... Ah ecco, il pc si e' avviato." Non mollo la presa.
" Enea. Sei un ragazzo molto carino. Sei fidanzato? " Si fa rosso in volto. La pelle chiara gli si chiazza sugli zigomi prominenti. Mmmm,e' di primo pelo.
" Sei un ragazzo timido , Enea?, che c'e'? Ti faccio paura? Io non voglio farti paura.... " la mia voce si fa suadente. Il mio sguardo languido e la fica bagnata. Mi sal un fuoco che mi sta tormentando in mezzo alle gambe. Il ragazzo non puo' rifiutarsi di infilzarmi. Non puo' accadere. Bel giochino questo. Continuando a guardarlo arrapata, mi abbasso la scollatura del vestitino rosa sfoderando le mie tette dai grossi capezzoli che i miei clienti amano tanto e rimangono soffocate all'attaccatura dalla cucitura , tirandomele su quasi all'altezzadel mento. Non puo' rifiutare , nemmeno fosse gay!!! " Ma cosa cazzo fai? Aaaaa ho capito, e' stato quel rompicoglioni di mio padre a dirti di sedurmi, vero? Brutto stronzo" io rido con tutta l'attrezzatura al vento . Mi eccita da morire questo giochino!!!
" E' un bastardissimo figlio di puttana. Pensa che sia omosessuale, il bastardo. Cosa crede, che se non mi si addrizza con ogni pelo di fica che vedo in giro, allora sono gay? Bastardo!" Mi avvino a lui. Prendo la sua mano e la poggio su un mio seno , poi metto la mia di mano sopra la sua e la faccio stringere . Un vrivido carnale mi percorre la schiena. " Lo sei, Enea",la mia voce languida come quella di un film americano doppiato in lingua. " Ha ragione tuo padre Enea? " continuo a far muovere la sua mano su di me
Io devo scopare!
" Cazzo, Klizia. Sei una mercenaria vero? Sei una maledetta puttana, non e' cosi?" Rido sonoramente ed Enea ritrae la mano " Bhe puttana si, puoi dirlo forte. Ma maledetta no, anzi, i miei clienti, tuo padre compreso credo, mi benedicono piu' volte in un'ora. Quindi maledetta non e' il termine che mi si addice!"
" Che razza di stronzo!"
" Ascolta ragazzo, credo che tuo padre sia solo preoccupato perche' non esci mai, nemmeno con gli amici. Sospetta tu possa segarti davanti a video porno e roba simile. Anzi, sai che ti dico? Dovresti essere contento di avere un papa che si preoccupa della tua vita sessuale. E' un aspetto fondamentale della vita!" " Che sei una puttana psicologa?" " Beh, in un certo senso!Diciamo che in tema so il fatto mio!" Sempre con le tette al vento, la mia voce torna rilassata e vogliosa" Quindi, Enea, non vuoi farti un giro su questa Ferrari testa rossa?" Mi mordo le labbra
" Sono gay" confessa " e mi sono innamorato di un Giamaicano col quale faccio sesso via internet. Per questo sono sempre chiuso in casa. Ormai sono due anni. E sto racimolando i soldi per farlo venire in Italia, ma non e' semplice. Quindi lavoro su una video chat erotica per gay. Mi pagano bene. E tra poco potro' farlo arrivare, contenta adesso?!" " Wow! Ahahahahha, tuo padre crepera'!!! Vorrei essere li per vedere la sua faccia quando non solo scoprira' di te, ma che il tuo innamorato e' un giamaicano piu' dotato di lui, magari! Ahahhaha, muoio!"
Enea sorride e si rilassa per la prima volta da quando e' arrivato " Sei una puttana simpatica!" "Gia', tuo padre mi ha gia' pagata, pure piuttosto bene. Anche io ho la mia etica. Adesso devi consumare." Sto riflettendo. Idea. " Enea, collegati da qui col big bambu' giamaicano, facciamo qualcosa di divertente! Ho degli attrezzi che ti piaceranno. !" " Cosa vuoi fare Klizia? " Sei gay, mice scemo!, dai chizmalo su skype e raccontagli che hai conosciuto una simpatica amica!"
Enea capisce. Sorride e l' idea non gli dispiace affatto. Inizia a smanettare sul pc accedendo a skype che mi era stato scaricato da un cliente qualche tempo prima, non so a che cosa mi servisse.
Mi spoglio e rimango nuda. Mi guardo veloce nello specchio lungo del corridoio e non posso fare a meno di guardarmi e di eccitarmi alla vista di questo corpo. Mi soffermo un attimo a guardarmi, mi sfioro la passera con un dito e e mi guardo godere del tocco leggero. Sono una troia goduriosa. Mi dirigo verso la cassapance in cui sono custoditi i miei attrezzi del mestiere. Eccolo, benedetto strap on! Lo indosso eccitata, ho avuto un idea geniale!
Sento Enea parlare con il suo fidanzato e non vedo l'ora di vedere com'e', lui e il suo membro , si raccontano cose interessanti sugli uomini giamaicani che pare attirino signore vogliose.
Mi metto dietro lo schermo. Aspetto che Enea gli racconti la situazione. Parlottano in inglese, ridono, Enea mi guarda con la coda dell' occhio e sorride quando vede che sono dotata anche io non male, grazie al cazzo finto.
Mi fa segno di raggiungerlo accanto a lui sulla sedia. " Hi, Klizia!". Wow. Mandingo dalla pelle dell'ebano, fisico asciutto , mascella volitiva, bocca carnosa tutta da mordere, occhi a mandorla scuri piu' della sua pelle. " Enea, fallo alzare in piedi" Enea, con tono imperativo glielo chiede. Lui obbedisce. Sta iniziando il gioco da me tanto atteso. Il cazzo gia' dritto. Enorme a banana, raggiunge quasi il suo ombelico poggiato su un ventre piatto e scolpito. Sono tutta, completamente bagnata ed invidio profondamente lo sbarbato che, come magra consolazione, impalero' al posto dell'opera d'arte eccitata, dall'altra parte del mondo,dietro un freddissimo schermo del pc. Enea inizia a toccarmi le tette e me le succhia, non e' malaccio, ma lo fa per compiacere quella statua. J, cosi' lo chiama Enea. Il mio sguardo e' fisso sullo schermo. J se lo prende tra le due mani possenti e inizia a segarsi. Ansima. Quel cazzone in primo piano mostra tutta la sua potenza attraverso quel glande nero, lucido . Uno spettacolo.
Io infilo il dildo dello strap on dentro di me e sussulto. " Guarda lui, non guardare me." Dico ad Enea con voce rotta dall'eccitazione della situazione, dell' eroticissimo ragazzo dietro lo schermo che si mena il cazzone nelle mani e geme come un maiale .
Mi piego verso Enea , gli prendo il cazzo tra le tette e, nell'andirivieni, gli lecco la cappella violacea del suo cazzo bianco dalle misure soddisfacenti. Enea era fisso sul suo splendido esemplare giamaicano. Ora iniziava a godere sul serio. Quello sbarbatello poco piu' che adolescente sta assumendo un'espressione da uomo maturo. Mentre eseguo unaspagnola magistrale continuo a leccargli il glande. Ma io sono un lago , il dildo dentro me e' fermo e pronto a darmi il piacere che merito. J si dimena come un forsennato e adesso prova a piegarsi per metterselo in bocca tanto e' lungo e grosso. Ci arriva con la punta di quella lingua rosa che vorrei tanto fosse sui miai capezzoli durissimi e infiammati, sulla mia figa aperta , dentro di me.
Capisco perfettamente come Enea possa impegnarsi tanto per volerlo in Italia.
Enea viene e J anche. Si sta pulendo con la sua lingua il suo sperma che deve avere un sapore da gourmet. Anche io ingoio il piacere di Enea.
Arrivo fino alle palle, gli passo in mezzo alle gambe e arrivo davanti al suo culo liscio e odoroso di sesso fresco. Gli allargo le natiche e la mia lingua inizia a lubrificarlo tutto quanto. " Continua a guardzre il tuo uomo Enea, guarda come gode alla tua vista. E' infaticabile" un mio dito era gia penetrato in lui. Due, muovevo lmedio ed indice per farmi strada bene. " sta godendo grazie al tuo cazzo, Enea, gli piace da morire il tuo bel cazzo Enea, non vede l' ora che glielo metti in quella bella bocca larga che ha!, guardalo Enea", tre dita velocissime. Sputo per l' ultima volta sul buco del culo del giovane, mentre J si segava e veniva senza sosta incredibilmente . Penso che mi faro' venire a trovare qunado arrivera' in Italia.
Mi lecca un po' il fallo tra le mie gambe, poi lo giro nuovamente con le mani sullo schienale della sedia, siamo di profilo a favore di camera.
" Ecco Enea, sentilo, J entra in te" carezzandogli la schiena, poi le natiche. Colpo secco. "Aaaaaa" Enea grida, grida forte . Inizia a gemere e mugolo anche io grazie al dildo posizionato dentro me. J se lo lecca, poi se lo mena, sorride e ci guqrda con la facciz di un porco assatanato.
Lo stantuffo tenendolo per i fianchi , veloce piu' veloce che posso. Mi piace sentirlo urlare cosi, il canarino. Che pero', non era vergine gia da un po. "J, aaaaaa, ummmmm, Klizia sei bravissima!" io godo come non ho mai goduto prima. L' orgasmo assale Enea squassandolo, io continuo a scopargli il culo rabbiosa, sento che il mio orgasmo e' li, ma non vuole arrivare. Mi fanno male le anche, mi si sono indolenzite e con loro le pareti morbide della mia fica che , pur se riempita dal grosso dildo, fa uscire fuori tracce di umori goccianti. Dopo buoni 5 minuti di tortura mi scoppia letteralmente un orgqsmo triplo, se possibile, qualcosa che mi sfianca totalmente, mi svuota. Rimango appoggiata con il cazzo dentro Enea. Ora sfilo il mio dildo, il rumore degli umori depositati internamente e' nettamente udibile a tutti. Enea ha gli occhi sognanti che guardano attraverso lo schermo. J e' dall' altra parte che sorride e lo ringrazia di questa bella sorpresa. Si parlano, li lascio nella loro privacy da piccioncini per prendere dei fazzoletti. Mi pulisco e li porgo ad Enea che continua a parlare con j. Anche io ci parlo. Poi si salutano. Io ancora tutta nuda ed Enea con il pisello moscio, siamo sotto braccio come due vecchi amici. J si gratta l' inguine dal pelo nero e ricciolino. Vorrei essere li in mezzo!
" J, ti aspetto in Italia", gli dico sorridente! "Enea mi guarda un po infastidito.
Poi si riveste. " Grazie Puttana fantastica! J sara' molto felice di fare la tua conoscenza!" "Mmmmm... Non vedo l'ora!"



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