Lo zio bisessuale

Scritto da , il 2010-10-30, genere incesti

Ciao mi chiamo Carlo, ho 22 anni, di famiglia molto benestante della puglia, frequento il 3° anno di giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata a Roma con risultati più che eccellenti, abito in un monolocale da solo in zona San Giovanni dove posso dar sfogo a tutte le mie voglie sessuali, in special modo quelle riguardanti le mie tendenze passive e al piacere di indossare abiti femminili . L'unico parente che ho a Roma e il mio zio Andrea A proposito vi voglio raccontare di mio zio Andrea (fratello minore di mia madre, 40 anni, scapolo, 1,75, capelli neri e un bel fisico da macho, adorato dalle donne, proprietario di una agenzia immobiliare (pieno di bellissime segretarie), vive in un bell’attico ai parioli spesso veniva a visitare i miei sogni più peccaminosi, ma con il quale avevo pochi contatti, visti i differenti appetiti sessuali (a me piacciono molto gli uomini a lui moltissimo le donne). Nell'agosto scorso, mio zio mi telefona: "ciao Carlo, puoi venire da me alle 20? Ho bisogno di parlarti!".
Arrivo a casa sua alle 20. Ci accomodiamo, parliamo del più e del meno e ceniamo insieme a mezzanotte mi appresto ad andarmene, quando mio zio mi dice: "Voglio parlarti dei miei desideri nei tuoi confronti, perché ho dei pensieri francamente sporcaccioni!" "Ma sei mio zio!" Allora mi spiega che vuole scopare con me. "Cazzo zio, lo sai che a me piace la figa". "Povero Carlo, di che ti piace il cazzo, ancora con questa stupida copertura! So che sei bisessuale e che ti piace farti inculare. Metti annunci su vari siti porno per incontri bisex e gay con delle tue foto hard". Va al computers si connette con un sito di incontri e mi fa vedere le mie foto. "Questo cazzo finto nel culo! Sapevo che mio nipote era un depravato, ma non fino a questo punto... Ti piace il fist-kucking!" Avevo paura che lo dicesse alla mia famiglia. Ha proseguito: "Vedo che ti piacce travestirti e gli uccelli di più di ventidue centimetri per sei! Bene, vai a casa e domani torna qui con tutti i tuoi cazzi finti e i tuoi abiti femminili. Ti presenterò degli amici, vedrai che ti piacerà!" Mio zio rise fragorosamente e rispose "d'altra parte hai un gran bel culo?" "Grazie caro zietto!" "Bene caro, Carllo! Vieni alle venti". Esco dicendomi che se mi ha visto nei siti porno per incontri, vuol dire che ci mette degli annunci anche lui o risponde.
Lo vedremo domani! Il giorno dopo, il porco? Arrivo da lui con la borsa appesantita dai cazzi finti e dagli abiti. E' vestito di tutta pelle nera, da maso. In una parola, è molto eccitante. Mi presenta i suoi amici, Dario e Alessandro.
Dario è biondo, capelli semi lunghi, 30 anni, 1,70, ben in carne. Alessandro è meticcio, capelli scuri lunghi, vestito in modo molto sexy, alto, 1,78. Ci sediamo sui divani per l'aperitivo. Mio zio ci chiede i nostri gusti, parliamo di sesso, in particolare i miei che le eccitano molto (anche a me fra l'altro). Mio zio apre la borsa e ne tira fuori otto cazzi finti. I suoi amici lanciano delle esclamazioni: "Ti infili questa roba nel culo! E' accogliente, il culo del tuo nipotino!" Mio zio ci porta in camera da letto e dice: "Tutti nudi!
Carlo vieni con me in bagno". Mi spoglio, mio zio contempla quel corpo che ha visto da neonato e oggi è diventato uomo. "Oh, ti radi il cazzo e il culo!" Accarezzandomi, mi infila un dito nel culo già in fiamme. "Chinati, ti faccio il clistere".
Mi introduce una cannula con una peretta in cima e mi pulisce il culo a fondo. Mi faccio una doccia esce un'acqua tiepida, piacevole e comincia a bagnarmi poco alla volta. Mio zio era lì davanti a me in mutande.
Prende il sapone e mi strofina dappertutto, lentamente, e con la schiuma maneggia tutta la lunghezza del mio membro. Poi, passa con l'acqua a poco a poco la schiuma va via e lui, continua a lavarmi i coglioni e il cazzo e vedo il porco che ha l'acquolina in bocca dal piacere. L'acqua scende e con le mani afferra il mio cazzo gonfio di piacere, lo porta davanti a se, mi guarda negli occhi e comincia a masturbarmi. Scendono gocce che gli bagnano le labbra. E lui, con la bocca socchiusa, assetata di sesso, beve quell'acqua che sgorga sull'uccello. Con la schiena si appoggia sulla parete continuando su e giù, mentre con l'altra mi infila due dita in culo. Muove le dita pian piano e poi sempre più veloce fino a quando, gridai dal piacere, il cazzo comincio a schizzare come un vulcano in eruzione, la calda sborra scende copiosa imbrattando la sua mano. Raggiungemmo l'orgasmo insieme, schizzando da tutte le parti, quindi si alzò, mi fece uscire dal box doccia, mi asciuga e torniamo in camera.
Uscendo nudo dal bagno vedo il bel culo di Dario, che ha delle chiappe belle larghe. Quando apre le gambe, vedo che anche a lui piacciono le dilazioni: ha un grosso buco dilatato. Alessandro ha un corpo stupendo, delle chiappe belle e sode e più in basso, un'enorme bozza negli slip. Quando li abbassa, appare un uccello di venticinque centimetri su sette! Mio zio mi dice: "Credo che ti farai sfondare il culo ben bene, porcellino! Vieni, Checchino, levami le mutante e tocca il mio bel cazzo!" Wow, tutti quei peli! Scendo, le lecco l'ombellico. Comincia a gemere. Intanto, Alessandro mi apre le chiappe e mi lecca la rondella, dicendo: "Ti sfondo fino agli intestini, vizioso!" Scosto l'enorme foresta per piantare la lingua nel culo di mio zio che si dilata un casino. Intanto Alessandro mi divora l'ano. Dario lo raggiunge, mi lubrifica il buco e ci infila un dito, poi due, poi tre e quattro. Mi dice: "Credo di poterti fistare!" Mio zio succhia l'enorme cazzo di Alessandro e dice: "Puoi infilarlo! Guarda, ha il culo ben aperto! Sali sul letto, Carlo, sdraiati e solleva le gambe!" Dario spalma l'uccello di Alessandro di saliva e comincia a mettermelo dentro. All'inizio, il glande ha qualche difficoltà a entrare, allora Dario prende una crema per fist e me la spalma. Il glande penetra come in un panetto di
burro. Alessandro comincia il suo va e vieni. Mio zio si stente sul letto e mi mordicchia i coglioni e l'uccello. Dario gli infila due grossi cazzi finti nel culo e cerca di mettersene uno anche nell'ano. Regna un'atmosfera di depravazione totale. Me lo piglio bene nel culo, sento l'uccello che mi sfonda gli intestini. Ero impalato ormai in buona parte quando sentii un colpo secco che mi penetrava completamente. Urli di piacere usciva dalla mia bocca e lui con il palo piantato dentro rimase immobile in quella posizione per un po' di tempo. Ma poco dopo Alessandro riprese il ritmo regolare di una lenta inculata.
Mio zio mi mette sulla bocca il suo cazzo super sviluppato e mi dice: "Leccami Checco, leccami bene!" A forza di farmi limare, comincio a scaldarmi sul serio. Leccai quella cappella turgida che sentivo pulsare tanto era gonfia e vogliosa. Spingeva il cazzo nella mia bocca che anche se aperta al massimo riuscivo appena a contenerlo. leccavo quel cazzo enorme che era lungo più di un palmo della mia mano. continuavo a leccarlo sempre con minore imbarazzo. Anche loro, ormai senza pudore, godevano del
trattamento che riservavo loro e con sempre maggiore confidenza mi guardavano dall'alto sorridendomi e incitandomi. Mentre mio zio godeva molto; si agitava emettendo sommessi mugugni di piacere e inarcava prima la schiena e poi spingeva in avanti il suo bacino per penetrarmi la bocca col suo gigantesco uccello. Mentre lo leccavo sempre più avidamente, dal piacere che provavo chiusi gli occhi ma percepivo tutto quello che i tre mi facevano.
Tra una leccata e l'altra sentivo quella cappella calda che spinse a fondo dentro il mio buco del culo già ben lubrificato. Era tanto grosso quel cazzo che la mia resistenza era inevitabile. Il mio buco che con quel trattamento si dilatava e facilitava la penetrazione che continuava lenta ma decisa. Mi sentivo aperto al massimo ed era piacevole il calore di quella mazza che sentivo sempre più dentro fino a quando si fermò perché in tutta la sua lunghezza era dentro di me. Fui meravigliato dalla capacità del mio culo e
dalla bravura di Alessandro. Era rude ma deciso, voglioso e violento che avrebbe ridotto la mia grande voglia e il piacere che invece provavo sempre di più. Mi domandarono se provavo piacere e alle mie risposte positive continuavo a leccare il cazzo di mio zio e l'altro ad uscire ed entrare dal mio culo ormai dilatato oltre misura. Erano sempre più vogliosi e instancabili e quel cazzo nel mio culo mi mandavano in estasi dal piacere.
Mentre il mio chiavatore continuava a stantuffarmi, Dario porse il suo enorme cazzo sul viso di mio zio e così provocato cominciava a leccarlo e a succhiarlo mentre emetteva repressi ma sonori mugolii di piacere. Eravamo tutti eccitati al massimo e ce la mettemmo tutta per cogliere quei momenti di grandissimo piacere che provavamo.
Ormai capirono che ero disponibile a ogni loro voglia, che potevano usarmi per ogni loro desiderio e infatti seppero organizzarsi alla grande. Alessandro sfila bruscamente il cazzo dal mio buco facendomi strillare e sembrava non finisse mai di uscire tanto era lungo e grosso. Sapevano quale grado di eccitazione stavo raggiungendo e continuavano a sollazzarmi ormai senza nessun limite mentre cercavo di trattenete i miei mugolii di piacere.
Senza quasi che mi rendessi conto, sentire uscire quel cazzo che avevo nel culo che appena libero rimase largo e dilatato ma subito ripenetrato da un cazzo. Infatti si erano scambiati e ora ero in balia del cazzo di Dario che si faceva strada dentro il mio culo. Era niente male e lo sentivo scivolare dentro deciso e continuava fino a che non mi arriva in gola. Avevo dentro quel popò di cazzo che mi sfondava sempre di più il culo, andando avanti e dietro e spostandomi tutto ad ogni suo movimento. Pensai che sarebbe subito
venuto inondandomi del suo sperma, ma continuava nei suoi movimenti senza il minimo cenno di stanchezza. Il mio piacere cresceva sempre di più e quel gran cazzone che mi trapanava il buco ormai aperto oltre ogni misura continuava i suoi affondi facendomi godere oltre ogni dire.
Poi, Dario si stacca da me.! Sentii che lentamente sfilava dal mio culo quella mazza e pensando che volesse sborrare, rimasi in attesa degli schizzi potenti che sarebbero usciti centrando in pieno le mie chiappe e il mio buco del culo aperto come il cratere di un vulcano. Non ebbi il tempo di rendermi conto che Dario con una mossa fulminea ancora col suo cazzo durissimo che in un solo colpo lo fece sparire dentro il culo di mio zio. Ero in loro balia si divertivano da pazzi a spese del mio povero culo che non aveva subito mai fino ad allora un simile trattamento e, allo stremo delle mie forze, li pregai di concedermi un po' di riposo. Mi lasciarono tranquillo ero steso a bocconi sul letto e li guardavo mentre loro erano seduti a gambe larghe sul letto che mi guardavano sorridenti e con una espressione di complicità. "Piegati, ora dobbiamo prepararti" dissero. Mi fanno alzare e mettermi su una poltrona, piegato a 90 gradi divaricandomi un poco le gambe, con la testa in giù e il culo per aria. Ero sempre eccitato e non riuscivo a stare fermo in quella posizione. Muovevo il bacino inarcando la schiena quasi a desiderare ancora di essere penetrato e mio zio mi guardava incuriosito e interessato. Dario si china verso di me e Afferra le natiche e le aprii, come una mela. Con una mano si spalma di crema e mi infila dentro le cinque dita. Spinse leggermente, incontrando poca resistenza. Spinse ancora di più, e la mano entra dentro. Dario si ferma per qualche istante, per fare in modo che si adattasse al buco.
Sentivo la sua mano farsi strada tra le mie chiappe e le sue dita entrare dentro il buco del mio culo ancora lubrificato e un po' slabbrato dalla recente inculata. Entrava facilmente e sentivo scivolare e allargare sempre di più il mio sfintere tanto da darmi l'impressione che mi volesse introdurre tutto il braccio. Poi spinse avanti e indietro, lentamente ma con decisione e penetrava per qualche centimetro. Io gemevo, quella presenza mi procurava sicuramente qualche dolore, ma ben presto il piacere avrebbe avuto
il sopravvento. Improvvisamente, spinse con decisione senza esitazione tutto la mano fino alla base del mio intestino. "AAHHH" urlai. Ho il culo cosi dilatato che all'inizio non mi fa molto male, poi sento che mi lacera l'ano. Avanza fino al polso: "Ecco, porcone. Adesso, lo tira fuori e te lo rimetto dentro per allargarti bene. Cosi, Alessandro, che ha la mano più grossa, potrà mettertela dentro! Non preoccuparti, ti piacerà" disse mio zio.
Il dolore era notevole ma la voglia di prenderlo tutto doveva essere tanta. Spinsi verso di lui, volevo che mi sfondassi col pugno. E fu così. Stringeva le dita in modo da assumere una forma di pugno e spinse, lentamente, con decisione. Il lubrificante fece il suo
effetto e la sua mano scomparve nel mio ventre. Mi aveva sfondato il culo col pugno. Rimase per qualche istante così, dentro, penetrando con cautela per alcuni centimetri per poi ritrarsi completamente. Rispondevo a tutto ciò con gemiti e grugniti, comunque di piacere. Anche Alessandro si avvicina e a turno si divertono ad allargare il mio culo con le loro mani che affondavano e uscivano a ritmo regolare e cadenzato. Ogni tanto mio zio si avvicinava alle mie chiappe e faceva cadere grosse quantità di saliva che facilitava sempre di più quella piacevole penetrazione. Dopo anche mio zio lo fa ed è molto doloroso. Alessandro fa delle foto mentre incula Dario. Mio zio fa entrare e uscire la mano diverse volte e con l'altra si mena il cazzo. Era più di un'ora che durava questo gioco eccitante ed ebbi l'impressione che sarebbe proseguito a lungo con nuovi giochi tutti da inventare nel corso della nottata.
Col culo per aria, do i numeri. Quando mio zio leva la mano, non è più un buco che ho, ma un vero e proprio tunnel. Ci sputa dentro più volte e dice ad Alessandro di incularmi. Mi mette dentro l'uccello senza che lo senta. Mi chiede: "Vuoi che mi svuoti i coglioni nel buco o in bocca, porca?" Rispondo: "In bocca!" Mi alzo e glielo succhio a fondo. Mi schizza il succo denso e abbondante. Dario viene a leccarmi la bocca e la lingua per non perderne neanche una goccia. "E delizioso!" Esclama soddisfatto. Poi, inculo quel maiale di mio zio a fondo perché possa condividere anche lui il nostro piacere. Le infilo un cazzo finto nella bocca mentre le riempio l'ano. Alla fine, tolgo il cazzo finto dalla bocca e gli vengo dentro e lui manda già tutto dicendomi: "E' la prima volta che mando giù il tuo sperma!" Eravamo ormai sfiniti, così decidemmo di fare una doccia.
Erano le due del mattino. Dario e Alessandro si sono rivestiti e ci hanno baciato dicendo: "La prossima volta culorotto, sarà ancora più divertente!" Ci hanno lasciati, mio zio e me, ha voluto che mi vestissi da troia ed abbiamo fatto l'amore fino al mattino presto. Ero esausto. Di primo mattimo mio zio ha chiamato mia madre dicendogli che avrebbe avuto piacere che mi trasferissi presso casa sua, Mia madre e mio padre hanno subito acconsentito credendo mio zio un “tombe de femme” che mi avrebbe sicuramente aperto le porte ad amori femminili: Adesso vivo con mio zio, esco spesso con lui per donne (in modo da coprire le nostre vere tendenze bisessuali) ma la notte divento la sua Yvette (www.morenasex.net/Yvette


Questo racconto di è stato letto 1 0 8 5 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.