Caffè

Scritto da , il 2016-08-21, genere trio

Il caffè emanava un odore che solo quello mattutino appena alzati sa emanare, quella bella tazza fumante appena fatta aspettava di sciogliere la bocca impastata dal sonno e fu allora che squillò il campanello. Imprecai ad alta voce, tanto i bimbi erano dalla nonna, per essermi scottato. Era l’idraulico che mi ricordò di essere venuto per riparare il galleggiante nel bagno di servizio, lo accompagnai e lo lasciai al suo lavoro chiedendogli se volesse una tazzina di caffè.
Tornando in cucina sentii mia moglie che era andata nel bagno padronale a farsi una doccia come sua abitudine, svegliata molto probabilmente dall’odore di caffè. Mentre scorreva l’acqua ricordai la notte folle precedente passata da soli, ricordai il completino intimo appena regalatole, le bellissime foto in pose sexy e i giochetti che ci hanno fatto godere come porcellini…ce l’avevo duro! Andai in bagno cercando di non farmi sentire per spiarla mentre si lavava e la trovai che si massaggiava con molta lentezza, anzi si stava masturbando! Non era da lei ma a quanto pare il ricordo della notte prima aveva infuocato anche lei. Mi spogliai silenziosamente ed entrai nella doccia, messasi in posizione offrendomi il suo bel culone e dallo sguardo da gattina che mi rivolse capii che voleva altre coccole…non mi feci pregare e inizia a prenderla da dietro afferrandola per le tette per affondare meglio…scivolava una bellezza con l’acqua della doccia e per la foga passai a strofinarle un po’ il buco del culetto: fu una sorpresa, normalmente avrei dovuto “lavorarci” di più, invece lo trovai pronto per riceverlo e lei abbastanza eccitata per farsi inculare. Contemporaneamente le strofinavo come piaceva a lei il clitoride, era eccitatissima e sorpresa su sorpresa mi propose di andare in camera e giocare col dildo a forma di membro naturale per sentirlo anche avanti.
Andammo in stanza dopo esserci velocemente asciugati, mi stesi a pancia in su sul letto e, anche lei a pancia in su, venne sopra prendendolo come prima. Presi il cazzo finto poggiato sul comodino la sera prima e inizia a penetrarla, quanto stavamo godendo…sentii un rumore nell’altra stanza ma non ci feci caso ma dopo un po’, girandomi per caso verso il corridoio c’era lui, l’idraulico! Me ne ero completamente dimenticato, era lì chissà da quanto tempo, appena mi vide girò la faccia imbarazzato, ma notai che aveva la mano sui pantaloni e se la strofinava. Io non mi scomposi, anzi l’idea di essere visti mi eccitava e così continuai a scoparla e quando lui si girò a guardarci di nuovo gli ammiccai.
Dopo pochissimo lo tirò fuori, era qualcosa visto solo nei porno nella sezione “BIG COCK”, e iniziò a toccarsi. Intanto mia moglie godeva come una porcellina in calore e in quei momenti le potevo dire qualsiasi cosa, così le chiesi se le sarebbe piaciuto essere spiata in quel momento e ovviamente la risposta fu un mugolio…così le dissi di non preoccuparsi perché la fantasia era diventata realtà e c’era un mio amico nel corridoio che avevo chiamato che ci stava spiando: si immobilizzò, la rassicurai che non sarebbe successo niente però penso che più di tutto la convinse il tocco vellutato sul clitoride. Richiuse gli occhi e iniziai a dirle che mi sarebbe piaciuto vederla scopare anche davanti come tante volte avevamo fantasticato e di nuovo la risposta fu un mugolio, questa volta più sommesso. Invitai l’ “amico” idraulico a venire sperando che avrebbe capito cosa fare e non ci volle molto a comprendere che aveva capito eccome, vedendolo in un attimo nella stanza, senza pantaloni, con quel mostro nodoso e bello doppio tra le mani pronto a montare quella bella porcellona di mia moglie.
Non ci potevo credere, stava per realizzarsi uno dei miei sogni perversi…sfilai il dildo dalla patata fradicia e gli feci segno di venire…quando salì sul letto a gambe aperte col cazzo in mano mia moglie aprì gli occhi e li sbarrò vedendo cosa l’aspettava, era terrorizzata. La tranquillizzai dicendole che avrebbe fatto molto piano e che la vagina è molto elastica, soprattutto dopo aver avuto figli, da vera MILF non c’era da preoccuparsi. L’ “amico” idraulico ascoltò le mie rassicurazioni e fece entrare quella grossa cappella gonfia, grande quanto un pugno, molto delicatamente…era la parte del cazzo che lei preferiva e pian piano che iniziò ad entrare sembrava sciogliersi come un gelato a mezzogiorno il 15 agosto. Ero arrapatissimo, il mio cazzo nel suo culo iniziava a gonfiarsi sempre più e non volendomi perdere quella occasione continuai a tranquillizzarla dicendole che avrebbe potuto smettere quando voleva ma non sembrava minimamente intenzionata neanche lontanamente a fermare quel grosso membro che le stava aprendo quel suo fiore come se stesse sbocciando.
Quando lo facevamo normalmente lei non si esprimeva molto a parole ma quando oramai quell’enorme cazzone si era fatto spazio facendosi avvolgere da quella bella figa sbrodolante di mia moglie, iniziando a dare i primi colpi decisi di assestamento, iniziò a sciogliersi anche la lingua: “Mammamia che bello, aaaahhhh siiiii lo voglio tutto dentro, amooooreeee quanto sto godendo!”. Anche la sua partecipazione era cambiata, normalmente le piaceva essere dominata ma in quel momento era lei che ci stava scopando muovendo il suo bacino come una ballerina di danza del ventre prendendosi in un colpo il mio cazzo nel suo generoso culo e in un altro colpo quell’abbondante membro che le riempiva tutta la patatona…penso che le donne dopo aver partorito cambiano l’approccio al sesso avvicinandosi di più alla visione maschile, più materiale e perversa ma mi sbagliavo: le donne quando vogliono sono ancora più porcelle e perverse degli uomini…iniziò ad abbracciare le natiche dell’ “amico” idraulico spingendolo a sé, oramai la patatona era larghissima e contemporaneamente si girò col volto verso di me vogliosa della mia lingua..quando gliela diedi iniziò a succhiarla come fosse un altro membro da soddisfare mugolando come una gattina.
L’estasi era giunta al culmine per tutti e in quel momento le venni in culo, l’ “amico” idraulico fece un paio di spinte da toro e riempì mia moglie con tutto il suo sperma così abbondantemente che strabordò fuori…con un urlo paragonabile a quello del parto mia moglie venne con un orgasmo che penso non abbia mai provato!
Fu una scopata indimenticabile. Finalmente potei andare a preparare il mio atteso caffè e quando pagai l’idraulico, scoprendo che non fosse un amico, mia moglie mi diede uno schiaffo e disse: “ti amo, stronzo…”

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