Ho perso mio padre.(nessun rimorso,nessun dolore)

Scritto da , il 2016-07-21, genere incesti

Dopo quella sera nella mia stanza*(vedi: il demone di famiglia a testa in giù) la mia vita cambiò per sempre. Non avevo più un padre,ormai quello che incontravo per casa non era mio padre,ma solo una macchina del sesso a cui non potevo resistere.Dopo quella sera tutto cambiò,mi padre divento più audace, ogni volta che mia madre dormiva,pregava(buddista),studiava,faceva la doccia insomma ogni volta che avevamo anche solo 10 minuti senza lei intorno facevamo sesso,anche 5/6 volte al giorno.Di solito era sesso orale o masturbazione ma quando c'era piu margine di tempo scopavamo pure. Io ormai vedevo in lui solo la scopata perfetta,il cazzo che ogni donna avrebbe voluto avere per se. In questo rapporto malato c'era pericolo,peccato,perversione,morbosità,adrenalina,lussuria
ingredienti che mi eccitavano in un modo assurdo.Io ero diventata dipendente anzi direi schiava del cazzo di mio padre.A volte mi fermavo a riflettere e pensavo che tutto questo non mi avrebbe portato nulla di buono,che forse dovevo fermarmi, o almeno rallentare un po'. Ma poi quando mi trovavo dinanzi
a lui e immaginavo il suo mostro fra le mie cosce,come una tossica che vede la dose lasciavo tutti i buoni propositi e mi lasciavo andare.Poi c'era quello che io chiamavo l'outdoor,lui comincio a pretendere di far sesso in posti sempre più assurdi e pericolosi,era prassi che tutte le volte che mi accompagnava ai corsi doveva scoparmi davanti alla scuola prima che entrassi.Spesso non riuscivo neanche a sedermi dal dolore,tanto che la prof. di spagnolo un giorno se ne accorse e chiamandomi in disparte mi chiese cosa non andava,ma io gli dissi che mi ero strappata facendo palestra.Lo facevamo anche nei parchi,nei camerini dei negozi,nei parcheggi dei supermercati,tutte le volte che lui guidava dovevo succhiarglielo e quando guidavo io pretendeva che mi metessi gonne e minigonne per masturbarmi.La cosa a me piaceva tanto, era un mondo nuovo per me,ma vissuto prima.Spesso erano situazioni scomode ,e un giorno gli proposi un albergo,ma lui rispose che a volte il letto era il posto meno eccitante per fare sesso.Il rapporto con mia mamma invece,si incrino di brutto quando dopo l'ennesima lite per futili motivi,espresse ancora una volta il suo pensiero sulla mia persona,e disse che ero solo una tossica viziata che non avrebbe mai combinato nulla di buono nella vita,cose che già sapevo che pensava,ma dopo quel giorno il mio rapporto con lei,passò da indifferenza a odio. Un odio che mi fece diventare una persona perfida,a volte lei si metteva sul divano con le cuffie per seguire non so cosa sul computer,mentre io dietro lei spompinavo mio padre ,esclamando a bassa voce:"mamma vedi come succhio bene il cazzo di papà?" poi dopo finito mi sedevo di fianco a lei ancora con la bocca piena di sperma...ma lei assorta nei suoi pensieri neanche mi notava. Ma la cosa peggiore che facevo anzi che facevamo,era quando lei si impasticcava per dormire,io trovai i suoi tavor e li sostituì con una qualcosa di ben più forte e di aspetto simile.Quando mio padre me lo propose io pensai che era solo per essere sicuri che non si sarebbe svegliata all'improvviso,ma il piano di quel perverso di mio padre comprendeva come al solito una variante. Lui aspettava che si addormentasse poi veniva a chiamarmi e mi portava sul letto di fianco a mia madre,e li cominciava a scoparmi di fianco a lei.Questa cosa a lui piaceva molto,io invece le prime volte ero un po' spaventata,avevo un paura che con tutto quei rumori e i sobbalzi del letto l'avrebbero svegliata,anche perchè mia madre dormiva con una mascherina che mi impediva di vedere se aprisse gli occhi.Ma si vede che il farmaco funzionava fin troppo bene,lei dormiva 8/12 ore di fila e spesso doveva andare mio padre a svegliarla.Mio padre le prime volte si limitava a solo a scoparmi,il fatto che c'era mia madre di fianco bastava a sfamare la sua perversione,ma poi comincio a toccargli le tette mentre mi scopava,poi un giorno a fine scopata lo feci venire sul viso di mia mamma,che poi dovemmo pulire.Per fortuna sua mia madre non si impasticcava spesso ,se no chissà cosa ci saremo inventati.Marco invece continuavo a vederlo,lo volevo bene ma il sesso con lui ormai era una noia mortale,che non mi soddisfava,fingevo di avere orgasmi e quei pochi che avevano erano generati dal pensiero di mio padre.Lui non ci mise tanto ad accorgersi che fingevo,e un giorno mi chiese cosa non andava, io purtroppo ormai mentivo sempre, con tutti,e gli dissi che ero stanca e che era un periodo cosi,dove il sesso non mi prendeva più. Cominciò un periodo dove ci vedevamo ma non scopavamo.Lui veniva di rado a casa dei miei,trovavo sempre una scusa per evitare che succedesse.Ero troppo presa da mio padre,e non volevo creare situazioni con lui in casa.Allora cercavo di andare io da lui,o ci vedevamo fuori.Ma un giorno dopo che gli negai il sesso per l'ennesima volta,litigammo e lui se ne andò dicendo:"penso che non scopi piu con me,perchè ti scopi qualcun altro!"io non replicai e lo lasciai andare.Passarono 2 settimane e io decisi di andare a Milano a trovarlo,gli avrei concesso un po'di sesso,in fondo era sempre il mio ragazzo.Arrivai a Milano verso le 5 del pomeriggio,e per strada incontrai Roberta(Roby) una dei 3 inquilini della casa dove abitava Marco.Mi disse che stava tornando in quel momento dall'università,io chiesi di Marco e lei disse:"perchè non lo hai chiamato?"io risposi di no,e lei disse:" hai sbagliato,magari adesso andiamo a casa e lui è uscito,e tu sei venuta per niente" io gli risposi:" vabbè pazienza se non c'è gli faccio una chiamata per vedere dove sta,poi aggiunsi in più so che sta preparando un esame,dove vuoi che vada?."Arrivammo sotto il portone e lei lo aprì,arrivammo alla porta e fece lo stesso entrati in casa e non trovammo nessuno nel salone,lei esclamò "vai a vedere se è in camera sua magari dorme ancora"io mi avvicinai alla sua camera senza fare rumore,quando mi trovai dinanzi alla porta la apri lentamente,e trovai dinanzi a me una scena che non mi sarei mai aspettata.C'era lui seduto alla sedia della scrivania che quella che poi riconobbi essere Silvia*(vedi il demone di famiglia il mio amore)un altra inquilina della casa, inginocchiata a i suoi piedi, aveva il cazzo di Marco fra le grosse tette e lo masturbava con esse. Non si accorsero di me forse per la musica che c'era o perchè troppo presi dai loro affari.Rimasi un po' a guardarli,la scena mi fece male,non tanto per quello che stava facendo,ma con chi lo stava facendo, con un cesso che a parte le tette era da buttare.La cosa che mi mandò in bestia era che mi stava tradendo con una donna brutta...Lui alzo lo sguardo e appena mi vide sobbalzo dalla sedia e alzandosi i pantaloni esclamò:"Saraa...che ci fai quà?come sei entrata?ti prego non pensare male...è capitato ero teso...e..."io lo interuppi dicendo:"se preferisci questo (indicando il mio corpo) a quello (indicando Silvia)),vuol dire che ti è andato in pappa il cervello....ADDIO!"Lui:"no aspetta..farmi parlare..."ma io usci da quella casa,lui mi venne dietro cercando spiegazioni a quello che avevo appena visto,mi afferrò per un braccio,e se ne andò solo dopo che gli piazzai due schiaffi in volto e gli dissi"SCOMPARI!"Presi il treno e tornai a Brescia.Mi sentivo davvero giu di morale non mi sentivo tradita,ne arrabiata ma disgustata. Andai in un posto (una casa)per prendere un po' di coca per tirarmi su (non la prendevo mai,non ero una fan della coca come Mary, io max 2/3 volte l'anno).Quella casa mi metteva i brividi era tutta buia ,con le tende abbassate,con brutta gente che veniva e andava,ma io mi sentivo al sicuro,sapevano che ero amica di Mary e nessuno avrebbe osato sfiorarmi.Mentre aspettavo il tipo che era andato a prenderla conobbi Susy e feci due chiacchiere con lei,era sulla trentina tutta tatuata e con pircing da per tutto.Stava sul divano con una pipetta in mano,disse:"vuoi fare un tiro io "risposi che cosa è?"lei sorridendo disse"è crack!"io risposi"no no non è roba per me...non l'ho mai provato"rispose lei:"come tiri coca ed hai paura del crack?...guarda che sempre coca è!"presi la pipetta e feci il primo tiro poi il secondo,lei disse"buona bimba!,vacci piano!"dopo che gli passai la pipa,senti un energia pervadere il mio corpo,le orecchie mi fischiavano e mi sentivo come se avessi potuto ribaltare un auto con la sola forza delle braccia.Il cuore batteva fortissimo e avevo continue scariche di adrenalina...dopo una 10min di tiri,presi la mia coca salutai Susy e usci da quella casa.Comincia a camminare verso casa,feci svariati chilometri senza accorgermene.Comincio a far buio io ero ancora distante da casa,ma non mi sentivo stanca anzi.Arrivai sotto casa verso le 23 avevo camminato tanto con i tacchi e cominciavano a farmi male.Entrata nel portone li tolsi e rimasi scalza,entrai nella ascensore la bloccai e mi feci una sniffata di coca,poi la feci ripartire.Quando entrai in casa sembravo una psicopatica,mi muovevo a scatti con pupille dilatate e tachicardia a manetta,vidi mio padre sul divano e senza dire niente mi tolsi le mutandine da sotto la gonna e gli saltai addosso.Mio padre stupito dal mio comportamento disse"Saara non so se tua madre dorme,scendi fammi controllare"io risposi come se fossi posseduta"non mi frega se la stronza dorme...scopami!"mentre gli strusciavo la figa sul suo cazzo,lui dopo un po di indecisione lo caccio fuori e mi penetrò.Io gli saltavo sopra con rabbia sentivo che mi stava aprendo in due ma questa volta non avvertivo dolore.Comincia anche a gridare e lui subito mi mise la mano davanti alla
bocca,dicendo:"ma che hai? sembri indemoniata"io gli risposi "voglio che mi sfondi la figa papà!"continuando a saltare sul suo cazzo.Lui perplesso mi cambio di posizione,mi mise con la faccia nei cuscini e comincio a sbattermi da dietro...con tutto che ero narcotizzata in quella posizione sentivo ancora dolore,ma non lo dissi strinsi i denti,lui ci prese gusto e mi prese per i capelli e dandomi dei colpi ritmati da frasi mi frasi tipo:"va bene cosi?"io mordevo un cuscino e non rispondevo gemevo solo,ero estremamente sudata il trucco si era sciolto formando i classici occhi a panda,lui preso dalla foga mi venne dentro poi me lo mise in bocca per pulirlo dalle ultime gocce,sentivo il suo sperma che mi colava dalla fica.In quel momento ero soddisfatta di avere lo sperma di mio padre nella pancia,non mi venne nessun rimorso nessun pensiero.Io pensai di andare in camera mia farmi una altra striscia e ricominciare a farmi montare,ma lui subito dopo esserci puliti,disse:"ora vado a dormire domani devo svegliarmi presto,ma stasera è stato speciale bambina mia"Anche io andai in camera mia ma non dormi,mi masturbai svariate volte,e rimandai qualsiasi riflessione su questa pazza giornata al giorno dopo.

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