Storia estiva

Scritto da , il 2009-09-06, genere etero

Questa estate, ho avuto una breve storia con Vanessa, una ragazza di 18 anni argentina, venuta a trascorrere le vacanze qui in Italia, proprio vicino a casa mia. Era vermente bona: media statura, capelli neri, occhi verdi. L'unico problema è che nel periodo nel quale ci sono stato insieme non siamo andati oltre a lunghissime pomiciate, mentre io oltre a quelllo avevo ben altre intenzioni!!!!!! Fortunatamente le cose sono cambiate e una sera andiamo come al solito alla panchine vicino a casa a pomiciare, quando mi accorsi che Vanessa timidamente avvicinava la mano ai miei jeans, che a stento riuscivano a contenere un cazzo già durissimo. Mi slacciò la zip, infilò la mano sotto le mie mutande e cominciò a toccarmelo, io non stavo più nella pelle, mi guardò e mi disse con un'apparente aria innocente "Vuoi fare amore con me?", io attendevo questa domanda non so da quanto tempo, così, le tolsi la t-shirt che nascondeva due tettone che cominciai subito a toccare e leccare, facendola gridare di goduria. Poi lei, chinandosi, mi abbasso i pantaloni e le mutande e mi fece uno di quei pompini che difficilmente si riecono a raccontare, le venni dopo poco in bocca e lei bevve compiaciuta tutto lo sperma che sgorgava dal mio pene duro come il marmo. Poi lei si rialzò, si tolse la gonna e le mutandine e mi salì sopra, la penetrai nella vagina, tutti e due godevamo da matti, dopo un po' di minuti, lei si girò, si mise a pecorina sulla panchina e io le sfondai il culo violentemente. Quando stavo per venire, lei si girò e non sazia di prima, ribevve tutto lo sperma che fuoriusciva dal mio cazzo che era in tiro più che mai. Tutti e due avevamo ancora voglia così la sdraiai sull'urba le allargai le gambe e iniziai a penetrarla. La pompavo sempre più forte e lei mi diceva che ero un vero maschio italiano e di continuare con ancora più forza. Io non credevo a me stesso per la potenza con cui me la stavo fottendo, alla fine quasi stremato lo tolsi da quella figa ormai completamente bagnata e lo feci spruzzare sulla tette. Fu una serie di scopate fantastiche, ci rivestimmo e ritornammo ognuno a casa nostra, mentre camminavo per strada, pensando che ormai tra di noi non c'erano più tabù e che potevo scoparmela ogni sera.

L'estate prossima credo proprio che andrò in Argentina...

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