Storie di una coppia -reale- ( primo )

Scritto da , il 2016-05-20, genere gay

Se vi piace un racconto molto lungo, in cui la parte erotica viene un po alla fine e soprattutto nei prossimi episodi ma strettamente reale e fedele ai fatti e non inventato tutto e nemmeno in parte allora questo racconto fa per voi, sono stato costretto a scrivere cosi tanta roba ( ho sintetizzato moltissimo con moltissima difficoltà ) non erotica all'inizio perchè altrimenti quello che viene dopo avrebbe a mio parere avuto molto molto meno significato e carico erotico. Il mio nome è Alessandro, sono fidanzato da un anno e mezzo con un ragazzo di un paese poco distante dal mio, nel napoletano, di nome Francesco. Questa è la nostra storia. Entrambi abbiamo 19 anni, entrambi bei ragazzi, anche se ho sempre pensato che lui fosse più bello di me, cosa sicura è che ha un sedere da far invidia alle ragazze più belle e formose, merito dei suoi oltre dieci anni di danza. La nostra storia è sempre stata un po diversa dalle altre, non abbiamo mai avuto lunghi periodi felici, ma c'è sempre stato qualcosa che ci turbava, non sono mai stato un santo, mi sono visto con dei suoi amici segretamente, uscivo con altri, dopo nemmeno 24 ore dopo già ero a spasso con altri, ma una cosa è certa, lo facevo per rabbia, l'ho sempre amato alla follia, e tutte le esperienze "illegali" fatte mi hanno solo confermato i miei sentimenti. Lui invece dice di non aver mai avuto altre uscite oltre me da quando stiamo insieme, anche se più volte l'ho beccato su qualche chat gay, indifferentemente se sbagliava lui o io ( lui non ha mai saputo, tuttora di nessuno dei miei ""tradimenti"" ) non ha mai fatto un passo per riavermi, ma ho sempre dovuto io quasi costringerlo a ritornare con me. Erano un po di mesi che mi vagava in testa l'idea che qualcuno potesse avere rapporti con lui e la cosa mi eccitava alquanto. Preciso che sono un tipo intransigente e non tollero il tradimento, bensì lo abbia scoperto sulle chat, evidentemente ci stavo anche io ma senza foto almeno, quindi lo capii in un certo senso. La nostra vita scorreva tranquillissima, tra impegni vari riuscivamo a vedere 2-3 volte a settimana, facevamo sesso ed eravamo una normale coppietta, ma io avevo sempre strane idee che non gli avevo mai osato esternare. Solitamente, la sera, dopo aver fatto sesso, eravamo soliti andare in una pizzeria situata in un luogo un po fuori mano dove facevano pizze buonissime e lavoravano anche due camerieri bellissimi, uno muscoloso, classico macho, stupendo, l'altro un ragazzo più normale, ma sempre ben impostato e favoloso. Andavo io a fare le pizze e lasciavo lui in macchina, mentre aspettavo le pizze amavo guardare la bellezza di questi due ragazzi. Non amavamo gli sguardi esterni, nonostante siamo entrambi molto maschili, ma una sera decidemmo che anzichè mangiarla in macchina da soli, saremmo scesi per mangiare nella sala della pizzeria, la serata si svolse normalmente, notai che il mio ragazzo aveva adocchiato i due ragazzi, ma nulla di più. Quando tornai a casa ammetto che mi masturbai al pensiero che il mio ragazzo avesse un rapporto con uno o entrambi dei due ragazzi della pizzeria. Le volte seguenti che tornammo in pizzeria e che non cenammo in sala, notai che il mio ragazzo anzichè aspettare in macchina scendeva dall'auto per fumare, cosa insolita perchè ha sempre fumato anche in auto. Il tempo passa e una sera mentre fuma lo vedo che parlava con il ragazzo muscoloso, li osservo da lontano e quando torno in macchina anche abbastanza arrabbiato gli chiedo spiegazioni, lui mi dice che mentre fumava si era avvicinato questo tipo della pizzeria e dopo avergli chiesto una sigaretta era rimasto a fumarsela li vicino la macchina dove era anche lui e avevano scambiato qualche parola sul loro paese, visto che abitavano nello stesso paese. La cosa mi fa anche arrabbiare, ma tra me e me ero molto eccitato e quasi dispiaciuto che non fosse successo altro, ero confuso, non sapevo se essere geloso o desideravo vedere il mio ragazzo scopare con un altro. Una sera capita l'incredibile. Come al solito scendo ad aspettare le pizze e con un presentimento vado ad affacciarmi dalle vetrate della pizzeria per scorgere l'auto in lontananza e non vedo Francesco, ne fuori ne dentro l'auto, allora esco e vado verso il parcheggio e capisco dai rumori e dal fatto che uno è all'impiedi e uno in ginocchio che Francesco stava facendo un pompino al ragazzo muscoloso, in quel momento tremai, non seppi più che fare, in me scoppiò la guerra, mi veniva da piangere ma nello stesso tempo ero eccitatissimo, ero stato io in parte a volerlo portano Francesco sempre li, non so se avessi voluto partecipare, solo vedere o lasciarli fare in pace, alla fine in silenzio me ne ritornai in pizzeria dove poco dopo furono pronte le pizze, l'attesa fu la più lunga della mia vita, volevo sapere se avevano finito, le dinamiche, i dettagli, tutto! Al ritorno non sapevo che dire eo come comportarmi con il mio ragazzo, e poichè me ne ero andato lasciandoli fare optai per ritornare e fare finta di niente, come tutte le altre volte. Ritornai in macchina, lo trovai li giocando col cellulare, tutto normalissimo, mangiammo la pizza in auto in un silenzio tombale. Ad un tratto interrompo il silenzio dicendo: " cosa hai fatto in questo tempo?" e lui risponde: " è venuto Antonio, il cameriere, mi ha scroccato la solita sigaretta, è rimasto a fumarsela e poi dopo sono entrato in macchina e sono stato col cellulare". Avevo il cazzo durissimo. sapevo che Francesco gli aveva fatto un pompino mentre antonio era poggiato al muro a fumarsi la sigaretta, ma lui non me lo aveva detto e io volevo sapere i dettagli. Allora a quel punto decido io di tagliare la corda e dico: "trovo che in tutto questo tempo che stiamo insieme, per quanto ci soddisfiamo sessualmente, le cose siano diventate un po monotone, ho visto cos'è successo poco fa, sono molto arrabbiato, ma sono qui per capire e per trarre dei vantaggi per entrambi" restò pietrificato. Lui è passivo, io attivo. Scoppiò a piangere quasi immediatamente dicendomi che aveva sbagliato e che era stato in parte colpa della canna fatta poco prima. Subito lo rassicuro, so dove volevo andare a parare e forse lo stava capendo anche lui. Gli spiego che molte coppie hanno rapporti esterni e che magari non tutti i mali vengono per nuocere, gli dico che in questi mesi ho avuto strani pensieri e lo aggiorno sull'esistenza di coppia che per fare qualcosa di diverso a volte lasciano che il partner scopi con altri, l'importante è capirsi, dico. Una volta rassicurato e abbracciato, gli chiedo cosa fosse successo prima, nei dettagli: Antonio si era avvicinato a scroccare una sigaretta e da li era stato molto provocatorio verso Francesco, mettendo in evidenza il suo pacco, toccandoselo evidentemente, aveva intavolato discorsi molto spinti, del genere che aveva sentito che i ragazzi sanno fare pompini meglio delle ragazze e quando notò che Francesco si era eccitato allora si abbassò la tuta e cacciando il cazzo da fuori iniziò a masturbarsi, tutto ciò accadde dietro la mia macchina. Francesco mi ha raccontato che aveva un pisellone enorme, almeno un 22cm, molto largo, ma la cosa che lo colpì era la perfezione, un fusto lungo e turgido poco venoso con una cappella regolare più larga del membro e di un colore rosso intenso, completamente circonciso, la cappella totalmente fuori era troppo e cosi dopo una leggera esitazione non ha resistito e si è abbassato e ha iniziato a fargli un pompino, Antonio era con le spalle appoggiate al muro,il resto del corpo incurvato in avanti, la maglietta alzata e bloccata tra il mento e il collo con una mano si accarezzava gli addominali e pettorali e con l'altra guidava leggermente la testa del mio fidanzato, mi confessò che aveva un fisico palestratissimo ma non eccessivo, un vero ragazzo latino, abbronzato, barbetta, capelli rasati ai lati e laccati sopra, moro, stupendo, d'altronde avevo già notato la sua bellezza da tempo. La scena mi fece eccitare moltissimo e stavo per scoppiare nelle mutande, cosa che lui notò. Gli dissi che il giorno dopo ci saremmo visti e che avremmo deciso cosa fare a mente fresca, che andava tutto bene e che lo amavo tanto, disse che anche lui mi amava tanto e che era aperto a nuove esperienze insieme. Da quel giorno cambiò tutto, in meglio..CONTINUA

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