Alla scoperta di Laura 1

Scritto da , il 2016-02-05, genere prime esperienze

Premetto che in questo primo racconto mi dilungherò solo sulla conoscenza di Laura, abbiate pazienza di leggere anche i racconti successivi. Le storie sono reali, il periodo e alcuni dettagli di contorno sono inventati per privacy.
Sono Luca, ho 25 anni e sono laureato in farmacia. Dopo la laurea ho trovato subito un lavoro come informatore scientifico presso una casa farmaceutica, l'unico problema era il doversi spostare dalla mia città di origine nella quale mi sono laureato per spostarmi più a nord a circa due ore da casa. Ho colto l'occasione per fare quell'esperienza che non avevo fatto da studente.
Capirete, nuova città, tra l'altro una piccola città del nord Italia senza conoscere nessuno e la necessità di trovare casa. Decisi di affittare una stanza in un appartamento di studenti in modo da risparmiare e conoscere qualcuno in questa nuova città. Niente...questi due erano due secchioni che non frequentavano nessuno, solo le aule universitarie, e io che mi ero già fatto dei film su come mi sarei divertito a rivivere la vita universitaria.
Fatto sta che passano i primi tre mesi e io non conosco praticamente nessuno, solo nell'ospedale della cittadina che frequento per motivi di lavoro, un'infermiera mi dava modo chiaccherare un pochino quando passavo ore in attesa di vari medici. Oramai conoscevo i suoi turni e le mie visite in ospedale le facevo sempre in orari tali da incontrarla.
Laura, si chiama così. E' una ragazza di 23 anni dai lunghi capelli neri che porta sempre raccolti, alta un metro e sessantacinque, all'inizio le uniche cose che noto di lei sono gli occhi verdi e le sue caviglie, la divisa da infermiera non lascia trasparire altro. Dimentichiamoci le infermiere con la gonna le calze bianche... tempi passati, oggi pantaloni e casacca che di femminile non hanno niente. Mi accontentavo della sua simpatia, spigliata, sorridente e la battuta sempre pronta. E delle sue caviglie, lo ammetto adoro i piedi e le caviglie delle ragazze, adoro le calze di nylon. Sono decisamente feticista. Era la cosa che vidi per prima di Laura seguita dai suoi occhi verdi.
Passano circa due mesi nei quali vedo laura una volta a settimana e sempre per non più di dieci minuti, ma riesco a conoscerla a sufficienza per sapere che vive con i genitori, che è single e che ha un sacco di amici. Io le racconto la mia storia e lei mi invita ad uscire con lei e alcuni suoi amici il sabato successivo. Ovviamente accetto erano mesi che ero chiuso in casa con gli sfigati.
Quel sabato viene a prendermi e finalmente vedo il suo fisico non coperto dalla divisa da infermiera. Ero un pochino agitato perché laura cominciava a piacermi ma non sapevo come fosse il suo fisico, certo non era grassa, ma non avevo idea di ciò che avrei visto. Io amo vestirmi con cura, seguo la moda e mai uscirei di casa con la tuta o qualcosa di simile. La possibilità che si presentasse una ragazza mal vestita mi disturbava. Finalmente squilla il telefono, scendo, la vedo e senza farmi notare comincio a squadrala da lontano: partendo dal basso ballerine nere con calza velata nera, pantaloni aderenti grigi con risvoltino che gli scopre le caviglie una maglia molto morbida bianca in seta con uno sbuffo in vita (che mi fa pensare abbia un po' di pancetta) e tre bottoncini aperti sul decolté e sopra una giacchino di pelle nero.
Io tirai un respiro di sollievo, era proprio carina nella sua semplicità.
Mi avvicinai e la salutai con un bacio sulla guancia, non lo avevo mai fatto, la sua pelle era morbidissima e profumata, i capelli erano finalmente sciolti liscissimi e lucenti. Certo non si può dire che sia una ragazza che attira l'attenzione si veste con molta cura ma non è decisamente la ragazza che ama farsi notare, mentre ci avviciniamo alla sua auto noto il suo culo che non è piccolo, è rotondo tornito e anche le cosce sono belle affusolate, penso porti una 42/44 di taglia. A me non piacciono le ragazze troppo magre quindi lo reputo un punto positivo.
Partiamo e durante i dieci minuti che ci separano dal locale nel quale avremmo incontrato i suoi amici le confido che è strano vederla in abiti "civili" per la prima volta. Non sapevo cosa aspettarmi. Lei mi chiese: e allora cosa ne pensi?? Non me lo aspettavo, forse la mia uscita era fuori luogo, ma oramai era fatta: sei splendida, rise, ed io: perché ridi? Perché nemmeno io mi aspettavo questo approccio da parte tua e nemmeno sentirmi dire che sono splendida!
Io chiesi scusa, ma lei mi disse che non c'era nulla di cui scusarsi, che le aveva fatto piacere. Mi disse: sai non mi sento particolarmente carina e non amo nemmeno vestirmi in modo appariscente, non amo i tacchi le gonne corte e gli abiti troppo attillati, quindi quando un ragazzo che mi dice così non può che farmi piacere. Le diedi di istinto un altro bacio sulla guancia ed arrossì restando in silenzio.
Arrivati al ristorante mi presenta gli amici, dei quali sinceramente non memorizzai i nomi, erano in otto, tre coppie ed un ragazzo e una ragazza single.
La cena passa veloce, le loro attenzioni sono tutte su di me, cercano di farmi sentire a mio agio e mi chiedono della mia vita. Serena, oggi so che si chiama così, chiede a Laura ammiccante e senza imbarazzo: dove hai trovato un ragazzo così carino? Io la trovo una domanda fuori luogo, ed infatti Laura diventa rossa, ma risponde senza timore. Serena chiede: da quanto vi frequentate? comincio a stufarmi e così anche Laura che risponde piccata: oggi è la prima volta che usciamo, Luca vi ha detto che qui non conosce nessuno.
La cosa si concluse li, pagammo ed uscendo dal ristorante Laura mi disse che non aveva voglia di andare al pub con gli altri. Io le dissi ok, nessun problema pensando mi avrebbe riaccompagnato a casa.
Salimmo in macchina e Laura mi chiese di andare a bere qualche cosa insieme, io ero felicissimo di quella proposta, Laura si faceva sempre più intrigante ed eccitante, anche la sua voce cambiò era più seria, non sorrideva più. Mi porto in un piccolo locale dove c'erano solo coppie, i tavolini piccoli e separati tra loro da pesanti tende, era un luogo intimo, passando fra i tavoli notai le molte effusioni tra le coppie e comincia ad eccitarmi.
Ci sedemmo e Laura scaricò tutta la sua rabbia verso Serena, era un fiume mi disse che Serena era invidiosa perché un'anno prima un ragazzo che le piaceva, non la filava di striscio e pur essendo molto carina questo tizio preferiva flirtare con Laura. Lei mi confidò che per non deludere Serena non si mise con questo ragazzo, ma che dopo alcuni mesi lei cedette e cominciarono una relazione che prevedeva solo sesso, ma Serena lo scoprì e da allora i loro rapporti sono molto tesi. Io rimasi allibito dalle sue parole, mai mi sarei aspettato questo da lei! Mi raccontò che dopo le serate con gli amici si incontravano in un parcheggio e facevano sesso, e che a lei non dispiaceva, anzi la faceva sentire desiderata. Io ero ammutolito e lei disse: ecco, ho rovinato tutto! Ed io, ma cosa dici, non ci trovo nulla di male, anzi, se questo ragazzo ti piaceva dovevi frequentarlo alla luce del sole. Ma lei mi disse che in realtà di lui le piaceva solo il modo in cui faceva sesso, mi disse che per lei sentirsi così desiderata era una novità e per questo si concedeva a lui.
Io ero ormai eccitatissimo, il cazzo mi premeva sui pantaloni, ero rosso e facevo fatica a parlare.
Mi ripresi e tutto di un fiato le dissi che io la trovavo adorabile, intrigante e sexy. Rise: ma come sexy, ma mi hai visto? Certo che ti ho visto, hai un fisico tornito occhi meravigliosi ed emani sesso come nessuna ho conosciuto prima. Mi abbracciò teneramente anche la avevo ridotta ad un oggetto sessuale. Mi guardò e la baciai...per minuti interminabili. Poche parole uscirono dalle nostre bocche dopo quel bacio, ormai avevamo capito che volevamo stare insieme.
Mi accompagnò a casa, ovviamente non potevo farla salire, la baciai e pur avendo una voglia terribile di scoparla la lascia andare con l'accordo di vederci il giorno successivo. Continua...

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