Amiche per la pelle (1° parte)

Scritto da , il 2015-09-01, genere saffico

La sera prima ero rimasta fuori fino a tardi con i miei amici. Ero rientrata che erano passate le tre. Troppo stanca e assonnata mi sono spogliata e buttata sul letto addormentandomi nel giro di pochi secondi. Vengo svegliata alle 9 del mattino dal suono del telefono. Ora che mi rendo conto e mi alzo a cercarlo, il telefono smette di suonare. Lo ritrovo nelle tasche dei jeans e vedo che sono stata chiamata da un numero non nella mia rubrica con prefisso della mia città. Penso che qualcuno possa aver sbagliato e lo lascio sul comodino per tornare a dormire. Provo a chiudere gli occhi ma poi decido di richiamare. Qualcosa mi dice che era una telefonata importante. Mi risponde una voce femminile, molto gentile, informandomi che si tratta di una società. Spiego che avevo ricevuto pochi secondi prima la loro chiamata e che non avevo fatto in tempo a rispondere. La signorina chiede prima conferma di parlare con Giulia S. e poi mi dice che il mio curriculum è stato scelto, insieme ad altri, per una selezione per il posto di segretaria del direttore commerciale e vorrebbe fissare un appuntamento. Quasi non ci posso credere. Finalmente uno dei miei mille curriculum inviati è stato notato. Io ho 23 anni e sono diplomata in lingue e conosco alla perfezione inglese e spagnolo ed avevo inviato richieste di lavoro a tutte le ditte della zona. Le dico che sono disponibile qualsiasi giorno a qualsiasi ora. Mi chiede di aspettare un attimo in linea che informare il direttore commerciale della mia piena disponibilità. Dopo pochi secondi mi fissa l’appuntamento per quel giorno stesso nel primo pomeriggio, dicendomi che mi avrebbe mandato subito una mail con i dettagli di quell’incontro. Ringrazio ed attacco. Non sto più nella pelle. Esplodo un urlo di gioia buttandomi sul letto a braccia alzate. Accendo la macchinetta del caffè mentre mando un messaggio a Francesca, la mia migliore amica, avvisandola di quella novità. Francesca mi risponde subito dicendomi che è molto contenta e che appena finirò, di farle sapere com’è andata. Bevo un caffè, mi libero delle mutandine e mi infilo sotto la doccia. Ho qualche ora per prepararmi e non voglio lasciare nulla la caso. Esco dalla doccia, mi asciugo ed accendo il pc. La mail è già arrivata e la apro. Mi indica indirizzo e ora del’appuntamento. Nelle note c’è scritto che sono stata scelta con altre ragazze per il posto di segretaria personale del direttore commerciale. Questo sarà un primo colloquio per testare le conoscenze linguistiche e la propensione ad occupare quel posto. Si raccomanda bella presenza. Mando la conferma di lettura e torno in camera da letto. Mi guardo allo specchio, nuda, e credo che la bella presenza sia assicurata. Sono alta oltre 1 metro e 75, capelli biondo cenere lunghi, occhi azzurri, pelle chiara. Ho un bel seno ed un bel sedere e due lunghe gambe affusolate. Penso che il mio aspetto fisico possa in qualche modo aiutarmi e decido in un aspetto sexy per fare breccia nel direttore commerciale e poi convincerlo con le mie qualità intellettuali.
E’ ancora un po’ presto per avviarmi per cui mi siedo al computer a leggere il resto della posta. Entro in chat ed inizio a chiacchierare con un certo Plutone90, un ragazzo di Catania. Solite domande di rito e poi inevitabilmente si va a parlare di sesso. Sono euforica e mi fa di giocare un po’ per cui lo punzecchio dicendogli che sono nuda. Lui parte subito dicendomi che se fosse qui me ne farebbe di ogni. Mi chiede la mia mail per inviarmi una foto. Poco dopo mi arriva il suo messaggio che apro. E’ un ragazzo, ammesso che sia lui, seduto su una poltrona con il cazzo in mano. Sorrido pensando a come certa gente si ecciti per qualche messaggio spinto. Dopotutto io potrei essere chiunque, anche una bruttissima ragazza o peggio un uomo. Comunque ho voglia di divertirmi e gli mando una mia foto nuda con il volto coperto. Inizia a dirmi che mi vuole scopare, che si sta facendo una sega e porcherie di ogni genere che vorrebbe fare con me. Un po’ tutta quella situazione mi eccita ma nel frattempo di è fatto tardi. Ho lo stomaco chiuso per mangiare, per cui saluto il mio amante virtuale chiudo.
Mi tiro con cura i capelli ed inizio a truccarmi. Scelgo comunque un trucco leggero, come mio solito, che esalti il mio sguardo. Apro l’armadio e tiro fuori qualche vestito. Provo e riprovo senza convincermi di aver trovato l’abbigliamento giusto. Alla fine decido per una gonna nera corta che esalta le lunghe gambe ed una camicetta color crema. Perizoma e reggiseno discreto completano l’abbigliamento insieme ad una scarpa nera abbastanza alta. Fuori l’aria è quella frizzantina dei prima giorni di autunno di fine settembre per cui indosso uno spolverino leggero da sopra il ginocchio.
Arrivo nel parcheggio della ditta con mezz’ora di anticipo. Resto in macchina qualche minuto a messaggiarmi con Francesca e poi salgo. Vengo accolta da una hall elegante e dietro il bancone una ragazza più o meno della mia età. Mi presento e lei chiama il direttore commerciale. Dopo aver messo giù mi accompagna in una saletta, molto accogliente arredata con una tavolo rotondo con 4 sedie, un divanetto con un tavolino basso, qualche mobile con diversi libri sugli scaffali. Completano l’arredamento delle copie di quadri famosi e un grande tappeto. Penso che probabilmente i clienti importanti vengono ospitati li per firmare i contratti. Mi siedo sul divano ed aspetto. Passano 10 minuti quando la porta si apre. Io mi alzo e davanti a me si presenta una donna sui 35 anni, alta quanto me, truccata finemente e decisamente bella. Indossa un tailleur elegante e dal suo splendido sorriso posso notare una fila di denti bianchissimi e perfetti. Mi allunga una mano e dice: “Piacere Giulia, Io sono la dottoressa Manuela R. e sono il direttore commerciale.” Mi sento morire. Mi sono vestita sexy pensando che il direttore fosse un uomo ed invece mi ritrovo davanti una donna. Mi squadra da capo a piedi senza nasconderlo ed io sono in imbarazzo. Forse se avessi messo una gonna più lunga sarebbe stato meglio. Mi sento nuda davanti ai suoi occhi che mi stanno facendo i raggi X. Dopo qualche secondo il direttore mi sorride e dice: “Bene Giulia, lei è davvero molto bella e anche se l’estetica non dovrebbe essere il primo parametro, per noi è quasi essenziale. Qui ospitiamo clienti molto importanti e vogliamo che tutte le ragazze siano eleganti ed affascinanti senza cadere nel volgare e tu sei perfetta.” Mi sento risollevata. Mi fa accomodare sul divano e dirigendosi al mobile mi chiede se voglio qualcosa da bere. Rifiuto con garbo mentre lei dal un mobile tira fuori una bottiglia di Jack Daniel’s. Ne versa pochissimo nel bicchiere e mi chiede se sono astemia. Rispondo di no e le dico che per la tensione non avevo pranzato e non mi sembrava il caso di assumere alcolici.
Si siede sulla poltrona davanti me ed accavalla le gambe con eleganza. Non posso non notare le sue gambe lunghe e lisce che spuntano dalla sua gonna. Iniziamo a parlare di quali dovrebbero essere i miei compiti. Mi chiede le esperienze che ho avuto e poco dopo intavola una conversazione in inglese. Rispondo con sicurezza a tutto ciò che mi chiede. Resto titubante solo su un paio di termini tecnici e lei mi dice di non preoccuparmi quel quello rendendosi conto che non sono termini usati comunemente. “Se si guadagnerà il posto vedrà che li imparerà presto”. Mi conferma che hanno scelto tre curriculum ed io sono la seconda che vede. Mi confessa che la prima era molto carina ma che il suo inglese non era molto fluido e che conosceva bene il francese ma poco lo spagnolo e per loro, che lavorano molto con l’America Latina, è quasi più essenziale dell’inglese. Rispondo quindi in spagnolo spiegandole che mia madre è di Madrid e che per me è una seconda lingua. Non nasconde di restare impressionata dalla mia padronanza della lingua. Continuiamo a chiacchierare di lavoro e cose extra. Mi chiede delle mie passioni e di cosa mi piace. Noto con piacere che per tutto il tempo il suo sguardo si posa spesso sulle mie gambe mentre lei ogni tanto fa scorrere la sua sulle gambe. Mi invita a fare un piccolo giro per l’azienda. Noto che è un ambiente molto giovane. Le ragazze sono davvero tutte molto carine ed anche gli uomini hanno tutti un bell’aspetto, quasi tutti in giacca e cravatta. Mi conferma che per loro l’abbigliamento è molto importante. Torniamo nella saletta da qui eravamo usciti. Io resto in piedi e lei mi si avvicina. Mi prende le mani e guarda le mie unghie. Risale piano con lo sguardo fino a fissarmi negli occhi. Siamo molto vicine e per la testa mi frulla l’idea che voglia baciarmi. Sono spaventata da quella situazione e mi irrigidisco. Lei mi sorride ed io cerco di rilassarmi. Lei lascia le mie mani e con la mano mi accarezza una guancia dicendomi: “Il suo profilo è davvero interessante. Più tardi vedo la terza ragazza e poi prenderò una decisione. Sappia che per ora preferisco lei a quella vista stamattina. Stasera o domani mattina la massimo le farò avere mie notizie, qualsiasi sia la decisione presa.” E con questo mi stringe la mano e mi accompagna nella hall. Mi saluta cordialmente e mi liquida. Dopotutto sono soddisfatta. Credo di aver fatto una bella figura. Torno a casa messaggiando Francesca. Mi dice di essere impegnata ma che appena finisce di lavorare passa da casa mia per farsi raccontare tutto. Arrivo a casa e finalmente la mia tensione comincia ad allentarsi un po’. Mi spoglio, nuda, e mi butto dieci minuti sul letto. Mi viene in mente Plutone90 e allora accendo il pc. Trovo diverse mail con sue foto tutte dello stesso genere. Mi collego in chat e lo trovo. Decido che è giunto il momento di rilassarmi davvero e di divertirmi. Chiedo l’accesso tramite la webcam al suo profilo. Lui accetta subito. In effetti è il ragazzo della foto. Lui gira immediatamente la cam sul suo cazzo per mostrarmelo in piena erezione. Io abilito la mia puntandola sul mio seno. Lui è arrapatissimo. Mi scongiura di fargli vedere la figa e lo accontento. Vuole anche vedermi in volto ma non gli do questa soddisfazione. Mi chiede allora di toccarmi. Allargo le mie cosce e mi passo una mano sulla figa. Allargo le grandi labbra mostrandoliela tutta aperta. Poi mi penetro piano mentre lui continua a segarsi. La situazione comincia ad eccitarmi davvero e mi dedico con intensità al mio ditalino senza badare molto a quello che mi dice Plutone90. Vedo solo con la coda dell’occhio il suo cazzo che viene con un paio di spruzzi. Spengo la cam senza preavviso e mi butto sul letto. Allungo la mano nel cassetto del comodino e prendo il mio vibratore, amico di serate solitarie, e mi masturbo con cura. Lo faccio con calma dedicandomi tutte le attenzioni del caso fino a gemere e raggiungere l’orgasmo. Resto qualche minuto sul letto ad attendere che il mio cuore riprenda il ritmo regolare del suo battito. Mi alzo e mi butto sotto la doccia. Poco dopo essere uscita Francesca suona il citofono. Apro e pochi secondi dopo e con me. Le racconto subito del colloquio, dell’ambiente e del direttore commerciale Manuela descrivendola con dovizia di particolari. Le dico anche di quella sensazione che ho avuto che volesse baciarmi. “E perché non l’hai fatto? Non avari mica remore a baciare una donna” mi dice.
“A parte che non l’ho mai fatto” rispondo “e se fosse una trappola? Se dopo averla baciata mi avesse sbattuta fuori? Diciamo che dopo un primo momento di rigidità ho aspettato che si muovesse lei. Magari avrei anche risposto al suo bacio.”
Chiacchierando si era fatta ora di cena. Decidiamo di andare a mangiare una pizza. Io ero ancora con su l’accappatoio e dico a Francesca di seguirmi in camera mentre mi vesto. Apro l’armadio per prendere un paio di jeans e sento lei da dietro che mi dice: “E questo cos’è?” Mi giro e la vedo sdraiata sul mio letto con in mano il mio vibratore. Arrossisco mentre lei sorride maliziosa e per mettermi più in imbarazzo lo avvicina al naso e dice “Mi pare proprio che sia stato usato da poco”. Inutile nascondersi con Francesca. A lei ho confidato molte cose di me. Le confermo di averlo usato da poco e le dico anche di Plutone90. Lei salta su, tutta eccitate, e mi dice: Ordiniamo la pizza a casa e divertiamoci con Plutone. Così chiamo la pizzeria sotto casa. Lei è già al mio pc e si fa segno di andare a sedermi al suo fianco. “Mi vesto e arrivo” le dico ma lei risponde: “Ma che vestirti. Come facciamo a farlo impazzire. Collegati che mi spoglio anche io”. E’ capitato in passato che io e Francesca abbiamo dormito insieme, nude, ma tra di noi non era mai successo nulla ma avevo la sensazione che quella sera le cose sarebbero andate diversamente.
Mi collego alla chat mentre lei si spoglia. Anche lei è molto bella nella sua cascata di riccioli neri che contrastano con la sua pelle bianchissima. Trovo Plutone90 incazzato perché gli ho spento la cam sul più bello. Gli dico che per farmi perdonare quella sera gli offrirò spettacolo doppio e giro la cam su Francesca. Lui non sta più nella pelle e tira fuori subito il suo arnese. In pochi attimi è già duro. Ci chiede subito di vedere le nostre fighe e di toccarci. Noi iniziamo a farlo ridendo ma lui chiede che ognuna tocchi quella dell’altra. Io resto un attimo interdetta mentre Francesca senza pensarci due volte mi infila la mano tra le cosce. Il tuo tocco è leggero ed eccitante. La mia sensazione di prima sta diventando realtà, ma quello che mi sconvolge di più e che mi sta piacendo. Mi tiro un po’ avanti sulla sedia con il sedere ed allargo di più le gambe. La mano di Francesca prende possesso della mia figa. Il suo respiro è quasi sul mio collo ed ho paura a girarmi verso di lei. Poi lo faccio e lei mi sta sorridendo. Allunga il collo verso di me e mi bacia. Resto immobile. Lei si allontano un secondo e guardandomi in viso mi dice: “Se Manuela ti vuole baciare devi sapere come si fa con una donna”. Poggia nuovamente le sue labbra sulle mie. Questa volta rispondo la bacio premendo le mie labbra sulle sue. Sento la sua lingua che cerca di insinuarsi nella mia bocca e un attimo dopo la lascio entrare. E’ una bella sensazione. Poggio la mia mano sulla sua gamba la accarezzo. Lei la prende e la trascina tra le sue cosce. Le tocco la figa e scopro che è bagnata. Cerco la sua apertura e con un dito la penetro piano. Plutone90 ci guarda mentre continua a menarsi il suo grosso cazzo dandoci delle “puttane lesbiche”. Ormai non badiamo più a lui e scivoliamo dalle sedie sdraiandoci sul tappeto.
Ci rigiriamo sul tappeto abbracciate senza che le nostre bocche si stacchino. I suoi capelli si mischiano ai miei ed il mio sudore al suo. Mi blocca schiena a terra e mi sale sopra mettendomi il suo sedere in faccia. Posso vedere a pochi centimetri dai miei occhi la sua figa rosa ed il suo culetto splendido. Prima di riuscire a pensare quello che stavo facendo sento la sua lingua calda che mi penetra la figa. Allargo le gambe ed alzo il bacino. Lei infila due dita e mi succhia il clitoride. Dall’altoparlante del pc sento come sfondo Plutone90 che inveisce su di noi continuando a chiamarci troie e puttane. Siamo fuori dal suo campo visivo ma sente i nostri mugolii. Allungo il collo e tocco con la lingua la figa di Francesca. Il sapore è simile a quello che mi lecco sulle dita dopo essermi masturbata. Affondo la lingua e prendo possesso della sua figa. Scopro che mi piace leccarla ma ancor di più essere leccata da lei. Ho l’impressione che per Francesca non sia la prima volta con una donna. Le accarezzo le cosce e le natiche e godo nel vederla aperta davanti a me. Mentre sono intenta a leccarla meglio che riesco, sento che punta il vibratore sul mio buchino. Mi scosto e le dico di no, che non l’ho mai fatto. Lei si alza e si sdraia al mio fianco. Ha il vibratore in mano e lo lecca come se fosse un cazzo. Mi guarda con malizia e mi dice di rilassarmi e di non preoccuparmi e che sarà bellissimo. Sorrido e la bacio sulle labbra. Credo che in questo momento può fare ciò che vuole. Mi bacia mentre sento la punta del vibratore che scorre sul mio corpo fino ad arrivarmi tra le cosce. Francesca lo punta nuovamente sul mio buchino e questa volta mi predispongo a perdere la verginità anale. Lei inizia a spingere piano sempre continuando a baciarmi. Lo sento entrare e lo trovo piacevole. Una nuova sensazione mi invade lo stomaco. Le sussurro che mi piace e che voglio che mi faccia godere. Perdo ogni inibizione e le chiedo di scoparmi il culo, di farmi godere, che sono la sua troietta e può farmi quello che vuole. Lei continua a baciarmi e leccarmi il viso. Il vibratore entra sempre di più. Sono ad un passo dall’orgasmo. Lei se ne accorge e si stacca dalle mie labbra e poggiare le sue sulla mia figa. Appena mi tocca il clitoride esplodo. Uno… due… tre spuzzi mi sconquassano come mai mi era successo. Sono ancora in preda agli ultimi spasmi che Francesca si avvicina con il viso al mio e baciandomi mi passa tutto il mio orgasmo che è riuscita a recuperare con la bocca. Vengo presa di sorpresa da questa mossa e tossisco. Lei non mi lascia tregua e sfila il vibratore dal culo e lo infila nella figa. Sono completamente fuori di me e nel giro di pochi secondi vengo ancora. Sono sfinita sul tappeto. Plutone90 inveisce e Francesca si alza, gli fa vedere il dito medio e chiude il collegamento. Suona il citofono. E’ il ragazzo delle pizza. Francesca lo prega di salire a portarcele. Io mi sposto in camera e mi stendo sul letto ancora scossa dagli orgasmi. Francesca paga le pizze e viene in camera. L’aroma di spande per la camera e scopro di avere fame. Mangiamo sul letto, nude e profumate di orgasmo scambiandoci pezzi di pizza e baci.
Francesca mi guarda sorridendo e dice: “Ora sei pronta per il tuo direttore commerciale”. Le dico maliziosamente che è stato molto bello ma per essere sicura vorrei ancora una lezione. Mi stampa un bacio in bocca e mi dice: “Se vuoi mi fermo tutta la notte e ti do tutte le lezioni che vuoi”
Rispondo con una sola parola: “Voglio”

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