Tornata single

di
genere
dominazione

Ho sempre avuto problemi con la mia intensa sessualità, ma poi ho conosciuto il mio ex ragazzo e lui sembrava in grado di controllare e soddisfare la mia libido. Ma le storie non sempre sono destinate a durare in eterno. Così da un giorno all’altro mi sono trovata sola e a fare i conti con le mie voglie.
Sono una ragazza quasi trentenne, non sono alta ma il mio fisico è forgiato da anni di sport e la mia parte migliore è senza dubbio il sedere, sodo e alto.

Appena sono tornata single la mia voglia di sesso è esplosa di nuovo e ho iniziato ad indossare abiti sexy, minigonne e tacchi, che mettessero in evidenza il mio corpo….devo dire che la cosa non è affatto passata inosservata….


Il mio capo ieri mi ha chiamato nel suo ufficio, dopo aver chiuso la porta alle mie spalle e avermi fatto sedere si è appoggiato alla scrivania.

-Ascoltami bene Sara, non pensi che il tuo comportamento sia contrario alle politiche aziendali?-
-Non capisco…-
-Non fare la stupida, stai facendo la troia con tutti i clienti-
Quelle parole mi hanno colpito come uno schiaffo in faccia, erano volgari e il suo sguardo intenso mi faceva sentire nuda.
-Ma cosa dice, continuo a non capire-
-Davvero…ora ti spiego-
Poi ha allungato una mano e mi ha stretto il collo, tenendo la presa mi ha costretto ad alzarmi e con l’altra mano mi ha sollevato la gonna, passando il palmo sul mio culo nudo (portavo il perizoma).
-Ti atteggi da una cagna in calore…vediamo se lo sei davvero-
Stringendo ancora il collo, ha scostato la stringa e infilato un dito tra le grandi labbra. Ero così eccitata da non riuscire ad opporre resistenza. Sentivo la figa fradicia e gli umori colare tra le gambe.
Senza preavviso il capo mi ha assestato uno schiaffo sul culo che mi ha strappato un gemito.
-Non mi sbagliavo..hai bisogno di qualcuno che ti dia una lezione…-
Si è posizionato alle mie spalle e mi ha costretto a piegarmi sulla scrivania. Volevo opporre resistenza ma la mia fighetta mi impediva di ragionare e si sottometteva a lui senza problemi.
Ha tirato fuori il cazzo già duro e me lo ha sbattuto dentro. Mi sentivo piena, il cazzo spingeva con movimenti lenti e profondi e sentivo l’orgasmo salire. Il mio corpo ha iniziato e tremare, mentre lui continuava a fottermi con le mani sulle spalle. L’orgasmo era pronto ad esploder e in quel momento lui ha tirato fuori il cazzo, lasciandomi a metà.
-Bastardo!!!-
-Cosa hai detto???-
-Lei è un bastardo-
-Lo so….- ha detto penetrandomi di nuovo – godi puttana, lo so che ti piace!-
Io mi sono lasciata andare di nuovo e sono arrivata al limite dell’orgasmo dopo una decina di spinte. Ma di nuovo lui si è ritirato sul più bello, strappandomi un’imprazione.
Mi ha girato stringendomi nuovamente il collo con la mano.
-Sei una troia vogliosa, come pensavo-
-La prego, mi faccia godere, lo volglio-
-Tu non puoi volere nulla, decido io. Ora inginocchiati e asciugami il cazzo con la lingua.-
Mi ha spinto la testa verso il basso e come pensavo il suo cazzo aveva una circonferenza notevole. L’ho fatto scorrere tra le mie labbra e più lo succhiavo più ne volevo. Lui, con le mani dietro la mia testa, spingeva e mi penetrava fino in gola, mentre io cercavo di reprimere i conati di vomito.
-Brava puttanella, sei proprio esperta…chissà quanti cazzi hai preso. Ora ti faccio una bella sorpresa. Appoggiati sul tavolo, chiudi gli occhi e abbassa le spalline del vestito, voglio vedere le tue tette.-
Ho ubbidito senza esitare, ormai il mio corpo reagiva senza pensare.
Lui ha fatto il giro della scrivania, l’ho sentito aprire un cassetto e poi tornare verso di me.
-Qualsiasi cosa sentirai non aprire gli occhi, capito?-
Mi ha assestato uno schiaffo sul seno e io ho mosso la testa in assenso. Volevo che il gioco non finisse.
Ha stretto il capezzolo destro tra pollice e indice e ha tirato e ruotato fino a strapparmi un gemito.
-Ti piace zoccola…-
Poi un dolore lanciante al capezzolo, tanto che volevo urlare. Lui capendo la situazione mi ha premuto una mano sulla bocca.
-Non puoi urlare se non te lo dico io, ok? Fai di si con la testa-
Io ho annuito, anche se avrei voluto mordergli la mano e farlo piangere.

Dopo un momento ha stretto l’altro capezzolo e lo stesso dolore penetrante.
-Ho quasi finito. Tra poco sarai la schiava perfetta e avrai la punizione che meriti. Ora allarga le gambe…-
Io ho avuto un momento di esitazione e lui ne ha approfittato per strizzare il seno sinistro, una lacrima mi ha solcato il viso. Ho deciso di ubbidire, mi sentivo una sporca troia che riceveva quello che aveva sempre desiderato.
Ho sentito le sue dita intorno al mio clitoride, per un paio di minuti si è divertito a tiralo. Poi il dolore più insopportabile della mia vita. Le gambe mi hanno ceduto, ma lui è stato pronto a sostenermi.
-Apri gli occhi-
Avevo delle pinze ferma carte ai capezzoli e una più grande sul clitoride e cercavo di non stringere le gambe per sentire meno dolore.
-Stringe le gambe troia-
Ho provato a protestare.
-Girati e appoggia le mani sul tavolo-
E poi, uno schiaffo sul culo e poi ancora e ancora…una decina fino a sentire le chiappe arrossarsi.
-Vuoi chiudere le gambe puttana? O ne vuoi ancora?-
Ho ubbidito inghiottendo i mugolii.
-Ora le regole:
da oggi sarai il mio gioco sessuale, farai quello che voglio e soddisferai le mie fantasie. So perfettamente che piace anche a te??!! E se sari brava ti farò godere ogni giorno fino a non poterne più. Adesso torna a lavoro e fai finta di nulla. Continueremo più tardi.-
Mi avviai alla mia scrivania, cercando in tutti i modi di muovermi sentendo meno dolore possibile.
Non avevo ancora realizzato tutto quello che era successo, ma la mia figa era fradicia e sempre più vogliosa.

Continua……

(ditemi cosa ne pensate via mial: venus.10690gmail.com)
di
scritto il
2015-08-05
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