Tutto in famiglia 1 La mia ragazza

Scritto da , il 2015-07-15, genere incesti

Salve a tutti..quella che sto per raccontarvi è la mia storia (vera), che sarà divisa in vari capitoli che scriverò quando possibile. E' la prima volta che scrivo quindi abbiate pietà.

Come vedete dal titolo è una storia che riguarda me e la mia ragazza Martina, una ragazza non troppo alta con una 4a abbondante un culo perfetto e capelli lunghi castani, ma non è la nostra prima volta (quella la tengo per noi) ma è piuttosto la storia di come...ehi aspetta perchè rovinarvi la sorpresa.

Tutto inizia un caldo giorno di Luglio; io avevo dormito a casa sua e la mattina dopo eravamo soli a casa con la sua sorellina di 10 anni e sapevamo che la madre non sarebbe tornata prima di due ore, con la scusa di vedere un film ci siamo chiusi in camera sua (ovviamente non a chiave o sarebbe stato troppo sospetto) lasciando la sorellina sola sul divano. Allora essendo soli in stanza lei si distende sul suo letto e mi dice di mettere un film qualsiasi e dopo averlo fatto mi sdraio accanto a lei; iniziamo guardando il film ma dopo poco tempo già io la palpo e la massaggio in tutto il corpo facendo salire la tensione e facendola accaldare ed eccitare con ancora i vestiti addosso e piano piano lei inizia con un climax erotico: mi accarezza i capelli poi il volto mi tocca con un dito le labbra e scende fino ai miei pettorali poi entra sotto la maglietta e passando una mano sulla tartaruga mi sussurra "chissà che bella coda deve avere questa tartaruga" e senza farmi ribattere afferra con forza il mio membro e lo stringe e mordendosi il labbro risponde a quanto detto precedentemente.

A quel punto preso dall'eccitazione le salto addosso e mettendomi sopra di lei inizio a leccarle e baciarle le orecchie e nel frattempo strizzo le sue grandi tette e tiro delicatamente i capezzoli, e sono costretto a tapparle la bocca perchè inizia a emettere striduli gemiti di piacere. Dopo un po' che succhio tenendo in bocca tutta l'areola noto con piacere che stringe le cosce e allora mi sposto e mi posiziono di fianco a lei e dopo essere sceso lungo la pancia infilo una mano dentro il pantaloncino per osservare le mutande, un tanga di pizzo fucsia e entrando pure dentro quelle inizio a darle piacere con un dito, poi due, ora tre e dopo averle fatto raggiungere l'apice del godimento esco le dita, impregnate e bagnate dai suoi umori, e me le lecco con gusto (cosa che la fa impazzire).

Dopo una pausa, per farla riprendere dall'orgasmo la convinco con un po' di fatica (vista la presenza della sorella in casa) a farmi un bel pompino e mi calo i boxer pronto per l'imminente sesso orale che tarda ad arrivare poichè Martina si sofferma sulle nuove dimensioni del mio arnese e mi dice, quasi gridando, "Cazzo amore, mi avevi detto che era cresciuto e che era diventato più grosso dopo la circoncisione ma non pensavo tanto, non riuscirò mai a prenderlo tutto" io scoppiando a ridere le rispondo "Certo che ci riuscirai, dopotutto tu sei la mia puttana dalla gola profonda no?" così rincuorata ci prova e inizia a succhiarlo. Prima la cappella, la lubrifica per bene con un abile gioco di lingua e poi lo prende fino a metà e io con aria spavalda e provocatoria le dico "Eh mi sa che sei arrugginita tesoro, vuoi un aiuto?" e senza aspettare un segno di approvazione metto una mano sulla sua testa e spingo forte finchè il mio pene entra tutto fino alla base e le finisce dritto in gola, provocandole un conato di vomito e poi lasciandola senza respiro.

A quel punto sono costretto a tirarlo fuori, non per il soffocamento, infatti si era già abituata alla presenza del suo amichetto nella gola, ma per la presenza di sua sorella in camera che era stata molto attenta a non fare rumore e ora a due passi da noi ci fissava senza lasciar trapelare nessun tipo di emozione e Martina sconvolta la guarda e le dice "Carla ascolta..." - "Voglio farlo anch'io...o lo dico alla mamma" interviene la piccola.

Carla fin da quando era più piccola ha sempre voluto imitare sua sorella Martina, ma quello non era proprio il caso di permetterglielo.

Martina allora si asciuga la bocca e silenziosamente si alza, si dirige verso sua sorella e dopo essersi abbassata alla sua altezza le molla uno schiaffone in pieno volto gridandole "FINISCILA STUPIDA BAMBINA" e dopo un nanosecondo di silenzio Carla corre via piangendo "OA O VICO AH VAVVA" (ora lo dico a mamma) e la mia ragazza sconvolta chiude la porta e si siede accanto a me e tutti e due ci distendiamo attendendo rassegnati la nostra fine.

Dopo un’ora abbondante torna la madre Anna, una donna sulla quarantina ancora molto attraente con due seni non tanto sodi ma più grandi di quelli della figlia, due gambe slanciate e un culo niente male purtroppo segnato dall’età, e vedendo sua figlia Carla abbandonata sul divano con la testa sul cuscino le chiede cosa sia successo e allora la figlia inizia al raccontare senza omettere la parte in cui ci aveva ricattati per partecipare anche lei; la madre allora la guarda le sorride e le molla il secondo schiaffo della giornata e con molta più forza della figlia maggiore. A quel punto viene in stanza da noi, Martina scatta subito in piedi e senza cercare scuse inizia “mamma senti..” e BOOM schiaffone anche per lei seguito però da un abbraccio “grazie per averla preservata Martina, ha soltanto 10 anni” spiega sua madre e subito fa per uscire, ma si ferma e continua “tuo padre non tornerà prima di stasera e io e Carla non entreremo, fate quello che volete” ed esce chiudendo la porta alle sue spalle. Incredibilmente ci eravamo salvati da una fine certa.

Martina allora si butta su di me con ancora l’aria stupita per quanto detto da sua madre, e dopo aver lasciato cadere i vestiti a terra, ci lasciamo cadere sul letto e lì subito mi dirigo verso la sua fica e la annuso, inebriandomi dei suoi umori, la tocco entrando subito tre dita, che poco dopo lasciano il posto alla lingua. “oh mio dio siiiiisiiiiiiiiiiii” grida lei ancora felice per prima “cazzo continua cosìì siiiiii” e io eseguo gli ordini poi però mi fermo perché voglio scoparla. Prima glielo metto in bocca per lubrificarlo e dopo averlo sbattuto sul suo sesso lo infilo con forza tanto che lancia un urlo misto di dolore e godimento che spaventa la sua povera cagnolina nell’altra stanza e subito dopo “vengo amoreee vengo cazzooo” – “aspetta cazzo..sto per venire pure io, non muoverti o vengo dentro” le grido e esco e subito dopo bussa sua madre che senza aspettare apre la porta e inizia “volete far piano che si sente tutto e poi…..” ma lì si ferma e come incantata continua a guardare me e Martina nudi e nota subito le dimensioni del mio cazzo sgocciolante di liquido pre-eiaculatorio. Io e Martina subito notiamo che sua madre Anna non mi stacca gli occhi di dosso e quando do un colpo di reni e muovo il cazzo lei reagisce mordendosi il labbro inferiore. Si stava già bagnando solo all’idea di poterlo prendere e tenerlo tra le mani. E quando Martina glielo fa notare lei si lascia abbandonare a terra scivolando con la schiena chiudendola e senza dire una parola.

Subito Martina si alza e prendendomi per il polso mi porta davanti a sua madre. Voleva vendicarsi per i 17 anni passati a sopportarla, subito inizia con una sega per passare poi ad un bel pompino degno di questo nome, e sua madre ancora guarda e non dice niente, allora Martina vedendo una strana luce negli occhi della madre, la prende con violenza dai capelli la tira più vicina a noi, mi afferra con forza il cazzo e glielo sbatte in faccia. Sua madre come per effetto della botta spalanca la bocca e Martina coglie al volo l’occasione e glielo ficca dritto in gola facendola soffocare; sentendo quell’ansimare vengo subito e copiosamente e Martina costringe sua madre ormai inerme a ingoiarlo fino all’ultima goccia e poi lei stessa si occupa di ripulirlo.

Forse per l’eccitazione del momento o forse per i mesi di astinenza dovuti all’età del marito, Anna mi salta subito addosso e con voce tremante per via dell’orgasmo dice “SCOPAMI…..CHIAVAMI…APRIMI CON QUEL TUO BEL CAZZONE” io guardo Martina che mi sorride e capisco tutto. Sbatto sua madre sul letto e la penetro con violenza “Anna sei davvero una troia vogliosa…da quanto non ti scopa tuo marito eh??” – “ZITTO E SCOPAMI PORCO SCHIFOSO….APRIMIIIIII” e aumento il ritmo mentre Martina si mette sopra sua madre per farsi leccare la fica. Io continuo a scopare quella gran puttana di Anna che non smette di gridare e godere e inaspettatamente presto arriva all’orgasmo “anche se sei larga sei sensibile eh” e infilando due dita prolungo il piacere che la sta percorrendo. “però mamma sei un gran troione…farti scopare dal mio ragazzo, cosa direbbe papà se ti vedesse” ma sua madre non reagiva a niente finchè glielo misi in bocca e le venni dentro di nuovo ma stavolta non ingoiò ma lo passò a sua figlia che lo ingoiò tutto.

La cosa mi fece eccitare molto tanto che il mio cazzo iniziò a ingrossarsi ancora e pulsava, la cosa non rimase inosservata e le due mie troie iniziarono a farmi una doppia spagnoletta con le loro tettone e dopo poco venni copiosamente sulle loro facce e si pulirono a vicenda leccandola via. Presi dall’eccitazione iniziai a scopare Martina con foga, ma sua madre tirò fuori il mio sesso da quello di sua figlia e iniziò a leccare quest’ultimo. Io allora senza aspettare penetrai Martina nell’ano causando un forte grido “AAAAAAAAAAHHHH….CHE CAZZO FAIII...SIIIIIIII COSìììììì PIU’ FORTEEE SIIIIIII APRIMIIIIIIIIII” continuammo in quella posizione per un po’ finchè non arrivo il momento di venire. Uscii rapidamente dallo stupendo ano di Martina e lo misi nella vogliosa figa di Anna che non aspettava altro che una calda cascata bianca dentro di lei e così l’accontentai. Un paio di minuti di colpi forti e violenti e subito venni dentro, e a lei questo non dispiacque infatti mi strinse a lei con le gambe finchè non svuotai interamente le palle e poi la dolce Martina con fare da gran troia golosa pulì sia me che sua madre.

Nel pomeriggio abbiamo avuto di nuovo tempo per una sveltina ma stavolta Anna, con dispiacere generale, non partecipò e così fui costretto a venire dentro il culo di Martina e la cosa non dispiacque a nessuno dei due. La troia Anna entro poco dopo e mi ripulì il cazzo mentre sua figlia in bagno si puliva l’ano.

Questo racconto di è stato letto 1 9 3 8 8 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.