Mio cuginetto

di
genere
gay

Mi chiamo Marco ed ho 23 anni, premetto che la storia è vera e che sono un ragazzo etero. Ogni anno vado al mare dai miei zii che hanno la casa delle vacanze in Sardegna sul Golfo Orosei. Vado molto d'accordo con loro e con Francesco detto Checco dai miei zii e Checca per me ;). Checco è un ragazzino appena maggiorenne ma che dimostra meno anni: magrolino con i capelli alla Justin Bieber biondi occhi azzurri senza un pelo è un culetto a meluccia sporgente; io invece l'opposto lineamenti da bello e dannato carnagione olivastra moro occhi scuri e palestrato ma con fisico asciutto. Comunque i miei zii desiderano sempre che io vada con loro perché così Checco sta con qualcuno invece di stare da solo come sempre. Mio zio Carlo e mia Zia Angela non sanno che Checco è gay e quindi domandano a me di portarlo a conoscere ragazze per trovarsi una prima fidanzatina. Mio zio Carlo manager di una azienda vinicola, mi da 200 euro la sera per portare Checco in discoteca a "rimorchiare" senza speranza perché puntualmente io ritorno con una ragazza a casa che puntualmente mia zia conosce la mattina dopo tra l'imbarazzo di entrambi. Io e mio cugino abbiamo un rapporto strano perché lui mi guarda sempre ma parla poco il più delle volte sono io che gli rivolgo la parola e lui risponde timidamente nonostante sono tre estate che trascorriamo almeno due settimane insieme. Ma questa estate qualcosa è diverso Checco indossa invece del solito costume da surfista largo a pantaloncino lungo, uno slippino color verde acqua che mette in risalto il suo culetto da troietta è un pene minuscolo. Un giorno i suoi ci dicono andate al mare che noi facciamo una gita in moto, Arrivati al mare mi metto sulla sdraio a guardare le ragazze e vedendo i loro culi mentre passeggiano sono costretto a mettermi a pancia in giù quando alzo gli occhi vedo un culo bellissimo a riva che me lo fa rizzare in un modo incredibile era perfetto ma quando metto a fuoco vedo che è Checco a quel punto mi faccio una strana idea e mi viene voglia di penetrarlo, così chiamo Checco e gli dico di sedersi sulla mia sdraio, appena si siede io gli appoggio la mano sul retro del costume vicino al culetto e guardandolo gli chiedo cosa vuole fare quel giorno che siamo soli. Checco mi dice che dopo il mare voleva andare a casa e prepararmi le bruschette che mi fanno impazzire e stare in piscina che lui da ragazzetto preferisce al mare, per poi vedere un film sul divano. Arrivati a casa corro in piscina e mi tuffo dentro per rinfrescarmi lui invece si siede a bordo e mi osserva. Uscito dall'acqua mi metto sulla sdraio e eccitato per l'idea di scoparmelo gli chiedo se gli va di spalmarmi l'olio abbronzante e lui accetta entusiasta. A questo punto gli do l'olio e comincia a spalmarmelo sulla schiena con quelle manine delicate e morbide, così un po eccitato chiedo a Checco cosa ne pensa dei miei risultati in palestra e mi dice che sono perfetto. In quel momento capisco che gli piaccio e che mi desidera perché quando mi giro mi chiede posso metterlo anche avanti e io con un occhiolino annuisco, Checco comincia dai miei pettorali e li massaggia con tanto amore, mentre lo guardo lui in preda al l'eccitazione si morde il labbro così io porto il pollice sul suo labbro e lo accarezzo, lui di colpo mi guarda e diventa rosso. A quel punto checco si alza e mi dice che va a preparare da mangiare, così mi giro e lo guardo andare in cucina sculettando, il mio cazzo si fa duro e non resisto più. Mi alzo vado in cucina e lo trovo che lava i pomodori sotto l'acqua così arrivo da dietro e gli chiedo se è tutto ok, ma allo stesso tempo gli Poggio il mio cazzone finalmente in mezzo al suo culo e gli Lecco l'orecchio, a quel punto lui comincia a gemere e io lo comincio ad accarezzare: è liscio come una ragazzina mi fa eccitare troppo, lo metto in ginocchio e li spingo la testa sul mio cazzone che premeva contro il costume, lui geme ancora allora loi prendo dal mento gli indirizzo lo sguardo verso di me e gli chiedo se lo vuole succhiare e lui guardandomi si passa la lingua sulle labbra a quel punto esplodo e gli ficco il cazzo in gola. Sono in preda all'eccitazione dopo avermelo succhiato e leccato come un bimbo fa con il gelato, lo metto in piedi lo faccio appoggiare al bancone e mi inginocchio dietro di lui sposto lo slippino e comincio a leccare quel buchino bianco come il latte e profumato di caledula, ci ficco la lingua dentro lui ansima a quel punto mi alzo sputo sulle dita gliele passo sul buchetto e sul cazzo e glielo ficco dentro prima piano e dopo che la cappella viene risucchiata dentro spingo, lui grida io lo prendo dal collo e lo porto verso di me come una puttanella. Dopo soli 15 minuti lo spingo dentro e tra le sue grida si alza un mio @ahhhhh@ e vengo dentro il suo culetto spettacolare, a quel punto lo prendo dalla nuca e gli ordinò di ripulirmi con la lingua la cappella dalla sborra!
scritto il
2015-06-17
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