Offerta speciale 1

Scritto da , il 2014-09-14, genere gay

L'auto non voleva partire. ieri mattina, chissà...l'alternatore...la centralina, i casini di una macchina troppo automatizzata. Odio gli autobus, ma per fare colazione al mio solito bar...non proprio vicinissimo.... ma al fondo tre fermate di autobus – pensai.
Era strapieno, naturalmente, e tutta quella gente, che spinge, non guarda dove mette i piedi, puzza di docciaschiume immonde, ti...palpa, ma ieri il massimo: qualcuno ha infilato la sua mano nella mia tasca dei pantaloni, ma non per sfilarmi un portafogli o dei soldi o le chiavi, ma per toccarmi il cazzo e, oh meraviglia, è...è un ragazzino, avrà si e no quindici anni, sedici al massimo, bellino, capelli lunghi raccolti a coda di cavallo. Lo guardo negli occhi, sostiene il mio sguardo sfacciatamente.
Senti, leva quella mano o lo dico a tuo padre...- cerco di scherzare e gli sussurro con un filo di voce.
Perchè, se ti stai arrapando?... Portami a casa tua...
Ah, pure...guarda che io adesso scendo, se vuoi ti offro la colazione...hai fatto sega a scuola?
Veramente la sega la sto facendo a te...va bene scendi, ti seguo!
Non so se qualcuno poteva aver capito qualcosa, mi parve di no e scesi non senza qualche fatica, con il ragazzino alle calcagna.
Quanti anni hai?
Sedici compiuti da un mese. Vuoi vedere la tessera?
Lo guardai negli occhi, fermandomi.
Sei proprio deciso, ma io che cosa ti sembro...che cosa hai pensato?
Niente...che mi davi fiducia e avevo voglia di tentare...al massimo rischiavo uno schiaffone...e poi...hai un bel cazzo, te lo ha detto mai nessuno?
Si, ma solo donne...
Ah, se vuoi mi trucco...anche io sono donna, non ho le tette ma se me lo nascondo fra le gambe ho anche la fica.
Sei proprio “nu sfaccimme”! - Mi usci il napoletano con quello, che voleva fare “o femminiello”.
Non ti sei mai fatto un maschio?
No, stronzetto presuntuoso, e non comincerò da te!
E dai, sei stato così bravo fino adesso...e si vede anche che sei tentato...ti prego...lasciati andare...faccio tutto io, tu...devi solo fare un po' il porco!
Non potei fare a meno di ridere.
Senti, intanto facciamo colazione!
Va bbeh!
In effetti il ”bellino” aveva la grinta del lupacchiotto ed io comincivo a notare il fisico così femminile, ma senza quelle mossette e quelle affettazioni di certi omosessuali decisamente femmina. Aveva capito di avermi conquistato e si era aperto a un sorriso e ...anche una fame... da lupacchiotto.
Mentre facevamo colazione...cappuccino e cornetto...lo guardavo e lui guardava me, aveva un'ombra di barba e capelli sottili con un profumo di shampo buono, pelle delicata, diafana, un po da giapponese.
Che fai nella vita?
Il parrucchiere, ma per ora lo shampista, poi faccio un po' di trucco per qualche donna che lo chiede e poi tanti pompini a clienti che...che...insomma, mi capiscono.
Insomma io dovrei...capirti?
Si, si...non te ne pentirai! Sono in offerta speciale.
Eravamo usciti e lui era passato al tu.
Voglio che tu mi baci e mi...distrugga. - (Aveva Usato un congiuntivo totalmente convicente) e mi stavo arrapando senza toccarlo.

Questo racconto di è stato letto 4 5 7 4 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.