Il cazzo del calabrese e quello del suo amico

Scritto da , il 2014-03-10, genere gay

era trascorsa una settimana dal mio incontro con giuseppe e pensavo sempre al suo grosso cazzo,quel giorno ero più voglioso che mai e decisi di chimarlo.Ciao giuseppe,sono quello che hai inculato per bene una settimana fa,ho voglia ancora di te,posso venire?;erto,mi rispose,dai ti aspetto.in men che non si dica bussai alla sua porta,mi aprì e quello che vidi mi mandò in sollucchero,davanti ai miei occhi c'erano lui e un altro con i cazzi belli in tiro,wow!!!,il mio sogno si avverava,pensai.senza perdere tempo mi tolsero i panni di dosso,mi buttarono sul letto e subito giuseppe mi ficcè il cazzo nel culo,l'altro me lo piazzò in bocca.cominciai a spompinare come un ossesso mentre nel culo entrava il cazzo fino in fondo,mi scopavano il culo e la bocca e non capivo più nulla per l'eccitazione,mi rendevo solo conto che volevo essere sbattuto come una puttana,trascorse qualche tempo prima che venissero riempiendomi di sborra,poi si cambiarono i ruoli e iniziarono di nuovo a saziarmi di cazzo,quello che mi inculava aveva un cazzo ancora più grande dell'altro e stantuffava come un toro ingrifato,sei una puttana,mi diceva,sentilo tutto il mio cazzo,si,si,replicava giuseppe,dai troia succhiami per bene,io non potevo parlare ma annuivo con dei mugolii di piacere,quei due cazzi tutti per me mi eccitavano di brutto,l'amico mi fece sedere sul suo cazo e me lo ripiantò nel culo di botto pompando con tutta la forza che aveva,mi ero messo a pecorina per farlo entrare tutto,fu un errore,o forse no?,giuseppe mi venne dietro e infilò anche lui il cazzo nel mio culo,sentii un dolore tremendo e urlai,feci per divincolarmi ma ero bloccato da quei due,pian pian il dolore si attenuò e allora presero ad incularmi simultaneamente,due cazzi veramente enormi mi stavano aprendo il culo scopando come forsennati,andammo avanti tutto il pomeriggio tra pompini doppi e doppie inculate,quando finimmo avevo il culo largo come una lattina di birra ma ero completamente soddisfatto di quelle grosse nerchie,disi loro che sarei sicuramente tornato e prima di lasciarli tirai ancora loro un succulento pompino

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