La cameriera alla pari

di
genere
trio

Ciao a tutti vorrei raccontarvi ciò che mi capitò al culmine della mia adolescenza. Tutto ebbe inizio nell'estate del 1975 a Pietra Ligure.
Mi recai al mare con una mia amica come ragazza alla pari in un Hotel di lusso, il nostro compito era solo di servire le colazioni e riassettare la sala perchè tutto il resto veniva svolto dal personale di servizio.
Tutto filava per il meglio, quando una telefonata improvvisa costrinse la mia amica a rientrare a Bologna per motivi di famiglia rimanendo quindi sola a svolgere il lavoro. Ovviamente non riuscii più a tenere il ritmo come all'inizio e quindi dovettero affiancarmi un aiuto.
Le cose sembravano così prendere una svolta verso la normalità, quando una mattina i proprietari Franco e Antonio mi chiamarono per darmi una notizia sconvolgente.
Mi dissero che gli accordi che avevano con me e la mia amica erano diversi, e che l'assenza e la sostituzione della stessa non coincidevano più con il contratto iniziale, il lavoro era comunque da fare e il nuovo aiuto andava pagato, ovviamente da me o dalla mia amica.
Il mondo mi cadde addosso, il lavoro non potevo svolgerlo da sola e Marzia non poteva assolutamente tornare, ovviamente io non avevo i soldi per pagare l'aiuto.
Scoppiai a piangere, non sapendo come fare, come gestire la situazione.
Dopo alcuni istanti Antonio, il più anziano mi disse di non piangere perchè non serviva e mi suggerì una soluzione.
Se vuoi e ti va, visto che sei giovane e molto carina, se sarai anche molto disponibile e ovviamente se è d'accordo anche Franco, noi ci impegniamo a pagare il sostituto e te ovviamente, tu in cambio la sera quando richiesto ti impegnerai ad essere molto carina e disponibile con noi così tutto si risolve.
Franco rispose subito che era d'accordo.
Quindi riprese la parola Antonio dicendomi, tu pensaci tutta la notte, se domani hai accettato ti regaliamo anche un giorno di riposo sennò se alle sei come tutte le mattine prendi servizio, vuol dire che non accetti e vedremo come risolvere la situazione.
Ritornai in camera mia e incominciai a pensare a ciò che mi era stato proposto, non avevo le idee chiare, cosa volesse dire essere carina.
Al tempo non avevo mai nemmeno avuto un fidanzato, era la prima volta che mi trovavo fuori casa in una situazione del genere.
Le ore passavano e io continuavo a pensare alla proposta a cosa volessero realmente da me, a come risolvere la situazione perchè personalmente non avevo nemmeno una lira da spendere.
Si fecero le cinque del mattino e caddi in un sonno profondo, tanto da non sentire la sveglia e in automatico accettare l'accordo.
Mi svegliai verso le nove, pensai che i giochi erano fatti, mi feci una doccia rilassante, lavandomi i lunghi capelli e notai come i segni del costume evidenziavano i mie piccoli seni e disegnavano la linea dei glutei.
Mi misi il costume e scesi al bar a fare colazione, poi andai in spiaggia come tutti i giorni. A pranzo al rientro Franco e Antonio non c'erano, mangiai con tutti gli altri e poi tornai in spiaggia nel pomeriggi.
La sera facendo rientro trovai Antonio che mi offrì un aperitivo e mi ricordò l'accordo, dicendo alle ventuno saliamo in camera da te.
Passò la cena presi un caffè e andai in camera.
Arrivata in camera decisi di passare la crema dopo sole mentre aspettavo, continuando a pensare cosa volessero dire essere molto disponibile e carina, quindi mi venne in mente di indossare un vestitino tipo tubino bianco per mettere in risalto la mia abbronzatura e involontariamente le mie curve.
Le ventuno puntualissimi, sentii bussare alla porta, andai ad aprire e feci entrare Antonio e Franco stranamente vestiti con un pantalone da ginnastica e una maglietta bianca.
Entrarono, molto sorridenti, facendomi subito i complimenti per il mio vestitino. Senza molti convenevoli Antonio seduto sul divano mi dice di andare a sedermi in braccio a lui, per vedere quant'ero carina, disponibile e per sentire il profumo della mia pelle.
A quel punto capii tutto in un istante e arrossendo come un pomodoro andai a sedermi sulle gambe di Antonio.
Sposto i miei lunghi capelli e cominciò ad annusarmi il collo, poi molto delicatamente incominciò a baciarlo fino ad arrivare all'orecchio.
Le mani passarono dalle gambe alla vita, soffermandosi sui miei seni acerbi, dove solo un sottile vestito di cotone li divideva.
Sentivo i capezzoli inturgidirsi come non mai, quasi a farmi male fra le strizzatine e le palpate che mi dava Antonio.
Alla fine le mani giunsero sul mio volto, bloccandolo leggermente e inclinandolo verso dietro. Poi le sue labbra si incollarono alle mie, la sua lingua entrò nella mia bocca, baciandomi fino a farmi perdere il fiato.
Intanto Franco ci raggiunse sul divano, sentii le sue mani calde far scivolare il tubino verso l'alto scoprendo le mutandine, mentre la lingua di Antonio non mollava la mia bocca. Franco continuava massaggiarmi le gambe nella parte estera, poi fece scivolare la mano sotto le mutandine e cominciò a massaggiarmi il clitoride, io scivolai un pò sulle gambe di Antonio per aprire di più le gambe e permettere a Franco di massaggiare meglio il clitoride.
Bastarono pochi minuti e la mia vagina incominciò a far colare un liquido denso e caldo sulle mani di Franco che leccava avidamente.
Antonio smise di baciarmi e mi fece alzare in pedi ancora con la mano di Franco fra le gambe, mi sfilò il tubino e incominciò a baciarmi i seni e a succhiarmi i capezzoli inturgiditi, mentre Franco mi sfilava le mutandine, poi con il dito pregno dei miei umori mi allargò leggermente le chiappe e me lo fece entrare tutto nel buco del culo muovendolo delicatamente dentro e fuori. Feci un urlo di dolore e schiacciai la testa di Antonio su i miei seni. Poi Franco mi sfilò il dito dal culo e si tolse i pantaloni e la maglietta seguito da Antonio.
Fu in quel momento che rimanendo tutti e tre nudi vidi i loro corpi per la prima volta anche senza costume. Antonio aveva un cazzo grosso come una lattina di birra, lungo ma non lunghissimo, Franco aveva un cazzo leggermente più stretto ma lungo quasi due lattine di birra.
Mi fecero inginocchiare ai loro piedi e a turno me lo mettevano in bocca e me lo facevano succhiare, io cercavo di fare del mio meglio, ma essendo la prima volta e visto le dimensioni facevo quello che potevo. Dopo tanto succhiare anche i loro cazzi cominciavano a lasciarmi in bocca gocce del loro seme. Dopo tanto succhiare mi fecero salire sul letto Franco mi fece mettere a quattro zampe si sdraiò davanti a me e mi fece nuovamente prendere il cazzo in bocca, mentre Antonio si mise dietro e cominciò a leccarmi la vagina, la baciava e la succhiava fino ad arrivare al buco del culo, fu in quel momento che credo di aver avuto il mio primo immenso orgasmo, mi sembrò di fare pipi ma con gocce molto dense che invece di cadere gocciolavano facendo lunghi fili dalle labbra della mia vagina. Credo che vedendo quello spettacolo anche Franco si eccitò molto, tanto che uno schizzo caldo e gelatinoso con un sapore acre mi entrò in bocca dal suo cazzo, un pò lo ingerii e un pò mi colò fuori.
Antonio prese lo sperma che mi usciva dalle labbra con due dita e poi mi fece entrare le dita nel buco del culo nuovamente, io feci un altro urlo, perchè mi mise le dita proprio in profondità e poi presi nuovamente il cazzo di franco in bocca per non urlare.
Dopo un pò di dentro e fuori Antonio disse a Franco che secondo lui ero calda al punto giusto.
Franco chiuse le gambe adagiando il suo enorme cazzo sulla sua pacia poi mi fece sedere a gambe aperte sul cazzo incominciando a massaggiarmi la vagina, lo sentivo scivolare fra le grandi e le piccole labbra, diventando sempre più duro e sempre più bagnato. Antonio intanto mi fece chinare in avanti su Franco fino a toccare con i miei seni sul suo petto e assaporare la lingua di Franco per la prima volta nella mia bocca, mentre lui mi faceva passare il suo cazzo fra le chiappe bagnandolo con i miei umori e la sua saliva. Andammo avanti per un pò poi Antonio fece passare le sue mani fra me e Franco prendendomi per i seni e staccandomi dalle sue labbra e con aria e tono di intesa disse a Franco secondo me è pronta.
I quel momento sentii il cazzo di franco entrare nella vagina e quello di Antonio entrarmi nel culo, cercai di piantare un urlo incredibile e togliermi ma Franco mi teneva bloccata dai fianchi e Antonio con una mano mi teneva bloccata dai seni e con l'altra mi chiudeva la bocca.
Andarono avanti a penetrarmi davanti e dietro per un tempo interminabile di minuti, i loro cazzi entravano e uscivano prima con velocità poi più con calma poi uno veloce e l'altro lento pompandomi un'infinità d'aria nella figa e nel culo che incomiciai a fare rumori davanti e dietro. Ad un certo punto Antonio mi liberò la bocca, ma io non avevo più le forze per urlare, poi allentando la presa dai seni mi sussurrò nell'orecchio, sai che ti ho riempito il culo di sperma? , fu in quel momento che sentii Franco fiottare il suo sperma nella mia vagina, così tanto che me lo sentivo colare dappertutto. Ci fermammo tutti e tre mentre io sentivo i loro cazzi ancora pulsare nel mio corpo. Da li a poco il cazzo di Franco scivolò fuori dalla mia vagina piena di sperma e di umori, mentre sentii il cazzo di Antonio come tremare e diventare quasi nuovamente duro, accarezzandomi i capelli mi disse tranquilla abbiamo finito ti sto solo pisciando nel culo. Poi si tolse anche lui. Mi alzai velocemente per andare in bagno ma fra il quantitativo di roba che avevo dentro e i buchi sfondati persi tutto per strada.
Mi svuotai e feci una lunga doccia mentre loro parlavano e si gustavano una bottiglia di champagne.
Quando tornai mi chiesero come stavo e se mi fosse piaciuto. Io risposi che all'inizio si poi non avendo mai fatto sesso, mi avevano fatto malissimo.
Allora Antonio mi spiegò che quello accade solo la prima volta e che in futuro sarebbe stato tutto e sempre meraviglioso.
Franco si alzò mi prese per mano e mi accompagnò sul divano dicendomi vieni che mi faccio perdonare. Mi fece sedere in braccio e cominciò a limonarmi a farmi le coccole, mentre Antonio si fumava una sigaretta.
Franco era dolcissimo mi massaggiava i seni mentre la sua lingua mi baciava dappertutto. Arrivò nuovamente anche Antonio, mi slacciò l'accappatoio e allargando le gambe incominciò a leccarmi la figa, mentre Franco si alternava fra i capezzoli e la bocca. Poi mentre Franco mi baciava rilassandomi e facendomi sentire a mio agio Antonio cominciò nuovamente a scoparmi la figa, lo faceva in maniera dolce mentre Franco mi teneva fra le braccia e mi baciava e mi coccolava, finché ad un tratto mi sentii
la figa nuovamente piena di sperma. Poi Franco mi fece alzare e sedere sulle gambe di Antonio, che cominciò anche lui a coccolarmi, e Franco a scoparmi. Antonio mi baciava e mi chiedeva se mi piaceva, io sorridevo e gli dicevo di si, intanto sentivo i colpi di Franco che mi riempivano il ventre, finché anche lui mi venne dentro facendomi colare dappertutto.
La vacanza continuò così per tutto il tempo, loro insieme, o alternandosi a volte con altri amici e continuarono ad alternarsi quotidianamente. Poi la vacanza fini e tornai anch'io a Bologna. Nel viaggio del rientro mi ritrovai con un bel mucchio di soldi, ma vomitando per tutto il viaggio capii anche che ero incinta. Nove mesi dopo partorii due gemelli eterozigoti, probabilmente di due padri differenti visto il numero di cazzi che prendevo in una sola volta.
di
scritto il
2025-12-20
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