Una volta qui...

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...era tutto prato.
Contadini e contadine in erba esponevano i loro raccolti con timore misto ad eccitazione.
Potevi scorgere da km di distanza la cura quasi maniacale che era stata riservata a quelle cassette di polpose pesche, carote lucide e meloni quasi perfetti.

Una volta qui...
Potevi percepire il soave sapore che emanavano quei turgidi acini d'uva ancor prima di addentarli, quel nettare paradisiaco che ti rinfrescava l'anima ed il cazzo.

...era tutto prato.
Oggi è dura sopravvivere all'inverno post grammaticale apocalittico, dove virgole e punti sono scomparsi in anfratti grondanti frutti acidi in decomposizione.
Maschere femminili nascondono bavosi ometti che non hanno nessun frutto da offrire se non robaccia trita e ritrita.

Cavo via gli occhi dal mio cranio mentre mi masturbo, sangue troppo rosso annaffia un'erba che non c'è.
Una volta qui era tutto prato.
scritto il
2025-12-19
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