Dedicato a mamma
di
Maria Catano
genere
incesti
Non sono mai stata una tipa "Natalizia" nel senso che non mi sono mai piaciuti addobbi, albero, presepe e preparativi per quella che è la festa più bella per la maggior parte delle persone. Questo fatto mi è sempre pesato e pensavo di essere una donna fredda e distaccata e negli anni ho imparato ad accettarmi per com'ero. Pochi mesi fa però la mia cara mamma è venuta a mancare dopo aver combattuto per anni con un male che alla fine è stato incurabile e allora quest'anno è nata in me la voglia di fare il Natale come lo faceva lei, per sentirla vicina e per invitare a casa i miei fratelli con le loro famiglie insieme alla mia come avrebbe fatto lei, in fondo sono la sorella maggiore e credo sia giusto raccogliere l'eredità di mamma. Ho addobbato a festa tutta la casa e credo proprio che mamma sarebbe stata fiera di me, ho adoperato tutti i suoi addobbi e ne ho comprati di altri e con l'aiuto di un tutorial ho anche fatto un gran bel presepe. Durante il weekend dell'Immacolata ho fatto tutto e ho persino chiesto a mio figlio di aiutarmi e devo ammettere che era da moltissimo tempo che non lo sentivo così vicino a me, noi genitori spesso presi da mille impegni ci scordiamo che qualche ora passata insieme a rilassarsi e ad aprire reciprocamente l'animo è la cura migliore per qualsiasi rapporto o disagio in famiglia.....Solo che è accaduto qualcosa di inaspettato o forse no!
In questi giorni ho ripensato spesso a mamma, che era una infaticabile lavoratrice e che ha cresciuto sei figli me compresa e che trovava non so come il tempo di far tutto e di essere sempre sorridente e comprensiva con tutti....E fra i ricordi di lei mi son venuti in mente alcuni che potrei definire piccanti, mamma infatti in casa indossava quasi sempre delle gonne svasate e comode e lunghe al ginocchio, retaggio di tempi antichi e forse per sentire vicine le donne di famiglia che l'avevano preceduta, fatto sta che ricordo che mentre ad esempio si addobbava il grande albero di Natale i miei fratelli facevano a gara per "star sotto" e aiutare mamma ad appendere stelle filanti e palline, la sostenevano anche appoggiando le loro mani sul suo fondo schiena, per non farla cadere ovvio, e sbirciavano sotto la gonna mentre lei, ignara o meno era intenta a sistemare tutto tra i rami dell'abete. Oppure ancora i miei fratelli salivano sulla scaletta mentre mamma dava loro istruzioni su come posizionare le illuminazioni ma loro più che dalla bellezza delle lucine erano rapiti dal meraviglioso decolletè di mamma, una magnifica quinta naturale (che io tra l'altro ho ereditato) e spesso il rossore sul loro viso o il rigonfiamento sotto i loro pantaloni, a volte all'altezza del viso di mamma, non lasciavano dubbi circa il loro stato psico-fisico in quel momento e tante volte ho visto mamma che se la rideva e li faceva scendere e li spediva in camera a darsi una rinfrescata, senza però farne un dramma nè rimproverarli....Son diavoletti diceva - facendomi l'occhiolino, e tutto si risolveva lì.......Ma l'ultimo atto della tradizione dell'Immacolata era di solito l'impasto di dolci tipici da consumare nei giorni che ci separavano del Santo Natale e anche in questo caso succedeva qualcosa, una sorta di rituale che potrei definire sacro-profano-erotico: mamma iniziava ad impastare farina acqua e uova con le sue braccia possenti e le sue mani forti e precise nelle movenze e noi tutti là intorno ad imparare e aiutare, c'era chi aggiungeva acqua o farina su suo ordine, chi le alzava le maniche della camicia che scivolavano giù, chi le asciugava dalla fronte le goccioline di sudore e chi persino le sbottonava un pò di più la camicia dato che mamma diceva di sentire sempre più caldo per lo sforzo ma che non poteva fermarsi perchè l'impasto era quasi perfetto.....E allora potete immaginare come i miei fratelli fossero rapiti da quella immagine celestiale delle monumentali tette di mamma che danzavano e sobbalzavano al movimento delle sue spalle mentre ultimava il suo lavoro sul tavolo della cucina e un magico religioso silenzio calava nella stanza mentre anche io e le mie sorelle la ammiravamo e sognavamo un giorno di avere un seno meraviglioso come il suo e di avere uomini che ci guardassero con la stessa passione e fame di sesso.....Eh si perchè di questo si trattava parliamoci chiaramente, perchè dei giovanotti adolescenti o già uomini non possono che pensare solo a quello, come natura vuole, e poi con una mamma straordinaria come la nostra era addirittura inevitabile.
Papà in quegli anni lavorava in un'impresa di costruzioni e stava fuori in media tre settimane per poi ritornare a casa per 7 giorni prima di ripartire, il rapporto con mamma non era idilliaco e dei suoi giorni a casa ricordo soprattutto le urla per le litigate o per le scopate, però alla fine son riusciti a tenere insieme la famiglia e a non farci mancare nulla. Ma a volte papà stava fuori per più di un mese e ho scoperto solo anni dopo che aveva almeno un'amante e in quel periodo la sera mamma diceva a mio fratello maggiore di andare con lei in camera pechè nostro padre gli aveva assegnato un compito particolare e doveva dargli istruzioni. Solo dopo molto tempo ha avuto il coraggio di avvicinarmi alla camera da letto di mamma e appoggiando l'orecchio alla porta ho avvertito flebili mugolìi di piacere che mi davano conferma dei miei sospetti, poi diventati certezze anche tempo dopo in varie situazioni in cui ho trovato tracce varie di rapporti sessuali o in cui ho dovuto fare anche delle acrobazie per coprirli. Ma non mi sono mai soffermata a pensare se quello che facevano era giusto o sbagliato, non li ho mai giudicati nè criticati, ho solo e sempre creduto che fosse il volere di mamma e che fosse giusto a priori, perchè lei poteva e sapeva amarci in ogni modo, anche attraverso il sesso.
Ed oggi al suo posto ci sono io.....Siamo nel mondo contemporaneo, nell'era della I.A. e dei social media e viviamo una realtà che la mia mamma farebbe fatica a riconoscere come sua, eppure c'è qualcosa che è rimasto immutato e cioè il fatto che una madre forte e sicura di sè e capace di tenere unita la famiglia nonostante tutte le avversità della vita, ha assaporato il gusto paradisiaco dell'incesto vivendo il primo rapporto sessuale completo con il proprio figlio. Ebbene si lo confesso, l'ho fatto godere con le mie mani e con la mia bocca, l'ho visto scappellarsi e indurirsi, eiaculare, afflosciarsi e ritornare subito eretto con il solo aiutino di un ditino nell'ano, come a volte avevo visto fare a mamma dal buco della serratura, l'ho guardato sudare e ansimare, tremare di paura e poi di passione, come un uccellina smarrito quando gli stavo sopra e poi come un toro quando gli stavo sotto...Mi sono concessa a mio figlio con anima e corpo, amato e fattomi amare come mai prima nella vita e ho provato qualcosa che non può essere reso comprensibile in parole. Ho ancora nelle narici il suo profumo e in bocca il suo sapore e la mia vulva vibra ancora e palpita di godimento e desiderio. Non so se sia stata l'estrema voglia di sentire mamma di nuovo accanto a me o se la sua memoria mi è solo servita come rampa di lancio per un volo che volevo già fare da tempo, ma sta di fatto che adesso la ricordo più che mai e mi sembra di vederla e sentirla sussurrare qui accanto a me: goditela figlia mia, che le vita è un attimo che vola via!
Per chi volesse condividere simili esperienze: mary.84.cat@gmail.com
In questi giorni ho ripensato spesso a mamma, che era una infaticabile lavoratrice e che ha cresciuto sei figli me compresa e che trovava non so come il tempo di far tutto e di essere sempre sorridente e comprensiva con tutti....E fra i ricordi di lei mi son venuti in mente alcuni che potrei definire piccanti, mamma infatti in casa indossava quasi sempre delle gonne svasate e comode e lunghe al ginocchio, retaggio di tempi antichi e forse per sentire vicine le donne di famiglia che l'avevano preceduta, fatto sta che ricordo che mentre ad esempio si addobbava il grande albero di Natale i miei fratelli facevano a gara per "star sotto" e aiutare mamma ad appendere stelle filanti e palline, la sostenevano anche appoggiando le loro mani sul suo fondo schiena, per non farla cadere ovvio, e sbirciavano sotto la gonna mentre lei, ignara o meno era intenta a sistemare tutto tra i rami dell'abete. Oppure ancora i miei fratelli salivano sulla scaletta mentre mamma dava loro istruzioni su come posizionare le illuminazioni ma loro più che dalla bellezza delle lucine erano rapiti dal meraviglioso decolletè di mamma, una magnifica quinta naturale (che io tra l'altro ho ereditato) e spesso il rossore sul loro viso o il rigonfiamento sotto i loro pantaloni, a volte all'altezza del viso di mamma, non lasciavano dubbi circa il loro stato psico-fisico in quel momento e tante volte ho visto mamma che se la rideva e li faceva scendere e li spediva in camera a darsi una rinfrescata, senza però farne un dramma nè rimproverarli....Son diavoletti diceva - facendomi l'occhiolino, e tutto si risolveva lì.......Ma l'ultimo atto della tradizione dell'Immacolata era di solito l'impasto di dolci tipici da consumare nei giorni che ci separavano del Santo Natale e anche in questo caso succedeva qualcosa, una sorta di rituale che potrei definire sacro-profano-erotico: mamma iniziava ad impastare farina acqua e uova con le sue braccia possenti e le sue mani forti e precise nelle movenze e noi tutti là intorno ad imparare e aiutare, c'era chi aggiungeva acqua o farina su suo ordine, chi le alzava le maniche della camicia che scivolavano giù, chi le asciugava dalla fronte le goccioline di sudore e chi persino le sbottonava un pò di più la camicia dato che mamma diceva di sentire sempre più caldo per lo sforzo ma che non poteva fermarsi perchè l'impasto era quasi perfetto.....E allora potete immaginare come i miei fratelli fossero rapiti da quella immagine celestiale delle monumentali tette di mamma che danzavano e sobbalzavano al movimento delle sue spalle mentre ultimava il suo lavoro sul tavolo della cucina e un magico religioso silenzio calava nella stanza mentre anche io e le mie sorelle la ammiravamo e sognavamo un giorno di avere un seno meraviglioso come il suo e di avere uomini che ci guardassero con la stessa passione e fame di sesso.....Eh si perchè di questo si trattava parliamoci chiaramente, perchè dei giovanotti adolescenti o già uomini non possono che pensare solo a quello, come natura vuole, e poi con una mamma straordinaria come la nostra era addirittura inevitabile.
Papà in quegli anni lavorava in un'impresa di costruzioni e stava fuori in media tre settimane per poi ritornare a casa per 7 giorni prima di ripartire, il rapporto con mamma non era idilliaco e dei suoi giorni a casa ricordo soprattutto le urla per le litigate o per le scopate, però alla fine son riusciti a tenere insieme la famiglia e a non farci mancare nulla. Ma a volte papà stava fuori per più di un mese e ho scoperto solo anni dopo che aveva almeno un'amante e in quel periodo la sera mamma diceva a mio fratello maggiore di andare con lei in camera pechè nostro padre gli aveva assegnato un compito particolare e doveva dargli istruzioni. Solo dopo molto tempo ha avuto il coraggio di avvicinarmi alla camera da letto di mamma e appoggiando l'orecchio alla porta ho avvertito flebili mugolìi di piacere che mi davano conferma dei miei sospetti, poi diventati certezze anche tempo dopo in varie situazioni in cui ho trovato tracce varie di rapporti sessuali o in cui ho dovuto fare anche delle acrobazie per coprirli. Ma non mi sono mai soffermata a pensare se quello che facevano era giusto o sbagliato, non li ho mai giudicati nè criticati, ho solo e sempre creduto che fosse il volere di mamma e che fosse giusto a priori, perchè lei poteva e sapeva amarci in ogni modo, anche attraverso il sesso.
Ed oggi al suo posto ci sono io.....Siamo nel mondo contemporaneo, nell'era della I.A. e dei social media e viviamo una realtà che la mia mamma farebbe fatica a riconoscere come sua, eppure c'è qualcosa che è rimasto immutato e cioè il fatto che una madre forte e sicura di sè e capace di tenere unita la famiglia nonostante tutte le avversità della vita, ha assaporato il gusto paradisiaco dell'incesto vivendo il primo rapporto sessuale completo con il proprio figlio. Ebbene si lo confesso, l'ho fatto godere con le mie mani e con la mia bocca, l'ho visto scappellarsi e indurirsi, eiaculare, afflosciarsi e ritornare subito eretto con il solo aiutino di un ditino nell'ano, come a volte avevo visto fare a mamma dal buco della serratura, l'ho guardato sudare e ansimare, tremare di paura e poi di passione, come un uccellina smarrito quando gli stavo sopra e poi come un toro quando gli stavo sotto...Mi sono concessa a mio figlio con anima e corpo, amato e fattomi amare come mai prima nella vita e ho provato qualcosa che non può essere reso comprensibile in parole. Ho ancora nelle narici il suo profumo e in bocca il suo sapore e la mia vulva vibra ancora e palpita di godimento e desiderio. Non so se sia stata l'estrema voglia di sentire mamma di nuovo accanto a me o se la sua memoria mi è solo servita come rampa di lancio per un volo che volevo già fare da tempo, ma sta di fatto che adesso la ricordo più che mai e mi sembra di vederla e sentirla sussurrare qui accanto a me: goditela figlia mia, che le vita è un attimo che vola via!
Per chi volesse condividere simili esperienze: mary.84.cat@gmail.com
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Commenti dei lettori al racconto erotico