Un pompino eccezionale
di
mais
genere
esibizionismo
Qualche anno fa, mi sono trovato a passare dove facevano una gara podistica amatoriale, ho assistito alla partenza e successivamente all'arrivo. Erano rappresentati diversi tipi di podisti, anche quelli che magari correvano la prima volta. Mi sono chiesto se anch'io avessi potuto cimentarmi in quel tipo di gara. Sono tornato a casa, ne ho parlato con mia moglie, la sua prevedibile risposta "Fai quello che cazzo ti pare". Le prime volte non ero a mio agio, andavo sotto sforzo facilmente, dovevo fermarmi e recuperare. Quando mi fermavo mi dava fastidio farmi vedere che ero "sfiatato" ed allora ho cambiato percorso, andavo nelle stradine di campagna. Mi ero equipaggiato di tutto, ricordo che solo di scarpe ho speso 200 €, maglietta e pantaloncini hanno completato l'opera. Mi piaceva correre da solo, forse quella divisa l'ho preso una taglia più piccola che quello che serviva, mi specchiavo veniva messo in risalto il mio fisico, ma soprattutto la forma del cazzo. I pantaloncini avevano quella retina all'interno tipo mutandina che impedivano la trasparenza. Sono stato sempre abbastanza esibizionista, forse portato da Franca mia moglie, che mi diceva che uno mostra quello che ha, come ha sempre fatto lei. Un giorno
ho avuto l'infelice idea di togliere quella retina nei pantaloncini, non mi sono reso conto che col sudore potevano diventare trasparenti. Sono partito con la macchina per recarmi nel solito posto di allenamento, sudando mi sono reso conto che il cazzo era proprio in bella vista, mi sono eccitato, il cazzo è diventato duro e grosso, per rimediare sono stato costretto a farmi una sega. In quelle strade non passava nessuno, qualche macchina occasionalmente di qualche agricoltore che abitava da quelle parti.
Quando sono rientrato Franca vedendomi ha emesso un'altra sentenza "Si nota il cazzo
come fossi nudo con quei pantaloncini". Avrei potuto comprarne un altro paio, ed invece
il mio esibizionismo, e perché no anche narcisismo, mi ha fatto propendere per uscire
sempre con gli stessi pantaloncini, erano di colore celeste, meno male perché se fossero
stati bianchi o gialli, avrebbero evidenziato troppo la trasparenza. Ad essere sincero
mi piacevano quei pantaloncini perché mi eccitavano, il cazzo non era mai moscio, non era
duro ma si può dire che era gonfio. Un giorno mi trovavo in un tratto in salita, un sole
che bruciava, erano circa le 14, ho visto venire una ragazza in senso opposto, aveva lo
zaino sulla schiena, evidentemente tornava da scuola. Non sapevo se cambiare strada per
nascondere la mia trasparenza, intanto ci eravamo avvicinati, a quel punto non ho avuto
scelta, ci siamo incontrati. Lei aveva gli occhi puntati sul cazzo, non ha guardato mai
la faccia. Dopo pochi passi che c'eravamo incontrati, mi sono girato indietro per vedere
la sua reazione, si era fermata e mi guardava. Sono tornato indietro, le ho chiesto scusa, ho detto che col sudore purtroppo poteva succedere. -Hai proprio un bel cazzo- mi
dice lasciandomi interdetto -Se mi dai dieci euro ti faccio un pompino- -Non ho soldi con
me, non li porto quando mi alleno, la macchina è su all'imbocco della strada- -Dai andiamo in mezzo al mais- C'era un campo di mais, era facile nascondersi, siamo entrati,
ha posato lo zaino, si è inginocchiata, mi ha fatto un pompino strepitoso. Mentre lo
faceva le ho chiesto se voleva scopare, mi ha risposto -Sono vergine, faccio solo pompini- Dopo aver finito ha ripreso lo zaino, ha elogiato il mio cazzo dicendo ancora
-Se vuoi quando passi da queste parti, lascia dieci euro sotto questo bidone, come ripasso se li trovo li prendo- Non so quanti anni avrà avuto, ne mi ponevo il problema,
ma il pompino è stato meraviglioso, neanche Franca con la sua esperienza li faceva così
bene. Passando ancora da quelle parti non l'ho più incontrata, passando sempre nello stesso orario, i dieci euro non c'erano più, evidentemente li aveva presi.
ho avuto l'infelice idea di togliere quella retina nei pantaloncini, non mi sono reso conto che col sudore potevano diventare trasparenti. Sono partito con la macchina per recarmi nel solito posto di allenamento, sudando mi sono reso conto che il cazzo era proprio in bella vista, mi sono eccitato, il cazzo è diventato duro e grosso, per rimediare sono stato costretto a farmi una sega. In quelle strade non passava nessuno, qualche macchina occasionalmente di qualche agricoltore che abitava da quelle parti.
Quando sono rientrato Franca vedendomi ha emesso un'altra sentenza "Si nota il cazzo
come fossi nudo con quei pantaloncini". Avrei potuto comprarne un altro paio, ed invece
il mio esibizionismo, e perché no anche narcisismo, mi ha fatto propendere per uscire
sempre con gli stessi pantaloncini, erano di colore celeste, meno male perché se fossero
stati bianchi o gialli, avrebbero evidenziato troppo la trasparenza. Ad essere sincero
mi piacevano quei pantaloncini perché mi eccitavano, il cazzo non era mai moscio, non era
duro ma si può dire che era gonfio. Un giorno mi trovavo in un tratto in salita, un sole
che bruciava, erano circa le 14, ho visto venire una ragazza in senso opposto, aveva lo
zaino sulla schiena, evidentemente tornava da scuola. Non sapevo se cambiare strada per
nascondere la mia trasparenza, intanto ci eravamo avvicinati, a quel punto non ho avuto
scelta, ci siamo incontrati. Lei aveva gli occhi puntati sul cazzo, non ha guardato mai
la faccia. Dopo pochi passi che c'eravamo incontrati, mi sono girato indietro per vedere
la sua reazione, si era fermata e mi guardava. Sono tornato indietro, le ho chiesto scusa, ho detto che col sudore purtroppo poteva succedere. -Hai proprio un bel cazzo- mi
dice lasciandomi interdetto -Se mi dai dieci euro ti faccio un pompino- -Non ho soldi con
me, non li porto quando mi alleno, la macchina è su all'imbocco della strada- -Dai andiamo in mezzo al mais- C'era un campo di mais, era facile nascondersi, siamo entrati,
ha posato lo zaino, si è inginocchiata, mi ha fatto un pompino strepitoso. Mentre lo
faceva le ho chiesto se voleva scopare, mi ha risposto -Sono vergine, faccio solo pompini- Dopo aver finito ha ripreso lo zaino, ha elogiato il mio cazzo dicendo ancora
-Se vuoi quando passi da queste parti, lascia dieci euro sotto questo bidone, come ripasso se li trovo li prendo- Non so quanti anni avrà avuto, ne mi ponevo il problema,
ma il pompino è stato meraviglioso, neanche Franca con la sua esperienza li faceva così
bene. Passando ancora da quelle parti non l'ho più incontrata, passando sempre nello stesso orario, i dieci euro non c'erano più, evidentemente li aveva presi.
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A forza di insistere.
Commenti dei lettori al racconto erotico