Una bollente notte d'estate
di
Rampollo
genere
etero
Era una serata estiva molto calda, Maria e Marco decisero di andare a cena fuori. Erano ormai diverse settimane che si frequentavano e il loro legame cresceva sempre di più.
Marco la portò in un ristorante molto buono di Roma rendendo felice Maria che amava la cucina italiana. Gustarono un'ottima carbonara e una bistecca cotta al sangue accompagnate da dell'ottimo vino rosso. Dopo una lunga passeggiata, che servì loro a smaltire la cena consumata, ritornarono a casa.
Non si sa come, ma sarà stato il vino o qualche misteriosa pietanza afrodisiaca contenuta nel cibo, ma i due vennero invasi da un'improvvisa e irrefrenabile voglia di fare l'amore.
Maria indossava un abito rosso che ne esaltava le forme e delle scarpe nere con tacchi alti, mentre Marco aveva una maglietta bianca aderente che faceva trasparire il suo addome muscoloso e jeans blu. Maria si tolse i tacchi e salì sul letto invitando Marco a seguirlo. Marco si avvinghiò su di lei abbracciandola tutta e dandole un lungo ed intenso bacio. Le loro lingue si allungarono lungo la bocca dell'altro e le labbra morbide e bagnate affondarono le une contro le altre.
Mentre si baciavano, Maria con una mano slacciò i jeans di Marco e gli mise una mano nelle mutande. Il suo pene era già duro ed eccitato, Maria se ne accorse e ne approfittò per toccargli la parte inferiore del pene eccitando Marco sempre di più. Marco si tolse i jeans e le mutande e Maria continuò a toccarlo e ad accarezzarlo per alcuni minuti stimolando delicatamente le parti più erogene di Marco, il quale andò in visibilio dopo le continue ed eccitanti manovre compiute da Maria che con la sua mano sapeva come fare godere Marco.
Dopo un po' Marco le disse con dolcezza: "Adesso basta. Se continui così forte mi porterai subito all'orgasmo. Ora tocca a me". E con una mossa fugace si staccò da Maria e si tolse la maglietta rimanendo completamente nudo. Maria era estasiata dalla vista di Marco nudo. Ammirò per intero il suo corpo nudo: gli addominali muscolosi protesi, le gambe scultoree di marmo, il suo sedere tonico e sodo e ovviamente il suo membro già durissimo e proteso in avanti che emergeva in tutta la sua forma.
Mentre Maria era distratta e anche un po' intontita dall'eccitazione profonda che provava nel guardarlo, quasi non si accorse che Marco le aveva slacciato il reggiseno e sfilato le mutandine. Marco prese in braccio Maria e la poggiò distesa lungo il letto. Le mise una mano sotto il vestito e cominciò a massaggiarle la vagina. Il suo organo femminile era già bagnato, evidentemente l'eccitazione provata da lei fino a quel momento aveva fatto il suo effetto. Le mise un dito nella vagina e cominciò a spingerlo dolcemente. Con un altro dito le accarezzava la clitoride e continuò con questo intenso ed eccitante massaggio vaginale per alcuni minuti. Maria ansimava di piacere e disse a Marco di spingere ancora più forte perché quel gesto la stava facendo godere tantissimo. La mano di Marco, ormai bagnata fradicia, continuava a strofinare la clitoride fino a quando Maria urlò con forza tutta la gioia del proprio piacere. Aveva appena avuto il primo orgasmo di quella notte.
Marco le tolse il vestito e adesso fu lui ad ammirare Maria completamente nuda. Maria aveva un seno prosperoso con dei capezzoli duri e sporgenti. La sua pelle era liscia e morbida, il fisico snello e sinuoso. Il suo sedere era formoso e Marco lo accarezzò con dolcezza e veemenza allo stesso tempo, cosa che eccitava Maria stessa che non esitava a farsi toccare da Marco. Anzi a volte gli implorava di farlo. La sua vagina era rosea e completamente depilata. La aveva abbondantemente assaggiata col tatto fino a poco prima, ma adesso la poteva ammirare in tutta la sua bellezza.
I due si posarono sul letto e si toccarono e baciarono per un po' di tempo. Le lingue si solleticavano e le mani abusavano dei loro corpi toccandosi a vicenda e procurandosi continui piaceri e brividi.
Marco spostò Maria e la mise sotto di lei, la abbracciò ed iniziò un lungo ed intenso rapporto sessuale. Il suo pene, nel frattempo diventato ancora più duro, entrò con forza lungo la vagina di Maria. Maria ebbe un sussulto di piacere. Marco spinse il suo membro su e giù per la vagina, esercitando un'azione forte e delicata. Continuarono così per molti minuti che sembrarono ore. Le pareti vaginali erano continuamente perforate dai movimenti penetranti di Marco, non lasciando a Maria neanche un attimo di sosta dal piacere intenso che stava provando. Con le mani Marco iniziò a palparle i seni, si bagnò le dita con la saliva e le accarezzò i turgidi capezzoli. Il brivido che provò Maria fu enorme come dimostrò l'urlo di piacere che emise dalla sua bocca. Continuò questo massaggio sui capezzoli per diversi minuti.
Ormai il godimento al quale Maria era sottoposta era incessante, da un lato il seno subiva le ripetute palpazioni dalle mani di Marco, e dall'altra parte l'azione incessante di Marco, ripetuta con veemenza lungo la vagina di Maria, si faceva sempre più penetrante. Tutto ciò portò Maria ad un secondo orgasmo.
Dopo alcuni momenti in cui si scambiarono teneri e dolci coccole, Maria, a quel punto abbondantemente appagata della sua voglia sessuale dopo due orgasmi, volle fare un regalo a Marco. Gli disse di alzarsi in piedi. Afferrò il suo pene con entrambe le mani e se lo mise delicatamente in bocca. Le sue labbra morbide cominciarono ad affondare dolcemente sulla carne di Marco che ribolliva dal piacere. Con una mano Maria stringeva il pene e lo spingeva lungo la bocca solleticandolo con le sue labbra nei punti che sapeva avrebbero provocato a Marco il piacere maggiore e con l'altra mano gli solleticava i genitali regalando a Marco una doppia dose di piacere ringraziandolo a suo modo del duplice orgasmo avuto poc'anzi.
Dopo molti minuti che quasi portarono Marco all'orgasmo, quest'ultimo decise di completare questa magica nottata di sesso con un'ultima penetrazione.
Prese Maria questa volta di spalle e la penetrò sempre lungo la vagina, ma questa volta da dietro così da avere un' ampia visuale dei suoi glutei sodi che afferrò con forza e vigore. La penetrazione cominciò con molta forza ed energia volta a finalizzare questa grande nottata di piacere. Maria ebbe sussulti continui, la sua vagina bollente e umida veniva costantemente inondata da una furia caotica e di piacere. Le urla dei due ragazzi salirono alle stelle, entrambi stavano provando un piacere che non avevano mai provato da quando avevano fatto l'amore per la prima volta.
Marco staccò le mani dai glutei di Maria e con una le toccò i capezzoli e con l'altra le strofinò la clitoride. Maria adesso aveva un triplice godimento perpetuato in maniera continua e con forza da Marco. Le spinte di Marco si facevano sempre più energiche e sostanziose fino a quando entrambi esplosero in un fortissimo orgasmo simultaneo. La pelle dei due tremava e le loro carni ribollivano di piacere.
I due, ormai esausti ,ma decisamente appagati, si sdraiarono sul letto con i corpi ancora nudi e caldi e diedero inizio a un lungo scambio di effusioni, coccole e baci che suggellò la fine di questa intensa e bollente notte d' estate.
Marco la portò in un ristorante molto buono di Roma rendendo felice Maria che amava la cucina italiana. Gustarono un'ottima carbonara e una bistecca cotta al sangue accompagnate da dell'ottimo vino rosso. Dopo una lunga passeggiata, che servì loro a smaltire la cena consumata, ritornarono a casa.
Non si sa come, ma sarà stato il vino o qualche misteriosa pietanza afrodisiaca contenuta nel cibo, ma i due vennero invasi da un'improvvisa e irrefrenabile voglia di fare l'amore.
Maria indossava un abito rosso che ne esaltava le forme e delle scarpe nere con tacchi alti, mentre Marco aveva una maglietta bianca aderente che faceva trasparire il suo addome muscoloso e jeans blu. Maria si tolse i tacchi e salì sul letto invitando Marco a seguirlo. Marco si avvinghiò su di lei abbracciandola tutta e dandole un lungo ed intenso bacio. Le loro lingue si allungarono lungo la bocca dell'altro e le labbra morbide e bagnate affondarono le une contro le altre.
Mentre si baciavano, Maria con una mano slacciò i jeans di Marco e gli mise una mano nelle mutande. Il suo pene era già duro ed eccitato, Maria se ne accorse e ne approfittò per toccargli la parte inferiore del pene eccitando Marco sempre di più. Marco si tolse i jeans e le mutande e Maria continuò a toccarlo e ad accarezzarlo per alcuni minuti stimolando delicatamente le parti più erogene di Marco, il quale andò in visibilio dopo le continue ed eccitanti manovre compiute da Maria che con la sua mano sapeva come fare godere Marco.
Dopo un po' Marco le disse con dolcezza: "Adesso basta. Se continui così forte mi porterai subito all'orgasmo. Ora tocca a me". E con una mossa fugace si staccò da Maria e si tolse la maglietta rimanendo completamente nudo. Maria era estasiata dalla vista di Marco nudo. Ammirò per intero il suo corpo nudo: gli addominali muscolosi protesi, le gambe scultoree di marmo, il suo sedere tonico e sodo e ovviamente il suo membro già durissimo e proteso in avanti che emergeva in tutta la sua forma.
Mentre Maria era distratta e anche un po' intontita dall'eccitazione profonda che provava nel guardarlo, quasi non si accorse che Marco le aveva slacciato il reggiseno e sfilato le mutandine. Marco prese in braccio Maria e la poggiò distesa lungo il letto. Le mise una mano sotto il vestito e cominciò a massaggiarle la vagina. Il suo organo femminile era già bagnato, evidentemente l'eccitazione provata da lei fino a quel momento aveva fatto il suo effetto. Le mise un dito nella vagina e cominciò a spingerlo dolcemente. Con un altro dito le accarezzava la clitoride e continuò con questo intenso ed eccitante massaggio vaginale per alcuni minuti. Maria ansimava di piacere e disse a Marco di spingere ancora più forte perché quel gesto la stava facendo godere tantissimo. La mano di Marco, ormai bagnata fradicia, continuava a strofinare la clitoride fino a quando Maria urlò con forza tutta la gioia del proprio piacere. Aveva appena avuto il primo orgasmo di quella notte.
Marco le tolse il vestito e adesso fu lui ad ammirare Maria completamente nuda. Maria aveva un seno prosperoso con dei capezzoli duri e sporgenti. La sua pelle era liscia e morbida, il fisico snello e sinuoso. Il suo sedere era formoso e Marco lo accarezzò con dolcezza e veemenza allo stesso tempo, cosa che eccitava Maria stessa che non esitava a farsi toccare da Marco. Anzi a volte gli implorava di farlo. La sua vagina era rosea e completamente depilata. La aveva abbondantemente assaggiata col tatto fino a poco prima, ma adesso la poteva ammirare in tutta la sua bellezza.
I due si posarono sul letto e si toccarono e baciarono per un po' di tempo. Le lingue si solleticavano e le mani abusavano dei loro corpi toccandosi a vicenda e procurandosi continui piaceri e brividi.
Marco spostò Maria e la mise sotto di lei, la abbracciò ed iniziò un lungo ed intenso rapporto sessuale. Il suo pene, nel frattempo diventato ancora più duro, entrò con forza lungo la vagina di Maria. Maria ebbe un sussulto di piacere. Marco spinse il suo membro su e giù per la vagina, esercitando un'azione forte e delicata. Continuarono così per molti minuti che sembrarono ore. Le pareti vaginali erano continuamente perforate dai movimenti penetranti di Marco, non lasciando a Maria neanche un attimo di sosta dal piacere intenso che stava provando. Con le mani Marco iniziò a palparle i seni, si bagnò le dita con la saliva e le accarezzò i turgidi capezzoli. Il brivido che provò Maria fu enorme come dimostrò l'urlo di piacere che emise dalla sua bocca. Continuò questo massaggio sui capezzoli per diversi minuti.
Ormai il godimento al quale Maria era sottoposta era incessante, da un lato il seno subiva le ripetute palpazioni dalle mani di Marco, e dall'altra parte l'azione incessante di Marco, ripetuta con veemenza lungo la vagina di Maria, si faceva sempre più penetrante. Tutto ciò portò Maria ad un secondo orgasmo.
Dopo alcuni momenti in cui si scambiarono teneri e dolci coccole, Maria, a quel punto abbondantemente appagata della sua voglia sessuale dopo due orgasmi, volle fare un regalo a Marco. Gli disse di alzarsi in piedi. Afferrò il suo pene con entrambe le mani e se lo mise delicatamente in bocca. Le sue labbra morbide cominciarono ad affondare dolcemente sulla carne di Marco che ribolliva dal piacere. Con una mano Maria stringeva il pene e lo spingeva lungo la bocca solleticandolo con le sue labbra nei punti che sapeva avrebbero provocato a Marco il piacere maggiore e con l'altra mano gli solleticava i genitali regalando a Marco una doppia dose di piacere ringraziandolo a suo modo del duplice orgasmo avuto poc'anzi.
Dopo molti minuti che quasi portarono Marco all'orgasmo, quest'ultimo decise di completare questa magica nottata di sesso con un'ultima penetrazione.
Prese Maria questa volta di spalle e la penetrò sempre lungo la vagina, ma questa volta da dietro così da avere un' ampia visuale dei suoi glutei sodi che afferrò con forza e vigore. La penetrazione cominciò con molta forza ed energia volta a finalizzare questa grande nottata di piacere. Maria ebbe sussulti continui, la sua vagina bollente e umida veniva costantemente inondata da una furia caotica e di piacere. Le urla dei due ragazzi salirono alle stelle, entrambi stavano provando un piacere che non avevano mai provato da quando avevano fatto l'amore per la prima volta.
Marco staccò le mani dai glutei di Maria e con una le toccò i capezzoli e con l'altra le strofinò la clitoride. Maria adesso aveva un triplice godimento perpetuato in maniera continua e con forza da Marco. Le spinte di Marco si facevano sempre più energiche e sostanziose fino a quando entrambi esplosero in un fortissimo orgasmo simultaneo. La pelle dei due tremava e le loro carni ribollivano di piacere.
I due, ormai esausti ,ma decisamente appagati, si sdraiarono sul letto con i corpi ancora nudi e caldi e diedero inizio a un lungo scambio di effusioni, coccole e baci che suggellò la fine di questa intensa e bollente notte d' estate.
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Commenti dei lettori al racconto erotico