Esibizionismo segreto
di
Humi2
genere
esibizionismo
Essere esposto mi eccita. Da sempre. Ma farlo pubblicamente, soprattutto nel luogo in cui vivi, richiede delle accortezze. Allora ecco che viene in aiuto l'esibizionismo segreto.
Quella che segue è un racconto vero di un esibizionismo segreto, al maschile. Non aspettarti effetti speciali, ma solo un racconto della mia eccitazione e umiliazione segreta e, soprattutto, vera.
Sono solo in casa, eccitato e con voglia di espormi. Quindi apro tutto le finestre e mi spoglio, nudo, ma senza mostrarmi in modo diretto. Faccio la routine mattutina, in casa, rispondo alle telefonate e riordino. Finito decido di andare a fare la spesa, in un piccolo supermercato vicino casa e decido di farlo in modo un po' sporco: mi metto dei pantaloni leggeri della tuta, senza intimo ed esco.
Mi accorgo subito che l'outfit senza mutande è più esplicito di quanto pensassi. Di dietro la tuta entra nelle natiche evidenziando l'assenza di ogni intimo. E davanti le pieghe del tessuto prendono la forma del mio cazzo che ondeggia mentre mi muovo.
Arrivo al supermercato entro e saluto il personale. Comincio a fare la spesa, eccitato all'idea che qualcuno abbia notato le mie forme, ma mi accorgo in un'ulteriore problemino. Devo confessare che quando mi eccito produco molto liquido, insomma mi bagno tantissimo, fino a gocciolare. Così noto che sotto la protuberanza del mio pene si è formata una gora di liquido, così che ogni dubbio circa l'origine del rilievo nei pantaloni diventa del tutto chiara. Eccitazione e umiliazione si uniscono mentre mi sento il cazzo fradicio e gocciolante.
Pago, saluto ed esco e nel viaggio di ritorno allento i pantaloni perché siano meno attillati. Ma c'è un effetto collaterale. Il solo peso delle chiavi cominciano a farli abbassare. Dovrei tirarli su, ma sfido me stesso: arriviamo fino a dentro casa senza toccarli, d'altronde se cadessero sarebbe un incidente. Ogni passo sento un leggero abbassamento, a metà strada sento che sono a metà del sedere, ma continuano a calare. Quando arrivo in vista della casa le natiche sono scoperte e davanti i pantaloni sono calati fin sotto l'attaccatura dei genitali. Il tutto è coperto solo dal maglione.
Incontro una vicina, la saluto, ed arrivo al portone, prendo le chiavi e apro in fretta, ormai i pantaloni sono a metà coscia, ma la sfida era di non tirarli su e la rispetto. Sento voci, prendo l'ascensore ed entro veloce in casa.
Sono eccitato e mi spoglio davanti alla porta, chiudendola solo quando sono completamente nudo.
Ed infine eccomi qui a raccontarvi tutto nei dettagli, completamente nudo, bagnato e gocciolante. Atto finale di esibizionismo e umiliazione.
Buon proseguimento, lettori delle mie perversioni. Se il racconto non vi è piaciuto me ne scuso, ma spero non vi dispiaccia di essere diventati partecipi del mieo piccolo gioco erotici.
Quella che segue è un racconto vero di un esibizionismo segreto, al maschile. Non aspettarti effetti speciali, ma solo un racconto della mia eccitazione e umiliazione segreta e, soprattutto, vera.
Sono solo in casa, eccitato e con voglia di espormi. Quindi apro tutto le finestre e mi spoglio, nudo, ma senza mostrarmi in modo diretto. Faccio la routine mattutina, in casa, rispondo alle telefonate e riordino. Finito decido di andare a fare la spesa, in un piccolo supermercato vicino casa e decido di farlo in modo un po' sporco: mi metto dei pantaloni leggeri della tuta, senza intimo ed esco.
Mi accorgo subito che l'outfit senza mutande è più esplicito di quanto pensassi. Di dietro la tuta entra nelle natiche evidenziando l'assenza di ogni intimo. E davanti le pieghe del tessuto prendono la forma del mio cazzo che ondeggia mentre mi muovo.
Arrivo al supermercato entro e saluto il personale. Comincio a fare la spesa, eccitato all'idea che qualcuno abbia notato le mie forme, ma mi accorgo in un'ulteriore problemino. Devo confessare che quando mi eccito produco molto liquido, insomma mi bagno tantissimo, fino a gocciolare. Così noto che sotto la protuberanza del mio pene si è formata una gora di liquido, così che ogni dubbio circa l'origine del rilievo nei pantaloni diventa del tutto chiara. Eccitazione e umiliazione si uniscono mentre mi sento il cazzo fradicio e gocciolante.
Pago, saluto ed esco e nel viaggio di ritorno allento i pantaloni perché siano meno attillati. Ma c'è un effetto collaterale. Il solo peso delle chiavi cominciano a farli abbassare. Dovrei tirarli su, ma sfido me stesso: arriviamo fino a dentro casa senza toccarli, d'altronde se cadessero sarebbe un incidente. Ogni passo sento un leggero abbassamento, a metà strada sento che sono a metà del sedere, ma continuano a calare. Quando arrivo in vista della casa le natiche sono scoperte e davanti i pantaloni sono calati fin sotto l'attaccatura dei genitali. Il tutto è coperto solo dal maglione.
Incontro una vicina, la saluto, ed arrivo al portone, prendo le chiavi e apro in fretta, ormai i pantaloni sono a metà coscia, ma la sfida era di non tirarli su e la rispetto. Sento voci, prendo l'ascensore ed entro veloce in casa.
Sono eccitato e mi spoglio davanti alla porta, chiudendola solo quando sono completamente nudo.
Ed infine eccomi qui a raccontarvi tutto nei dettagli, completamente nudo, bagnato e gocciolante. Atto finale di esibizionismo e umiliazione.
Buon proseguimento, lettori delle mie perversioni. Se il racconto non vi è piaciuto me ne scuso, ma spero non vi dispiaccia di essere diventati partecipi del mieo piccolo gioco erotici.
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Commenti dei lettori al racconto erotico