Come incontrai il mio ragazzo - parte A

di
genere
etero

Come una richiesta che mi è arrivata e da continui incitamenti di Fabio, vi racconterò come ho conosciuto il mio ragazzo.
E... per chi se lo sta chiedendo, sì me lo scopo ancora Fabio. Gli altri racconti scritti da lui su di noi potete trovarli cercando Fabio_82: per la serie “La mia giovane vicina”

Mi ero lasciata da appena una settimana con il mio ex. Il mio primo ragazzo, stavamo insieme da circa 3 anni. Io avevo da poco 18 anni e lui due in più e a causa della distanza che ci divideva a causa che ha iniziato l'università, il nostro rapporto si è incrinato e ci siamo lasciati.

Per dimenticare, su consiglio di un'amica, decidiamo di andare in discoteca quel sabato per sfogarsi. Io ultimamente ci andavo meno perchè il mio ex non gli piaceva ed era geloso che qualcuno provasse ad approcciarmi. Ci prepariamo insieme, e su suo consiglio il mio outfit sarebbe stato provocante, altra cosa che il mio ex odiava. Non era più estate, ma comunque non mi vesto troppo. La scelta ricade su una mini nera che arrivava appena sotto il mio culetto, calze nere e tacco 10 (già sono alta così sembravo altissima) sopra una canottiera a mezza pancia e un maglioncino abbinato.

Usciamo e andiamo in discoteca. Iniziamo a ballare e a bere qualcosa e... un ragazzo devo dire molto carino mi offre da bere. Non posso rifiutare e la mia amica apposta rimane in pista da sola lasciandomi sola con lui. Bevuto il drink torniamo in pista e balliamo insieme e alla prima occasione mi mette le mani sui fianchi e io attorno sulle sue spalle. Le sue scendono sul mio culetto, mi stavo eccitando e inizia ad avvicinare la sua bocca alla mia. Un flash e mi stacco, lui mi ricordava il mio ex, troppo, non riuscivo, non potevo baciarlo, mi faceva ribrezzo.

Me ne vado lasciandolo lì solo, mentre mi chiedeva cosa fosse successo. Io vado in bagno a bagnarmi la faccia e passo per il camerino e lascio giù il maglioncino prima che con alcol e troppa folla cominciassi a sudare. Cerco la mia amica, ma la vedo con un ragazzo, non potevo disturbarla, così mi dirigo sconsolata su un divanetto, ma prima un altro ragazzo mi chiede se stessi bene: ha visto la scena di prima. Mi offre un drink. C’era qualcosa in lui che mi attirava, forse un’intesa particolare, e così gli racconto del motivo di tutto ciò. Anche lui molto carino, ma fisicamente diverso dal precedente.

Dopo questo drink ero più sciolta e gli propongo di ballare e lui mi segue. Dopo un inizio tranquillo diventiamo provocanti e in un momento in cui non me lo aspettavo, mi bacia. Mi irrigidisco, non lo volev... lo volevo anzi! Ricambio la sua lingua, le sue mani scendono piacevolmente sul mio culetto. Il mondo rallenta, ma c'era troppo caos lì e così ci appartiamo su un divanetto. Lui si siede e io mi metto sopra di lui, gli prendo il volto e me lo bacio con foga e lui mette le mani sotto la mia gonna. C’eravamo solo noi due avvolti dal desiderio del momento.

Qualche momento dopo, ci alziamo. Lui: “Seguimi” mi prende per mano e mi lascio guidare verso non so dove. Mi ritrovo davanti al bagno degli uomini, il mio cuore sobbalza, ma lo seguo. Entriamo e i ragazzi all’interno fischiano. Lui continua a baciarmi, eravamo eccitati al massimo e sapevamo cosa ci poteva aspettare. Appena si libera un bagno ce lo offrono, mentre i ragazzi attorno ci incitano a scopare in modo più che colorito.

Siamo dentro, chiude la porta, l’ultimo bacio. Gli do le spalle, lo volevamo entrambi. Mi alta la gonna, lo sento abbassarsi i pantaloni frenetico, io mi sposto il peri… Le sue mani sul mio culetto. Nella mente stavo urlando: “Scopami!” Non devo attendere, lo sento puntarmi, fare pressione ed entrare dentro di me. Mi scappa un sussulto ed un gemito.
Lui: “Uh hai una fighetta proprio bona e succosa”
e io: “Sii scopami così” e dicendolo mi scopro le tette e lui capisce che volevo che giocasse anche con quelle. Mi gira, nel suo sguardo c’era il volto della lussuria… Ne volevo ancora, da sola me lo metto dentro mentre lui mi stava già mangiando le tette. Ansimavo mentre pensavo a quanto bravo fosse.

Lui sicuro di sè: “Pronta per il gran finale?”
“Nata pronta” dico ansimando.
“Adesso ti riscopo a 90 e ti scopo più forte che posso - mi stavo già girando desiderosa di cominciare, ma mi ferma - non correre, so che sei ansiosa! Voglio che ti lasci andare, grida pure, fatti sentire come godi… così quegli sfigati lì fuori che ci sentono sai come rosicano”

Non sapevo che fare, non ero sicura che volevo farlo, ma l’alcol disinibisce e la proposta era intrigante. Stavo ancora pensandoci che lo sento entrare con foga come se fosse l’ultima scopata della sua vita, alternava colpi profondi e vigorosi a più veloci. Il mio corpo risponde da solo a causa di un colpo profondo e grido troppo forte il mio piacere. Uno fuori da un colpo alla porta e dice: “Falla urlare la troia!” e io mi inanimo eccitata. Gridando il mio piacere.

Lo sento che era quasi al limite, a voce alta gli dico: “Dai sborrami dentro! Fammi sentire la tua sborra! - lui esplode - Oh sii riempimi tutta! Cazzo vengo anch’io!!”
Quando esce da me gli dò una succhiatina per prendermi le ultime gocce di sborra che non erano uscite e sentire i miei umori su di lui. Usciamo dal bagno, fuori c’era un piccolo pubblico che ci accoglie con dei gridi e un applauso. Usciamo prima che la situazione degeneri, ero un misto di eccitazione e imbarazzo.

Lui, una volta un po’ fuori dal caos: “Divertita?”
“E’ stato incredibile! Lo sai usare bene quel tuo cazzo, e tu divertito?”
“Se fotto mi diverto sempre, se poi mi faccio una bella fighetta come te, ancora meglio - lo bacio con passione - se devo essere sincero, ora ti porterei a casa mia e ti scoperei tutta la notte.”
“Wow, sarebbe strafigo!” dico quasi d’istinto con gli strascichi positivi di poco fa.
“Allora andiamo! Prenditi su le cose e usciamo”
“Un attimo che devo salutare la mia amica”

Dopo una decina di minuti la trovo, lui mi ha seguita, come un cagnolino da guardia che mi teneva sott’occhio. Ma come dargli torto… “Annachiara, io vado”
“Vero, dove vai?”
Le faccio un cenno del tipo: “Torno con lui”
Lei mi si avvicina e mi chiede di nascosto: “Cosa hai in mente con lui?”
“Andiamo a casa sua… e tu ti sei lasciata scappare l’altro?”
“Non c’era feeling… allora devi raccontarmi tutto”
Allora ce ne andiamo, e nel mentre il mio tipo la saluta mi accorgo che le allunga la mano e le dà una bella palpata al culetto. Non sento un suo commento forse a causa della musica, ma lei lo gela con gli occhi. Non so il motivo, ma questa scena non mi ha ingelosita, anzi eccitata.

Salgo in auto, una audi A3. Senza dire nulla ci stavamo già baciando e toccando le parti intime.
Avevamo circa 15 min di viaggio così cominciamo a parlare e scopro che lui ha 25 anni e io 18… Non me lo aspettavo, pensavo più giovane e forse lui, io più grande, glielo chiedo: “L’età non mi importa… e poi il tuo fisico è così… mmm bono! e tu cosa ne pensi?”
“Non ci avrei mai provato con uno così grande avendolo saputo… ma ora avendoti scopato non posso tirarmi indietro, anzi non VOGLIO!” in quel momento veramente non mi interessava.
Cambiamo discorso e gli dico: “Ho visto prima con la mia amica…”
“Gelosa?”
"Strano, ma no… mi è piaciuto lo schetch… cosa ne pensi di lei?”
“Tutta da spogliare e poi scopare!!”
“Lo immaginavo” dico ridendo. “Ma purtroppo per te mi sa che non è la tipa per questo tipo di cose”
“In verità una volta abbattuta quella barriera della morale per la quale pensa che sia sbagliata una botta e via…si fa scopare come una ninfomane, ma questa notte ho te… e guarda siamo arrivati.”
“Non me la vedo lei nuda con le gambe aperte e tu che te la pompi mentre lei te lo chiede tutta infoiata… ma ora voglio essere soddisfatta io come una ninfomane" quei discorsi mi stavano facendo inzuppare per bene.
scritto il
2025-10-10
2 4 4
visite
3
voti
valutazione
6.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.