La mia giovane vicina - 3
di
Fabio_82
genere
etero
Siccome il racconto non ha avuto troppo seguito Fabio mi ha chiesto di scrivere io questa parte sperando che una voce femminile vi ecciti di più! E' il mio primo racconto che scrivo e quindi spero di non deludervi, ma farvi eccitare.
Come avete letto nei precedenti racconti, mi divertivo a provocarlo sia che lui mi sbavasse dietro. Era iniziato tutto come un gioco da quando ho scoperto, con il mio attuale fidanzato, che la parete della mia camera lasciava passare i rumori ci divertivamo a scopare e a fargli sentire i nostri gemiti. Con il mio fidanzato abbiamo subito deciso che la nostra relazione sarebbe stata aperta, d'altro canto ci eravamo conosciuti una sera in discoteca, c'era feeling così poco dopo siamo finiti in bagno e poi passato la notte insieme. Così dopo poco ci siamo messi insieme: siamo complementari soprattutto a letto e godiamo troppo. Ma questa potrebbe essere un'altra storia.
Da quello che stava succedendo sapevo che era solo una questione di tempo prima che scopassimo. Non mi dispiaceva per nulla l'idea, ma volevo che fosse lui a prendermi, ma io non sarei stata ad aspettare ma avrei creato l'occasione se non l'avesse fatto lui prima.
Sapevo all'incirca i suoi orari: circa alle 14.30 tornava da lavoro così, mi vesto da "bocconcino per cazzi" come dice il mio ragazzo: con una gonna corta in jeans che lasciava una fetta di culetto scoperto e una magliettina che copriva solo la parte alta lasciando l'ombelico con il piercing scoperto, delle sneakers bianche e appena un filo di trucco. Scendo e aspetto 2/3 min davanti all'ascensore eccitata e desiderosa che arrivasse. Ma non arriva. Torno a casa delusa...
Lo faccio anche il giorno successivo scendendo circa 5 min più tardi visto che il giorno precedente ero scesa troppo presto. Ero eccitata e quando lo vedo arrivare in lontananza penso: "Oggi me lo fotto!!" Prenoto l'ascensore e quando arriva penso sia rimasto di vedermi vestita così e lì.
Mi saluta all'arrivo quasi spogliandomi con lo sguardo: "Ciao Veronica, oggi sei... - la sua mano scende sul mio culetto - oggi ti hanno lascata sola o hanno già fatto?"
Arriva l'ascensore ed entro sculettando: "Per ora non ancora, ma chissà per quanto" Lui mi segue e premo il tasto dell'ultimo piano (dove abitiamo entrambi). Ci stiamo guardando, lui si avvicina: "Ora ci penso io a te!" mi mette contro la parete e mi bacia, io contraccambio la lingua e lui intanto fa scendere la sua mano tra le mie gambe e sorride apprezza che non ci sia nessuna barriera tra le mie gambe.
Muovevo l'inguine al ritmo delle sue dita. Avevo voglia di lui cazzo! E la mia fighetta si stava inumidendo. "Capisco Vero perchè ti fai fottere per bene tutti i giorni se al pomeriggio sei così, ne hai proprio bisogno" Preme il pulsante STOP nell'ascensore. Capisco cosa volesse fare prima che inizi ad abbassarsi i pantaloni: "Qui? - mi lecco le labbra - Sei un porco" Alzo la gonna che ora sembrava più una cintura, metto una gamba sul corrimano interno: la mia fighetta rasata e luccicante dai miei umori era esposta davanti a lui.
Lui con un sorriso in volto: "Se io sono un porco, tu sei una troia" e senza darmi il tempo di rispondere mi mette dentro il suo cazzo scappandogli un gemito di piacere.
Io gli rispondo con un gridolino: "Ah si scopami - ansimavo e gridavo il mio piacere - oh si sbattimi, uh si così"
Stavo facendo troppo rumore, lui imbarazzato me lo fa notare, ma io non smetto e così si arrende e fa salire l'ascensore. Esce da me e io: "Non dirmi che hai già finito..."
"No, ma stai facendo troppo rumore"
"Casa mia o casa tua?"
"Mia" dice deciso.
"Paura che ci scopra mia madre?" lo provoco. Lui annuisce.
Usciamo dall'ascensore e io mi tengo alta la gonna tanto lì non c'era nessuno... Lui scandalizzato me lo fa notare: "Ma smettila, è bello rischiare"
Entriamo da lui, io apposta cammino lentamente e lo vedo sudare freddo mentre mi incita a muovermi. Chiude velocemente la porta e mi dice che sono scema. Io lo zittisco inginocchiandomi davanti a lui e prendendomi il suo cazzo in bocca.
Era tozzo e non troppo lungo, lo preferivo così che il contrario. Lo succhio con passione, passando la lingua a turno tra asta, cappella e palle e aiutandomi con le mani, stimolando le parti dove la lingua ora non lavorava. Era una maschera di piacere.
Lui mi ferma, forse per non rischiare di venire e mi porta in camera, quella che comunicava con la mia. Mi chiede: "Dove hai imparato a fare i bocchini così?"
"Esperienza, ti è piacciuto?" glielo chiedo in modo provocante sapendo già la risposta.
"Eh me lo chiedi, sei stata incredibile!!" mi spoglia e mi fa sdraiare sul letto.
"Ora tocca a te a farmi impazzire - e alzando la voce - dai maschione vieni a farmi vedere cosa sai fare!"
Anche lui alternava bene mano libera e bocca passando prima sulle mie tette e poi tra le mie gambe. Ero soddisfatta del lavoro: bella eccitata e pronta per per scopare, adoro quando mi leccano la figa e mi strizzano le tette e lui ci sapeva fare. Però mi sorprende: mentre mi leccava la fighetta e triazzava una tetta prende un po' dei miei umori e mi mette un dito nel culetto. Era un chiaro avviso che voleva farsi anche il mio culetto e voleva vedere la mia reazione con quella sua mossa... tanto vergine non lo ero da tempo. "ahh anche nel culetto?" ansimo.
"Ti piace vero?" dice soddisfatto.
"Se continui mi fai venire!" e lui continua con insistenza. Comincio a tremare e lui mi lascia libera di sfogare il mio piacere... Mi metto un paio di dita nella fighetta e appena sento lo stimolo simile alla pipì mi lascio andare e squirto bagnando volontariamente anche il letto. Lui ne rimane sbalordito.
Mi stava guardando immobile, ammirandomi. Appena ripresa lo faccio sdraiare e gli salto sopra. Le mie labbra si aprono velocemente per accoglierlo dentro di me, mentre mi lascio andare in un gemito di piacere e soddisfazione. Lo cavalco come una amazzone: "Sii fabio ti scopo!! Come godo!! Ti piace la mia fighetta?"
"oh si è molto accogliente e calda!"
Se fossi andata avanti ancora tanto così sarebbe già venuto, ne sono certa. Così mi tolgo e mi metto a pecora e lui mi segue mettendomelo dentro. In quella posizione gli offrivo il mio culetto su un piatto d'argento, vediamo se era sveglio da coglierlo. L'avrei preso volentieri anche dietro, anche se non ci sarebbero stati problemi a impalarmi da sola, era un suo compito prenderselo almeno la prima volta con me.
Nel mentre, io molto contente, ha iniziato a stimolarmi il culetto con un dito. E bravo! Apposta, però mentre lui mi scopava, faccio un piccolo movimento e glielo faccio uscire da me. Mi rimetto in posizione in modo che il suo cazzo passasse vicino al mio culetto. Lui coglie l'occasione e... "Oh sì porco!! Inculami!"
Io sto rilassata ed entra senza troppa resistenza: "Troia! Sei bella sfondata anche qui dietro!" E mi fotte per bene.
Mi accorgo che non sarebbe durato ancora molto, così mi faccio scopare alla missionaria, adoro vedere lo sguardo dell'uomo mentre sfinito viene. "La prima volta lo voglio sempre dentro!"
"Ma prendi la pillola?"
"Non sono mica scema!! E ora stronzo, vienimi in figa!"
In un gemito dopo qualche colpo, viene. Intreccio le gambe dietro di lui per non farlo scappare. "Siii ti riempio troia!! Senti la mia sborra dentro di te! Veronica, ti ingravidooo"
A questa ultima porcata, che non mi aspettavo e che non sarebbe successa per fortuna, mi eccita e vengo: "Siii con tutta questa sborra mi avrai di certo messa incinta. Stroonzo bastardoo!!"
Era stato veramente bravo e chissà se quella sarebbe stata la prima e ultima volta o l'inizio di qualcosa più lungo.
Non mi dispiacerebbe ricevere un vostro commento. Un bacio, Veronica
Come avete letto nei precedenti racconti, mi divertivo a provocarlo sia che lui mi sbavasse dietro. Era iniziato tutto come un gioco da quando ho scoperto, con il mio attuale fidanzato, che la parete della mia camera lasciava passare i rumori ci divertivamo a scopare e a fargli sentire i nostri gemiti. Con il mio fidanzato abbiamo subito deciso che la nostra relazione sarebbe stata aperta, d'altro canto ci eravamo conosciuti una sera in discoteca, c'era feeling così poco dopo siamo finiti in bagno e poi passato la notte insieme. Così dopo poco ci siamo messi insieme: siamo complementari soprattutto a letto e godiamo troppo. Ma questa potrebbe essere un'altra storia.
Da quello che stava succedendo sapevo che era solo una questione di tempo prima che scopassimo. Non mi dispiaceva per nulla l'idea, ma volevo che fosse lui a prendermi, ma io non sarei stata ad aspettare ma avrei creato l'occasione se non l'avesse fatto lui prima.
Sapevo all'incirca i suoi orari: circa alle 14.30 tornava da lavoro così, mi vesto da "bocconcino per cazzi" come dice il mio ragazzo: con una gonna corta in jeans che lasciava una fetta di culetto scoperto e una magliettina che copriva solo la parte alta lasciando l'ombelico con il piercing scoperto, delle sneakers bianche e appena un filo di trucco. Scendo e aspetto 2/3 min davanti all'ascensore eccitata e desiderosa che arrivasse. Ma non arriva. Torno a casa delusa...
Lo faccio anche il giorno successivo scendendo circa 5 min più tardi visto che il giorno precedente ero scesa troppo presto. Ero eccitata e quando lo vedo arrivare in lontananza penso: "Oggi me lo fotto!!" Prenoto l'ascensore e quando arriva penso sia rimasto di vedermi vestita così e lì.
Mi saluta all'arrivo quasi spogliandomi con lo sguardo: "Ciao Veronica, oggi sei... - la sua mano scende sul mio culetto - oggi ti hanno lascata sola o hanno già fatto?"
Arriva l'ascensore ed entro sculettando: "Per ora non ancora, ma chissà per quanto" Lui mi segue e premo il tasto dell'ultimo piano (dove abitiamo entrambi). Ci stiamo guardando, lui si avvicina: "Ora ci penso io a te!" mi mette contro la parete e mi bacia, io contraccambio la lingua e lui intanto fa scendere la sua mano tra le mie gambe e sorride apprezza che non ci sia nessuna barriera tra le mie gambe.
Muovevo l'inguine al ritmo delle sue dita. Avevo voglia di lui cazzo! E la mia fighetta si stava inumidendo. "Capisco Vero perchè ti fai fottere per bene tutti i giorni se al pomeriggio sei così, ne hai proprio bisogno" Preme il pulsante STOP nell'ascensore. Capisco cosa volesse fare prima che inizi ad abbassarsi i pantaloni: "Qui? - mi lecco le labbra - Sei un porco" Alzo la gonna che ora sembrava più una cintura, metto una gamba sul corrimano interno: la mia fighetta rasata e luccicante dai miei umori era esposta davanti a lui.
Lui con un sorriso in volto: "Se io sono un porco, tu sei una troia" e senza darmi il tempo di rispondere mi mette dentro il suo cazzo scappandogli un gemito di piacere.
Io gli rispondo con un gridolino: "Ah si scopami - ansimavo e gridavo il mio piacere - oh si sbattimi, uh si così"
Stavo facendo troppo rumore, lui imbarazzato me lo fa notare, ma io non smetto e così si arrende e fa salire l'ascensore. Esce da me e io: "Non dirmi che hai già finito..."
"No, ma stai facendo troppo rumore"
"Casa mia o casa tua?"
"Mia" dice deciso.
"Paura che ci scopra mia madre?" lo provoco. Lui annuisce.
Usciamo dall'ascensore e io mi tengo alta la gonna tanto lì non c'era nessuno... Lui scandalizzato me lo fa notare: "Ma smettila, è bello rischiare"
Entriamo da lui, io apposta cammino lentamente e lo vedo sudare freddo mentre mi incita a muovermi. Chiude velocemente la porta e mi dice che sono scema. Io lo zittisco inginocchiandomi davanti a lui e prendendomi il suo cazzo in bocca.
Era tozzo e non troppo lungo, lo preferivo così che il contrario. Lo succhio con passione, passando la lingua a turno tra asta, cappella e palle e aiutandomi con le mani, stimolando le parti dove la lingua ora non lavorava. Era una maschera di piacere.
Lui mi ferma, forse per non rischiare di venire e mi porta in camera, quella che comunicava con la mia. Mi chiede: "Dove hai imparato a fare i bocchini così?"
"Esperienza, ti è piacciuto?" glielo chiedo in modo provocante sapendo già la risposta.
"Eh me lo chiedi, sei stata incredibile!!" mi spoglia e mi fa sdraiare sul letto.
"Ora tocca a te a farmi impazzire - e alzando la voce - dai maschione vieni a farmi vedere cosa sai fare!"
Anche lui alternava bene mano libera e bocca passando prima sulle mie tette e poi tra le mie gambe. Ero soddisfatta del lavoro: bella eccitata e pronta per per scopare, adoro quando mi leccano la figa e mi strizzano le tette e lui ci sapeva fare. Però mi sorprende: mentre mi leccava la fighetta e triazzava una tetta prende un po' dei miei umori e mi mette un dito nel culetto. Era un chiaro avviso che voleva farsi anche il mio culetto e voleva vedere la mia reazione con quella sua mossa... tanto vergine non lo ero da tempo. "ahh anche nel culetto?" ansimo.
"Ti piace vero?" dice soddisfatto.
"Se continui mi fai venire!" e lui continua con insistenza. Comincio a tremare e lui mi lascia libera di sfogare il mio piacere... Mi metto un paio di dita nella fighetta e appena sento lo stimolo simile alla pipì mi lascio andare e squirto bagnando volontariamente anche il letto. Lui ne rimane sbalordito.
Mi stava guardando immobile, ammirandomi. Appena ripresa lo faccio sdraiare e gli salto sopra. Le mie labbra si aprono velocemente per accoglierlo dentro di me, mentre mi lascio andare in un gemito di piacere e soddisfazione. Lo cavalco come una amazzone: "Sii fabio ti scopo!! Come godo!! Ti piace la mia fighetta?"
"oh si è molto accogliente e calda!"
Se fossi andata avanti ancora tanto così sarebbe già venuto, ne sono certa. Così mi tolgo e mi metto a pecora e lui mi segue mettendomelo dentro. In quella posizione gli offrivo il mio culetto su un piatto d'argento, vediamo se era sveglio da coglierlo. L'avrei preso volentieri anche dietro, anche se non ci sarebbero stati problemi a impalarmi da sola, era un suo compito prenderselo almeno la prima volta con me.
Nel mentre, io molto contente, ha iniziato a stimolarmi il culetto con un dito. E bravo! Apposta, però mentre lui mi scopava, faccio un piccolo movimento e glielo faccio uscire da me. Mi rimetto in posizione in modo che il suo cazzo passasse vicino al mio culetto. Lui coglie l'occasione e... "Oh sì porco!! Inculami!"
Io sto rilassata ed entra senza troppa resistenza: "Troia! Sei bella sfondata anche qui dietro!" E mi fotte per bene.
Mi accorgo che non sarebbe durato ancora molto, così mi faccio scopare alla missionaria, adoro vedere lo sguardo dell'uomo mentre sfinito viene. "La prima volta lo voglio sempre dentro!"
"Ma prendi la pillola?"
"Non sono mica scema!! E ora stronzo, vienimi in figa!"
In un gemito dopo qualche colpo, viene. Intreccio le gambe dietro di lui per non farlo scappare. "Siii ti riempio troia!! Senti la mia sborra dentro di te! Veronica, ti ingravidooo"
A questa ultima porcata, che non mi aspettavo e che non sarebbe successa per fortuna, mi eccita e vengo: "Siii con tutta questa sborra mi avrai di certo messa incinta. Stroonzo bastardoo!!"
Era stato veramente bravo e chissà se quella sarebbe stata la prima e ultima volta o l'inizio di qualcosa più lungo.
Non mi dispiacerebbe ricevere un vostro commento. Un bacio, Veronica
7
voti
voti
valutazione
7
7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La mia giovane vicina - 2
Commenti dei lettori al racconto erotico