La mia giovane vicina - 2

Dopo la chiacchierata in ascensore e la palpata al suo culetto avevo un rigonfiamento tra le gambe da fare paura. Pensavo a quanto bello sodo fosse il suo culetto e quanto fortunati fossero il fidanzato e gli altri tipi che se la scopavano. Non resistevo, vado in bagno, tiro fuori il cazzo e comincio a menarmelo. Mi stavo segando immaginandomela nuda... a pecora... era una immagine idilliaca e l'intensità aumenta. "Come ti fotto troietta" penso. Come avevo voglia della sua fighetta calda... e in quel momento sborro "Ti riempio puttanella!". Schizzo intensamente e ci metto un paio di minuti a riprendermi. Quando mi rivesto dei sensi di colpa mi prendono... come posso pensare queste cose di lei? Avrei smesso e non ci avrei più pensato.

Dopo pranzo mangio e faccio un riposino. Apro gli occhi e vedo Veronica che mi stava cavalcando e gemeva e mi incitava come la sentivo spesso dal suo appartamento. Ma... mi sveglio... era solo un sogno. La cosa vera erano i gemiti e gli urli di Veronica che, nella sua stanza, stava godendo. Istintivamente la mia mano va tra le gambe e inizio a segarmi. Due colpi sulla parete mi destano e una voce mascile: "So che ci stai ascoltando. Segati sfigato, mentre io me la fotto" un leggero scatto di ira mi parte, ma una voce femminile mi calma "sì, se ti stai segando per me batti un colpo. Non resisto e batto. Non mi parlano più ma lei continua a godere e io dopo poco vengo.

Nei giorni successivi penso a lei, in modo combattuto: parte di me mi dice che dovrei smetterla che sono un pervertito, l'altra di provare perchè ci sono altre probabilità di scoparsela. Ma quando la sento scopare l'ago della bilancia pende verso il lato ovvio. Non sborro volontariamente, per non far scendere la voglia ed esco di casa. Vado da Victoria's secret e chiedo consiglio alla commessa, una ragazza sulla ventina e le dico che avrei bisogno di qualcosa di provocante per mia figlia che stasera doveva far colpo su un ragazzo. La scusa funziona, lei un po' imbarazzata mi mostra un paio di alternative e io me ne esco con un reggiseno pressoché trasparente e una striscetta di stoffa perchè non si poteva definire in altro modo. Me li impacchetta e io li lascio fuori dalla porta di lei con un bigliettino: "Spero di sentirti".

E la sentii cazzo!! Dopo circa un'oretta cominciai a sentire dei rumori nella sua camera. Poi due battiti sul mio muro e una voce maschile leggermente attutita: "Sfigato! Senti come me la monto" e poco dopo sento Veronica ansimare ed esclamare: "Ah senti che cazzo! Sii scopami!"
Mi tiro fuori il cazzo e comincio a segarmi immaginadomi la troietta scopata alla grande. L'eccitazione era veramente al massimo soprattutto sentendola gemere e così una pazza idea mi aleggia in testa. Senza pensarci troppo prendo un bicchiere e quando sono al limite mi metto il cazzo nel bicchiere immaginando che sia la sua fighetta. Sborro dicendo: "Ti riempio troietta!"

Quando li sento scendere per salutarsi, velocemente le lascio il bicchiere sborato davanti alla sua porta e sto a guardare dallo spioncino quando arriva e la sua reazione. Il mio cuore stava battendo all'impazzata con un picco quando lei arriva e prende il bicchiere e sicuramente si accorge di cosa fosse. Entra senza toccare il bicchiere ulteriormente e ne rimango deluso e comincio a pensare quanto scemo fossi. Dopo 5/10 min di mille dubbi risento la porta aprirsi e mi fiondo sullo spioncino e la vedo che Veronica è con l'intimo che le ho regalato. Prende il bicchiere, io avevo già il cazzo in mano: è fantastica e penso già quanto figo sarebbe scoparla come una giovane provocatrice merita. Il culmine è quando lei prende la mia sborra e se la versa sulle tette e con un dito lo assaggia.

Ritorna a casa lasciando il bicchiere fuori dalla porta. Poco dopo lo recupero e ci penso tutta la sera su come fare a scoparla.