Lù nel paese dei sogni

di
genere
etero

Notte, mi sveglio, ho sete e bevo. Tu, bimba mia, dormi immersa nei sogni impalpabili, in mondi lontani e visioni senza significato. Il tuo corpo caldo e morbido si è mosso, forse in preda ad un brutto sogno? O magari stavi volando fra montagne infinite…I tuoi capelli mossi biondi, i tuoi occhioni verdi, sempre in cerca di risposte…ad ammirare un panorama fatato.
Ti ho protetta prendendoti accanto a me.
Ma ti ho, purtroppo, anche svegliata. Il bisogno di urinare ha preso il sopravvento, ti sei alzata, così ti ho seguita, ho pisciato anch’io.
Entrambi, più addormentati che desti, spettinati, siamo tornati a letto, un bacio affettuoso, ignari se avremmo ripreso lo stesso sogno, nei luoghi più disparati della mente. Nell’alcova sfatta, ci siamo rimessi nella medesima posizione di prima, io dietro di te chiusi come una conchiglia.
Ad un tratto mi è venuta voglia di te, come un'onda, incontrollabile, il mio cazzo pulsa e cresce, ho bisogno di sborrare. Mi struscio sul tuo culo ma resti immobile.
Con forza ti penetro…. Le tracce delle nostre urine si uniscono. Colpi, uno, due, tre, quattr cinq….hai incominciato a dimenarti, sborro, senza indugio, incurante dei tuoi desideri.
Poi lasciando colare lo sperma sul lenzuolo, senza muoverci, ci riaddormentiamo.
scritto il
2025-09-21
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