Poker una notte nel periodo natalizio.
di
viting
genere
tradimenti
Ormai sono passati nove mesi, ho ripreso i rapporti con la mia dolce mogliettina che avevo interrotto bruscamente, l'anno scorso nel periodo di Natale. Tre amici Nando, Luca e Virginio mi invitano a fare qualche partita a poker. Tina mi autorizza -Vai pure tesoro- A volte nel lavoro devo fare i turni, una delle sere ho declinato l'invito perché la mattina successiva mi dovevo alzare alle cinque. Non hanno trovato chi mi sostituisse ed hanno insistito fino a l mio cedimento, ma ho posto una condizione, andiamo a casa mia
così appena finiamo cerco di dormire qualche ora. Tina addirittura euforica per questo
cambiamento. Abbiamo iniziato che erano già le ventidue, Tina si è piazzata dietro di me,
ogni tanto ci portava qualcosa da sgranocchiare con qualche bevanda. Assistevo a dei cenni tanto da pensare che svelasse le mie carte ai miei avversari. L'ho richiamata, si
sono messi a ridere tutti. Quella sera pioveva, si sentiva lo scrosciare della pioggia,
che dopo qualche minuto è cessata. Il gioco continuava, perdevo secco, mi convincevo sempre di più che Tina era in combutta con loro. Quando si alza la minigonna era rimasta attaccata al culo, quindi come si è alzata si è visto il culo nella sua interezza, con
gli occhi famelici degli stronzi che osservavano attentamente. Una esclamazione di gioia
-Nevica ragazzi- tutti posano le carte si dirigono attorno a Tina, con la scusa di guardare l'abbracciano, la stringono, lei adulata stava al gioco, l'osservazione è durata
quasi due minuti. Sono tornati, nevicava tantissimo, in pochi minuti era tutto bianco.
Si sono fatte le due -Ragazzi finiamola fra tre ore mi devo alzare- E' intervenuta Tina
-Con questa neve dove vanno?- -Allora continuate voi, io vado a letto- Tina ha preso il
mio posto, anche se non sapeva giocare benissimo. Per me la serata è finita lì, alle cinque come previsto mi sono alzato, lei dormiva, ho sollevato appena le lenzuola, mi è
parso di vedere una piccola macchia di bagnato in corrispondenza della sua figa, ho passato il dito, era scivolosa, dormiva tutta nuda. Bonariamente ho pensato che fosse eccitata con quei tre ragazzi poteva capitare. La ricopro vado in bagno, preparo il caffè, sono scivolato cadendo a terra facendomi male al coccige. Mi alzo a fatica vedo
che c'è una macchia in terra, passo la mano, mi è sembrata sborra Il principio dei due
indizi fanno una prova, sono arrivato alla conclusione che i figli di puttana l'hanno
scopata. Tina non era nuova a certi comportamenti, solitamente mi confessava le intenzioni, se era il caso le dicevo che poteva farlo, quella sera non me lo aspettavo.
Vado al lavoro, quando torno alle due la trovo ancora a letto, non mi ha preparato il
pranzo, mi preparo qualcosa io, dopo poco arriva in cucina tutta nuda -Non senti freddo,
copriti fuori c'è la neve- -Sono accaldata, sbrigati che voglio scopare- -Non sono stati
sufficienti i cazzi di quei bastardi?- -Stronzo mi prendi per una puttana?- -Senti gioia,
hai bagnato il letto con la sborra che ti hanno lasciato nella figa quei bastardi, una buona dose l'avete lasciata in terra tanto da farmi scivolare con l'osso sacro che mi fa ancora male- -Amore scusami ho perso tutto, per recuperare mi sono giocata la figa, ho perso anche quella- -Come mi dovrei sentire davanti a loro?- -La prossima volta non li
portare a casa- Cazzo avevo anche torto. In pratica per nove mesi abbiamo vissuto da separati in casa, la sua figa non me lo ha fatto più toccare e vedere. Nove mesi sono tanti, ho ceduto. -Smettiamola con questa tortura- -Dipende da te- L'abbracciata, siamo
andati sul letto a scopare. Ho scopato solo io, lei è rimasta immobile. Ha voluto che invitassi i figli di puttana a pranzo, subito dopo siamo andati sul letto, l'abbiamo
scopata in quattro, tutto il pomeriggio ha avuto almeno un cazzo nella figa, a volte
anche due, sicuramente uno sempre in bocca, il mio lo teneva spesso in mano. Con questa
non ho mai avuto l'ultima parola, decide tutto ed io eseguo.
così appena finiamo cerco di dormire qualche ora. Tina addirittura euforica per questo
cambiamento. Abbiamo iniziato che erano già le ventidue, Tina si è piazzata dietro di me,
ogni tanto ci portava qualcosa da sgranocchiare con qualche bevanda. Assistevo a dei cenni tanto da pensare che svelasse le mie carte ai miei avversari. L'ho richiamata, si
sono messi a ridere tutti. Quella sera pioveva, si sentiva lo scrosciare della pioggia,
che dopo qualche minuto è cessata. Il gioco continuava, perdevo secco, mi convincevo sempre di più che Tina era in combutta con loro. Quando si alza la minigonna era rimasta attaccata al culo, quindi come si è alzata si è visto il culo nella sua interezza, con
gli occhi famelici degli stronzi che osservavano attentamente. Una esclamazione di gioia
-Nevica ragazzi- tutti posano le carte si dirigono attorno a Tina, con la scusa di guardare l'abbracciano, la stringono, lei adulata stava al gioco, l'osservazione è durata
quasi due minuti. Sono tornati, nevicava tantissimo, in pochi minuti era tutto bianco.
Si sono fatte le due -Ragazzi finiamola fra tre ore mi devo alzare- E' intervenuta Tina
-Con questa neve dove vanno?- -Allora continuate voi, io vado a letto- Tina ha preso il
mio posto, anche se non sapeva giocare benissimo. Per me la serata è finita lì, alle cinque come previsto mi sono alzato, lei dormiva, ho sollevato appena le lenzuola, mi è
parso di vedere una piccola macchia di bagnato in corrispondenza della sua figa, ho passato il dito, era scivolosa, dormiva tutta nuda. Bonariamente ho pensato che fosse eccitata con quei tre ragazzi poteva capitare. La ricopro vado in bagno, preparo il caffè, sono scivolato cadendo a terra facendomi male al coccige. Mi alzo a fatica vedo
che c'è una macchia in terra, passo la mano, mi è sembrata sborra Il principio dei due
indizi fanno una prova, sono arrivato alla conclusione che i figli di puttana l'hanno
scopata. Tina non era nuova a certi comportamenti, solitamente mi confessava le intenzioni, se era il caso le dicevo che poteva farlo, quella sera non me lo aspettavo.
Vado al lavoro, quando torno alle due la trovo ancora a letto, non mi ha preparato il
pranzo, mi preparo qualcosa io, dopo poco arriva in cucina tutta nuda -Non senti freddo,
copriti fuori c'è la neve- -Sono accaldata, sbrigati che voglio scopare- -Non sono stati
sufficienti i cazzi di quei bastardi?- -Stronzo mi prendi per una puttana?- -Senti gioia,
hai bagnato il letto con la sborra che ti hanno lasciato nella figa quei bastardi, una buona dose l'avete lasciata in terra tanto da farmi scivolare con l'osso sacro che mi fa ancora male- -Amore scusami ho perso tutto, per recuperare mi sono giocata la figa, ho perso anche quella- -Come mi dovrei sentire davanti a loro?- -La prossima volta non li
portare a casa- Cazzo avevo anche torto. In pratica per nove mesi abbiamo vissuto da separati in casa, la sua figa non me lo ha fatto più toccare e vedere. Nove mesi sono tanti, ho ceduto. -Smettiamola con questa tortura- -Dipende da te- L'abbracciata, siamo
andati sul letto a scopare. Ho scopato solo io, lei è rimasta immobile. Ha voluto che invitassi i figli di puttana a pranzo, subito dopo siamo andati sul letto, l'abbiamo
scopata in quattro, tutto il pomeriggio ha avuto almeno un cazzo nella figa, a volte
anche due, sicuramente uno sempre in bocca, il mio lo teneva spesso in mano. Con questa
non ho mai avuto l'ultima parola, decide tutto ed io eseguo.
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